Una torta di compleanno al cioccolato
A dire il vero, non ci sarebbe alcun bisogno di una torta al cioccolato. Non subito dopo il Natale, almeno…
Ma a me questa torta serviva: e proprio oggi. Ve lo ricordate – vero? – il mio amico “cucitore”. Quello che prepara ragù di barracuda che poi si rivelano lucci e custodisce una pregiatissima riserva di acciughe alle cipolle dalla ricetta misteriosa. Quel signore che – nel tempo libero da una rigorosa professione – pedala con la macchina da cucire per riparare vele e cucirsi costumi (un autentico spettacolo…). Oppure tira fuori i pennelli e disegna stelle dei venti, di colore diverso a seconda che spiri libeccio o maestrale. Beh… oggi è il suo compleanno: uno di quelli importanti, a cifra tonda.
Se non avessi davanti un weekend che dire “tosto” è essere ottimisti, sarei corsa a festeggiarlo, con la divertentissima banda di amici che ormai è l’invidia dell’intera spiaggia (ci divertiamo un sacco e non facciamo niente per nasconderlo). Ma ho dovuto ripiegare su una soluzione a distanza.
Essendo l’interessato un buongustaio di primissimo ordine – di quelli esigenti ma che non disdegnano le novità che sono capace di tirarmi dietro in aereo (si tratti di tacchine ripiene o di carré di cervo) – ho pensato che questo potesse essere il suo post, oggi. Perché gli sorridono sempre gli occhi, davanti al cibo…
Lui è uno di quegli ospiti che mi fa piacere avere a cena: assaggia tutto e con curiosità s’informa sugli ingredienti, ma solo dopo aver mangiato. Una delle sue passioni è il tavolo degli aperitivi.
“Cosa ci hai messo in questi bicchierini?”
“Broccoli, volgarissimi broccoli con una fonduta di gorgonzola…”
“Broccoli?!? Sono buonissimi…” e socchiude gli occhi intanto che ne assaggia un’altra cucchiaiata.
E così io – che detesto cordialmente gli invitati che sezionano ogni boccone sconosciuto e rimestano sospettosi le pietanze come fossero alla ricerca di un topo morto – lo adoro. E’ pensando alla sua faccia che metto insieme i menù di Capodanno (so che si commuove alla vista dei tortelli). Ed è pregustando le sue osservazioni che preparo certi intrugli spalmabili di verdure (sempre un po’ piccanti a suo dire, ma non in misura tale da scoraggiarne il consumo).
Oggi avrei tanto voluto trovare, nel mio archivio-teiera di latta, il foglietto con la ricetta di un semifreddo al caffé per il quale una volta si era persino offerto di baciarmi (in senso metaforico, s’intende…). Ma devo averlo lasciato in uno dei miei “altrove” (devo riprendere seriamente a pubblicare le mie vecchie ricette, se voglio trovarle quando mi servono).
E allora gli ho preparato una torta: non una roba sofisticata “da grandi”, ma proprio una di quelle che fareste a un bambino felice di mangiarsela. Una montagna di panna e una cascata di cioccolato che mentre ero lì con la spatola pensavo: “Se potesse vedere questa meraviglia…”
Quando mi sono liberata dall’abbraccio ipnotico della colata di ganache, ero già in clamoroso ritardo per il mio appuntamento. Sono scappata, mollando lì tutto e sperando che non sprofondasse dissolvendosi in una pozzanghera bicolore. Al mio ritorno la torta c’era ancora: con il cioccolato un po’ appannato e la panna lievemente incavolata per l’attesa, ma poteva andare.
E allora in tutta fretta ho completato l’opera, sapendo che lui avrebbe definito “fronzolo” qualunque soluzione avessi escogitato per occultare gli evidenti cedimenti. Ho preso uno stecco da ghiacciolo e i miei timbri di gomma, e mi sono impiastricciata le dita con il tampone d’inchiostro ridendo tra me e me. C’era una pinza di quelle che uso per gli appunti, sulla scrivania. “E’ un appassionato riciclatore, apprezzerà…”
L’unica indecisione l’ho avuta sul coltello: lui guarda sempre un tantino di traverso certi spalma-burro vittoriani che affondo nei barattoli dei dip. Ho come l’impressione che gli facciano un po’ ridere, ma che non osi dirmelo per non farmi dispiacere. Così ho pensato di toglierlo dall’imbarazzo, una volta tanto, e ce ne ho messo pure un altro.
Perciò, se per caso vi venisse in mente di chiedermi cosa ci fa un coltello da salame accanto ad una torta, sappiate che non avrò alcuna esitazione: “Questi sono solo fronzoli!”, vi risponderò. E inizierò a tagliarvene una fetta con quello che mi viene più comodo. Esattamente come farebbe lui…
Buon compleanno G.! (e saluti e baci a tutti voi)
S.
UNA TORTA DI COMPLEANNO AL CIOCCOLATO
INGREDIENTI
per la torta:
farina bianca 00: 150 gr
zucchero semolato fine: 200 gr
cacao amaro: 40 gr
burro: 100 gr
uova: 2
latte: 125 ml
vanillina: 1 bustina
lievito vanigliato: 2 cucchiaini
per la farcitura:
cioccolato fondente: 200 gr
mascarpone: 200 gr
panna da montare: 200 ml
Tirate fuori il burro e le uova dal frigo con un po’ di anticipo. Accendete il forno a 170° e imburrate uno stampo rotondo da 20 cm di diametro.
Mettete in una ciotola burro, zucchero e vanillina, e lavorate con le fruste elettriche finché non vi appare una crema soffice: dateci sotto, almeno 5-6 minuti, e raschiate spesso le pareti della ciotola con una spatola (non spaventatevi se all’inizio vi ritroverete con degli straccetti di burro che pare impazzito… riuscirete a domarlo).
Aggiungete le uova, una alla volta: non aggiungete il secondo finché il primo non si è perfettamente amalgamato al composto.
Mescolate in una ciotola a parte la farina, il cacao e il lievito: setacciateli poco alla volta direttamente nella ciotola con il mix di burro e zucchero, alternandoli al latte quando vedete che il composto si ispessisce troppo (e comunque sappiate che è un composto molto più denso di quello di una normale torta.
Rovesciatelo nello stampo, livellatelo con la spatola e infornate per 35-40 minuti.
Fate raffreddare la torta su una griglia prima di farcirla (potete anche prepararla il giorno prima e conservarla avvolta nell’alluminio).
Montate la panna e il mascarpone (tranne un paio di cucchiai che vi serviranno per la copertura di cioccolato), e utilizzate questa crema per farcire la torta (che avrete tagliato a metà cercando di andare più dritti di me…).
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria, stemperateci i due cucchiai di mascarpone che avevate tenuto da parte e rovesciatelo sulla torta. La visione della colata di cioccolato è paradisiaca, perciò se avete per casa qualcuno a cui volete bene, condividetela.
Lasciate asciugare un po’ il cioccolato prima di affettare la torta. Ma non aspettate troppo: la panna montata non perdona…
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La ricetta della torta non è mia…
… ma di quel delizioso ragazzo che è Mowie Kay, che pare l’abbia presa da Donna Hay. Insomma: una semplicissima torta d’alto lignaggio. Non è la classica torta al cioccolato di casa nostra (quella ve la racconterò, prima o poi), ma un’onestissima torta da farcire, morbida al punto giusto se non la cuocete troppo. Io ho solo modificato le dosi (e sempre nella consueta direzione: meno zuccheri e meno burro, un po’ più di cacao).
Quanto a Mowie, ho scoperto che abbiamo la stessa predilezione per certe botteghe di Marylebone, e lo stesso fornitore di alzatine. Per la verità, siamo anche entrambi detentori di vecchi coltelli scompagnati, provenienti – con tutta evidenza – dallo stesso servizio (vittoriano direi, a giudicare dalle passeggiate londinesi che ci accomunano…). A questo punto potrei proporgli un incontro: chissà che di due non facciamo un servizio completo… con buona pace del mio amico.
Ingredienti: burro-burro salato • cacao • cioccolato • farina bianca 0 e 00 • latte • lievito per dolci • mascarpone • panna fresca • uova • zucchero semolato
che torta fantasticaaaaaaa!!!la asseggerei davvero volentieri!
E’ una goduria questa torta! Bellissima! Bravissima! Una fettina, please? ^ _ ^
Eleonora (Pain épices et pépins)
Abbraccio ipnotico… è la definizione giusta. Meraviglia!
Ciao, scusami ma è normale che la base è molto friabile?
Carissima Sabrine,
Ogni tuo post e’ festa per me.. E così, poter leggere qui, sdraiata comoda sul sofà, il tuo post fresco di pubblicazione, mi fa venir la voglia di dire TYF- thank you friday più che il più famoso: TGIF!
Buon compleanno a G. e viva le persone pragmatiche e senza fronzoli! Quella ganache ce l’ho pianificata per domani, anche se ho preso il cioccolato al latte, spero vada bene lo stesso:)
Altro che dieta post festa, viva il cioccolato, le torte al cioccolato, i buongustaii, i coltelli rustici ma taglienti e soprattutto i post profumati di “just baked” di D’aubergine:-)
Un caro abbraccio e.. Non te lo avevo ancora detto: buon anno nuovo!
Quella ganache che cola è ipnotizzante. Non mi stancherei mai di guardarla *_*
Ciao, scusami ma è normale che la base è molto friabile?
Per una come che è dipendente da cioccolato, questa torta è semplicemente da urlo *O*! E come potrebbe non esserlo, considerando che mentre si moriva di caldo, a settembre ho fatto una torta per il mio compleanno 100% al cioccolato? ^_^ E della tua mi piace tantissimo anche l’idea di utilizzare il mascarpone sia per la farcia sia per la copertura, veramente da sballo :D!
Grazie a te, poi, ho scoperto un altro bellissimo blog, sono appena stata su Mowielicious ^_^!
Arrivo da facebook dove ho visto la fotografia della torta. Ho scoperto così il tuo meraviglioso blog, sono estasiata.
Complimenti, sei meravigliosamente brava 🙂
Laura
Raffy: Per la verità, trattandosi di una torta di compleanno, dovrei chiedere il permesso al festeggiato. Anche se, conoscendo il suo senso dell’ospitalità non ho dubbi che inviterebbe anche gli amici di questa piccola cucina alla sua festa!
Eleonora: In effetti, a parte le fascinosissime volute di cioccolato, la torta è anche buona: ne ho appena mangiata una fetta in joint-venture con Principessa! Che ha commentato: “Però…”. Ed è uscita mettendosi in borsa quel che restava.
La mia vita semplice: E che ti devo dire: a me il cioccolato induce un autentico stato di ipnosi! Assolutamente benefica…
La torta è bellissima e molto invitante, e non ci piove.
Ma il regalo per il festeggiato qui è questo post 🙂
Lo leggerà?
Grazie, Sabrine.
meravigliosa questa torta!!! ti seguo con piacere e se ti avanza un pò di tempo visita anche il mio blog… non è all’altezza del tuo ma è appena nato ! a prestissimo
Vaty: Cara Vaty, che piacere sentirti! Ti ho immaginata sul divano, a ripassare la ricetta e la ganache (cioccolato al latte? se ti piace più dolce, va bene), che spero verrà come deve (l’unica cosa a cui devi fare attenzione è alle gocce d’acqua nel cioccolato). Quanto al festeggiato, è effettivamente un tipo senza “frozoli”: ed è così che ci piace averlo per amico. Viva i cucitori buongustai, le ragazze che cucinano, le ganache di cioccolato al latte, e le persone che – attraverso il mio passavivande aperto sul mondo – arrivano qui e fanno vivere la mia piccola cucina sui tetti. Grazie Vaty, a presto!
Vale/Lattealcioccolato: Quella ganache che cola era davvero ipnotica: disegnare volute con la spatola è stato bellissimo…
Sono arrivata a casa adesso dopo l’ultimo impegno di lavoro della settimana (banale riunione di una banale impiegata, niente di che…), mio figlio e mio marito – già “pasturati” – montano una scaletta del famoso negozio svedese e io mi godo un quarto d’ora di libertà: non svelo che cosa ho mangiato (comunque tanto saporito quanto poco raffinato), ma il dolce mancava: gusto il tuo con gli occhi e mi sdilinquisco di fronte a quella farcitura di panna e mascarpone e alla cioccolata fondente…Grazie Sabrine, chiudo in dolcezza la settimana!
Claudette
Moolto invitante ! Però adesso esigo la ricetta della del semifreddo al caffé tirabaci ! Auguri G. anche da parte mia !
lo so che non sei un tipo da contes, ma questa al mio ci starebbe a pennello. devo decidere quale torta fare al mio piccolino per il compleanno (che è anche il mio, visto che è nato il mio stesso giorno, il birichino!)….e questa sta prendendo punti.bellissimo post, come sempre del resto
Sabrine cara…anche io ho scritto, pochi giorni fa, di una torta al cioccolato per un caro amico! certi ingredienti, in una buona amicizia, proprio non possono mancare. la tua torta è da provare presto, in questo fine settimana che trascorrerò con le mie piccole nipotine, un po’ pasticcione un po’ pasticcere. un abbraccio grande e tanti auguri a G.!
Tanti auguri signor G.
Peccato solo che la torta sia virtuale e che il morso al monitor non dia la stessa soddisfazione!
Bellissimo il coltello da salame accanto alla torta senza fronzoli (come potrebbero sopravvivere dei fronzoli davanti a quella cascata di cioccolato?).
Il mio bisnonno fabbricò un coltello con le sue mani, lungo un mezzo metro, di ferro, lama larga 4-5, con il manico di legno. L’ho recuperato da mille traslochi e funerali e adesso, da me, o quello, o spelucchino!
cara Sabrine, era da un bel po’ che non ti leggevo, purtroppo la vita reale a volte (troppo spesso ultimamente) prende il sopravvento … mi sei mancata tanto, post splendido come al solito :)) un abbraccio
bentornata! questa torta è una visone, con quella colata di cioccolato spettacolare e uno strato di panna che non ha eguali! perfetta per un compleanno speciale e un amico speciale. Torna più spesso!!! un bacione
Francesca
Non so se ti invidio di più l’amico o la torta 🙂
Questa ricetta mi sta creando qualche problema diplomatico col Tupi che passando di qua ha detto “Wow, domani la facciamo?”. E subito dopo “la vendono la panna nei supermercati?”. Solo che ha un po’ di acetone e non possiamo. Così vuole che gliela faccia lo stesso e la mangerà quando sta bene…
Ti ruberò anche l’accoppiata broccoli fonduta di gorgonzola! Mi lecco già i baffi.
E’ semplicemente meravigliosa ed elegante …very very good compliemnti sei molto brava ciaooo Lia
Satsuki: Io e il cioccolato siamo inseparabili amici (e sì che ho passato da un pezzo l’età in cui sarebbe consentito andare in giro con dei baffi color cacao…). Il mascarpone invece è una scoperta più recente, ma assai gratificante: in questa ganache sta a perfezione, rendendo il cioccolato più denso e facilmente lavorabile. E adesso aspetto settembre, e il tuo, di compleanno: ti immaginerò all’opera… Ciao!
PS: il bello di una cucina duepuntozero è che si possono aprire tante finestre…
laura: Mi stupisce sempre questa vita parallela tra il blog e la dépendance su Facebook: è come se la cucina di FRAGOLE A MERENDA avesse una dispensa accanto, sempre piena di gente pure quella… tutto molto divertente. Quanto a te: benvenuta! Nel giorno giusto, tra l’altro: mica ne faccio sempre, di queste cose… A presto! E (dimenticavo) grazie…
Araba Felice: Cara Stefania, io ho sempre pensato che la gioia di un regalo è innanzitutto di chi lo fa: e poi – ma solo poi – di chi lo riceve. Mi sono divertita così tanto a spalmare quella ganache di cioccolato con la spatola (non è esattamente il genere di cose che faccio tanto spesso in cucina), a issare il mio biglietto d’auguri sullo stecco, e infine a scegliere il coltello, che mi sono sentita un po’ bambina anch’io. Poi è arrivata Principessa, e abbiamo assaggiato una fetta di torta al 50%. Insomma: non mi son fatta mancar niente… Quanto al festeggiato, ho ragione di credere che si accorgerà di questo post: è uno dei lettori “in punta di piedi” di FRAGOLE A MERENDA. E so già che sorriderà a scorrete i vostri commenti… Ciao Stefania, è sempre un gran piacere immaginarti tra le dune. A presto!
Simona: Cara Simona, la blogosfera è affollatissima: e può essere un mondo divertente se se ne apprezza lo scambio e non la competizione. Spero che riuscirai a ritagliarti un angolino come vuoi tu, e a ricavarne le soddisfazioni che desideri. Perciò auguri anche a te! E una fetta di torta al cioccolato…
Claudette: Carissima Claudette, questi ritratti di vita familiare che mi regali sempre mi piacciono tantissimo: perché sono veri. E come ci si dovrebbe sentire alla fine di una settiana di lavoro, se non stanchi ma grati per il tempo (sempre poco…) ritrovato? Ti penserò, nel weekend: con la tua coppia di montatori e la scaletta svedese dal nome che immagino impronunciabile. Alle prese con pasti che scaldano il cuore anche se sono da surgelare… Un caro abbraccio,
PS: certi lussi non sono affatto “banali”! Parlo dei montatori di scalette svedesi: a casa nostra, per esempio, il team è composto da me e da Principessa. Monsieur d’Aubergine non sa nemmeno cosa sia una chiave a brugola. Anzi: pensa che sia un utensile da cucina, visto che io ne tengo una (per fare i buchi nei crackers) nello stesso cassetto del suo cavatappi…
PS2: la nostra cena è stata una bella pasta con il sugo dello spezzatino di ieri. Non se fosse raffinata, ma era molto buona…
Latte e fiele: Il semifreddo al caffé dev’essere nascosto nell’altro mio archivio di ricette (attualmente a centinaia di chilometri da qui), sempre in una teiera di latta che però non è vecchia come questa. Lo ritroverò, quel foglietto. E saranno baci (metaforici, s’intende…) a non finire. Ciao!
Aria: Un compleanno al quadrato in famiglia?!? Ma è una cosa bellissima… Quanto ai contest, credimi: davvero non ne avrei il tempo. E mi dispiace prendermi impegni che non sarei in grado di rispettare. Però posso sempre farvi gli auguri: in anticipo e al quadrato! A presto!
Tesoro sono certa che G abbia gradito e come il tuo regalo…la colata di cioccolato mi fa impazzire e questa torta è uno spettacolo prioprio perchè è senza fronzoli e davanti ad uno spettacolo del genere tutto sarebbe stato superfluo!!!Un bacione grande,Imma
Non c’è che dire, una torta speciale e semplice come la persona a cui è dedicata. Sarà stata sicuramente buonissime così colma di affetto (oltre che di panna e cioccolato!)
mi piace tantissimo il tuo modo di raccontare le cose la torta sarà mia a breve ovvio me la devo FARE DA SOLA 🙁
Auguri signor G.!!(Mi viene in mente il sig.G di gaberiana memoria).Che fortuna avere un’amica come Sabrine,anche se so già che modesta com’è dirà di essere lei la fortunata! Le auguro di poter assaggiare al più presto questa meraviglia fatta cioccolato,e come si diceva una volta :”Tante cose belle”! Baci Alda.
Splendida descrizione del Sig. G. sembra un personaggio di Melville.
Mi piacerebbe conoscere il seguito, se ha gradito la torta e l’espressione del viso… Bello leggere i tuoi post.
E’ una torta che lascia senza fiato! Peccato non poterla assaggiare…
Valentina: Che bello: nipotine pasticcione-pasticciere a disposizione per un weekend… Quanto all’amicizia, lo state a tavola è in fondo solo l’occasione per parlare di tante cose, di confrontarsi. E poi, alla prima occasione propizia, ci si scambia anche una fetta di torta al cioccolato. Buon lavoro in cucina!
Gaia: Temo che anche lui farà la stessa considerazione… e io mi difenderò promettendogli una torta a sua scelta la prossima volta che ci vediamo. Ovviamente dopo un dip da spalmare con coltellino vittoriano… Ciao Gaia!
Pellegrina: Mi vuoi dire che peli le patate con una specie di scimitarra lunga mezzo metro?!? Sarà che io ho il terrore dei coltelli… non potrei mai. Non so usare neppure uno spelucchino (fu proprio il mio amico G. una volta a spiegarmi che lo usavo con la lama a rovescio… non so se mi spiego), perciò taglio tutto con un vecchio coltello tutto ossidato eredità della prozia Gaetana: una specie di star, dato che compare quasi in ogni foto (il coltello, non la prozia Gaetana). E con una lama di normali dimensioni… Ciao!
katia: Cara Katia, la vita reale prende spesso il sopravvento, ma per fortuna esiste! Altrimenti – almeno nel mio caso – non avrebbe senso nemmeno questa dimensione parallela, che di quella vera si alimenta: e non di sole torte al cioccolato… Manca molto anche a me questa piccola cucina, quando per un po’ devo tenere chiuso lo sportello del mio passavivande. Riaprirlo sul mondo e ritrovarvi è sempre un gran piacere… A presto! E davvero grazie
Acquolina: Cara Francesca, questa torta “doveva” essere una visione: è un biglietto d’auguri, prima ancora che una ricetta. Peccato che la sosta forzata prima della foto l’abbia un po’… appannata. Ma tant’è: il bello del fare un regalo a uno “senza fronzoli” è che non ci si deve preoccupare più di tanto di certe sfumature! Arrivederci a presto!(vita reale, e pile di appunti permettendo…)
Isafragola: E’ stato proprio il festeggiato a chiedermi un giorno: “Ma chi è questa Isafragola?” Ho capito così che, oltre a leggersi i post, gli piace scorrere anche i commenti… e siccome abbiamo un’amica comune con il tuo stesso nome (parte vegetale esclusa), gli era venuto il dubbio che avesse un tupi segreto (sarebbe stata una storia ganzissima in un piccolo posto di provincia: da romanzo). Perciò sarà felice di leggere che ti sta simpatico (e del resto, è proprio da un tuo commento che ho preso la definizione di “amico cucitore”). Quanto al vero Tupi, digli pure che Sabrine – quella piccola come lui nella foto, ma che cucina – è certa che le torte in fotografia non vadano a male, a differenza di quelle vere. Perciò possiamo chiedere anche al suo amico G:, per sapere se sarà il libeccio o il maestrale a spazzare via il suo acetone… in attesa di comprare la panna al supermercato. Un carissimo saluto, Isa!
Idee nel gusto: Grazie Lia! Ma questa è una torta semplicissima: una torta al cioccolato per bambini (anche per il bambino che c’è in noi…), facile come un gioco da ragazzi. Ciao!
Dolci a gogo: Eccola qua, il vulcano Imma. Certo il mio amico gradirebbe anche una torta delle tue, magari pure con qualche fronzolo… Anzi, gli darò il suggerimento… A presto!
Arianna Frasca: Hai colto lo spirito: sotto quella colata di cioccolato (meravigliosamente ipnotica) si cela un sincero affetto, un senso di amicizia autentico per una persona tanto diversa da me, ma con la quale ho pure varie affinità: pedalare con la macchina da cucire, maneggiare pennelli, coltivare il bricolage. E cucinare, ovviamente… solo che io il ragù di barracuda (che poi si scopre essere un luccio) non lo faccio! A presto!
veronica: Beh… bisogna meritarsele certe cose! Non è che si possa pretendere una torta in formato biglietto d’auguri se non si è almeno capaci di riparare vele, cucinare barracuda, e dipingere stelle dei venti… Però un amico/a che ti prepari una torta di compleanno, sono sicura che ce l’hai pure tu. E se servisse una ricetta… Ciao Veronica!
alda: L’amicizia è una di quelle relazioni che non possono funzionare se non nei due sensi di marcia. Si è fortunati a saper godere dell’amicizia come sentimento, prima ancora che dei singoli amici. Poi certo, se uno ha a disposizione una personalità del genere, che per giunta convive con uno spirito da assaggiatore curioso…
elisabetta: Ho come il sospetto che la tua definizione lo incuriosirà, e finiremo per parlare anche di Melville, alla prossima cena. Magari davanti a una torta al cioccolato… che non sono nemmeno certa sia il suo ingrediente preferito, in fatto di dolci. M’informerò. Nel frattempo – male che vada – avrà gradito i miei e i vostri auguri. E il coltello da salame…
Ines: Guarda, per assaggiarla basta davvero poco: è sufficiente leggere la ricetta e metterla in pratica! E poi ti ritroverai con una sontuosa, semplice torta di compleanno al cioccolato, nella quale affondare la forchettina… Ciao!
Buon compleanno G! Gli hai realizzato una torta degna della vostra amicizia!
Buon compleanno al tuo amico, che bello ritrovarsi con una torta così spudoratamente golosa…se permetti ne approfitto anche io, a me sarebbe servita almeno il triplo per posizionarci su tutte le candeline del caso!! 😉
ps bentornata
già il fatto che non te ne frega nulla del tipo di coltello da usare per tagliare una torta mi fa esclamare: EVVIVA!! E un amico così val bene una torta al cioccolato come questa.
Se ti dico che non rimesto il cibo alla ricerca del topo morto, mi posso prendere una fetta virtuale? 🙂
un abbraccione
PS: ti confesso però che leggere ‘vanillina’ al posto di bacche di vaniglia mi ha fatto sobbalzare dal divano…
guarda, io te lo dico! casomai tu intendessi offrirmi una torta così per il mio compleanno puoi pure tagliarla con il seghetto da traforo, purché ti riesca, e non farei una piega.
Anzi, già che ci siamo, ti do due dritte:
1) il mio compleanno cade fra quattro mesi e due giorni
2) per de-glutinazione non cambi niente, solo che al posto della farina bianca mettici 100 g di farina di riso e 50g di fecola.
p.s. non ho capito se il tuo amico G. è fortunato oppure no. fortunato perché pensando a lui produci delle torte di compleanno così idea-platonica-di-torta-di-compleanno oppure sfortunato perché gli tocca di limitarsi a guardarla senza mangiarla.
Piovonopolpette: Ringrazio io per il festeggiato, con la promessa di rigirargli i tuoi auguri di persona alla prima occasione. Quanto invece alla torta, vi toccherà accontentarvi (tu e lui) della cartolina, o – se preferite – della ricetta: perché nel frattempo se la sono sbafata gli amici di Principessa! Ciao!
Loredana: “Spudoratamente golosa”: definizione indubbiamente appropriata… E quanto alle candeline, se ti piace mettercele ce le facciamo stare tutte, e scattiamo un’altra foto! Sai che bella…
Roberta – il senso del gusto: Ti dirò, non avendo in casa se non vecchie posate scompagnate (anche da torta) avrei preso dal cassetto il primo coltello disponibile: stavolta invece ci ho pensato, e ne ho proprio cercato uno dall’aspetto più “rude”, anche se pur sempre vecchio e scompagnato… e ho riso pensando alla faccia che avrebbe fatto lui. Quanto a te, che sollievo sapere che non sei di quelli sospettosi a tavola! Io li detesto… Infine: vanillina vs stecca di vaniglia. Hai perfettamente ragione: la vanillina è una roba chimica, che di vaniglia non ha nulla. Nella ricetta di Mowie c’era la “vanilla paste” – una via di mezzo tra le bacche e l’estratto (tutti comunque naturali) – ma io non ne avevo (e raramente ce l’ho, a meno che non me ne tiri dietro una boccetta da qualcuno dei miei giri). E non c’era neppure una bacca in dispensa… Tutto ciò detto, ti confesso che io – che invece sono intransigente quanto ad acqua di rose e acqua di fior d’arancio – sulla vaniglia posso cedere alla bustina finta da supermercato… e indubbiamente sbaglio. Sarà che non ho la passione per quell’aroma che trovo sempre troppo dolce. Sarà che comunque un po’ di vanillina c’è pure dentro il lievito per torte (e infatti mi capita spesso di usare quello per torte salate anche per i dolci). Sarà che le bacche di vaniglia costano un sacco… Però, certo: hai ragionissima! E adesso sarai il mio grillo parlante ogni volta che mi verrà la tentazione di comprare una confezione di bustine… Del resto è questo il lato divertente del blog, no? …il confronto. Grazie Roberta per l’occasione di questa riflessione “profumata” e a presto! (prometto ricette vanigliatissime in futuro…)
La Gaia celiaca: Tu dici seghetto da traforo? E io ce l’ho! E forse riuscirei pure a tagliarci una torta di compleanno… (tanto, se spacco l’alzatina posso sempre chiederne una in prestito a Mowie). L’unico mio vero limite è che io i compleanni regolarmente me li dimentico! Compreso il mio, se capita che sono fuori casa… Però ci posso provare: e stai pur certa che mi segnerò le tue preziose indicazioni sulla versione per compleanni aglutinici.
Infine grazie per il colpo d’ala da filosofa sulle idee platoniche: in effetti, nell’iperuranio culinario è così che dovrebbe essere una vera torta di compleanno. Ho solo avuto qualche difficoltà a far passare il mio stecco da ghiacciolo in quella “forma” ideale: e allora ci sarebbe da pensare ad Aristotele, a Cartesio… e a tutti i cuochi della domenica come la sottoscritta!
Ciao Gaia e – nel caso non mi dovessi ricordare – buon compleanno con quattro mesi d’anticipo
Ciao cara, ho scritto un commento ai tuoi scones!! Un bacio
How totally decadent…love it. Your photos are gorgeous.
xxx Debra
Posto che mi sono ripresa ORA dalla vista di quella colata di gioia… prometto a me stessa di riprodurre la (brutta copia)di cotanta meraviglia e anche io rimango sorpresa per il mascarpone, nel senso a) sorpresa in quanto regala texture perfetta all aganache e b) credo sia solo la seconda o terza volta che te lo leggo nel blog (è impagabile per certi piatti e – per me – per certi periodi del mese. mi rendo conto che è beceramente grasso, ecco il perché di tanto stupore: tu sei sempre molto attenta a non sobbarcare di grassi anche i dolci più goduriosi. Capisci che è anche per questo che non posso non lanciarmi e creare quello che sarà sicuramente un mostro, ma che ti vedrà, come musa, aleggiare nella mia cucina insieme al conturbante aroma del cioccolato in forno??)
(esattamente come accadde al primo soda bread e nell’impasto della fu fallimentare ma rilassante focaccia di recco… Io pigiavo sui polsi, e tu eri lì, muta ed elegante, ad assistermi con uno sguardo benevolo)
Hai ragione, è bello avere alla propria tavola persone che si interessano e “indagano”.
Quanto alla torta che dire? E’ perfetta millimetro per millimetro, un trionfo di golosità e l’aspetto così semplice, con la glassa percorsa da onde e non liscia mi fa innamorare.
colombina: Non l’ho trovato… però ricambio l’affettuoso saluto
dustjacket: Thank you, Debra! This is a tiny, crowded kitchen. And there was a chocolate cake on the table… the day before yesterday. Just crumbs, today… Ciao!
Pillow: Ti immagino riavuta dal subitaneo mancamento, onde per cui mi dedico a questioni puramente “tecniche” (il che, detto dalla sottoscritta fa veramente ridere…).
Il mascarpone è grasso, e non ci piove. Ma ha la metà dei grassi del burro. E questa non è mica una torta da tutti i giorni! Non a caso è una torta di compleanno, cioè da mangiare in rarissime occasioni: e a fettine extra-small…
Insomma, la mia filosofia è che è la cucina di tutti i giorni che deve essere equilibrata e sana: per poi potersi concedere qualche eccezione (e godersela).
Non è usando certi “fintumi” sedicenti light che ci si tiene in forma.
Quanto alla tua torta, sono certa che non sarà affatto un mostro (o almeno: sarà soltanto un mostro in senso calorico). E io “aleggerò” nella tua cucina – devo dirlo ad Agosthino, ha un concorrente… almeno nelle cucine degli altri – con la certezza che la torta si alzerà perfettamente in forno, che non la cuocerai troppo per tenerla morbida, che non aggiungerai zucchero alla panna perché davvero non serve, che il taglio orizzontale sarà… orizzontale, e che la ganache finisca “tutta” sulla torta (sei avvertita: il rischio cucchiaiate è in agguato).
E per favore, dimmi che hai imparato a fare il soda-bread…
Ritroviamoci in Cucina: Questa precisione millimetrica nella mia torta – ti dirò – mi sfugge… L’ho tagliata in tutta fretta, e si vede: ma mentre osservavo certi dettagli mi dicevo che il mio amico non ci avrebbe proprio badato. E che ne sarebbe stato comunque felice. Il che si è puntualmente verificato… La glassa liscia? M’intristisce. Preferisco di gran lunga le onde…
se c’è un posto – più del raccordo anulare, più delle bische, più degli oratori – che mia madre mi impediva di frequentare è stato proprio la cucina.
ecco perché – quasi un ventennio fa, quando sono andata a vivere da sola – ho creato agglomerati farinosi ed ectoplasmi di zucchero: ho dovuto imparare un po’ tutto da sola (diosolosa la roba che è finita al secchio, e diosolosa le volte che ho dovuto cenare con uno yogurt, in quanto il risultato finale della cena non assomigliava nemmeno a cibo…).
dunque, assurgi al ruolo di madre putativa nella mia cucina. E’ meno inquietante del fantasma, meno etereo della musa, ma tanto tanto bello!
Non avrei mai fatto caso al coltello se non lo avessi scritto il che la dice lunga su quali possano essere le mie affinità elettive con un certo tipo di cucina rustica. Probabilmente la vera chicca è saper rendere al meglio i desideri di chi si vuole bene, guardando con la lente di chi deve ricevere l’attenzione e non con la propria…sarebbe troppo facile. In questo ci leggo sempre una spiccata generosità tanto più quando proviene da chi un carattere ben definito lo ha e nemmeno si fatica a distinguerlo dalla “firma”…di certi biglietti di auguri! 😛 ehehehhe Il resto…sono dettagli non pervenuti, meglio…quasi certamente…non avrei colto lo stesso le finezze 🙂
Una torta esplosiva!!!!! Ma che bello, una vera torta al cioccolato e panna!!!! La voglio provare subito, grazie, Fulvia.
Carissima Sabrine e carissime tutte, abituato a leggervi “in punta di piedi” oggi mi sento decisamente frastornato, imbarazzato, inorgoglito e compiaciuto, che dire? auguri di compleanno così non ne capitano certo a molti ed io non sono certo di aver fatto molto per meritarli. Ma qualcosa devo averla fatta visto che son qui, virtualmente sprofondato in un mare di panna e cioccolato a godermi gli auguri originali ed affettuosi di Sabrine ed i deliziosi commenti delle lettrici. GRAZIE a TUTTE di vero cuore, essendo un pragmatico fatico un po’ ad attardarmi in altre mielosità ma vi assicuro che sono sinceramente commosso e toccato. Per rassicurare Sabrine circa la sua scelta di dolce da dedicarmi dirò solo che amo il cioccolato che considero l’unica cosa che mi farei anche in vena (!) e che il dolce che non mi manca mai il giorno del mio compleanno è,ricetta strettamente di famiglia, un lussurioso rotolo di pan di spagna al cioccolato fondente e panna fresca in cui l’amaro del primo crea un meraviglioso contrasto con il dolce della panna montata. Mi impegno a fornire la ricetta a Sabrine che, dopo le sue prove, deciderà se condividerla in rete.
Un carissimo saluto ed un affettuoso grazie a tutte, G.
Arrivo con qualche giorno di ritardo, spero che il Signor G. accetti comunque i miei auguri. Sono rimasta ipnotizzata da questa delizia di cioccolato e panna e del racconto della meravigliosa Sabrine, che mi conquista sempre al cubo: con le sue ricette, le sue immagini e lê sue storie. Presto sarà il compleanno della “mia” Principessa, e credo che questa torta sarà il modo più giusto per dirle TI VOGLIO BENE.
Grazie Sabrine!
Cara Sabrine,gli altri commenti hanno già detto tutto quanto avevo in mente di scrivere io 😉 Mi ripeterò…ma hai creato un dolce spettacolare! E il tuo signor G., a quanto pare, è l’ospite perfetto! Bravissima, un abbraccio.
Ma è una meraviglia questa torta!!
Bravissimaaaaaaa!! ^_^
Ormai la torta al cioccolato è un lontano ricordo, ma confido in un rotolo di cioccolato amaro con la panna perché sto stranamente rendendomi conto che mi piacciono i rotoli, quelli con un biscuit morbido e confortante e ripieni gloriosi, pannosi e decisamente esagerati. Vorrei avere anche io amici che festeggiano le mie pietanze con l’entusiasmo di bambini. Pensandoci bene però, forse ce li ho! Leggerti è sempre troppo bello. Un forte abbraccio, Pat
“che detesto cordialmente gli invitati che sezionano ogni boccone sconosciuto e rimestano sospettosi le pietanze come fossero alla ricerca di un topo morto”
geniale! la penso esattamente come te!
p.s. la torta è meravigliosa.
sara
Ciao Sabrine,
ti seguo da tanto ma questa è la prima volta che ti scrivo.
Mi piace il tuo modo di raccontare e raccontarti e di descrivere quello che ti piace cucinare.
Ho capito cos’è un foodblogger grazie alla levità che ti distingue sempre, in un mondo dove invece è facile, fin troppo facile, incontrare persone che si prendono troppo sul serio.
Tra l’altro ho anche scoperto che abbiamo una cara amica in comune (in carne e ossa, intendo…)
Pensa te quant’è piccolo il mondo!
Insomma, per farla breve, stasera ho provato questa torta.
Una goduria come poche.
E dato che mi pareva un pochino troppo “pannosa” ho diviso la farcia in due strati, velandola con della salsa mou. Tanto per…
La posterò a giorni, visto che la rifarò anche per un compleanno nel fine settimana.
Non è giusto che solo io abbia il colesterolo a mille!…
Grazie, di tutto.
Non mi ripeto ancora solo per non dare l’impressione d’essere scivolato nel baratro della piaggeria.
A presto.
Riccardo
P.S. Geniale l’idea dela raccolta delle ricette di Nonna Papera.
Sto ancora mangiandomi i gomiti perché mia madre, contrariamente alle sue abitudini, lo gettò chissà dove.
Forse l’ha fatto perché mi vedeva intento a leggere come si facessero le caramelle del Califfo Bargniffo piuttosto che i romanzi d’avventura dei ragazzi della mia età?…
Potrà non essere una torta da grandi, e avere un coltello ‘non adeguato’ al suo fianco ma una cosa è sicura… è una vera meraviglia! Cosa c’è di meglio se non tornare bambini con una cosa come la torta cioccolato e panna? Per me niente! Io comunque, una fetta la mangerei anche ora. 🙂
Una magnifica ricetta che non ved’ora di provare a farla,poi in casa tutti vanno matti per le torte al cioccolato.Un abbraccio
Sto gironzolando nel tuo blog… volevo segnalarti che ci sono.
complimenti per i dolci, le fotografie per come e cosa srivi.
Brava e grazie (ho preso un poco di ricette).
Ciao.
Dann/www.cucinaamoremio.com
Bellissima ricetta, mi sa che la provo subito!
PS: adoro il blog di Mowiekay, credo di avere anche io tante cose in comune…
Direi che “ipnotico” è la parola giusta per definire questa torta! Fa proprio venire l’acquolina in bocca! Complimenti!
Nina di http://fragolaecannella.blogspot.it/
meravigliosa!
Buongiorno Sabrine,
seguo da un po’ il tuo blog ma non avevo ancora provato nessuna ricetta. Ecco fatto,ho iniziato nel pieno dell’estate con questa torta invernale, ma è stato per il compleanno della mia bambina, non potevo scegliere altra torta!
Quindi grazie da parte mia per la meravigliosa ricetta e grazie da parte della mia bimba che è rimasta incantata da questa torta che fa sognare.
Complimenti per il blog, a presto!
Miriam
che spettacolo di torta, tutta quella panna.. e quella colata di cioccolata… !!!
E io sono a dieta.. 🙁
Lo so, ci sarebbero tantissimi commenti qua sopra che meritano una mia risposta, ma il tempo è sempre molto avaro con me… Spero che nessuno se la prenda se torno in questa pagina a distanza di un anno, ma il potere ammaliatore di questa torta di compleanno sembra non esaurirsi… Merito della ricetta o di quel meraviglioso personaggio che è il mio caro amico G.?
Barbara: Certe torte basta guardarle e immaginarsele per essere felici: è esattamente quel che è successo al caro G., festeggiato dalla sottoscritta “solo” via Internet! Ma le ricette si possono trascrivere e tenere da parte per metterle in pratica alla prima occasione: ci sarà, prima o poi, un compleanno che meriti una torta alla panna e cioccolato! Nell’attesa, un caro saluto
Sabrine sei sempre gentilissima a rispondere quando puoi a tutti i commenti.
E cmq ho già preso nota della ricetta.. non mi poteva scappare!!
Bellissima torta! Non hai usato bagne? Grazie!
Complimenti, bellissima torta e bellissimo post!
Ma una torta così per quante persone è? Se volessi farla un poco più grande? Aggiungo un uovo e tutto il resto in proporzione?
Grazie!
Deliziosa torta. Bellissima ricetta. Grazie.