Una semplice torta di fichi
A casa nostra in campagna c’era un albero di fichi. Poco più che un cespuglio quando siamo arrivati, in pochi anni si era trasformato in un baobab.
Mio marito impediva a chiunque di spuntare anche un rametto: per lui quella pianta era sacra e una potatura avrebbe assunto il significato di una ferita inferta alla natura intera. Non c’era verso di convincerlo che il fico è una piantaccia e sarebbe rispuntato anche se lo avessimo raso al suolo; né che i suoi rami erano deboli. Non riuscirmmo a fargli cambiare idea neppure con i manuali della Royal Horticultural Society.
Intanto la pianta si espandeva, era ormai un tutt’uno con la tettoia del portico e quantità smisurate di fichi pendevano (e cadevano…) dai suoi rami: non sapevamo più cosa farne. Il sabato pomeriggio la cucina diventava un opificio e un odore di “caramelle di fico” (così lo definiva Principessa) si spandeva per casa: producevamo – a ritmo da catena fordista – marmellate, che rischiavano di diventare l’incubo di parenti e amici.
Finché un giorno decisi che quel sistema andava abbattuto: e feci la mia rivoluzione. Franchino il giardiniere arrivò di buon’ora, armato di scala e sega; io mi limitai al tocco finale, invecchiando ad arte i tagli freschi con massaggi di fango. L’effetto fané era perfetto … la mia faccia di bronzo pure. L’inverno era appena trascorso, con nevicate e temporali, e forse persino un fulmine (!?!) si era abbattuto sul nostro povero fico!
Nessuno ha mai capito se l’abbia bevuta o abbia- signorilmente- finto. Fatto sta che mio marito si rassegnò ad avere in giardino semplicemente un fico e non più un baobab.
Di quel periodo ci resta, oltre a molti piacevoli ricordi, anche questa semplicissima ricetta.
UNA SEMPLICE TORTA DI FICHI
INGREDIENTI
pasta brisée già pronta: 1 rotolo
fichi non troppo maturi: 8-12 (dipende dalle dimensioni dello stampo)
zucchero integrale di canna: 2 cucchiai
burro salato: 20 gr circa
miele: 2 cucchiai
cannella in polvere
pepe
Accendete il forno a 220°. Stendete il rotolo di pasta brisée in uno stampo rotondo da crostata.
Sciacquate velocemente i fichi, asciugateli e fateli a fettine (non troppo sottili) nel senso della lunghezza. Disponete le fette lievemente sovrapposte tra loro in file concentriche, partendo da quella più esterna (come fareste per una torta di mele o dolci del genere).
Cospargete con 2 cucchiai di zucchero di canna e piccoli fiocchetti di burro, un bel pizzico di cannella e uno (anzi… mezzo, solo un’idea) di pepe. Ripiegate verso l’interno i lembi di pasta senza premerli troppo sui fichi.
Cuocete 15 minuti a 220° e altri 15-20 minuti a 200°. Fate raffreddare, mettete la torta sul piatto di portata e, se vedete che i fichi si sono seccati troppo durante la cottura, spennellatela con 2 cucchiai di miele sciolto a fuoco basso in un pentolino con un cucchiaino d’acqua.
Servite la torta tiepida. E’ ottima anche il giorno dopo (se ci arriva). A me piace con il tè al gelsomino.
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Raccogliamo i fichi
Aderisco con questa ricetta alla raccolta di Spizzichi & bocconi “Raccogliamo i fichi”. Grazie a Manu e Silvia per l’idea.
Ingredienti: burro-burro salato • cannella • fichi e fichi secchi • miele • pasta sfoglia e brisèe • pepe • zucchero di canna
povero fico… io sarei della stessa scuola di tuo marito! ma la ricetta è spettacolare e di una semplicità incredibile! aspetto di avere qualche fico per poterla fare!!
Evelyne: ma tu lo sai che il fico cresce con una rapiditò inpressionante? E comunque io non è che sia una che se la prende con le piante, anzi sono un’appassionata giardiniera (rustiche, erbacee perenni e rose antiche) momentaneamente in attesa di nuovo giardino… Comunque questa torta di fichi provala, si fa in un attimo! Grazie e a presto
si, lo so, è una cosa più emotiva che razionale…. ma non voleva essere una critica!! se rischiava di venirti a svegliare la mattina in camera hai fatto bene a dargli una lezione! 😉
Ti dirò, l’ho semplicemente costretto a convivere sulla tettoia con delle rose rampicanti… non mi rimorde la coscienza, so di averlo lasciato in splendida compagnia! Ciao
Presa!
Questo fine settimana ho in scaletta il nostro settimanale giro alla bancarella bio di frutta e verduea (quella degll’aglio del mio ultimo post!!) e il mio signore ha dei fichi che sembrano gocciole di miele!
Giro in moto di domenica e tappa al ritorno alla gatteria con crostata per festegiare!
…. e che dire del burro salato? un vero tocco di genialità!
nasinasicopioni
Miciapallina: facci sapere com’è andata… la gita e la torta! Ciao!
Sabato e domenica in giro con le motine… non ho potuto cucinare!
Ma i fichi li ho comprati (e che fichi!!!!)
Stasera si torteggia!
nasinasi
Miciapallina: ci piace sempre sapere come va a finire…
come ti ho detto…. i fichi li ho comprati….
Domenica al ritorno dal giro in moto, stravolti, felici e asciutti…. ho messo in forno la focaccia bianca che avevo impastato la mattina prima di uscire e…. abbiamo cenato Pizza e Fichi!
Quindi, tortina rimandata… solo rimandata!
Ho comprato anche il burro salato (che uso anche per il Far Breton, perdona l’errata scrittura, l’importante è capirsi!)
Solo rimandata quindi…. a domenica sera al ritorno dal motoraduno!
nasinasi
Miciapallina: motoraduno?!? Lo dicevo io, che sei una dalle doti insospettabili… Quanto alla cena fichi e focaccia, beh… un’autentica sciccheria! Puntata “fichi nella torta” rimandata per cause di forza maggiore… buon raduno! A presto
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