Tartufini di ricotta con indivia, prugne secche e nocciole
Mai avrei immaginato che la vita da blogger potesse trasformarsi in un percorso di autoanalisi. Non ho alcuna intenzione di scivolare su terreni accidentati, ma mi chiedo se non farei bene a indagare sul perché di certe ricorrenze…
Scorrendo le mie ricette, mi sono infatti accorta che una quantità innumerevole di palline popola le pagine di questo blog. Passi per le polpette, che ci stanno pure, in una cucina che si rispetti. E vada anche per le mini-brioches sferiche, sfornate per frustrazione da mancato acquisto di palle di Natale. Ma poi ci sono palline, in versione bi– e tridimensionale, pure nelle zuppe… E adesso altre ancora, di formaggio, come aperitivo…
Certo c’è un aspetto ludico in tutto questo: modellarle mi diverte. Che siamo di pasta lievitata, morbida e setosa, o di appiccicosissimo caprino, rotolarle tra i palmi delle mani mi riporta ai tempi dell’asilo, di quando la plastilina si chiamava “cera Pongo” e a forza di fare palline tornavo a casa con delle incrostazioni colorate sotto le unghie, una sorta di variopinta French manicure che mia madre si affrettava a cancellare con furiose passate di spazzolino.
C’è poi anche una gratificazione di tipo estetico: trovo che i pois siano eleganti. Allegramente démodé, ma di tono. Morbidamente femminili. E ci dev’essere una parte del mio cervello che vaga tra le velette di Coco Chanel e le sottane di Clarabella mentre scodello certi piatti….
Infine, una strizzata d’occhio alla praticità: perché le palline vengono sempre perfette, è impossibile farle storte (o almeno, mi ci dovrei impegnare…). Ma fondamentalmente, penso che mi piacciano per lo stesso motivo per cui amo i piatti tondi: sono facili, accoglienti, da qualunque parte inizi a mangiare va sempre bene.
Comunque sia, ogni aperitivo a casa nostra ha la sua dose di palline, ogni volta diverse a seconda della stagione. Queste hanno il sapore pungente dell’indivia, mitigato dal dolce delle prugne. Sono cremose dentro e croccanti fuori. Si servono molto fredde (quasi dei cremini al formaggio) e si sciolgono in bocca. Si piluccano volentieri, meglio se in compagnia di un po’ di bollicine: che sarebbero, a ben vedere… pur sempre palline!
Buona giornata a tutti
TARTUFINI DI RICOTTA CON INDIVIA, PRUGNE SECCHE E NOCCIOLE
INGREDIENTI
ricotta: 100 gr
indivia: 1 cespo
scalogno: 1
parmigiamo grattugiato: 4 cucchiai
prugne secche denocciolate: 4-5
nocciole tostate: 50 gr
olio extra-vergine di oliva: due cucchiai
sale e pepe macinato fresco
Pulite l’indivia, sciacquatela e tagliatela a listerelle sottili. Fate andare in una padella antiaderente lo scalogno affettato sottilmente con due cucchiai d’olio; appena inizia ad imbiondire, gettatevi l’indivia e fate cuocere per 5-10 minuti mescolando spesso. Aggiungete se necessario un paio di cucchiai d’acqua, ma cercate di tenere le verdure piuttosto asciutte. Quando saranno fredde, tritatele con la mezzaluna (ma non riducetele a una poltiglia: si devono sentire i pezzettini).
Fate tostare le nocciole in una padella antiaderente a fuoco dolce per 5 minuti, muovendole spesso per non farle bruciare. Lasciatele raffreddare, mettetele tra due fogli di carta forno e pestatele con un pestacarne fino a ridurle in granella (non fate i furbi comprando la granella di nocciole già pronta, perché non è proprio la stessa cosa…).
Tagliate le prugne secche a listerelle e poi a piccoli quadratini.
Lavorate in una ciotola la ricotta con il parmigiano e l’indivia tritata e mescolate bene. Infine aggiungete le prugne (se le mettete prima si disfano), aggiustate di sale e pepe, sigillate con della pellicola e mettete in frigorifero per almeno un’ora (o in freezer per 10 minuti).
Quando l’impasto sarà sufficientemente compatto da riuscire a lavorarlo facilmente con le mani, prelevatene dei piccoli pezzi aiutandovi con un cucchiaino e ricavatene delle palline di 2 centimetri di diametro (dovrete lavorarle velocemente, per evitare che l’impasto si scaldi e si sciolga). Man mano che saranno pronte nettetele a riposare su un piatto, poi tuffatele una ad una in una ciotola (o una tazza) nella quale avrete messo le nocciole tritate: muovete la ciotola in senso circolare per far girare le palline al suo interno (avete presente la roulette? ecco, una roba del genere…), in modo tale da ricoprirle di granella e da renderle perfettamente sferiche.
Mettetele in un piatto a bordi alti (io uso una pirofila), sigillate con della pellicola e tenete in frigo fino al momento di servire. Potete anche tenerle in freezer, ma in questo caso ricordatevo di tirarle fuori con un po’ di anticipo.
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Una versione ancora più semplice…
Se proprio siete di fretta, se vi siete dimenticati l’indivia, o se siete la mia amica S. (alla quale non vorrei mai passare una ricetta complicata per paura che ci provi con il bimby…), potete eliminare l’indivia e lo scalogno e procedere con il resto degli ingredienti. Siate appena più generosi di sale e pepe. E magari anche di bollicine…
Un libro sugli additivi alimentari
Non sono una talebana del cibo puro e incontaminato, né una fan del biologico a oltranza, ma mi piace sapere cosa acquisto e cosa mangio. Sono pertanto un’appassionata lettrice di etichette al supermercato, di scritte sulle cassette di frutta e verdura alle bancarelle e, quando posso, di articoli di divulgazione scientifica. Non consumo per abitudine cibi pronti, per il semplice motivo che non li trovo mai buoni, e preferisco cucinare partendo da materie prime fresche. Sono convinta che cucinare e mangiare bene sia possibile, anche senza complicarsi la vita, e che i vantaggi di una buona cucina (che assai spesso coincide con una sana alimentazione) non abbiano prezzo: soprattutto se si tratta di nutrire, e di educare al gusto, dei bambini.
Accolgo dunque volentieri l’invito di izn (Il pasto nudo) a parlare di un nuovo libro, scritto dal prof. Matteo Giannattasio (“Gli additivi alimentari: una guida”) e pubblicato pochi giorni fa dalle Edizioni L’Aratro. E’ un testo che si rivolge a tutti i consumatori, in particolare a chi cucina, fornendo dati e informazioni su sostanze ampiamente utilizzate nei prodotti alimentari e perlopiù sconosciute ai non addetti ai lavori. Non amando parlare di cose che non conosco, ho chiesto a izn una sintesi, che ho letto con curiosità: vi ho trovato conferme ad alcune mie scelte, e nozioni fondamentali per orientarmi nel panorama vastissimo dei prodotti alimentari, anche biologici. Chi volesse saperne di più, può trovare le informazioni sul sito della casa editrice.
Ingredienti: indivia • nocciole • olio extravergine • parmigiano e grana • pepe • prugne (anche secche) • ricotta • scalogni
Tartufini molto intriganti, sono curiosa di provarli per capire come stanno indivia e prugne secche insieme! Trovo che le palline siano belle e allegre, poi volendo possiamo anche aggiungere che non hanno spigoli e limiti!Come te anche io ero una patita del pongo da piccola, quanto mi divertivo!
Molto interessante, devo provare questo contrasto prugne/indivia.
Ma come ti vengono queste idee? (indivia=invidia?)
CIAO
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le proverò presto!mi sono affezionata al tuo blog proprio perchè hai sempre queste ricette divertenti..infatti non celiamo la parte piu bella della cucina:il divertimento!a me con qualsiasi impasto da lavorare con le mani sembra di tornare bambina(nella mini-pasticceria poi!)..come scrivi tu risultano anche pratici ma sopratutto ritengo che si presentino sempre bene.queste con l’indivia saranno ottime anche per far mangiare la verdura anche e quelli che di solito la allontanano come fosse satana!complimenti per il blog!
Bellissime in questa variante! noi le abbiamo fatte sempre con al frutta secca…ma l’utilizzo dell’invidia con le prugne..ci intriga!
un bacione
Devono essere buonissime…
Mi sto stampando tante tue ricette e quando tornerò alla gloria dei fornelli le voglio provare tutte !
Anche io adoro le palline e adoro i pois anche se possono sembrare demodè…
I miei chiudipacco quest’anno sono dei cuori di gesso neri con i pois argento fatti in punta di pennello..
Se ti piace modellare perchè non provi qualche decorazione con la pasta mais ?? Se vuoi ti insegno a farla !!
un abbraccio
particolarissimi davvero! non ho mai provato i tartufini in versione salata! gli ingredienti che li compongono mi piacciono per cui non mi resta che provare!!! grazie per il suggerimento sul cavolo cappuccio, la prossima volta seguirò il tuo metodo! un bacione.
Come non capirti? Anch’io son una fan delle palline, anche se messa così pare brutto, ma è verissimo che impolpettare porta con sé una forte carica terapeutica: canederli, boulettes di carne, gnocchetti, tartufi, panini… ma quanto è rilassante fare le palline??? Io normalmente mi canto una vecchia canzone tirolese, mentre le modello, e mi convinco di essere una signora della Val di Fassa e che fuori cada la neve… Se fai la zuppa di zucca, curry et fammi sapere se ti è piaciuta
hola Guapa! ww le bolas…;-)
Un tripudio di bontà!
adoro mangiare sferico:-)è piu gustoso e divertente e queste entreranno di diritto nel mio aperitivo natalizio!!troppo golose!!baci imma
ma guarda che bella idea di stuzzichino!
Gloria: indivia e prugne secche stanno bene insieme, perché contrastano piacevolmente. Quanto alle palline, concordo sulla gradevolezza da assenza di spigoli: da qualunque parte inizi a mangiarle… va sampre bene! A presto
CorradoT: queste idee mi vengono per associazione: con i vini che servo, con i piatti che compongono il menù. Ma anche per via prettamente sperimentale: provo, assaggio, servo! E in genere funziona! A presto
alessandra: io e le verdure… siamo fidanzati! Nel senso che ne cucino tantissime, e le metterei dappertutto. Quanto al lato ludico del cucinare… con me sfondi una poirta aperta! Se non mi divertissi anche, non passerei così tanto tempo in cucina. Buona giornata
manu e silvia: e allora fatevi intrigare fino in fondo e provate a farle! Ciao ragazze
AndreaOcchiNeri: la pasta mais? Oddio, mi verrebbe da mangiarla… ma: mai dire mai. Ti ringrazio per la disponibilità, e se solo avessi un po’ di tempo ci proverei. Se la tua proposta non ha una scadenza, la terrei lì, in attesa di tempi migliori… che ne dici? Grazie di cuore, è sempre un piacere averti qui
Micaela: guarda, per quanto riguarda il cavolo cappuccio mi sono permessa di darti il suggerimento sul caramello perché mi pare che sia meno stucchevole. Quanto ai tartufini, mi farà piacere se li proverai. E mi raccomando: nel caso, fammi sapere! A presto
Onde99: la zuppa di zucca e curry vorrei proprio provarla, per quella cena nata da una scommessa di cui forse ti ho parlato. Quanto all’impolpettamento: nulla da aggiungere, nel senso che concordo pienamente con quanto scrivi. Solo un problema: mi passi il testo della canzone tirolese? Perché sono impreparata in materia… Ciao!
simonapinto: guapa?!? Caspita, questa è la mia giornata! Si vede che a Milano splende il sole…
ilcucchiaiodoro: grazie! A presto
dolci a… gogo!!!: cara Imma, anche tu una fan del mangiare sferico? Mi onora questa affinità. Così come l’inclusione delle mie palline nel tuo aperitivo di Natale. Se davvero dovessi provarle, mi farà un grande piacere sapere come è andata (e magari vedere una fotina…). A presto!
Marta: ti dirò, è pure buona! Buona giornata e grazie
Ciao cara! Grazie per esser passata da me è stato un vero piacere…mi piace il tuo blog…vedo che viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda circa l’aspetto ludico in cucina…
Sai che anch’io ho dedicato un post alla cera pongo, facendo una similitudine con il lievito madre?
Le tue palline? Super ed invitanti!
baci a presto 🙂
Deliziosi questi tartufini e simpaticissimo il tuo racconto. E’ sempre un piacere leggere le tue introduzioni.
Un bacione da un’altra fan del mangiare sferico ^_^
hai dimenticato gli gnocchi tar le sferificazioni!Sono così carini tobdi tondi..Amo così tanto i pois che ho comprato pure un’ombrellino old stile a pois!
Qunato a queste palline, sanno da fare giocando con frutta secca e disisdratata che dici?
bacione
Sono così belle, rotondissime e perfette…e sicuramente strabuone…che voglia di averne sottomano una, al momento!
Continua così, comunque…le palline mi piacciono, oh se mi piacciono…in tutte le salse mi piacciono…..!!!!!
Questo accostamento mi piace molto. Me lo metto da perte per la prossima cena in cui avrò tempo di cucinare
Fattura elegante e sapori ricercati…ma tutto sommato l’impostazione resta semplice… a tratti anche volutamente minimalista…ecco uno dei pregi di questo blog 🙂
Bravissima per davvero e non solo per la ricetta che pure resta da segnare assolutamente…o dalla quale trarre spunti personali…ma per l’insieme 🙂
Buon pomeriggio cara sabrine!
Questa cosa delle palline l’ho trovata proprio buffa e mi è venuto da sorridere… 😉
Anch’io mi segno questa tua graziosa ricettina. Molto probabilmente la incastro anche come finger food nei giorni di Natale…
A presto e grazie per l’idea!
Hummmmmmm, queste palline me sembrano molto ma molto buone.
Grazie per la ricetta e per la tua visita!
Cariños
Ma che meraviglia, l’idea e anche la foto. Apprezzo sempre una bella presentazione. Ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per la tua visita! Torna presto a trovarci, ricambieremo volentieri.
Ah, a proposito: trovo che la’analisi sia perfetta, e l’aspetto ludico traspare eccome, e se in cucina non è così…
Sì sì, anch’io adoro le palline! Queste me le segno!
Appena ho visto queste palline e letto la ricetta ho subito pensato:veramente affascinanti! Uno strano mix di sapori, devono essere deliziose. E grazie per la visita, ciao.
Cara Sabrine,grazie per la visita.Se vuoi ti scrivo la ricetta in italiano della torta di mele.Ciao.
io invece con le palline ho un problema mi vengono ovali :(!
le tue sono perfette e sembrano buonissime!
G.
Uh…il Pongo! Me lo ricordo benissimo (ed anche i poins della sottana di Clarabella!)…
Ho scoperto da poco l’olio di sesamo che ha un profumo di nocciola meraviglioso: ne basta una goccia per rendere il sapore dolcemente più intenso…mi sa che in queste palline ci starebbe proprio bene…
Invitante e raffinato come aperitivo, da provare senz’altro. E belli i tuoi pensieri sulle palline, se ci si diverte cucinando è meglio.
francesca
Sabrine è da tanto che non passavo da queste parti. Leggerti è sempre un piacere. Io neanche voglio toccarlo l tasto del perchè del blog, del perchè di certe ricette e vias dicendo. Una strada troppo irta di salite e discese scosciese…Invece mi soffermerei su queste tue delizie rotonde, che sanno di buono e di eleganza. Un bacione Sabrine.
interessante questo incrocio di sapori! e ricorda la “la sfera” è la forma della perfezione!
tu non ci crederai ma a me le palline vengono storte, anzi mi viene fuori un’inquietante forma di disco volante ahahahah!
Come non ricordare il pongo appiccicato sul parquet di legno e le urla della mia mamma :DDDDD
La ricetta delle pallette è splendida, la proporrò come antipastino natalizio ( a forma di ufo ovviamente!)
Hanno l’aria di bob bon al cioccolato bianco, e invece a sorpresa sono uno sfizio salato!
Sono d’accordo sulla granella preparata da sè, mooolto più buona 🙂
Io invece di palline ne faccio poche piuttosto faccio dei cubi (metto tutto in una pirofila rettangolare e poi taglio), ma naturalmente non sono mai tutti uguali, nè perfetti… forse perché di palline, io in giro ne ho troppe (3 figli maschi e un marito bastano!) non le faccio mai e comunque anche quelle (quelle rare volte che mi cimento) non mi vengono mai bene, come a te e ci metto pure impegno (a farle venire bene, naturalmente!), ma è più forte di me… non sono precisa… Per cui mi piace la variante perr chi è di fretta o per la tua amica col bimby… perché potrei essere benissimo anche io (e poi non mi piace l’indivia!)
Baci, sei un mito!
Stefania
mmmmhhh davvero belle
baci Stefania
che bello il tuo blog. complimenti!
a presto,
justyna
Proprio belle, Sabrine, sfiziose nel gusto e sorprendenti. La foto è di un’eleganza, ma di un’eleganza… e poi diciamolo, il cerchio, il tondo, siamo noi donne, hai ragione tu, è femminile al cento per cento, accogliente, morbido, un continuum che le donne sanno assicurare da millenni alla nostra specie !
Leggevo anche del libro, che è senza dubbio utilissimo e interessante. Da consigliare anche a tanti genitori che continuano a propinare di tutto ai loro figli. Pensavo fossero rimasti in 3 a non leggere le etichette e invece sono una marea e che rabbia che mi fanno…
A presto !
pagnottella: l’aspetto ludico è fondamentale in cucina, buona parte del mio divertimento viene da lì… e sarà forse anche per questo che mi piace tanto cucinare per (e con) i bambini… Grazie per il commento gentile, a presto
Federica: Ragazze, ma qui bisogna fondare un club! Qualcosa del tipo “Cibo in forma di polpetta”… Davvero non mi aspettavo che fossimo in tante… Buona serata
Saretta: certo che s’hanno da fare, con tutta la frutta secca che vuoi. Magari ti sconsiglierei di appiccicarle al tuo ombrellino, ma per il resto: si prestano a mille occasioni! Ciao
Simo: eccone un’altra da iscrivere subito al nostro club! Mi fa piacere che ti piacciano questi tartufini. A presto!
Isafragola: se vuoi, sappi che le puoi preparare anche la mattina per la sera. L’importante è che le tenga in frigo sigillate con della pellicola. Saluto al tupi, buona serata
Gambetto: grazie, mi imbarazzi… Cucina minimalista? Diciamo approccio minimalista, basic, alla cucina di tutti i giorni. Perché credo che occorra stare tra i fornelli senza troppe complicazioni e – possibilmente – con molte soddisfazioni. Sennò ci passa la voglia di cucinare… o no? Buona serata ragazzi (sempre con molto rammarico per non riuscire a passare da voi tanto spesso quanto vorrei…)
Carolina: Ciao! Mi farà molto piacere se assaggerai questi miei tartufini in un giorno di festa… sarà come essere un po’ complici in cucina, dopo tanta frequentazione virtuale! E se ciò dovesse davvero accadere, mi farebbe molto piacere avere tue notizie in merito… A presto!
Claudia: Grazie a te per il tuo commento gentile, a presto
che belli!!!! e chissà che buoni…grazie del commento che mi hai lasciato, ma tu mica scherzi!!!! troppo brava! un abbraccio, raffy
Complimenti per questi tartufini deliziosi e originali! Grazie mille del commento. Buona serata!
O____O Ma, ma, è fantastico qui! Che cose slurpose e quante bellissime immagini!!!
Spero di averci azzeccato: sei tu la Sabrine che devo ringraziare per un commento molto carino sul mio blog? Spero di sì, perchè non hai firmato con il tuo link e sono arrivata qui solo seguendo il tuo originale nickname nel motore di ricerca.
In ogni caso, ripasserò di certo a cercare di imparare qualcosa di culinario (diciamo che non sono abilissima in questo campo…). 😉
Bacibaci,
Ila
Un post divertente e che mi ha fatto fare un salto indietro nel tempo, agli anni Ottanta, quando giocavo con il Didò e facevo… palline! Qualche volta ho anche tentato di mangiarle, tanto mi ispiravano il profumo e i colori brillanti! 😛 E vabbè. Mettendo da parte i ricordi, ho segnato la tua ricetta tra le prossime da provare. Sabato sarebbe perfetto visto che sto organizzando una cena con amici, ma prima devo superare uno scoglio: al mio fidanzato non piacciono le prugne.
Grazie di esser passata dalla mia stanza!
Ottima idea il connubio con prugne ed indivia, da provare
Ciao
Giuliana
Grazie per essere passata da me oggi cara Sabrine!!! Le palline sembrano davvero ottime…qui è da segnare gli ingredienti e da provare assolutamente!!!! Grazie per aver segnalato il libro sugli additivi alimentari…non sono una fanatica o una maniaca del bio o quant’altro…ma ripeto sempre che siamo quello che mangiamo… perciò! UN ABBRACCIO e a presto
Mela: a presto allora! E benvenuta qui. Quanto all’aspetto ludico dello stare in cucina, beh, per me è semplicemente… irrinunciabile! Buona notte
iana: tu che hai dei bambini non dirmi che non hai mai preparato palline commestibili in loro compagnia… in genere i piccoli si divertono moltissimo! Ciao!
mariacristina: grazie a te per il commento gentile. E quanto alle palline: sono un buon mix di sapori, molto meno strano di quanto ti sia sembrato! A presto
judy: magari! Te ne sarei molto grata… Se vuoi, puoi inviarmela all’indirizzo mail in alto a destra. Grazie e a presto!
Di Cuore: ma le palline ovali… non sono palline! Non ci credo, non è possibile che ti vengano così… forse al tuo asilo non si lavorava con la “cera Pongo”? Sono sinceramente rattristata. Comunque puoi smpre consolarti spacciandole per quenelles! Fa anche chic…
Virò: i pois della sottana di Clarabella (con sottogonna smerlata) erano semplicemente fantastici… Olio di sesamo? Non lo conosco, ma mi hai molto incuriosito: sa di sesamo?
Acquolina: cara Francesca, mi fa piacere che questi tartufini ti piacciano, e se per caso dovessi provarli sappi che sarei felice di sapere come ti sono venuti. A presto!|
Alessandra: mi fa piacere questa tua visita. Tu saggiamente eviti le asperità del mio percorso di autoanalisi (che comunque conduco con un sorriso…), preferendo la rotondità delle commestibili palline… e mi sa che hai ragione! Buona notte
annarita: hai ragione: la sfera è geometricamente perfetta, anche in cucina! Impeccabile approccio da insegnante, il tuo… Ciao!
eli: senti, ho già stentato a credere alle palline “ovali” di Di Cuore, e adesso arrivi tu con i dischi volanti? Ma come fate ragazze? Secondo me ti succede perché anziche farci le palline, tu il Pongo lo appiccicavi sul parquet… Comunque, se decidessi di provare i tartufini per Natale sarei molto curiosa di vederli… in versione ufo! Resto in trepidante attesa…
grazie per il tuo commento!!!:) Ho visitato il tuo blog, è davvero interessante, pieno di spunti originali!
Ma com’è che conosci Cagliari, anzi Casteddu?:)è stato bello leggerlo nel commento!!!:) Io abito a Quartu Sant’Elena, precisamente nella località Margine Rosso, sul mare!E tu di dove sei, se posso chiedere?
Annalisa
twostella il giardino dei ciliegi: apprezzo il tuo giudizio sulla granella già pronta: ci vuole così poco a farsela, con tutt’altro risultato! A presto
fantasie: Cara Stefania, ognuno ha la sua geometria, la sua forma perfetta: per me la sfera, per te il cubo. Che male c’è? La cucina è il regno della creatività assoluta, anche con il bimby e senza l’indivia… A presto!
cool and chic: grazie! Detto da te, che di cose belle te ne intendi…
love lives in the kitchen: grazie Justina, e benvenuta nella mia cucina. A presto!
Marilì di GustoShop: Grazie per le tue belle parole: mi fanno piacere. Quanto al tema dei genitori “sbadati” sull’alimentazione dei loro figli, mi chiedo se non si potrebbe fare di più perché la gente impari a difendersi da modelli di consumo ingannevoli… Leggere le etichette è una cosa serissima, eppure in troppi ancora non lo fanno… un vero peccato. Buonanotte
raffy: sì, sono buoni… almeno a detta di tutti gli amici che negli anni li hanno… spazzolati! A presto
Lady Boheme: grazie di cuore! E benvenuta qui. Buona notte
La Pecora Rosa: ci hai azzeccato… e se ti fa piacere sperimentare qualcosa di culinario, giusto per evadere dal tuo mondo di aghi e fili, sappi che sono a disposizione. Spero che il tuo mercatino sia andato come speravi, buona notte
babi: hai ragione, il didò ha un certo profumino, mentre della cera Pongo non è che si possa dire lo stesso… Se davvero sabato provi questi tartufini fammi sapere: ci tengo! E per il fidanzato, che ne diresti dei fichi secchi? A presto
La stanza di Miss Lizzie: grazie Giuliana! a presto
marifra79: cara marifra, sei una di quelle persone alle quali mi piacerebbe far visita più spesso, perché sei sempre carina e molto gentile. Scusami, ma il tempo è tiranno e non riesco a farlo come vorrei… Se ci provi con queste palline (o tartufini che dir si voglia) fammi sapere come ti riescono: ci terrei davvero tanto! Buona notte
Buona giornata a te e grazie comunque…la stima mica si misura con la sola presenza 😉
PS
Per la cucina…mi…anzi CI trovi perfettamente d’accordo 🙂
Buongiorno , originali questi tartufi e che buoni ..sono uno tira l’altro . Aspetto di vedere il tuo panettone con le modifiche apportate!
Semplicemente meravigliosi ed originali…finalmente una versione non dolce!!!
Bravissima…ciaooo e buon fine sett!!
Ricettina molto particolare dai gusti contrapposti, ottima!!!!!
Buon w.e.!
palline, palline, palline….anche io devo aver qualcosa dentro che mi spinge a farle in tutti i modi. meno male che ho una scusa pronta: le palline sono un bocconcino perfetto per i più piccoli e occupandomi di loro…beh, ho una lodevole giustificazione nel fabbricarne ed inventarne di tutti i colori….così mi dico!
ah, a proposito, molto belle le tue “palline”.
Sabrine mentre leggevo il tuo posto sono volata con la fantasia agl’anni di coco chanel,alle sue impalpabili camice di seta a pois così chic e raffinate…non riesco( o forse non voglio!)a rinunciare ai pois…sono irresisitibili anche le tue palline perfette per un aperitivo.
Che abbinamento strano, ma sono sicurissima che è buonissimo..belle le palline!!!!..un ‘idea per il cenone!!Grazie per la ricetta e complimenti!!
Rieccomi qui. Proprio in questo momento sto discutendo su msn con la mia dolce metà a proposito di questi bei tartufini e non riesco proprio a convincerlo. Gli ho proposto i fichi secchi, come suggerito da te, ma il ragazzo ha gusti ristretti, non si convince. A me comunque queste palline ispirano un sacco quindi le proverò, se non domani un’altra volta. E poi ti farò sapere se mi son piaciute 😉
Dimenticavo: quante palline escono con questi ingredienti?
grazie mille del commento!ti auguro una buona serata mentre aspetto con ansia delle tue nuove gustose ricette!baci
Oooooooooh (palline anche qui ;D) mamma quanto mi piacciono queste palline come appetizer! Con le palline non si sbaglia, anch’io tutt’ora mi diverto a giocare con il pongo (ora Didò) con mia figlia, prepariamo di quelle polpette che non ti dico!!!Bacioni e buon week end
Sì: il profumo ed il sapore sono una viadi mezzo tra il sesamo e le nocciole mentre l’aspetto e la consistenza ricordano la salsa di soja.
Quello che mi piace dell’olio di sesamo è che bastano davvero poche gocce per profumare una preparazione in modo originale.
Ottime come aperitivo, mi stuzzica molto l’idea di questi sapori insieme:) Complimenti per il blog, a presto
Patricia
Annalisa: gentilissima… Cagliari è una città così bella e mi piacerebbe frequentarla di più. Conosco la Sardegna… diciamo per motivi familiari, nel senso che il 25% della nostra famiglia ha radici isolane. Io non sono sarda, ma trascorro lì più tempo che posso. A presto!
Gambetto: E’ un piacere trovare gente appassionata di cucina che non necessariamente decide di autoinfliggersi complicazioni culinarie… Buon fine settimana ragazzi!
Mary: sì, uno tira l’altro… Quanto al panettone, mi sono guardata anche il video di Silvy, ma ho deciso di rimandare perché sono di nuovo in partenza… Ti farò sapere. Grazie!
Lady Cocca: grazie! E buon fine settimana anche a te
stefi: beh, un po’ di contrasto tra i vari ingredienti ci vuole, no? Ciao!
natalia: con la scusa dei bambini cresce il club dei polpettomani… Certo che tu ne fai davvero di tutti i colori! Passi per il rosso pomodoro, ma l’azzurro puffo mi mancava! E comunque mi piace molto la tua filosofia: coinvolgere i piccoli in cucina è alla base di una buona educazione alimentare. Brava!
carol e chicco: Buon aperitivo, allora! Con mademoiselle in testa e le palline al formaggio nel piatto…
Morena: davvero trovi che l’abbinamento sia strano? Per me frutta secca e formaggio sono un classico: l’indivia contrasta solo il dolce delle prugne… Buon fine settimana!
babi: ti dò un’altra alternativa: ricotta, gorgonzola e noci. E se il caro ragazzo non si convince… o cambi fidanzato o cambi menù! E tra le due, è indiscutibilmente più semplice la seconda… Quanto al numero delle palline… non le ho contate, ma diciamo che più o meno ce ne escono una ventina (devono essere piccoline, non delle bocce…)
alessandra: non farti divorare dall’ansia! Comunque qualcosa di nuovo è in arrivo… A presto!
SUNFLOWERS8: beh, allora questa può essere un’alternativa al didò! Magari a colori un po’ meno brillanti… Ciao!
Virò: Vuoi dire che è scuro come il tamari? E così aromatico? Ma dove lo trovi? Sono curiosa di provarlo…
Patricia: grazie! Il mix di sapori è effettivamente stuzzicante… Buon fine settimana!
ma che buoneeeeeee..magari provo con la ricetta semplificata.. 😛
bacio e buonissima domenica
Grazie Sabrine! Ricotta, gorgonzola e noci mi sembra un’alternativa perfetta, a lui dovrebbe andare bene. Mamma che fatica sto ragazzo! 😛
Buon finesettimana 😉
Avevo difatti notato una tua predilezione per il cibo sotto sembianze sferiche. Ognuno ha le sue manie in cucina, e sperimentazioni del genere (la prugna è una gran bell’idea) sono sicuramente da divulgare sulla rete!
Ciao!! devo dire che le palline io le amo, la ricetta che ci regali è molto interessante!! un bacione!!
ciao sabrine, linko subito il tuo post al mio sul libro di giannattasio! 🙂
piccipotta: Scusa per la risposta ultra-tardiva, che magari arriverà dopo l’esecuzione della ricetta semplificata… Un saluto. A presto!
barbara: Ma alla fine lo hai fatto contento, questo ragazzo? Ciao! E scusa il ritardo…
yari: Ciao Yari! La fase “palline” sembra momentaneamente sospesa… sarà il gelo, ma riesco a fare solo biscotti, che in genere non sono sferici… Scusa per il ritardo con cui ti rispondo. Ci risentiamo presto!
roxina: Scusa anche a te per il ritardo con cui rispondo: mi ero persa un po’ di commenti a questo post… Ricambio il saluto, a presto!
salsadisapa: Benone! A presto