Tartufini di cioccolato al peperoncino
No, no… non ho alcuna intenzione di raccontarvi che a casa mia i tartufi di cioccolato cadono dai rami spogli insieme alle gocce di cristallo per lampadari… è solo che – un po’ per necessità e un po’ per oziosa sventatezza – ho cercato di fare più cose contemporaneamente. E questa foto ne è la conseguenza.
Se ne sono andati tutti da qui, e sono rimasta solo io: a togliere gli addobbi di Natale dalle finestre, a far resuscitare un vecchio lampadario scovato in una delle mie ultime scorribande tra le pulci, e a tenere a bada un paio di muratori che picconano di là dal muro (non chiedetemi nulla, vi prego…).
Così, in una giornata di luce grigia e in una casa improvvisamente senza voci, me la son presa comoda e mi sono concessa il lusso di passare da una cosa all’altra, senza un ordine preciso. A un ritmo lento, che non è quello consueto ma quello che il mio personale bilancio energetico m’impone: perché le risorse scarseggiano da queste parti, dopo il nostro trasloco senza fine (che infatti è ancora incompiuto…)
Nel giro di un paio d’ore il mio tavolo da pranzo è diventato un guazzabuglio: i rami che stavano sui davanzali, attorno ai quali intreccio ogni Natale le ghirlande di luci, insieme alle pampilles da riattaccare una ad una al lampadario, e a quella scatola di confettini argentati che ci hanno regalato… in più, una manciata di tartufi al cioccolato (la mia riserva di energia nei momenti di stanchezza) finiti chissà come in un vecchio stampino da madeleine.
Un meraviglioso alternarsi di gesti diversi, con la testa tra le nuvole e quel po’ di nostalgia che provo sempre quando sono tutti lontani: infilo una goccia di cristallo, sistemo una fascina di rami, riavvolgo le lucine… e pesco un tartufo dallo stampo. Così… volutamente svagata per una mattinata intera, mentre le mani lavorano lente e pensieri e progetti si rincorrono veloci solo nella mia testa.
Finché l’ultimo accrocchio di rami non precipita sulla scatola dei confetti e sui miei tartufi al cioccolato: il tavolo diventa un caleidoscopio di materiali e si illumina persino, in questa giornata grigia… Mi pare una meraviglia, questa luce d’inverno che pare uscita dal nulla, e anziché prendere uno straccio e una spugna prendo la macchina fotografica.
Dopo un quarto d’ora sono ancora lì, corpo a corpo con quell’intreccio che non so nemmeno io come ho fatto. Mi pare di essere una goccia di cristallo, ma anche un confetto d’argento e forse persino un tartufo al cioccolato… e se non fosse che sono secchi, vorrei anche somigliare a uno di quei rami che fino a poco fa guardavano la piazza.
Sarà il momento di magia, o la stanchezza che a me fa un effetto allucinogeno, fatto sta che non mi accorgo di quel che succede alle mie spalle: dall’altra parte della via, ma tanto vicini da sembrare nella stanza a fianco, due bambini col naso spiaccicato alla finestra si godono lo spettacolo dall’appartamento di fronte, ridendo come matti. Me li ritrovo riflessi nello specchio, insieme alla mia immagine: pancia sul tavolo e gambe per aria… una goduria per chiunque.
Non so bene cosa dovrebbe fare una signora per cavarsi d’impaccio in una situazione simile: è la prima volta che mi capita di rotolarmi su un tavolo da pranzo tra fascine di rami secchi, pezzi di lampadario e tartufi di cioccolata. Così non trovo di meglio che il mio repertorio di facce buffe – quelle che piacevano ai ragazzi da piccoli – intanto che scendo e riacquisto la posizione eretta, con una fascina di rami attaccata a un pantalone (perché ci metto il fil di ferro, io, per fissarle bene alle persiane…) e la maglietta a chiazze di cacao. Chiudo lo show con un salutino e tiro la tenda: anni di reputazione rovinati.
Mi consolo pescando nello stampo da madeleine: ad occhi chiusi, per niente svagata e con tutta la concentrazione possibile. E mentre la panna e il cioccolato mi si sciolgono in bocca, mi dico che in fondo la vita è come uno dei miei tartufi: ci vuole sempre un pizzico di peperoncino. E io sono a posto per almeno una settimana…
Saluti e baci,
S.
TARTUFINI DI CIOCCOLATO AL PEPERONCINO
INGREDIENTI
cioccolato fondente: 200 gr (il migliore che trovate, al 70% di cacao)
panna liquida da montare: 120 gr (freschissima e che sia panna vera…)
sale fino: un pizzico “gentile”
rhum: due cucchiaini
peperoncino: un pizzico (più o meno gentile, dipende da voi)
cacao amaro in polvere: 3 cucchiai (circa)
Fate il cioccolato a pezzetti con le mani (diciamo più piccoli che potete, ma senza esagerare) e mettetelo in una ciotola.
Scaldate la panna in un pentolino e spegnete il fornello appena inizia a bollire.
Rovesciate la panna bollente sul cioccolato e mescolate con un cucchiaio finché non si è sciolto completamente. All’inizio vi sembrerà che il composto sia troppo liquido, poi che dei pezzetti non riescano a dissolversi, ma abbiate fede: continuate a mescolare finché non ottenete una crema densa e lucente.
A questo punto, la tentazione di intingere un dito nel cioccolato sarà fortissima e voi starete già pensando che (purtroppo) queste non sono cose da fare, in cucina. Almeno: non in una cucina da blogger, che per definizione non è al riparo da occhi indiscreti… E invece no.
Perché un dito nel cioccolato ce lo dovete mettere, anzi più d’uno per la precisione, se non volete che la situazione vi sfugga di mano causa peperoncino. Perciò iniziate con un pizzico (un pizzichino gentile, non di quelli che mettereste sugli spaghetti…), mescolate e assaggiate: se il cioccolato sa ancora “solo di cioccolato” aggiungete altro peperoncino e sarete autorizzati ad intingervi nuovamente un dito (possibilmente non quello di prima). Non approfittatene, o vi troverete con dei tartufi di peperoncino al cioccolato, che non è esattamente quel che vi auguro…
Mettete la ciotola in freezer per 20-30 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché il composto panna-cioccolato non avrà la consistenza giusta per essere manipolato (fate attenzione a non farlo solidificare troppo perché è molto stabile, e una volta che si è indurito non si scioglie più).
Autandovi con un cucchiaio staccatene dei pezzetti e lavorateli con la punta delle dita per farne delle palline di 2 cm di diametro. Il calore delle mani scioglie il cioccolato: perciò bagnatevele con acqua fredda (però asciugatele…) e siate più rapidi che potete. In ogni caso, preparatevi a ritrovarvi con le mani sporche di cioccolata e a resistere alla tentazione… ci siamo capiti. Pulitevele invece con della carta da cucina e continuate a confezionare tartufini.
Mettete i tartufi un paio alla volta in una ciotolina con il cacao e fateli rotolare finché si ricoprono in superficie.
Disponeteli su un piatto (se volete potete usare anche dei pirottini mignon) e conservateli fuori dal frigo. Durano qualche giorno… se sapete resistere.
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Queste non sono delle dosi…
…ma un semplice rapporto tra cioccolato e panna: cinque parti di cioccolato e tre di panna. Tutto qui, niente di più facile. Perciò potete dosare le quantità a seconda del cioccolato che avete in casa: lo pesate, dividete per cinque e moltiplicate per tre e ottenete la quantità di panna necessaria. Tutto il resto è questione di gusto, perciò sperimentate voi…
E questa è solo la formula basic…
Perché i tartufi di cioccolato si possono declinare in tantissimi modi, tenendo buono solo il rapporto cioccolato-panna. I miei preferiti? Con mezzo gheriglio di noce al centro. Ma la noce può diventare una nocciola e la nocciola finire in granella, al posto del cacao, oppure… beh, insomma: non li volete altri post con dei tartufi al cioccolato?
Ingredienti: cacao • cioccolato • panna fresca • peperoncino • rum
Questo post mi ha incantata, mi sembrava di essere li con te, a farti compagnia 🙂
Strepitosi questi tartufini, davvero!La nota di peperoncino è stuzzicante e perfetta!
baci
Fossi stata alla finestra di fronte mi sarei goduta lo spettacolo e forse avrei sperato in un bis, chissà quando e come…perchè è sempre sorprendente sentire piccole emozioni da qui a te, e non immagino cosa sarebbe affiancare a queste scosse anche un quadro visivo!
Buona giornata
Da come hai descritto la scena, l’abbiamo vissuta con te, dirti che la foto è meravigliosa è banale, la cosa più importante che ti rileggo….un saluto.
Che brava che sei e quante cose fai contemporaneamente…se fossi l’operaio che picconata di la avrei fatto un buco nel muro per ribatti i tartufino… Chissà l’odore per casa… Ciao.
CHE BELLO RITROVARTI….
mangerei anche io un tartufino così !
Non so se dirti brava per la ricetta o ..per la scrittura, baci
felice giorno
Io son la sola che non trova mai niente ai mercatini delle pulci? Domenica vado a un altro..speriamo:)
Tu scrivi come ESE la penna fosse intinta nell’olio e scivolasse senza fatica sulla carta..o forse son le dita sporche del burro delle frolle che scivolano sulla tastiera:)
Io ho provato i tartufino con dulce de leche e non credo li ollero più, ma il cioccolato in ogni forma é sempre decisamente gradito:)
Con le facce buffe ci si tira sempre fuori d’impaccio! Riesci a rendere così bene la scena che mi è sembrato di essere uno di quei bimbi che se la ridevano… E certo che li vogliamo altri post sui tartufi al cioccolato! Ora vado a farli, così potrò mettere via gli addobbi di Natale con un dolce sprint! Un abbraccio e buona giornata!
Adoro la combinazione cioccolato/peperoncino, fantastica!
Post meraviglioso, Sabrine… sai che, oltre che di tartufi, mi piacerebbe tanto parlare con te di arredamento e restauro? Chissà che non potresti darmi dei buoni consigli, oltre a quello tanto importante che, inconsapevolmente, mi hai passato un po’ di tempo fa, salvandomi, senza saperlo, la vita (http://fragoleamerenda.blogspot.com/2009/12/panettoro-o-pandettone.html)… Un abbraccio
1) ma perchè esiste un altro tipo di panna oltre a quella fresca? io “quell’altra” non la nomino neppure…
2) le prove assaggio, che siano fatte con il cucchiaino piuttosto che col ditino sono d’obbligo anche a casa delle foodblogger… come rinunciare questo piccolo piacere di gola?…
3) i tuoi tartufino sono strepitosi e vanno mangiati senza sensi di colpa anche se non arrivano al giorno dopo… come potrebbero?
un abbraccio sabrine!
Una foto magica, che basta a far tuffare il lettore del post proprio dentro la scena…sei uno spasso, Sabrine 🙂
Mancavano i tuoi racconti Sabrine, e questo mi ha letteralmente rapito!
Dulcis in fundo, i tartufi, che volere di più?un bacione
li vogliamo, li vogliamo! e intanto ci godiamo questi, buonissimi!
io quando li faccio, prima di rotolarli nel cacao, li intingo nel cioccolato fuso, se vuoi questa è un’altra opzione della tartufistica 😉 è buono sentire la sequenza dei sapori: l’amaro polveroso del cacao, lo scrocchiante liscio del guscio di cioccolata, il cuore morbido e dolce della ganache.
mi ha fatto morire il racconto, sei una signora anche nelle disavventure. una persona normale non sarebbe mai caduta in mezzo ai pendagli di cristallo del lampadario e ai confetti argentati.
Che bello tornare a rileggere le tue avventure e quasi a viverle insieme a te. Sono proprio nella fase “cioccolato a gogò” in questo periodo e quando si parla di cioccolato la “prova dito” è obbligatoria ^__^ Solo che per la soglia peperoncino io non sarei un giudice attendibile o forse sì! I tartufi me li metterei al sicuro solo per me mandando in fiamme un incauto assaggiatore!!!!
Un abbraccio, buona giornata
alla faccia dell’ozio…sono uno spettacolo 🙂
giorno sabrine!
sai che li faccio anche io i tartufini così? ergo… so quanto son buoni e mi piace un sacco la tua foto. come stai? son contenta di rileggerti e di ritrovare la tua verve! buona giornata 🙂
b
che immagine romantica! Bello il lampadario
Buonissimi e perfetti! uno tira l’altro e ancora di più se con il peperoncino!!
bravissima!
baci baci
meggY: Forse sarebbe stato un bene: ti saresti accorta degli spettatori in loggione e mi avresti avvertita: spero. Felice che ti piaccia il peperoncino nei tartufi al cioccolato… A presto!
Dora: Quasi quasi il bis lo faccio davvero, e poi vado avanti con le repliche per tutto l’anno. Una stagione da teatro serio, insomma: però faccio pagare il biglietto! Buona giornata (possibilmente con dei tartufini al cioccolato…)
Fabiola: Le tue sono parole “energetiche”, nel senso che mi aiutano a non mollare anche in un momento così denso di impegni: grazie. E se potessi farti pescare un dolcetto al cioccolato nel mio stampino da madeleine lo farei tanto volentieri…
Max: Diciamo che l’operaio non ha bisogno di questi suggerimenti: pensava ci fossero due file di mattoni, invece ce n’era una sola… ed è arrivato a un passo dall’entrarmi a picconate in casa. Molto, ma molto meglio offrirglielo dal terrazzo, un tartufo al cioccolato… Ciao!
Ale: Sarebbe bello un “tartufini party” con tutti gli amici di penna e di fornelli… ma temo dovremmo accontentarci della dimensione virtuale. Comunque, farsi i ntartufi al cioccolato è una cosa semplice: provaci e pensami. E poi faccelo sapere, of course… A presto!
magia magia magia sabrine tu riesci a far vivere a tutte noi le tue sensazioni le tue emozioni e sai che ti dico??mi sarebbe tanto piaciuto essere li con te!!
I tartufi sono una vera goduria come questa foto carica di significato!!
un bacione immenso,Imma
Sono rimasta incantata dalla bellissima foto che hai scattato, quei tartufi sembrano perle.
complimenti per il post
Baci
Buona giornata
Stefania: Brava per la ricetta direi proprio di no: i tartufini di cioccolato sono una cosa di una facilità incredibile! Però l’ho voluta postare lo stesso: perché la foto l’avevo scattata e quel momento non me lo volevo dimenticare. Felice giornata anche a te. A presto
Genny@alcibocommestibile: Cara Genny, mio marito sostiene che per me vagare tra le pulci è un vero lavoro. In effetti lo prendo con molta serietà e non saprei come altrimenti spiegare il mio fiuto da rabdomante, quella sensazione che mi guida proprio dove ci sono le cose da scoprire: che quasi mai sono quelle che cerco e che mi servono… Ma fa niente: io mi intenerisco all’idea che un oggetto meritevole di un’altra vita possa giacere dimenticato in fondo al camion o alla bottega di un rigattiere. E lo adotto: regolarmente ricambiata da tanta amorevole attenzione.
Forse per questo, le mie giornate tra le pulci (parecchie e a varie latitudini) scorrono senza fatica… come le dita sporche del burro delle frolle. Grazie Genny, e a presto
PS: il problema con i mercati delle pulci è che le pulci ci devono essere per davvero… e non nascoste sotto strati di cera nuova dati da improbabili restauratori…
lucia: Anche tu hai messo via gli addobbi di Natale in ritardo? Beh… fatteli, questi tartufi di cioccolato: ti saranno d’aiuto. E se davvero ci provi, poi torna qua a raccontarcelo. Ti aspettiamo
manu: Il cioccolato se è buono va bene anche da solo. Ma quel pizzico di peperoncino (a dosi minime) ogni tanto ci vuole… A presto!
Onde99: Arredamento e restauro? Sono qui. Non è il mio mestiere, ma passo così tanto tempo dietro a queste faccende… E poi c’è qualcuno, tra i miei lettori, che ha persino un tavolo ispirato da un mio post. Insomma: mi farebbe anche piacere. Perché in fondo il cibo si prepara in cucina, e la cucina ha bisogno di una casa attorno… forse non andremmo neppure tanto fuori tema. Ma è stato leggendo le ultime righe del tuo commento che mi è venuto un tuffo al cuore: perché quel mio post me lo ricordo benissimo. Ed è tra tutti quelli del blog, il post che mi sta più a cuore: perché ogni giorno che cucino, fotografo e scrivo penso a quei lunghi mesi in cui il cibo era solo un nemico. E mi sento felice e grata alla vita. Un abbraccio
è come essere li con te… una fiaba.. e quei bambinetti allegri hanno aumentato la magia… mi piace tutto.. il lamapadario. i rami e ovviamente le delizie al cacao. un bacio
Cia Sabrine…che bello rileggerti!!!
E che buoni questi tartufini…degno coronamento di una avventura un pò disastrosa, ma anche divertente…Un abbraccio!!
Neanche ti immagini quanto mi renda felice il fatto di poter ri-iniziare a leggere i tuoi post (e le tue avventure!) più assiduamente…
Ha ragione Genny. A me fai lo stesso effetto…
ps: da Jane Asher, oramai, mi chiamano per nome! 😀
Innanzi tutto, grazie x esser capitata sul mio blog e x aver lasciao un commento.. Mi ha fatto molto piacere e non nascondo che, abbinato ad un momento particolare, mi ha commosso..
A parte questo e a parte la mia insana passione x la cioccolata.. La foto, seppur casuale, è di una bellezza unica 🙂
Non amo il peperoncino ma le infinite declinazioni al peperoncino delle persone e quindi per contrasto tutti i tartufi meno speziati a compensazione. Insomma dal particolare all’universale e viceversa passando per un tartufo, il caos estetico di un tavolo ed il caleidoscopio di colori della sua autrice che ci scrive con una penna ma ci apre un mondo di sfumature e perchè no…di sapori 🙂
Complimenti :)))
Quella foto…è stupenda!
La luce invernale, sinonimo di gelo, giornate corte e semibuie è perfetta per le fotografie :DDDDD
Eh, si! mi sa che la reputazione te la sei rovinata! ma probabilmente ti sei conquistata due piccoli amici nuovi!
buoni al peperoncino…bravissimaaaaaa!!! golosissimi!
E’ sempre molto affascinante il modo in cui ci prendi per mano e ci guidi nel tuo mondo! La foto è meravigliosa, la ricetta imperdibile… una sola domanda? Ma i muratori? Imperterriti non loro lavoro? Ti abbraccio.Carla
Ciao Sabrine, sempre un piacere passare da te 🙂
Io amo il cioccolato con la nota del peperoncino e sento già , o meglio sogno, la consistenza di questi tartufini..che dubito a casa mia resisterebbero più di mezza giornata! Complimenti per tutto
simo
ingrasso solo a guardare l’immagine..ma adoro il cioccolato, ci provo a farli ..
Cristina: Rispondo nell’ordine:
1) Purtroppo esiste una serie di simil-panne, orribili e ingannevoli, che promettono di non far ingrassare… e sono solo delle porcherie.
2) Ma le prove-assaggio col dito sono infinitamente più goduriose (e diffuse) di quelle col cucchiaino! Tutti lo fanno, nessuno lo dice…
3) I miei tartufini al cioccolato e peperoncino sono davvero buoni, e resistono a temperatura ambiente anche per diversi giorni. Certo, uno tira l’altro…
Un abbraccio anche a te. A presto!
arabafelice: Va bene che il mio tavolo è grande, ma dubito che ci sarebbe stato posto per tutti i miei lettori. Data la concomitante presenza di ben tre fascine da un metro e venti l’una, parecchie gocce di cristallo e fil di ferro, una scatola di confetti e dei tartufini al cioccolato. Ma non ho dubbio che i loggionisti avrebberio gradito… Non solo i tartufi al cacao. Ciao!
Saretta: Come mi fanno piacere le tue parole: quasi, quasi mi inorgoglisco… e un po’ anche mi commuovo. Perché mica ci sono solo i tartufi di cioccolato: ma anche gli amici con cui mangiarseli! Magari virtualmente, con un paio di schermi di mezzo… A presto!
La Gaia Celiaca: La versione con crosta di cioccolato è più raffinata, me la concedo quando ho più tempo a disposizione: ed è, come dici tu, buonissima… Quanto al mio tuffo tra rami secchi, pampilles di cristallo, confetti d’argento e tartufi al cioccolato, beh… non so dirti se fosse esattamente una cosa da signora. Ma è successa, per la gioia dei piccoli loggionisti della finestra oltre i portici. E che ci posso fare? Un caro saluto, cara Gaia. E’ sempre un gran piacere sentirti. A presto
Federica: Con questo grigio e questo freddo, siamo tutti in fase cioccolatomaniacale. Prova assaggio col dito compresa… Quanto al peperoncino nei tartufini, capisco bene o tu li faresti piccantissimi? Piacerebbero a mio suocero, nel caso. Glielo dirò… A presto!
Mirtilla: Era ozio: da tutti i punti di vista. Ma diciamo… un ozio bello e da gaudenti. Al profumo di cioccolato. Ciao!
Adoro leggere questi tuoi racconti..
Ho potuto guardare e godermi appieno tutta la scena.. ho quasi sentito dei campanelli leggeri in lontananza a fare da sottofondo a questo momento magico.. per non parlare del finale rivelazione!
Sai che i tartufini mancano al mio repertorio? Non va per niente bene….
Bellissimo racconto sa di altri tempi,buonissimi i tartufi adoro in cioccolato con la punta di piccante!
Grazie per la visita Francesca
Siamo rimasti incollati a leggere d’un fiato questo post! Semplicemente stupendo!
Babs: Sera Barbara! Confortata dall’idea che anche tu fai i tartufi di cioccolata come li faccio io (assaggio col dito compreso?), sono felice di riaverti qui… con tutti questi tuoi spostamenti tra un sito e l’altro. A presto!
Marta: Trovi romantica tutta quella confusione sul mio tavolo da pranzo? Me lo sentivo, che questo era un momento da raccontare… tartufi al cioccolato compresi. A presto!
manuela e silvia: Mie care ragazze, mi siete mancate. Voi, il vostro entusiasmo, e i vostri baci stereofonici (tutto doppio, a casa vostra…) A presto!
dolci a… gogo!!!: Come ho già scritto a qualcun altro, temo che non ci sarebbe stato posto per tutti sul mio tavolo da pranzo: c’era una tale confusione… Rispondo ai tuoi cari saluti a suon di tartufi: al cioccolato. Una specie di eruzione vesuviana, dolce però… Ciao!
Claudia: Quei tartufi erano innanzitutto buonissimi. E in effetti, facevano sembrare più brillanti i confettini d’argento e le pampilles del lampadario. Un attimpo magico che non mi volevo perdere. Felice che tu lo abbia apprezzato: grazie.
sono una tentazione, con il loro aspetto così….tartufoso! tra l’altro io ho sempre amato l’accostamento del peperoncino al cioccolato amaro, al di là delle mode che inevitabilmente condizionano i gusti…
bellissima la foto. e i tartufi anche loro si commentano da soli! ciao!
Che bello ritrovarti un po’ svagata e con le mani spocrche di cioccolato! E’ una ricetta interessante per il prossimo San Valentino. Me la ricorderò.
in effetti la foto è meravigliosa, come si suol dire un bel guaio, ma in questo caso è davvero bello, il guaio!
e che buono!
bentornata!
La foto è davvero deliziosa come anche i tartufini…ma la cosa più bella è vederti in attività!!!Un bacione grande!!
Una storia bellissima, ti scopro solo ora, ma adesso vado indietro a leggermi il vecchi post.
Non posso fare i tartufi mi mangerei il composto a cucchiaiate prima di vederlo rassodare…
che dire…
peccato avere solo 10 dita nelle mani!!
😉
baci
La Fotografia è bellissima *_*
e i tartufini solo a vederli mi immagino quanto siano goduriosi mentre si sciolgono in bocca… 😉
ho iniziato bene al ammtinata leggendo il tuo resoconto 🙂 sei sempre molto simpatica e vera!
ti auguro buona giornata!
…dimenticavo ottimi i tartufini!
Quasi mi perdevo questo post! Stupendi questi tartufi, l’abbinamento cioccolato peperoncino è grandioso, e che bella foto! Non so se riuscirei a fare questi tartufi, mi verrebbe da mangiarmeli prima di finirli. Un abbraccio grande.
Scusa scusa scusa….per ora sono senza parole perchè sto cercando di capire come è possibile che io ancora non fossi capitata su questo incanto di blog…… buona giornata…ciao Flavia
Ah, cioccolato e peperoncino, che abbinamento! Anche io da diverso tempo avevo in mente questa idea però tardo a metterla in pratica, non si può certo mangiare cioccolato e panna tutti i giorni (però, ecco, la prossima volta che faccio i tartufi…)! A Roma c’è un’ottima gelateria che propone questo gusto, non vedo l’ora di tornarci quest’estate!
Fabiana: Grazie! Ma purtroppo non era una favola, bensì una storia vera… rami secchi, lampadario e tartufi al cioccolato compresi. A presto!
Simo: Il piacere è ritrovare anche te: mi è mancato, sai?, lo scambio fitto fitto con i lettori. Adesso spero solo di riuscire a riprendere, anche se non ancora a pieno ritmo. Un saluto al cioccolato
Carolina: Cara Carolina, arriverà il giorno in cui ci incontreremo per caso da Jane Asher? Scaffale coloranti o area stampi per torte? Mi piace pensarti a Chelsea… e potrei inventarmi una qualche scusa per farci un salto…. See you
cielo: Grazie per quelo che scrivi. Ti auguro serenità, quale che sia il tuo “momento particolare”. E ti regalo – virtualmente, sigh! – un tartufino al cioccolato. A presto
Gambetto: Caro Mario, tutto mi sarei aspettata da te fuorché il tuo disamore per il peperoncino! Ma quel che dici sulle “declinazioni al peperoncino” delle persone mi trova perfettamente d’accordo. Riesci a colpire sempre al punto giusto, centri il cuore del problema: per questo mi sei caro. E un tartufo al cioccolato, magari con un’ide vaghissima di peperoncino, te l’offrirei in cambio delle spiegazioni su come far funzionare una napoletana. Caffettiera, s’intende. Stammi bbuono
eli: Non potendo dire di essere capace di catturare la luce invernale con la macchina fotografica, posso invece affermare che è stata quella luce a catturare me. Quanto alla reputazione, preferisco non pensarci. Ci ho messo una pietra… anzi un tartufino al cioccolato sopra. Ciao!
raffy: Grazie. Sono… travolta dal tuo entusiasmo. A presto!
L’acqua ‘dorosa: Cara Carla, io e i muratori siamo ormai un binomio inscindibile: da due anni ce li ho sempre alle calcagna (e ce li avremo per altri sei mesi, se va tutto bene…). Per scelta, per carità, ma comincio ad avvertirne tutta la fatica. Vivere tra diverse città può essere molto interessante, ma è organizzativamente piuttosto complicato… Capisci perché ci sono momenti nei quali mi sono necessari generi di conforto come i tartufi al cioccolato? Saluti alle colline
l’albero della carambola: E per me è sempre un piacere avere gente in giro per la mia cucina. Quanto alla consistenza di questi tartufini – ai quali sono arrivata dopo anni di sperimentazioni… e assaggi – direi che è “fondente”: cioè si sciolgono in bocca che è un piacere. Provare per credere (e nel caso, farci sapere…). A presto!
mammadifretta: Ingrassare è uno spauracchio per tutte. Ma un tartufino al cioccolato, magari uno solo e dopo una bella corsetta o una giornata affannata, è uno di quei piaceri che mi concedo. Ogni tanto, mica tutti i giorni… Ciao!
Se ti va di passare da me ho lanciato il mio primo contest e se ti va di partecipare trovi tutto qui…
http://curiosandoincucina.blogspot.com/2011/01/il-mio-1-gioco-contest.html
Baci
questa ricetta me la tengo da parte per san valentino, mi porto avanti con il lavoro come si dice, tranquilla cose che capitano, non tutti i giorni ma succede, ciao
Ciò che mi piace, ricetta a parte che sono certa riuscita alla grande, è la foto… il miscuglio di cose, la casualità, la non scelta che determina l’intenzione: vedo un mondo che apre la finestra su uno spaccato di vita.
Complimenti,
Tì
una vera coccola per il palato e per gli occhi..i tuoi racconti mi incantano sempre…
è poesia quello che racconti, è poesia come lo racconti…hai rubato un attimo di incantensimo e invece di spaventarti l’hai fatto tuo…godendo della gioia dei momenti apparentemente insignificanti…tuffo la mano anche io per recuperare una pallina di dolcezza! un bacione
Mi è sembrato di vedere un film!
Spero che questo pizzico di peperoncino non aumenti, in questo periodo la mia vita è gia molto piccante!
Piacere di conoscerti!
che bontà!!!! mi hai fatto venire una voglia…. ma usare il cioccolato al peperoncino? che ne dici? brava brava!
Yaya: E io adoro sapere che c’è qualcuno, oltre lo schermo: persone vere, di quelle capaci di “sentire i campanelli” leggendo una storia. Che nella realtà di campanelli di sottofondo non ne aveva… solo tanto cioccolato, e un pizzico di peperoncino, oltre a confetti, pampilles e rami secchi… Grazie per le tue bellissime parole, Yaya
Torte e Decorazioni: Felice che anche tu apprezzi il connubio cioccolato-peperoncino. E felice di averti qui. A presto Francesca!
lerocherhotel: Incollati allo schermo?!? Rischiando di graffiarvi il naso con i miei rami secchi e di sporcarvelo di cacao? Ma che onore… vi meritate un tartufo al cioccolato. Anzi due… A presto!
madama bavareisa: Che i tartufi di cioccolato siano una tentazione, anzi una grandissima tentazione, non ci piove. Quel tocco di peperoncino aggiunge solo un pizzico di brio alla ganache di cioccolato, già di per sé degnissima di nota. E oltre ogni moda… A presto!
FairySkull: La foto non lo so (e comunque grazie…) ma i tartufi di cioccolato con quel pizzico di peperoncino sono davvero buoni. Più che commentarli, conviene mangiarseli… Ciao!
Isafragola: Ritratto fedelissimo all’originale, mia cara Isa: svagata e con le mani sporche di cioccolato. Aggiungerei: in ritardo sul Natale e in anticipo su San Valentino. Non c’è che dire: io e il tempo ci lasciamo in pace a vicenda… Saluti ai tartufi di cioccolato (da estendere all’erede)
Eleonora: Concordo: guaio bello e buono. Certo, un caleidoscopio di pampilles e tartufi di cioccolato non me lo sarei mai immaginato… ma come si dice: cogli l’attimo! Grazie per il commento affettuoso. A presto!
Ambra: Ma io dove troverei la forza di scrivere la notte se non avessi gente come te a spasso per questa mia cucina? Un peccato poterti offrire tartufi di cioccolato solo da uno schermo di pc… e… grazie.
MariaPaola: Allora benvenuta nella mia cucina! Quanto al composto dei tartufi di cioccolato, certamente è buonissimo anche allo stato liquido: ma ti assicuro che dopo il passaggio in freezer è tutta un’altra cosa! Perché si scioglie pian piano in bocca… una meraviglia. A presto!
Gaia: Beh, quelle dei piedi non avrei cuore di usarle per gli assaggi… anche perché, più di 10 aggiunte di peperoncino mi paiono un po’ eccessive! Ma se ti dovesse capitare di fare i tartufi di cioccolato in questo modo, ti prego: vieni qui e raccontacelo! Ciao Gaia, a presto!
Erica: I tartufini di cioccolato te li immagini tali e quali a come sono: anzi, come erano… cioè buonissimi. Grazie per il commento, molto gentile. A presto!
Gio: Non so se esser vera, in casi del genere, sia un vantaggio oppure no: mi chiedo ancora cosa abbiano potuto raccontare quei bambini. Ma in findo, a parte un voluttuoso abbraccio con dei tartufini di cioccolato, non ho fatto nulla di male… Certo, lo ammetto: un letto di gocce di cristallo e rami secchi non è da tutti: ma insomma… ognuno ha i suoi gusti, no?!? Dimenticavo: ciao!
mariacristina: La tentazione di mangiarsi l’impasto dei tartufini al cioccolato è fortissima per chiunque… ma basta farne un po’ di più per essere generosi anche col prossimo! In fondo, non sarà un caso che le dosi si possano aggiustare a piacere… Ciao Mariacristina, a presto!
EliFla: Cara Flavia, ben arrivata in questa cucina. Fatti un giro e… cerca di riacquistare la parola! Magari con un paio di tartufi al cioccolato… A presto!
Elisa: Certamente non si possono mangiare cioccolato e panna tutti i giorni: ma ogni tanto sì! Io cerco di mangiare bene, facendo attenzione alla qualità e alla quantità dei cibi, regolarmente: perché penso che quel che conta sia la routine, non l’eccezione. Così, qualche sfizietto ogni tanto me lo tolgo… e senza sensi di colpa! Tartufi al cioccolato e peperoncino compresi. A presto!
Roxy: Sono davvero in lotta contro il tempo, in questo periodo più che mai: perciò non ti prometto nulla, e spero non me ne vorrai. Ti faccio in ogni caso gli auguri per questa tua iniziativa. A presto!
Gunther: Caro Gunther, quando mi sforzo di ricordarmi in che giorni sei mio vicino di casa ti penso: e mi volto dalla tua parte… Spero di sniffare qualche profuno dalla tua cucina. O di acquisire – per osmosi – un po’ della tua capacità di guardare “oltre” il cibo. Sei sempre una delle mie letture preferite, anche se non sempre riesco a commentare… Ciao!
Wonderful and wonderful blog!
ciao, passavo per invitarti a un gioco di scambio ricette! ti va di partecipare? ti aspetto qui http://zasusa.blogspot.com/2010/12/gioco-forum.html
a presto
Sabrine, i tuoi post sono sempre piacevoli da leggere e la ricetta con le tue considerazioni mi piace proprio. Buona domenica!
Bellissimo! Dietro un’apparenza di “sola” cucina, il tuo blog nasconde un’anima letteraria; è assolutamente fantastico. complimenti.
Ti rileggerò presto 🙂
Giulia
La scena è sicuramente più bella da dentro, con i tuoi cristalli, sogni, pensieri e la golosità. Ma lo sguardo esterno ci rituffa nella realtà dando un po’ di leggerezza 🙂
I tartufi sono intramontabili e i tuoi irrinunciabili.
Ti leggo, immagino, assaggio sempre tutto con immenso piacere. Un abbraccio
Edda
D’accordissimo con te, anche io sono per l’equilibrio e contro la demonizzazione degli ingredienti!
Fatti! Dopo ripetuti… e ripetuti…e ripetuti assaggi i miei figli mi hanno frenata sul peperoncino e mi hanno obbligata a rotolare i tartufi nello zucchero a velo, troppo amari per i loro gusti. Infine c’erano (devo parlare al passato, purtroppo) tartufi con tanto peperoncino, con quasi per nulla peperoncino, con il cacao, lo zucchero a velo, la granella di nocciole, le lamelle di mandorle…
grazie!
Buonissimi!!Purtroppo,danno assuefazione,e’ la classica ricetta che potrei fare in quantita’ industriali….
Bacioni!
Scrittura deliziosamente coinvolgente, come sempre… e tartufini da sballo! 🙂
Una vera delizia da fare e rifare in ogni periodo dell’anno!!! Bhé magari ad agosto proprio no. Baci!
Ciao!
bellissima questa foto!
La ceci
la foto è bellissima, hai fatto bene ad approfittare di un po’ di luce, qua o nebbia o pioggia 🙁
ma un tartufo ti basta per una settimana? forse è per questo che non dimagrisco….
Ciao!
Francesca
Ciao Sabrine,
ho provato questi tartufini, ma senza il peperoncino (come prima volta, ho voluto tenermi su un sapore più classico).
beh, come tutte le altre volte in cui ho messo in pratica una tua ricetta… GRAZIE!
ho fatto un figurone!
dal punto di vista tecnico, è stato “avventuroso” far sciogliere bene i pezzetti di cioccolata. purtroppo la panna s’è freddata presto, o forse sono io che sono stata troppo lenta!! 😛
sta di fatto che per non passare il pomeriggio del sabato a schiacciare a mano i pezzetti di cioccolata, ho immerso la ciotola in acqua bollente, simulando un bagno-maria senza fuoco acceso.
questo ha sbloccato la situazione, e per il resto, è andato tutto come hai previsto!
addirittura dopo il giro nel congelatore, ho lasciato tutto in frigo, e ho fatto le palline il giorno dopo.
ah, ma.. il pizzico gentile di sale, quando va usato??
io l’ho aggiunto dopo aver mescolato il tutto… e il risultato è stato fantastico!
ancora grazie mille, e alla prossima ricetta!
ti ho trovata fra i miei followers e la prima cosa che ho guardato e che guardo sempre è la descrizione, perchè credo che dica molto di una persona. è anche il motivo per cui io non l’ho ancora fatta 😀
poi sono capitata sul tuo sito e ho guardato le varie sezioni: inutile dire che la prima su cui mi sono catapultata è stata quella Natale.
che meravigliaaaaa 🙂
sei davvero un genio, un mostro sacro. e diventerò la tua follower più spietata…
grazie grazie grazie per avermi dato l’opportunità di conoscerti.
questi splendidi tartufini non passano mai! 🙂
vieni a trovarmi qnd vuoi! 🙂
meravigliosi 😉
cioa cris
http://www.ilcucinotto.it
Ciao, io ho seguito questa tua ricetta alla lettera e il cioccolato non si amalgama, anzi ha sprigionato moltissimo olio e il risultato è stata una pappetta.
Cara Giulia, con imperdonabile ritardo rispondo al tuo commento (sono da mesi lontana dal blog, causa periodo di lavoro più intenso del solito).
Ma siccome non ho alcuna intenzione di far perdere tempo al prossimo con ricette che non funzionano a dovere… eccomi qua!
Mi dici del cioccolato che “non si amalgama”: intendi dire che non si scioglie completamente nella panna? Se la temperatura della panna è giusta, bisogna continuare a mescolare con vigore finché i due ingredienti non si fondono perfettamente (non mi è mai successo che ciò non avvenisse, e sì che questi tartufini li avrò fatti decine di volte!)
E poi fatico a comprendere da dove possa venire tutto quel “moltissimo olio”… posso chiederti che cioccolato hai usato? O forse hai utilizzato una panna diversa da quella fresca da montare, come preciso nella ricetta?
Tutto quest’olio a parte (potrebbe essere un residuo di panna o di cioccolato, e con una mescolatina vigorosa dovrebbe andare tutto a posto), il fatto che tu abbia ottenuto una pappetta non è un risultato sbagliato: la pappetta si deve solidificare un po’, grazie al passaggio in frigo, prima di diventare della consistenza giusta per essere manipolata e trasformata in tartufini!
Spero di esserti stata d’aiuto, seppur con tutti i limiti che la comunicazione scritta comporta. Qualora avessi voglia di riprovarci (questa ricetta l’hanno fatta davvero in tanti!), ti sarei infinitamente grata se mi facessi avere notizie dalla tua cucina. Saluti e baci!