Sondaggi, castagnole e coriandoli di neve
Ci sono cose che uno non ha mai fatto in vita sua. Poi si sveglia una mattina, si sente in ritardo sul mondo, e allora decide che è giunto il momento di colmare la lacuna. Oggi per me è stata la volta delle castagnole: mai fatte prima. Mangiate sì, e con un certo piacere (me le faceva una vecchia domestica quand’ero bambina ed erano buonissime…), ma non mi ero mai avventurata oltre. Anche perché detesto friggere, detesto l’odore del fritto, non ho una cappa e neppure una padella adatta allo scopo (vi piace questo outing?).
E invece sono qui, praticamente all’alba, con un piatto di palline fritte appena cosparse di zucchero e le finestre spalancate mentre fuori nevica. E tutto perché ho un dubbio in testa e avrei bisogno del vostro parere.
Si dà il caso, da queste mie parti, che ci sia nuovamente odore di ristrutturazioni. Tranquilli: stavolta niente traslochi, né falegnami, né imbianchini. E se bastassero cera e trementina me la sarei già cavata da sola (ve li ricordate – vero? – certi vecchi post al profumo di acquaragia…). Sono invece alle prese con una “rinfrescatina” di questa cucina che da più di tre anni è anche un po’ vostra: roba da poco (non ho intenzione di stravolgere un bel niente), ma è un genere di cose che io davvero non so fare. Esattamente come i fritti…
Questo piccolo blog ha funzionato fino ad oggi come uno dei miei tanti lavori da appassionata bricoleuse: con la stessa incoscienza con la quale mi arrampico sulla scala armata di pennelli e latte di vernice (e ogni tanto inciampo e casco…) ho creato quello che nei miei piani doveva essere un archivio di ricette prevalentemente ad uso della sottoscritta.
Non avevo alcuna idea di come andassero fatte le cose e, a dir la verità, quand’anche ce l’avessi avuta non avrei saputo fare nulla di diverso. Non chiedetemi come, ma – per usare una metafora adeguata al contesto – fin qui questi scaffali hanno retto. Adesso però ci sono qua e là cosette che andrebbero aggiustate. Mi piacerebbe che questa cucina continuasse ad essere accogliente, ma avrei bisogno di una credenza perché le mensole non bastano più… Così ho deciso di farmi dare una mano: perché io le mensole le so attaccare (non ci crederete, ma ho un trapano tutto mio e lo so usare meglio delle fruste elettriche), ma di mettersi a costruire credenze non se ne parla. Quasi come per i fritti…
Non essendo tipo da affidare l’appartamento a un progettista, tornare a lavori finiti e trasferirci le mie cose (non potrei mai… mi sembrerebbe di vivere in albergo), ho capito subito che non sarebbe stato diverso per questo blog: che per me è davvero come una stanza di casa. Con la differenza che ci siete pure voi e che vorrei poteste continuare a starci bene.
Ho perso il conto di quante cucine ho avuto in vita mia. Ma ogni volta, mentre le pensavo, cercavo di immaginare quelli che sarebbero stati i nostri piccoli gesti quotidiani. Gli spazi hanno funzionato, e ce le ricordiamo ancora tutte come se fossero una sola grande cucina che ci tiriamo dietro da sempre.
Vedrò di fare il possibile anche stavolta. E magari vi sottoporrò qualche quesito a fini progettuali (lo faccio regolarmente anche in famiglia: continuo a credere che una certa dose di partecipazione sia utile a tenere insieme le persone). Per esempio, il tema di questi giorni è se passare da Blogger a WordPress: mi consentirebbe una grande libertà, soprattutto nel gestire archivi di ricette, e questo mi sta molto a cuore (è la famosa credenza di cui sopra…). Ma, per contro, obbligherebbe chi ha voglia di lasciare un commento a digitare ogni volta nome e indirizzo mail. Io non mi sono mai arresa nemmeno a quei terrificanti captcha (e infatti cancello a mano centinaia di messaggi di spam…) perché mi sembrava di essere poco ospitale: capirete quanto la cosa mi turbi. Però – mi dico – il blog sarà più facilmente navigabile…
Insomma, non mi sono ancora data una risposta. Al punto che questa mattina ho deciso di coinvolgere anche voi. Così mi sono alzata all’alba, ho cercato in tutta fretta una ricetta di Carnevale che si potesse fare in non più di un quarto d’ora, e ho preparato le castagnole da offrirvi assieme al mio quesito (graditissima risposta, risultati elaborazioni sondaggio disponibili a fine consultazione).
Adesso sono qui, con un cappuccino bollente in mano, tra due finestre spalancate nel tentativo di far svanire l’odore di fritto. Unica traccia delbricolage culinario mattutino: quel mezzo piatto di palline cosparse di zucchero a velo. E fiocchi di neve che danzano nel cielo gelido e si posano sul mio piccolo tavolo, come granelli di zucchero. O come coriandoli…
Saluti e baci (gioiosamente fritti),
S.
Postilla
Il micidiale odore di fritto a corollario delle graziose castagnole ha abbandonato la mia piccola cucina solo a notte inoltrata. Decisivi per la soluzione del problema i suffumigi di chiodi di garofano, arricchiti via via con bucce di limone e fiori d’anice stellato. L’antidoto è tanto strepitoso da riuscire a confondere i sensi, e far saltare le coordinate temporali anche in soggetti di provato equilibrio.
Monsieur d’Aubergine, rincasando, ha temuto di essere tornato indietro di un paio di mesi: “Ma… non dirmi che stai facendo altre gelatine di Natale! Abbiamo il frigo pieno…”
LE CASTAGNOLE DI CARNEVALE
INGREDIENTI
farina bianca oo: 120 gr
fecola di patate: 30 gr
zucchero semolato: 50 gr
uova: 2
olio extra-vergine di oliva: 2 cucchiai
succo di limone: 2 cucchiai
la buccia grattugiata di 1 limone non trattato
olio per friggere
zucchero vanigliato
Lavate e asciugate il limone, e grattugiatene la buccia.
Lavorate le uova con le fruste elettriche per 30 secondi. Poi aggiungete lo zucchero e lavorate ancora per un minuto (devono essere quasi montate).
Aggiungete l’olio, il succo e la buccia grattugiata di limone, e da ultimo la farina e la fecola, e continuate a sbattere.
Sappiatelo: l’impasto si avvinghierà alle fruste, verrà risucchiato verso l’alto e avrete l’impressione che finisca inghiottito dal motore… almeno, io quest’impressione ce l’ho avuta. Però non è successo. Ho continuato a lavorare, fermandomi ogni tanto per staccarlo con una spatola e dopo un paio di minuti me lo sono ritrovato pronto, omogeneo e senza grumi.
Comunque, tornando alle castagnole: mettete sul fuoco una padella con parecchio olio (io ho usato quello di arachide, ma non faccio testo, non friggendo mai…) e, quando è caldo al punto giusto, gettatevi delle cucchiaiate di impasto (se vi aiutate con due cucchiai è molto più semplice). Non mettetene troppe contemporaneamente, perché crescono in cottura.
Rigirate le vostre castagnole con il mestolo forato e poi, quando sono dorate, scolatele dell’olio, asciugatele bene con la carta assorbente, e spolverizzatele di zucchero a velo.
Vanno mangiate subito: non necessariamente con il cappuccino della colazione. E possibilmente non a finestre spalancate, mentre fuori infuria la tormenta…
POSTILLE
Castagnole per ritardatari (o per distratti)
Esistono tante ricette di castagnole, e sicuramente ce ne sono almeno un paio in fondo alla mia teiera di latta. Questa è ispirata a quella di Ada Boni (“Ricette regionali Italiane”): non prevede la presenza di lievito, ma la prossima volta una puntina ce ne metterò. Ha il vantaggio di richiedere pochissimo tempo, perciò è perfetta per i ritardatari che si accorgono del Carnevale a metà giornata, quando è ormai tardi per qualunque lievitato che si rispetti. Sono austere (io ho sostituito il liquore con il succo di limone), e tutto sommato poco ricche se siete disposti a dimenticarvi che sono pur sempre fritte. Ma Carnevale vale una fritturina… e una tempesta in cucina che si porti via l’odore!
La neve di febbraio
Grazie ad un commento, mi sono accorta che giusto un anno fa scrivevo un altro post che aveva come co-protagonista la neve: assieme al cioccolato, però…
– neve e cioccolata
Blogger vs WordPress
Grazie a tutti quelli mi faranno sapere cosa pensano in proposito: io fatico molto su temi del genere, mi sento sempre un po’ marziana (e non nel senso di uno travestito da marziano a Carnevale…)
Ingredienti: farina bianca 0 e 00 • fecola di patate • limone • olii di semi • olio extravergine • uova • zucchero semolato
che belle le tue castagnole!! con me sfondi una porta aperta sul fritto… non amo per niente friggere e non mi piace quell’odore che impregna casa e vestiti. Per il blog sai che son almeno due anni che voglio sistemarlo anche io, passando da blogger a WP. Anche perchè su WP ci scrivo già. Così finalmente mi sono decisa a comprare il dominio e ora bisognerà mettere mano al restyling e visti i miei tempi…. passerà ancora un sacco di tempo! Cmq nn ti preoccupare, i commenti lasciando email e altro sono meno noiosi di quelli in cui trovi i captcha… Secondo me fai bene. E chi ama il tuo blog ti seguirà! Un abbraccio freschino e candido!
ciao cara,
io sono su blogger per le ricette reali perché ho semplicemente riadattato il bloog iniziale e per l’alktro su wordpress e sinceramente non saprei che dire. anche perché parlando di archivio mi hai aperto un mondo. oddio sono su wordpress da quattro anni e non ne ho mai sentito parlato. 🙂
Per il sondaggio, sono in attesa anche io di una risposta. Sono passata finalmente da poco ad un dominio tutto mio, ma continuo ad usare blogger.. e penso che lo farò ancora per un annetto, fino alla scadenza del primo anno di dominio, ma sono incuriosita da wordpress e dalla possibilità di installarlo su un proprio spazio, invece che affidarsi a spazi altrui…
Per le castagnole, lo sai che anche io non le ho mai fatte? ma nemmeno mai assaggiate.
Quest’anno mi sono dedicata allo studio della Schiacciata alla fiorentina. E i fine settimana carnevaleschi sono trascorsi tra schiacciate varie..(addirittura 4 versioni, fino ad ora)!!
Se te ne servisse una di ricetta, sentiti libera di venire a curiosare!
😉
Per il tuo sondaggio non so cosa consigliarti, io mi trovo bene con blogger ma mio marito dice che è ridicolo e che dovrei passare a wordpress. Ma sono pigra e per ora non ne ho voglia!
Per le castagnole… io quest’anno le ho delegate a mia madre per non friggere in casa!
PEr la cucina invece… sempre disposta a dare consigli progettuali, in fin dei conti è il mio lavoro ^^
Lucyinvacanzadaunavita: Sai cosa mi ha divertito di pù nel fare le castagnole? Osservare le forme che prendevano una volta in padella… sembravano tante piccole meduse ondeggianti nell’olio bollente (perché questo è un impasto molto morbido, non si riesce a lavorarlo a mano). L’odore del fritto aleggia ancora, nonostante candele ovunque e finestre tuttora aperte (a turno però). Quanto al dilemma della giornata, ti ringrazio davvero per la tua partecipazione al sondaggio, che mi conforta non poco. Voglio dire: non è che Blogger va bene per i principianti (nel qual caso dovrebbe essere la mia scelta per la vita) e WP per i professionisti di queste faccende… Insomma, ho già così poco tempo che vorrei continuare con il blog senza dovermi impratichire più di tanto di cose a me del tutto estranee. E ci terrei a non risultare “ostile” a chi passa di qui… Buon Carnevale e a presto!
MarinaM (Ricette Reali): Mi conforta il tuo – principesco – distacco su questo tema: proprio perché vorrei anch’io occuparmene il meno possibile. Ma l’animo da bricoleuse riaffiora in occasioni del genere: non mi rassegno a lasciar fare ad altri, perché temo molto l'”effetto albergo”, e invece voglio che questo posto continui ad essere una stanza di casa mia… anche un po’ vostra. Grazie Marina, per il tuo commento proveniente da regni indiademati. E a presto!
Gaia: Tocchi un aspetto importante: quello della possibilità di avere il proprio blog al riparo da scelte altrui. Io sono una che fatica molto ad adeguarsi a certi cambiamenti: quando Blogger cambiò interfaccia, mi ci volle un sacco di tempo per orientarmi… avevo sempre il terrore di far sparire tutto! Castagnole (argomento decisamente più nelle mie corde, nonostante ci sia di mezzo la frittura): io non sono una che impazzisce per i dolci di Carnevale, preferisco una torta di quelle “per tutti i giorni” o una bella brioche. Sulle schiacciate, invece, sento di poter osare: onde per cui, tra un attimo, potresti sentire un bel “clic”… Ciao Gaia!
Ciao, io uso WP, e ho cominciato con WP, quindi non saprei cosa consigliare perchè non ho un metro di paragone, mi ci trovo bene, ma non sono un’esperta. Parli di archivio, boh non so nemmeno se ne ho uno….:)
Per fortuna ho un “angelo custode” esperto che mi da tutte le dritte e i consigli, per utilizzare al meglio le potenzialità . Sulle castagnole, ma sai che non le ho mai fatte? Quasi quasi provo la tua ricetta dimezzando le dosi, giusto per accontentare i lupi di famiglia che al contrario di me amano i dolci fritti. Che fortuna vedere la neve, da me purtroppo è un evento piu unico che raro, mi accontento di guardare la tua foto…
Noto con piacere che non avrò bisogno di fare le divisioni, le dosi nella ricetta sono gia al minimo sindacale, meglio cosi :))
Arianna Frasca: Vedi, nel mio caso non si tratta nemmeno di pigrizia, ma proprio di ignoranza… dovrò trovare il modo di porvi rimedio, un po’ come per i fritti. Che – mi rendo conto – senza una cappa sono un marchio indelebile! Oh… piacevole, però… Grazie per la partecipazione al mio sondaggio, e per la disponibilità… progettuale! A presto!
Elisabetta: Continuo a tirare sospiri di sollievo, tra una folata e l’altra di vento e neve (qua siamo ancora a finestre spalancate, causa castagnole…). Quanto alla ricetta, temo che ti sarà un po’ difficile dimezzare le dosi, già piuttosto esigue. Insomma: tutt’altro che dosi da lupo… Piuttosto, un consiglio: come ho scritto nella nota, la Boni non usa lievito, ma secondo me un mezzo cucchiaino ce ne potresti mettere per rendere le castagnole un tantino più leggere. Anche se non arriveranno mai all’affascinante levità dei fiocchi di neve. E dei coriandoli…
Buongiorno Sabrine, il fritto è così buono che per me la puzza non è puzza ma qualcosa che fa parte della preparazione. E poi è peggio la puzza dei gas di scarico quando apro le finestre di casa 🙁
Per quanto riguarda WP o blogger, si tratta innanzitutto di capire se WP ha un’interfaccia gestibile da chi non conosce un’acca di programmazione oppure se tutte le volte che vuoi aggiungere un banner devi passare dalla persona che te lo ha preparato. I commenti che lascio sui blog creati con WP, adesso mi fanno fare le operazioni aritmeriche. Alcune blogger si lamentano del fatto che non possono rispondere ai singoli commenti. Per quanto l’inserimento obbligatorio dell’email nessun problema: se scrivo sempre dallo stesso PC, il blog si ricorda e quindi tiene memorizzata i miei dati e capita solo saltuariamente du doverli reinserire. Fammi sapere se passi a WP come ti trovi 🙂
un abbraccio
Cara Sabrine, a me basta che la tua casina, sia sempre così accogliente e che tu la senta tua come hai sempre fatto.SE gentilissima a chidere il nostro parere, anche il mio salotto becessiterebbe di una remise en forme ma credo rimarrò con Blogger.
Tu fai pure la tua scelta di cuore che noi ti seguiremo(in fin dei conti inserire una email non è sto grande sbattimento…)
Un abbraccio e..prendo una castagnola che mi ricrda quand’ero bambina!
Baci
Amo così tanto il fritto che la maggior parte delle volte dimentico di accendere l’aspiratore della cappa…
Il lievito non lo metto mai (a parte quello di birra, se serve) perché mi pare che faccia assorbire più olio.
Per quanto riguarda il sondaggio io mi schiero a favore di Blogger, forse perché non sono una “cima” in argomenti del genere… I blog WP esteticamente sembra che sia assomiglino un po’ tutti, Blogger permette di giocare un po’ di più con le personalizzazioni; però sono i commenti secondo me l’aspetto peggiore: non riesco mai a rispondere alle risposte, devo lasciare un nuovo commento… ma non è detto che non sia colpa della mia imbranataggine. Agli inizi del blog ne avevo impostato uno anche su WP, ma poi ho preferito Blogger perché mi sembra più “amichevole”.
le tue castagnole sono davvero fantastiche… io sono blogger da 4 anni circa e devo dire che mi trovo molto bene.. ma se tu hai in mente di cambiare, beh ti seguo ugualmente!!!!
Roberta – Il senso del gusto: Ammiro la tua capacità di soprassedere sugli effetti collaterali del fritto di castagnole: dopo una mattinata a finestre aperte, ho appena messo a bollire un pentolino con dentro dei chiodi di garofano (consiglio di un’anima pia su Facebook…). Quanto al mio quesito, non credo che starò lì tutti i mesi a cambiare banner (forse non ho nemmeno dei banner…). Mi atterrisce invece l’idea di sentirsi chiedere un’operazione per lasciare un commento! Quanto alla risposta ai singoli commenti, non lo faccio nemmeno adesso (uso questo sistema artigianale per cui i vostri nomi me li riscrivo io…). Comunque grazie per la dritta: approfondirò entrambe le questioni (non immaginavo nemmeno che esistessero…). Mi piace invece l’idea che il blog in WP tenga a memoria i dati di chi scrive: non me n’ero mai accorta! Un abbraccio pieno di gratitudine e buon Martedì Grasso! Con o senza profumo di fritto…
Saretta: Sul fatto che continui a sentirla mia, ci puoi mettere la mano sul fuoco (magari un po’ a distanza, e non esattamente sopra la padella del fritto…): non potrei mai avere uno spazio – reale o virtuale che sia – estraneo da me e da quel che sento. Certo Blogger è per certi versi molto rassicurante, ma la mia imbranataggine è tale che non oso più toccare niente per paura che si inghiotta tutti i miei post… alcuni dei quali, in effetti, più che commestibili. Però una dritta me l’hai data: scelta di cuore. E conoscendomi credo che alla fine, anche questo avrà il suo peso. Quanto al seguire un blog, non era esattamente questo che volevo dire: io penso sempre che tutti siamo in perenne lotta contro il tempo e che se uno investe un minuto del suo a scriverti una cosa carina ti fa un bel regalo, e non è il caso di complicargli la vita. Insomma, è come quando ricontrollo le ricette per paura di essermi dimenticata qualcosa: già la gente ha poco tempo per cucinare, non vorrei essere io a fargliene perdere dell’altro con delle dosi sbagliate! Un abbraccio e come sempre grazie
PS: non ti riconoscevo appesa all’albero: ero abituata a vederti nello specchietto…
Barbara, OcaGattoLetto: Vuoi dirmi che l’odore di fritto non ti infastidisce? Ma forse l’opzione cappa – attivabile all’occorrenza – una mano te la dà… Certo, il fritto mentre si mangia è un gran piacere… magari non a colazione. Quanto al lievito, la ricetta della Boni non lo prevedeva e io non ne ho messo, ma la prossima volta (tra un anno) penso che proveò con una puntina: e mi ricorderò di quanto tu mi hai scritto oggi, cercando di verificare. Blogger vs WordPress: il tuo è il primo commento decisamente schierato a favore del primo (e tu mi dici che avevi iniziato con WP…), perciò è prezioso. Questa cosa della risposta alle risposte è un problema che non mi sarei posta, se non mi ci avessi fatto pensare tu. E’ che tutte queste piattaforme mi sembrano un po’ degli universi chiusi: o ci sei dentro, oppure sei un po’ in difficoltà (nel senso che per partecipare ti si complicano le cose…). Comunque: proprio questo cercavo stamattina, quando vi ho chiesto una mano sul tema. Grazie, mi ha fatto piacere sentire anche la tua opinione. A presto!
raffy: Credo tu sia più “avanzata” di me, quanto a capacità di interagire con il sistema Blogger: io sono terrorizzata dall’eventualità di pigiare il tasto sbagliato e veder svaporare il blog… ma certamente è un problema mio. La realtà è che vorrei semplificare certi aspetti, e pare che Blogger renda un po’ più difficile la cosa. Insomma: avrei voglia di continuare a cucinare, fografare, scrivere e chiaccierare con voi senza molti altri problemi… Grazie per il tuo commento e a presto!
Sabrine, mi piacerebbe partecipare in maniera consistente o almeno valida al tuo sondaggio, ma sono totalmente tecnolesa.
E’ da natale che sbircio, non senza una certa inquietudine, la scatola che contiene quel cellulare tanto avvenirisco quanto per me oscuro.
l’ho messa dove la vedo: io guardo lei, lei guarda me, sospirando “dai, provaci!”… e torno a ramazzare farina davanti al forno.
non ce la faccio, ora, a metetrmi alla prova con cotanta tecnologia.
però posso dirti cosa mi manca tanto nel tuo blog: il poter trovare ricette i nserendo, lì in angolo, il nome di un ingrediente o di una preparazione. ecco vedi, non so nemmeno come si chiama quel coso che ti aiuta nella ricerca!!
Lovoti, as usual.
tua casinara tastierista della domenica.
mi sembrano semplicemente buone…e facili da fare…anche per chi come me non ha tempo e oggi purtroppo le tocca pure da lavorare;(
ricetta copia e stampata
saluti
iaia ( new entry )
Pillow: Lo sapevo! Ero quasi certa che questo potesse essere un problema per alcuni… in realtà, in alto a destra esiste già una funzione “cerca in Fragole a Merenda”: anche adesso puoi digitare nel box il nome di un ingrediente o di una ricetta, e ritrovarla. Solo che c’è la scritta Google, all’interno del box: la funzione di ricerca che c’era prima a un certo punto ha smesso di funzionare e sono stata in grado di sostitiurla solo con quest’altra… Comunque: se in un archivio ci sono delle ricette, io credo che sia comodo poterle ricercare nel modo più friendly possibile: è questo che vorrei, più di tante altre cose. Ed è per questo che mi sto facendo tanti problemi, anche se c’è chi mi dice che il blog è mio e ci faccio quello che voglio… ma a me non viene da ragionare così.
Perciò grazie, e ancora grazie per avermi detto spassionatamente cosa non funziona a dovere in questa piccola cucina. Che adesso è dotata di un cellulare di quelli che generano inquietudine, grazie all’avventura con la catena di elettrodomestici di Monsieur d’Aubergine: lo guardo con un po’ di timore e un certo distacco, ho parcheggiato sul desktop il pdf con il mauale d’istruzioni, e credo di usarlo al 3% delle sue possibilità (stima di uno che se ne intende). Ma la mia giornata è fatta di 24 ore, ho un sacco di cose che mi piace fare, e apprendere l’uso di funzioni stellari che non mi servono non è tra queste. Dimenticavo: ramazzo costantemente farina davanti al forno… e ne sono immensamente felice. Sarà per questo che trovo adorabili i tastieristi (e i panettieri) della domenica?
Iaia: Queste castagnole sono in effetti semplicissime, anche perché hanno un impasto molto morbido, da dosare a cucchiaiate. E poi si fanno in un attimo: cosa non trascurabile per chi non è che siccome è Carnevale ha la giornata a disposizione per sfornare dolci a tutto spiano. Insomma: si possono fare… possibilmente con cappa aspirante accesa, però! Ciao Iaia, e bene arrivata in questa cucina!
Hihi, adoro la compostezza di Audrey ma, sono anche una burlona io!:)
Tranquilla Sabrine, avevo inteso bene quello che dicevi, seiuna persona così elegante e garbata che ero certa intendessi semplificare la vita ai tuoi lettori!E come si fa a non seguirti?!:)
Cara Sabrine una castagnola te la rubo…anche se forse non la merito tanto….Infatti essendo blogger solo per piacere personale e solo da 2 annetti sparuti, non sono molto avvezza all’argomento…la mia costanza e la mia assiduità sul web variano in base agli impegni quotidiani altalenanti fra tre bimbi un marito una casa e un pò di lavoro …e pur mettendoci tanto imegno e amore viscerale per la cucina …più di così ‘nun c’ha posso fà’! Quindi un pò come accennavi anche tu poco sopra, sentendomi più dalla sponda principianti che altro, ancora non me la sono sentita di prendermi un impegno con un dominio personale, mi sento meno vincolata, e più libera di pubblicare come quando e se mi và.
Sono sicua che la tua sarà una scelta oltre che ponderata vincente,e che ci vedrà comunque sempre quì riuniti attorno alle tue foto e ai tuoi racconti,ovunque siano scritti!
un abbraccione
Marika
Io lavoro in una cittadina/paesotto di rito ambrosiano e vivo in un paesino, in cui – per storiche vicissitudini – due frazioni sono di rito ambrosiano e una di rito romano; pur abitando in quest’ultima, festeggerò sabato perchè il carnevale dei bambini sarà in una delle altre due frazioni.
I dolci di carnevale sono quindi rimandati: quando tutti sarete ormai in Quaresima io aprirò la finestra della cucina e cuocerò frittelle (semel in anno….si può!) facendo bollire intanto un pentolino con un intrugio di acqua, scorze d’arancia, chiodi di garofano e cannella che dà alla mia cucina una nota natalizia fuori tema, ma allontana la puzza di fritto (non viene da FB ma a una collega).
Pareri sul tuo passaggio a WP non posso dartene, invece, perchè è come se tu mi parlassi in una lingua straniera: trasloca o cambia cucina, io verrò comunque a trovarti…
Claudette
Io sono pigrissima e uso blogger, mio figlio mi dice che wordpress è più serio e ti permette di gestire meglio il blog. Ma quando capito su un blog di WP e devo ogni volta inserire il nome, la mail e l’url…mi girano i cinque minuti e spesso rinuncio a lasciare il commento.
Quanto agli archivi, non riesco neanche a pensarlo un archivio efficiente, quindi la tecnologia non mi può aiutare più di tanto :DDDDD
Ti rubo una castagnola!
Ciao Sabrine, le castagnole di solito me le fanno gli altri così come le chiacchiere e per ora va bene così. Per il trasloco non saprei dirti cosa è meglio,fai come ti senti tu (banale banale…), digitare qualcosa in più non è la fine del mondo.
Appena fatte!!! Ho messo un cucchiaino di lievito ,morbidissime ,ora sto per infornare il pane senza impasto . Ciao Cristina.
Ma che bontà da leccarsi i baffi. Wp? Ci sto lavorando da un paio di settimane per traslocare il mio piccolo e modesto Cottage…e non importa dove ti porterà il trasloco, non ti libererai di nessuna di noi. 😀 ne di quelle che lasciano sempre il pensierino, ne di quelle come me un pò più silenziose… 😉
Che poesia la tormenta di neve in cucina fra te, il cappuccino e le castagnole:-)
Per quel poco che ne so…voto wordpress.
Tanto io vengo a leggerti ovunque:-)
A presto!
🙂
Sono proprio l’ultima persona che possa rispondere: uso da sempre solo blogger e wordpress mi attira come potrebbe farlo un qualcosa di magico e misterioso…sono al livello “donna delle caverne”, in pratica!
Comunque poco ma sicuro: ovunque traslocherai verrò a leggerti 🙂
Ciao, Sabrine !
Che belle le castagnole… <3 E come ti capisco con i fritti e l’odore di fritto. 🙂
Io, da 6 mesi sono passata da Blogger a WordPress, e voglio dire che mi si e apperto un mondo. Quando ci penso ora al quanto erà limitato, mi da la sensazione che dovevo fare tutto a mano, in codice binario. 🙂 Infatti avevo imparato un sacco di codici html a memoria, a forza di fare delle modifiche ogni giorno pensa… E le facevo perchè non erò mai contenta dell’aspetto del mio blog. 🙂 Per ogni piccolissima cosa dovevo cercare dei codici su mu mille siti, entrare nella struttura html e modificarla.
Non ho più visto un codice da 6 mesi, e posso fare qualsiasi cambiamento voglio, e ho una marea di opzioni. Farlo da sola non è facilissimo, (parlo del passaggio a WP) l’avrei potuto fare, però quando c’è entrato di mezzo il cpanel del nuovo host, mi sono sconbusolata. 🙂 Mi ha aiutato un amica che e un graphic designer (e food blogger tra l’altro) che fa anche siti e logo. In un pomeriggio ce l’abbiamo fatta, tramite messagi su FB. Però per quanto esperta mi ritenessi io, il suo aiuto è stato vitale.
Poi mi sono comprata un bel template (sono meravigliooosi i template WP, non esiste paragone) e l’ho personalizzato a l’infinito. Mia amica mi ha anche disegnato un logo che adoro, e adesso sono stra felice e fiera dell’aspetto e della ospitalità del mio blog.
Io uso un servizio hosting di cui sono molto contenta. Il primo anno è quasi gratuito, e sono talmente gentili che ti chiamano anche per chiedere come ti sei trovato. Posso fare anche altri blog, usando cpanel, in un instante. Infatti ho già fatto un altro, perche ho deciso di tradurre il mio blog in italiano.
Scusa se sono stata cosi euforica, però sono talmente contenta di aver fatto questo passo, che dopo tutto questo tempo mi emoziono ancora al pensiero delle possibilità infinite che mi da WP. Dio, sembra che lavoro per WP. :)))
Disclaimer: Non ho alcun legame con WP o qualsiasi servizio di hosting, ne faccio pubblicità. :))
Io direi che il tuo stupendo blog merita questa nuova casa, e dei nuovi vestitini. Se vuoi farlo da sola, stai molto attenta, perchè si possono perdere dei dati, possono esserci dei broken links, puoi perdere il tanto desiderato “google juice”,ecc. Prova almeno a farlo insieme a qualcuno, se vuoi anche te, come me, partecipare ad ogni fase del passaggio. Comunque, se vuoi chiedermi qualcos’altro, che non ho già scritto nel mio messaggio kilometrico, non esitare. Siamo anche amiche su FB. 🙂
Baci,
Ana
xoxo
Saretta: … “elegante e garbata”: lo dirò a mia madre… E intanto grazie!
Marika: Cara Marika, io credo che essere blogger “solo per piacere personale” sia un valore, e non qualcosa in meno rispetto ad altri. Poi le situazioni della vita (compresi i blog) possono anche evolversi, prendere strade inattese: ma resta il fatto che senza passione nulla di tutto questo sarebbe autentico. La vita vera? Per fortuna esiste, e se il legame con il blog è “sano”, sono proprio i nostri mille impegni (diciamo pure salti mortali…) di donne come tante a consentirci di comunicare con altre persone: simili a noi, e solo apparentemente sconosciute. Grazie per il commento, e a presto!
Claudette: Questa cartolina carnevalesca, in bilico tra rito romano e ambrosiano, è semplicemente meravigliosa. E rimanda ad un’Italia di cittadine-paesotti-paesini-frazioni che è molto più melting pot di quanto siamo capaci di vedere. Tutto molto interessante, e non solo per i risvolti culinari (d’altronde, questo è un paese che deve la sua straordinaria ricchezza in materia proprio alla sua lunga storia di frammentazione politica…). L’intruglio di spezie? Io non la sapevo questa cosa, ma si è rivelato il più potente antidoto contro la puzza di fritto che abbia mai conosciuto! Infine WP/Blogger: ogni commento mi è prezioso, compresi queli di chi non si è mai posto il problema (come dire che quello che ci raccontiamo qui può essere anche più importante – per noi – di come ce lo raccontiamo…). Perciò grazie, come sempre, soprattutto per l’empatia: che è cosa a cui tengo molto… Buone fritture! Di rito ambrosiano, s’intende…
eli: Vuol dire che ti capita quello che succede in genere anche a me. Però se è vero, come ha scritto qualcuno qui sopra, che WP si ricorda i dati di chi scrive (appurerò) forse il problema si può risolvere a monte… Quando parlo di archivi intendo un qualche sistema per rendere più facilmente ricercabili le vecchie ricette, ed è l’aspetto a cui penso di più. Castagnole? Finite!! E credo che fino al prossimo anno non mi farò venire in mente nulla di simile. Però puoi sempre fare una gitarella dalle parti di Claudette: là, ancora qualche giorno di fritti carnevaleschi è disponibile! Ciao!
Isafragola: Ma chissà perché c’è un sacco di gente che i fritti di Carnevale li mangia, ma preparati da qualche anima pia in un’altra cucina… Anche per me era stato così fino a ieri, e ti dirò: se avessi una castagnolara disponibile… Il tuo suggerimento – banale, banale – mi trasmette l’idea che qualche tasto in più non equivale sempre a un muro. Ricevuto, grazie!
Cristina: Sapessi che piacere mi ha fatto leggere il tuo commento… Perché, in tutta sincerità, io non mi sarei avventurata in un’altra frittura a così stretto giro di posta, ma l’idea che un cucchiaino di lievito potesse contribuire a migliorare le cose continuava a tenermi occupata la testa (già piuttosto affolata di suo…). Perciò grazie: grazie al punto che troverò il modo di evidenziare questa tua annotazione per chi volesse provare la ricetta. A presto!
PS: pane senza impasto andato a buon fine?
Miss Becky: Raccolgo il suggerimento, prezioso perché arriva da una che ci sta mettendo le mani in questa faccenda. Traslochi? Per la verità, essendo ormai un’esperta, non mi spaventano più di tanto. La mia preoccupazione è che tutti si sentano a loro agio… Grazie e a presto! (anche da dietro la finestra del cottage, so che ci sei, va bene…)
ArteMamma: La neve è indubbiamente molto poetica, soprattutto se vista da dietro il vetro. Se finisce per turbinare fin dentro la cucina, un po’ meno… Cappuccino e castagnole, invece, vanno bene comunque: anche separatamente. Voto per WP registrato. Affetto pure: grazie…
Arabafelice: Per essere una signora delle caverne riesci benissimo a ribaltare l’immagine che delle cavernicole abbiamo tutti quanti! E comunque, come ho già scritto anche a qualcun’altra più sopra, anche un parere del genere è importante: significa che non per tutti la scelta tra due piattaforme tanto diverse è avvertita come un problema. Grazie Stefania! (neve tra le dune?)
Purtroppo è impossibile per me consigliarti sull’argomento. Ne so quanto un bimbo di tre anni (anzi temo che mia figlia sia più capace di me).
Se ti può aiutare però ti posso dire che nella tua cucina ci si sente davvero a proprio agio e dove sarà non importa ^_^
Ottima ricetta, prendo appunti 🙂
Complimenti per il tuo blog, molto curato e ben fatto!
Anna
Ciao…solo per informati che oggi è partito il mio nuovo contest…ricco premio in palio, un viaggio!
Ti aspetto, se ti va!
http://squisitocooking.blogspot.it/
Ciao…solo per informati che oggi è partito il mio nuovo contest…ricco premio in palio, un viaggio!
Ti aspetto, se ti va!
http://squisitocooking.blogspot.it/
Pensiamo che chi ti segue lo fa perchè ti apprezza sia come persona che per i piatti che proponi, quindi non saranno certo quei campi da compilare con nome, mail e indirizzo del blog a spaventarli o a farli scappare. Noi rimarremo tra coloro che ti seguono, così pensiamo faranno gli altri.
Le castagnole sono per noi i dolci della tradizione di Carnevale, non amiamo troppo friggere per gli stessi motivi che hai addotto tu, ma almeno a Carnevale!
Bacioni da Sabrina&Luca
Cara Sabine,
nel tuo stesso impasse mi trovo io. Dopo due anni di blog avrei voglia di cambiare il colore delle mie pareti o la posizione dei mobili, mi piacerebbe una cucina più ariosa, piena di luce. Ma sono una capra totale sull’argomento e mi rompe a morte tormentare quei poveri cristi che ci capiscono più di me sull’argomento. WP mi piacerebbe perché ha un maggiore versatilità. Ho visto molti blog che hanno cambiato piattaforma e sono bellissimi. Quando avrai chiaramente in testa l’assetto da dare alla tua cucina, il cambiamento sarà facile.
Circa il fritto, ho la fortuna di avere una cucina che mi consente di isolarsi dal resto della casa. E’ un problema di qualche ora, ma l’odore non mi dispiace. Lo odio solo sui capelli e lì, purtroppo non c’è scampo. Un forte abbraccio. Pat
Bah…che dire…rispetto a Blogger o WP…io sono con blogger e mi va bene così! per il “tenore” del mio piccolo e umile blog è più che sufficiente! Dipende tu cosa vuoi dal tuo: se WP ti offre più potenzialità, e tu hai voglia di metterti alla prova e cimentarti…fallo! Di sicuro chi come me ti segue, non baderà minimamente alla piattaforma che ti ospita! Io vengo per leggere i tuoi post, poi…che ci sia un pensile in più in cucina, o che le pareti cambino colore…non fa la differenza! La differenza la fa chi scrive, cosa e come scrive!
per il fritto…che dire…
io non lo odio e non lo amo: ci sono cose che necessariamente vanno fritte, e le friggo!
certo, la porta della cucina durante le operazioni resta rigorosamente chiusa, la cappa funziona alla grande, e all’occorrenza apro anche le finestre…e nel giro di poco, l’odore non c’è più!
baci Sabrine, a presto MARA
Carissima Sabrine, leggerti è sempre come stare seduti davanti ad un bel fuoco con un buon the caldo servito in una bella tazza di porcellana in compagnia di un’amica. Come potrei rinunciare a tutto ciò? Ti seguirò in questa o quella cucina!
Non sono un’esperta enon conosco Blogger ma sono quasi certa che con Wp tu possa decidere nelle opzioni se l’autore del commento debba o meno indicare il suo nome ed indirizzo email. Credo che WP dia la possibilità di essere più “liberi”. Forse la cosa più difficile è scegliere il tema da installare tra i tanti gratuiti e gli innumerevoli a pagamento… il difficile sta capire quanto e come sono modificabili (l’anteprima non è esaustiva).
Io voto WP. Buon sondaggio.
Valentina
passa a WP! passa a WP!
oggi ho fatto i tuoi scones, che buoni! ti seguirò comunque, non so molto sulle differenze tra le due piattaforme, certo lasciare sempre email e nome è un po’ noioso ma si fa, un bacione!
Francesca
E’ la prima volta che entro nel tuo blog e l’ho trovato molto interessante .La ricetta mi sembra molto originale e proverò a farla.Continuerò a seguirte.Un abbraccio
Io ho snobbato il fritto per anni, non volevo friggere nè mangiare cose fritte. Poi due anni fa mi si è aperto un mondo ho iniziato a fare le frappe e le castagnole per la prima volta in vita mia e non ho più smesso, è un tale divertimento e un gusto pazzeschi! Le tue sono bellissime! per quanto riguarda wp, non saprei io ho blogger da 3 anni e ho acquistato il dominio sia .com che .it, so che le funzioni sono più articolate di blogger, ora a proposito dell’archivio non saprei dirti ma si può acquistare più spazio con blogger per l’archivio delle foto. Io personalmente almeno per un (bel) pò rimarrò su blogger. E pensa che coincidenza ogni tanto mi balla questa idea di wp, e passando da te prima di leggere il post ho letto “powered by blogger” e mi sono detta se ce l’ha lei allora continuo anche io almeno per un pò! E poi leggo proprio di questo nel tuo post!:) baci*** mony
Appreciate fantastic food. I just now meant it was and this sampled brilliant: -)
Excellent web site by using meal tasty recipes me for anybody who is intrigued I have a blog with cake recipes myself if you are interested. You can find it at http://recipes-for-food.com/
Eccomi: riemergo dopo settimane intense – di vita e di progetti – e come prima cosa ci tengo a ringraziarvi per i commenti e i suggerimenti che mi avete fatto avere (anche via mail). Sono tutti preziosi, un contributo importante alla riflessione di questo periodo: ne farò tesoro… Mi scuso con il ritardo con il quale rispondo, ma credetemi: mi fa piacere ricominciare proprio da qui…
Ana Maria Ciolacu:Cara Ana Maria, grazie soprattutto per la generosità con la quale mi hai messo a parte della tua esperienza. Certi dettagli sono preziosi per una come me che ha da tempo rinunciato a “mettere le mani in pasta” quando si tratta di html e robe simili… preferisco un bell’impasto da pane! Ho riletto più volte il tuo commento, utilissimo davvero. Spero solo di essere in grado di seguire questa strada. Un caro abbraccio, pieno di riconoscenza per la disponibilità (non è da tutti: ho molto apprezzato…). A presto!
Cristina: Guarda che anche certe sensazioni contano… e sono per me indicazioni preziose. perché mi ostino a pensare a questo blog come a una cucina vera, piena di gente. Grazie anche a te e ciao!
Anna – Si cucina con mamma: Felice, ringrazio. E ti dò il benvenuto in questa piccola, affollata cucina. Ciao!
Squisito: Mi piace chi entra in punta di piedi in casa degli altri…
Luca and Sabrina: Grazie! E’ che io mi preoccupo sempre di non far perdere tempo alla gente… ne abbiamo tutti così poco. Un bacione alla prole, a presto!
Patty: Cara Patty, mi sento meno sola. Certo se si trattasse di metter mano alla mia cucina in carne e ossa (o meglio: in muri, credenze e mensole…) tutto sarebbe per me più facile. Perché io sono una che fa tutto con molta spontaneità: i progetti mi piacciono ma poi i dettagli li scelgo via via che le cose prendono corpo… per questo mi piace far da sola. Ma questa volta temo proprio non sia cosa. Grazie per il consiglio! E a presto (ma per l’odore del fritto prova con l’antidoto ai chiodi di garofano, limone e semi d’anice: ne trovi traccia – e scia profumata – su Facebook…)
maetta: “Cimentarmi”… mi fa paura solo la parola! Di certo sono un po’ stufa di perdere tempo con una serie di cose. Ma ho la preoccupazione di non farne perdere agli altri… anche se mi pare di capire che – come dici tu – non è un pensile in più che fa la differenza. Grazie per avermelo detto: ci sono momenti in cui le energie sono un po’ meno del solito, e si fatica a reintegrarle. Commenti come il tuo sono un regalo… Baci Mara!
PS: è stata dura far sloggiare l’odore di fritto da una cucina sprovvista di cappa… Credo che non ci riproverò, prima del prossimo Carnevale.
lemammedelcaffe.it: L’indicazione che mi dai mi giunge nuova e, al contempo, mi solleva: mi informerò. Queste sono per me delle lande sconosciute, e non è che di tempo per mettersi a far l’esploratore ce ne sia tantissimo: per questo ho chiesto una mano anche a voi. Grazie Valentina: per il commento, le indicazioni e… il voto! A presto
elisabetta pendola: Adoro le persone che ti mandano messaggi a senso unico: impossibile non comprendere. Grazie!
Acquolina: Grazie Francesca: per gli scones (finiti prontamente nella pagina dedicata a Le mie ricette nelle cucine degli altri) e per l’indicazione. Appurerò se questa cosa del poter dire a wp di non annoiare troppo la gente con la richiesta di nome e mail a ogni commento si può mettere in pratica: e farò il possibile, nel caso. Mi piace immaginarti alle prese con ripetute sfornate di scones, che io mangerei a ogni té… Un abbraccio
monica: Cara Monica, non è che io i fritti non li mangi: li mangio (con moderazione e solo se perfetti e caldissimi) ma a patto che non vengano dalla cucina di casa mia (sprovvista addirittura di cappa, visto che praticamente non serve…). Quanto alla scelta Blogger vs WP, sono molto indecisa e con una certa confusione in testa, non tanto per questioni di spazio disponibile, quanto perché mi piacerebbe organizzare meglio i contenuti. Che ti devo dire: la sento come un’esigenza mia, come a voler ribadire che questa è in fondo una stanza di casa – a tutti gli effetti, anche se sempre piena di gente – e come tale vorrei che mi corrispondesse… Grazie per il commento (e la divertente nota finale): A presto!
Mmmm… mi viene voglia di Carnevalee.. peccato manchino solo 11 mesi!!!
Not Only Sugar
Sara Cecchetto: Esistono per questo gli archivi di ricette, in formato blog oppure vecchia teiera di latta (che è il sistema utilizzato per anni dalla sottoscritta…). A presto!
Mi sono imbattuto in un blog molto interessante! ! Grazie per averci dato questo momento di pura felicità .
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