Panini al malto d’orzo
La panificazione casalinga è una delle attività che più mi gratificano in cucina. Beninteso: il pane si può anche comprare. Ma se vi abituate al profumo, al sapore delle farine buone, alla varietà infinita di combinazioni tra ingredienti… beh, sarà molto difficile che riusciate a tornare sui vostri passi.
Il pane è un alimento tanto antico e tanto semplice, che ci sarebbe da chiedersi come abbiano potuto convincerci che sia complicato da fare… Io non possiedo neppure una macchina del pane: impasto a mano e mi diverto.
Ma non sono uno di quei panificatori casalinghi d’alto lignaggio, dotati di lievito madre: con la vita che faccio – un po’ qua un po’ là – non mi sento ancora pronta all’adozione. Perché dovrei curarlo come un pargolo, rinfrescarlo e arrabbiarmi se al mio ritorno lo trovo stecchito per mancanza di cure…
Perciò uso il lievito di birra: qualche purista storcerà il naso – e io glielo lascio fare – ma la praticità è nel mio caso impagabile. Decido, a seconda di quel che voglio mettere in tavola, quale tipo di pane fare: perché non avrò la pasta madre in frigo, ma almeno dieci tipi di farine in dispensa ce li ho sempre. Grano tenero (zero, doppio zero, integrale), manitoba, grano duro, semola più o meno fine, grano saraceno, segale, avena, mais, castagne, ceci, riso, kamut… e potrei continuare.
Se sono all’estero, finisco inevitabilmente per infilarmi in un supermercato e curiosare tra le farine. Ovviamente devo poi infilarmele in valigia, con tutti i rischi che la situazione comporta.
Il problema non è tanto imbarcarne pacchi interi: il massimo che mi può succedere è di presentarmi a un matrimonio con un abito di seta blu lievemente sfumato di bianco. La vera tragedia è quando scopro farine così speciali, che decido di portarmene un po’ da una casa all’altra. Allora preparo dei sacchettini per surgelati, graziosamente annodati e senza etichetta: perché ormai, come gli spacciatori di mestiere, io le farine le riconosco dal profumo e dal sapore. Ho la certezza di essere già segnalata come nota trafficante. C’è un finanziere, in un aeroporto che frequento abitualmente, che ormai mi saluta persino da lontano… deve aver capito che in fondo sono innocua.
Le cose cambiano quando coinvolgo in questa attività borderline il mio povero marito, che viaggia in gessato blu e ventiquattr’ore. L’ultima volta, davanti a ben cinque sacchettini da sistemare in mezzo a carte e documenti da persona seria, ha opposto una certa resistenza: “Scordati che lo faccia ancora, eh?!? Ma chi vuoi che ci creda che è farina! E ti avverto: al primo accenno di storie, lascio tutto lì e m’imbarco senza!”
Detto fra noi: non è che avesse tutti i torti… Eppure è sbarcato indenne, con farine al seguito. Non escludo che in tutto questo abbia avuto una parte quel caro finanziere: lo avrà adocchiato da lontano e avrà capito che non poteva che essere lui, il marito di quella squinternata che viaggia con la sacca piena di innocue polverine bianche…
PANINI AL MALTO D’ORZO
INGREDIENTI
farina Manitoba: 300 gr
farina bianca 00: 200 gr
latte: 250 ml
burro: 30 gr
malto d’orzo: 3 cucchiai
malto da panettiere: 1 cucchiaio
uova: 1 (solo il tuorlo)
lievito di birra: 25 gr (un cubetto)
sale fino: 1/2 cucchiaino
Fate il burro a piccoli pezzi e lasciatelo a temperatura ambiente.
Scaldate il latte e stemperatevi il malto d’orzo. Quando sarà tiepido aggiungete il lievito, mescolate bene per farlo dissolvere completamente, e poi lasciatelo riposare 15-20 minuti, finché non si forma una schiuma molto compatta (dovete utilizzare un recipiente sufficientemente grande se non volete che la schiuma se ne vada a spasso per la cucina…).
Miscelate in una grande ciotola le farine, il malto da panettiere, il sale e i fiocchetti di burro, e fate una fossetta al centro.
Mescolate velocemente il latte con il lievito per riattivarlo (la schiuma salirà ancora), poi versatelo nella ciotola sbattendo con un cucchiaio per incorporare la farina un po’ alla volta. Quando non riuscirete più a lavorare con il cucchiaio, passate alle mani e verificate se vi serve dell’altro liquido: dovete ottenere un impasto sodo ma morbido, che si possa lavorare senza che vi resti appiccicato alle mani, per cui aggiungete eventualmente altro latte o acqua tiepida un cucchiaio alla volta.
Lavorate l’impasto per non più di 10 minuti (le solite 8-9 torciture), e sbattetelo con forza sul piano di lavoro per 4-5 volte a metà lavorazione.
Poi rimettetelo nella ciotola lavata, ungetelo con mezzo cucchiaino d’olio (per non farlo seccare), sigillate con la pellicola e mettetelo a riposare in un luogo tiepido finché non raddoppia di volume (i tempi dipendono dalla temperatura della stanza: ci vorrrà da un’ora a un’ora e mezza).
Accendete il forno al massimo e foderate di carta forno una teglia da biscotti. Quando l’impasto sarà lievitato, rovesciatelo sul piano di lavoro senza rilavorarlo, e formate dei panini: questo è il mio intreccio preferito, ma potete dar loro la forma che volete.
Metteteli a lievitare nella teglia, senza coprirli (sennò si schiacciano…) ma al riparo da correnti, per almeno altri 30 minuti (devono raggiungere la dimensione definitiva).
Nel frattempo sbattete il tuorlo con un po’ di latte (diluitelo parecchio, sennò l’uovo forma una crosticina in cottura che appesantisce l’impasto) e utilizzatelo per spennellare i panini, con molta delicatezza, un attimo prima di infornarli.
Cuoceteli per pochi minuti (7-10… dipende dal vostro forno) alla massima temperatura: tirateli fuori dal forno appena li vedete dorati.
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Dei tempi di cottura (sì, ancora…)
I panini soffici vanno cotti alla massima temperatura e per pochi minuti: se li tenete in forno più del dovuto diventano duri. Per cui estraeteli non appena vedete che sono del colore giusto e fateli asciugare nella loro teglia o – meglio ancora – su una gratella da pasticciere: in questo modo l’umidità residua potrà evaporare e non formerà condensa.
Panini al malto e…
Affettati vari, burro e marmellata, burro salato da solo, formaggi… questi panini semidolci vanno bene con tutto. Perché il malto dà loro un profumo particolare e un sapore niente affatto stucchevole. Sono così buoni che si possono mangiare anche da soli: e sono una di quelle merende da scuola graditissime ai bambini (potete surgelarli e infilarli in cartella appena tirati fuori dal freezer: per l’ora di ricreazione saranno perfetti…)
Ingredienti: burro-burro salato • farina bianca 0 e 00 • farina Manitoba • latte • lievito di birra • malto d'orzo • malto da panettiere • uova
vorrei tanto avere il tempo per fare qualche lievitato ma stando fuori casa tutto il giorno alla fine non riesco mai perchè il fine settimana devo fare tutto quello che non faccio in settimana. Tu sei bravissima, questi panini sono perfetti e la forma mi piace un sacco!
tesoro hai ragione impastare creare e realizzare del pane gratifica piu di tutto!!!E poi a quanto pare sei anche unan spacciatrice di farine(povero tuo marito:-)…ti confesso che anche io appena entro in un super vado tra gli scaffali di farina e prodotti per dolci….sono la mia passione!!cmq questi panini sono favolosi e poi la forma cosi particolare….sei fantastica!!!
tesoro ho nella digitale le foto della torta beatrice per la tua raccolta appena ritrovo il cavo per scaricarle le posto(si i miei figli giocano anche con i cavi della digitale sono disperata!!!)inoltre volevo dirti che è partito il mio nuovo contest di primavera :cheesecake dal dolce al salato ed avrei piacere che partecipassi, passa sul mio blog per tutte le informazioni,mi raccomando nn mancare!!!!bacioni imma
Ton pain est superbe
merci pour le lien vers mon blog Ca m’a permis de découvrir ton site qui est magnifique
Il tuo pane è splendido.
Grazie per il legame verso il mio blog
Ciò mi ha permesso di scoprire il tuo sito che è magnifico
Condivido per contingenze varie la necessità di non poter adottare lieviti madre e quindi mi getto senza ombra di dubbio su quello di birra. Impasto a mano anche io per la sola soddisfazione di farlo. Per risultati belli come i tuoi invece faccio ancora un pò fatica…ma studio studio non preoccuparti! ehehehe
La prossima lezione la prendo da questo post ;PPPP
Bravissima come sempre, in cucina e come pusher di buonumore e si sa…un pane nato con sorriso non ha valore! 😉
Sabrine sono meravigliosi e mi hai fatto proprio sorridere con tutta la storia. La formatura è perfetta, davvero brava !
Forme strepitose queste!!
il malto è un ingrediente che ci ripromettiamo sempre di provare nel pane!! ci incuriosisce moltissimo il sapore che dà!
a quest’ora i tuoi panini son davvero invitanti eh??!
un bacione
ciao!! complimenti!!sono splendidi in tutti i sensi!!!!un capolavoro!!baci!
Ma che belli, un ricamo!
Mi ricordi qualcuno 😉 che sfrutta anche le soste negli aeroporti per fare acquisti culinari compulsivi, sotto lo sguardo del marito rassegnato…ma il massimo e’ stato raggiunto quanto, importando dello strutto in Arabia, dove non molto ben visto in quanto derivato del maiale, lo ha spacciato con il doganiere per crema di bellezza per il viso…che poi chissa’, magari funziona per davvero!
Grazie Sabrine, della ricetta e del sorriso strappato in mezzo a libri, pagelle, ed alunni svogliati.
sono bellissimi, segno subito la ricetta!!! grazie dei consigli sulla cottura!
Micaela: Mi rendo conto che il fattore tempo sia quello più critico: ci vogliono almeno tre ore per fare questi panini, e possono non essere poche. Ma ci si può organizzare… la soddisfazione è davvero grande. A presto!
dolci a… gogo!!!: Che bello sapere che la tua Torta Beatrice è in arrivo… grazie Imma! Quanto al tuo contest, parteciperei volentieri ma il cheesecake non è tra i dolci che faccio… Comunque mi leggerò il regolamento, ci posso sempre provare. Ciao!
piroulie: Merci à toi, Piroulie. Tes pains sont magnifiques!
Gambetto: Non trovi anche tu che impastare a mano sia un ottimo esercizio antistress? Quanto ai panini, le foto di Piroulie sono chiare: osserva bene la prima, riproduci l’incrocio iniziale, e poi il resto viene quasi da sè! Se te li potessi inviare, questi panini… Stammi bene, Mario
Ale: Grazie! La formatura di questi panini è divertente (il post di Piroulie è chiarissimo) ma soprattutto molto adatta ad esaltare la morbidezza dell’impasto e il profumo del malto. Ciao!
manuela e silvia: Ragazze mie, se non l’avete mai provato correte a comprarvi un vasetto di malto e accendete il forno! Mi ringrazierete…
Federica: Grazie, grazie… Ma senza le istruzioni di Piroulie, il capolavoro non sarebbe stato tale! A presto
arabafelice: Ecco, mi manca solo un po’ di strutto sulla faccia e poi, anziché il finanziere, la prossima volta trovo la neuro ad aspettarmi in aeroporto! Sei in mezzo a pagelle e ad alunni svogliati? Provato a rifocillarli con tuoi manicaretti?
raffy: Davvero ti piace? Falla e poi fammi sapere se ti sono piaciuti questi panini… Buona infornata!
Splendida la forma di questi panini e dettagliatissime le spiegazioni!
meravigliosi!
hai proprio ragione, quando vedi che il tuo pane si plasma sotto le tue mani e poi espande il suo profumo appena esce dal forno….mamma mia che sensazione!
complimenti anche per la forma delle pagnotte, ho guardato il link, c’è da impazzire eheheh…
occhio ai cani anti droga eh!
Io ti sono ancora infinitamente grata per avermi fatto conoscere il pane senza impasto di J. Lahey, non ho mai più smesso di farlo.
Ho provato anche a fare questo intreccio con le brioche grazie a te. Sei un vero tesoro. Adesso vado alla ricerca del malto da panettiere così faccio anche questi panini che sono senza alcun dubbio meravigliosi.
Esercizio antistress e catartico. Io metto la radio mi guardo intorno e scopro che sono “volate” un paio di ore. Meglio di questo non trovo nulla! ehehehehe
PS
Per il “Se te li potessi inviare, questi panini…” è come se lo avessi fatto e non oggi 😉
Buonissima giornata :))
BARBARA: Grazie. La forma dei panini è merito soprattutto delle foto di Piroulie… Quanto alle spiegazioni: ci tengo che proviate a fare il pane in casa! A presto
Alice: Quindi anche tu fai il pane in casa? Fantastico, vero? Mi piacerebbe che la gente ci provasse più di quanto non faccia già, perché davvero non è complicato… anche se si osano intrecci inusuali! Ciao!
Dajana: Ecco, questi sono i commenti che mi fanno fare le tre di notte pur di mandare avanti il blog… Sapere che ti fai il pane in casa abitualmente e con soddisfazione è per me un regalo bellissimo! Lo dico sempre io, che in cucina nessuno inventa niente: basta far circolare le informazioni! E pure i panini… Grazie!
Gambetto: Caro Mario, se penso a quante stupidaggini la gente s’inventa per farsi passare lo stress (vero o presunto), mi viede da chiedermi in che mondo viviamo. Ma il discorso esulerebbe dal tema del giorno e rischierebbe di portarci lontano. Mi basta sapere che con la radio e un impasto ti diverti anche tu. E che i miei panini ti sono arrivati…
Buongiorno,
sono americana, e anche io porta sempre a casa qui in Italia tanti prodotti americane. Senza il loro scatola. Una volta ho portata una padella di ghisa (cast iron) in uno zaino, che mi hanno controllato il security di nascosto lasciando un bigletto. Scusa l’ignoranza, ma cos’è la farina manitoba?
che buono il pane al malto! bello anche l’intreccio (grazie del link)! li devo provare, quando trovo il malto (l’ultima volta non c’era, sigh sogh!), intanto ho già sperimentato il tuo soda bread e il no-knead bread, buonissimi! (quando faccio il post torno a bussare…:D). A parte questi due, comunque, adoro mettere le mani in pasta anch’io, è estremamente terapeutico.
L’intreccio è bellissimo!!! Posso sapere dove trovi il malto d’orzo? Come il germe di grano, fa parte di quel range di ingredienti che non so dove reperire e che mi portano a desistere dal fare una ricetta…
un vero splendore questi panini!!!!!! sanno di casa, di amore!!! mi piacciono moltissimo!!!! li farò presto!
grazie per la ricetta, nota trafficante:)
Meravigliosi! concordo sulla praticità del lievito di birra… anche io non so quanto riuscirei ad accudire una pasta madre!
…e mi ritrovo con le farine… una droga vero??? 🙂
La tua scena dell’aeroporto mi ha ricordato quando anni fà tornavo dall’inghilterra carica di altre mie passioni artistiche ed avevo 1 kilo di polvere di gesso nel bagaglio a mano… perquisita subito!!! :)))
Cmq… stupendi sti panini…e bellissimo l’intreccio…io li mi sarei già persa… sono un pò uan frana…vedi i miei recenti panini con le erbe aromatiche!!!
Ma il malto da panettiere lo chiedi al panettiere o lo trovi dove?
ciaooooo!:)
Signore che meraviglia Sabrine!
Per me tu sei una fatina…Io avrò anche la Pasta madre ma, non ho mai fatto panini tanto belli!E non ho menno spazio per tenere un set di farine da invidia come il tuo!
Poi sei di una simpatia pazzesca:)
l’intreccio mi sembra difficilissimo…ma è così bello il risultato che vale la pena provare!
Il problema è che da noi non lo abbiamo prorpio mai visto il malto!!
Come te però amiamo il lievito di birra: dopo esperiemnti infruttuosi con la PM…abbiamo imparato ad utilizzare il lievito secco ed amemttiamo di trovarci abbastanza bene! per le farine…allora non siamo le uniche che le collezzionano? ne compriamo tantissime e di tutte le varianti..anche perchè, oltre a sperimentare…il pane và abbinato a quello che è il cibo in tavola no??!
Allora…inizia la ricerca del malto!!!
un bacione
ora che ho trovato la farina manitoba anche qui vorrei provero’ a farli!
un paio di domande: se non uso il malto dal panettiere e se invece del cubetto di lievito uso il lievito disidratato???
pensi possa riuscire ugualmente??
grazie!!!!!!
de
…hai parlato di farine, aeroporti, vestiti blu imbiancati con una tale simpatia.. bravissima, il risultato visibile in foto è superlativo!
come hai ragione… io uso entrambi i lieviti sia quello madre ma non sempre perchè a Mattia non piace il pane con il lievito madre e quello disidratato perchè mi dà meno fastidio allo stomaco di quello di birra… come sempre mi sono gustata il post, davvero potresti essere griffata come spacciatrice innocua….bellissimo questo pane, mi incuriosisce l’intreccio la prossima volta che lo fai fai una fotina di come si fà che io sono molto inbranata 🙂 ieri sera ho fatto i savoiardi e appena riesco li posto, un bacione Ely
ma bellissimi! devo provarli assolutamente.
Sei unica Sabrine con i tuoi racconti! E il bello è che quasi sempre mi sembra di rivedermici dentro! C’è la dispensa invasa da farine di ogni tipo che alla fine dimentico pure di avere, ma vuoi mettere la soddisfazione di averle puntate e prese sugli scaffali del super? La mia avventura con il lievito madre è purtroppo finita in un decesso precoce, eppure di amore e cure ce ne avevo messe parecchie…niente da fare, nemmeno la rianimazione drastica è servita e per ora si torna al pratico cubetto.
I tuoi panini sono una favola, quell’intreccio è una meraviglia. Non ho idea di come hai fatto ma l’ahi fatto proprio bene, anzi benissimo 😉 Un bacione, a presto
Tammy: Ciao e benvenuta qui! ANche a me è successo di portare una pentola di ghica con tanto di coperchio nel bagaglio a mano: sono arrivata a destinazione con un bel livido sul fianco, proprio nel punto in cui appoggiava… La farina Manitoba? Qui in Italia ci raccontano che si ottiene da una varietà di grano tipica del Nord America… incredibile, no? E’ una farina con molto glutine, perfetta per impasti lievitati (pane, brioches, etc.). Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, a presto
BreadandBreakfast: Grazie per avermi fatto sapere delle tue sperimentazioni con il mio soda bread e il no-knead bread… e soprattutto mi fa piacere che ti siano piaciuti! Adesso non ci resta che aspettare i tuoi post, da inserire nella pagina dedicata alle ricette dei miei amici di penna e di fornelli… A presto!
Onde99: Il malto d’orzo si vende in barattoli e ha una cosistenza simile a quella del miele. Io lo trovo nei negozi di prodotti biologici (esattamente cone il germe di grano), ma lo vendono anche alcuni supermercati ben forniti. Si usa in genere come dolcificante alternativo allo zucchero. E adesso: mettiti alla ricerca e prova a farci i panini, perché ne vale la pena! A presto
Chiara: Ciao Chiara, che piacere risentirti! Com’è il tempo tra le tue colline? I panini al malto ti piacciono e davvero pensi di farli? Fammelo sapere, ci tengo… Ciao!
terry: Anche tu non hai ancora adottato un pezzo di pasta madre? Ti capisco… e capisco anche quel tuo compensare con l’acquisto compulsivo di farine: una droga. Quasi come la polvere di gesso… Il malto da panettiere (in polvere) lo compero in una vecchia drogheria di quelle ormai scomparse nelle grandi città: se sei fortunata e lo trovi, tanto meglio. Ma se non ce la fai, puoi provare a fare questi panini anche con il solo malto liquido: funzionano lo stesso! Fammi sapere…
ho iniziato a leggere parte del tuo preambolo dicendo tra me e me “vabè ne leggo qualche riga poi torno a lavorare che non ho tempo…” e senza accorgermene sono arrivata a fine ricetta X|
è un piacere leggerti, è un peccato non avere sempre il tempo per farlo >:(
10farine??? e mia madre si lamenta se ne ho la metà..ma quando mi trasferirò poi..me ne terrò 30 di farine ecco!
ammappete quanti commenti….. come sempre il pane “tira”, specialmente se è tanto grazioso come il tuo di oggi! già che ci sono ti dico grazie perchè mi hai dato un’ideina per i panini di pasqua.
un abbraccio sabrine! ciao
Mi sono divertita molto a leggere i tuoi appunti di viaggio…Quando scopro che ci sono delle novità in fragole a merenda non vedo l’ora di scoprire dove ci porta la penna dei tuoi pensieri!!!
Dei panini hanno detto già tutto ma non esito a rinnovare la mia ammirazione!!!
ti seguo…sempre!!!
Luciana
Che belli, cara Sabrine, hanno una forma splendida…
Anche a me piace panificare, anche se a volte gli esperimenti non sempre ci soddisfano (soprattutto quelli col lievito madre) ma non demordo…!
Volevo chiederti…cos’è il malto da panettiere? Io ho trovato sia quello d’orzo che quello di grano…è un malto particolare, si trova in commercio o te l’ha dato il panettiere, proprio?
Grazie e buonissima serata.
come sempre sono qui che sorrido davanti al monitor pensando alle tue avventure all’aeroporto con farine e sacchettini!
Ma ne vale la pena se sforni certe meraviglie!
Francesca
qui si attende la primavera che tarda ad arrivare:(
i tuoi meravigliosi panini certo che li farò!sono una tale meraviglia!!
sai, ho rifatto tantissime volte la tua ricetta della brioche, la posterò presto:)
buona serata!
Come ti capisco e concordo con te praticamente se tutto. L’unica differenza + che io ho il Lievito madre e benché mi manchi il tempo, cerco di crescerlo nel migliore dei modi, anche se a volte la tentazione di tornare al caro, vecchio lievito di birra c’è!
Baci
Anna Luisa
Ah, allora non sono la sola, anche io non ho il lievito madre 8non riuscirei mai a curarlo -e sfruttarlo- come si deve!
Visto che sei così esperta di farine, posso chiederti se conosci la farina tipo 550 e se sai per caso dove si può trovare Ho un libro con varie ricette di pane in cui si usa principalmete questa farina e mi piacerebbe realizzare qualcosa!
hai ragione, fare il pane in casa dà una soddisfazione unica, e mangiarlo ancora caldo è fantastico!questi panini sono davvero belli e particolari!
Il finanziere ha capito tutto,si è arreso alla fissa della signora elegante..solo farina nient’altro che innocua farina!Ma che creazioni con quella farina,vale la pena sfumare un pò il vestito.Complimenti per la forma,ma di sicuro anche per il gusto!!A presto!
bellissimi i panini e le spiegazioni!
adoro il pane e qs panini sono veramnete eccezionali!!
meravigliosi questi panini e devono essere anche gustosi…un bacio
Certo che da una che si porta in aereo la tacchinella ci si può aspettare di tutto!! Persino che costringa il marito a riempire la 24 ore di sacchettini di farine! Come al solito ho letto il tuo post sorridendo e immaginandomi il vestito di seta blu striato… Bellissimi i panini, secondo te il malto da panettiere lo trovo insieme a quello liquido anche nei negozi tipo Orto Botanico o Naturasì?
Due domande: che differenza c’è tra malto d’orzo e malto del panettiere?
Poi…per chi, giustamente, ritiene il pane fatto in casa una droga, perchè non prepari un post con tutte le spiegazioni delle caratteristiche delle diverse farine, rivolto non agli espertissimi (che non ne hanno bisogno) ma ai principianti che, come me, si deprimono davanti alla descrizione delle varie “forze” delle diverse miscele (per non parlare delle pieghe che mi spaventano proprio)?!
Cara Sabrine, paradossalmente da quando sono celiaca ho apprezzato la panificazione ! Non c’e’ niente di piu’ buono del profumo che si espande nella casa.
Bellissimo post, e’ un piacere leggerti, e belle foto…E li faro’ questi paninetti per i miei non celiaci..deve essere una delizia!!
Ciao sabrine, questi panini sono uno splendore… e hai ragione impastare è una cosa bellissima… è qualcosa di magico!! un bacio
Complimenti davvero belli e buoni!!!! un abbraccio
carissima sabrine,
adoro questi intrecci! e come te, mi è presa la smania da farina, ma piu’ in piccolo: se entro in un super diverso, quello è il reparto che cerco per prima!
un abbraccio
che grande soddisfazione!!!!!!
i tuoi panini sono una meraviglia!!
il profumo che si sprigiona e riempie la casa!!
un risultato strepitoso!! soffici e che sapore!!! e si! nn ho resistito e un pezzettino l’ho assaggiato subito:) ora sono belli e buoni sulla griglia e tra un pò rallegreranno la cena!
grazieeeee per la splendida ricetta!!
Saretta: Fatina, dici? Ma guarda che non serve la bacchetta magica: solo farina, malto e lievito! E un bel set di farine a disposizione per eventuali, estemporanee variazioni… Ciao!
Marta: Fidati, non è difficilissimo: devi studiarti bene la prima foto, posizionare i serpentelli d’impasto esattamente nello stesso modo, e poi ne sovrapponi uno sì e uno no a destra, e poi uno sì e uno no a sinistra. Panini perfetti assicurati! A presto
manuela e silvia: Care ragazze, ormai un negozietto di alimenti biologici o un’erboristeria ci sono quasi ovunque: potete iniziare da lì la vostra ricerca del malto per questi panini. Quanto al collezionar farine, concordo con voi: il pane si fa in casa proprio per poterlo abbinare perfettamente a resto. A presto!
Daisy: Il malto da panettiere aiuta la lievitazione e dà un buon sapore, ma con queste dosi di manitoba non avrai problemi comunque. Stessa cosa per il lievito di birra disidratato, ma io non lo aggiungo direttamente alle farine: lo sciolgo nel liquido tiepido e aspetto che si formi la schiuma, esattamente come quello fresco. Perciò procedi pure tranquillamente! E poi, mi raccomando: fammi sapere… Buona panificazione!
pinguil: Grazie! Forse non sono panini superlativi, ma ti assicuro che sono panini buonissimi… A presto!
Ely: Guarda che l’intreccio è spiegato benissimo grazie alle foto di Piroulie: studiati bene la prima, metti l’impasto come indicato, e poi ce la fai senz’altro! Grazie per avermi fatto sapere dei savoiardi: sono così felice quando le mie ricette funzionano anche in casa d’altri… Se li posti, fammelo sapere con un commento nella pagina dei Pistokkeddos, così inserisco anche il tuo link nella raccolta. Ciao!
Marta: Provali davvero, questi panini al malto, perché sono buoni. Tanto. Ciao!
Federica: Cara Federica, l’intreccio dei miei panini al malto è frutto delle dettagliatissime istruzioni di Piroulie: se ti studi le sue foto, ci riuscirai tranquillamente anche tu. Quanto al lievito madre, certe notizie mi rafforzano nel convincimento di rimandare ancora l’adozione… Per ora, continuerò con il lievito di birra. A presto!
Cuochella: Mi hai scritto una cosa bellissima: grazie. Sapere di averti strappata al tuo lavoro, anche solo per un minutino, mi ha fatto sorridere… Quanto alle farine, capisco te ma anche la tua mamma: tenere in ordine una dispensa con tante cose non è affatto facile… A presto e ancora grazie, di cuore.
Babs: Cara Barbara, l’importante è che il pane “tiri” ma non “sia tirato”: perché sarebbe un vero peccato rovinare i miei adorati panini al malto per tirarli in faccia a qualcuno! A presto!
luci: Cara Luciana, il tuo entusiasmo è proprio un bel regalo… Sapere di riuscire a parlare a persone che non conosco, a raggiungerle e averle vicine è una cosa molto bella: grazie, davvero. A presto
Simo: Cara Simo, il malto per panificazione (o da panettiere, come lo chiamo io) è una polverina beige, che io compro in una fornitissima drogheria. E’ dunque diverso dal malto che hai comprato tu ( di orzo o di altri cereali) che somiglia al miele. Serve a facilitare la lievitazione e a dare un po’ più di aroma al pane, ma con queste dosi di Manitoba e di malto d’orzo, volendo puoi farne a meno. Provaci e fammi sapere. A presto!
Acquolina: Grazie Francesca, per le tue belle parole e per la partecipazione a questo blog. I panini al malto, che hanno in effetti un bell’aspetto, sono però – principalmente – molto ma molto buoni… perché non provi anche tu a farli? A presto!
Chiara: Mi dispiace che la primavera sia in ritardo anche su quelle belle colline… Quanto alla brioche (di quale parli? perché ne ho diverse in archivio…), fammi sapere quando la posterai! Ci tengo… Ciao
Anna Luisa e Fabio: Come ti ammiro… Io sono stata un paio di volte a un passo dall’adozione di un pezzetto di pasta madre, ma poi ho sempre rimandato. Comunque prima o poi ci proverò, questo è certo. A presto!
Elisa: Farina 550: è la dicitura che trovo nelle ricette di origine tedesca per indicare la farina di grano “0” (in genere usata per pane o pizza), diversa da quella “00” che si usa più per i dolci. La trovi ormai in tutti i supermercati. A presto!
cris: Mangiare il pane caldo appena uscito dal forno di casa è impagabile… ma ti assicuro che questi panini al malto erano buoni anche il giorno dopo! A presto
Damiana: Cara Damiana, ti ringrazio per la definizione di “signora elegante”, anche se propenderei più per “signora infarinata”… abito da cerimonia compreso. Quanto al gusto di questi panini al malto d’orzo, ti assicuro che è molto, molto elegante: lievemente dolce, ma non stucchevole, molto aromarico, perfetto in abbinamenti dolci e salati. Insomma: prova a farli! Ciao e grazie
Puffin: Se ti piacciono questi panini al malto, beh… prova ad accendere il forno quanto prima! Non sono affatto difficili da fare. Ciao!
alialexa2006: Questi sono proprio dei panini gustosi: ma anche molto delicati. Ciao!
lucia: Adesso… non è che l’abbia proprio costretto… diciamo che l’ho convinto che si trattava di farine indispensabili per panificare in occasione di una certa cena tra amici! Quanto al malto per panificazione, io lo acquisto in una vecchia drogheria e non saprei dirti se lo vendono anche all’Orto Botanico (dove però potresti provare…) o da Naturasì. Comunque, puoi provare a fare i panini anche senza questo tipo di malto, mentre l’altro, quello d’orzo, ti ci vuole per forza… A presto! E fammmi sapere se ci provi…
PS: l’abito non era esattamente striato… aveva delle nuvole appena accennate, qua e là. Una bella fantasia, molto delicata, non c’è che dire…
Virò: Il malto d’orzo ha l’aspetto di un miele scuro, quello per panificazione è invece in polvere. Il primo viene usato anche come dolcificante, mentre il secondo conferisce al pane un bel colore e un aroma di pane “vero”… Comunque, il malto d’orzo fornisce nutrimento ai lieviti durante la lievitazione, con il risultato che il pane lievita molto meglio. Se non trovi quello da panettiere, puoi provare lo stesso a fare questi panini, tenendo però la stessa quantità di malto d’orzo.
Quanto al post per principianti, ci penso da un po’: non sei la prima a chiedermelo e ti dirò, farebbe comodo anche a me per mettere ordine tra tutte le informazioni che ho raccolto in proposito. Farine, tecniche d’impasto, e pieghe comprese (che sono concettualmente molto più facili di come ci vengono spesso presentate). Devo solo trovare il tempo… ma grazie fin d’ora per la fiducia! A oresto
Giu.fri cosas varias sin gluten: Mi dispiace così tanto che tu non possa assaggiarli! Ma esistono delle farine adatte a fare il pane per i celiaci, vero? Sarei curiosa di sapere come funzionano… Comunque sei davvero brava a metterti a disposizione dei tuoi non-celiaci anche per preparazioni del genere… Ammirevole! A presto, da quassù
Fabiana: Anche tu stregata dalla magia dell’impasto? Come ti capisco…
Luciana: Grazie! Ricambio il saluto entusiastico
Gaia: Ti avverto: le farine danno assuefazione. Non so se per quella loro somiglianza con certe altre polverine… Ma resta il fatto che almeno non sono perniciose, né ti condurranno alla rovina: ma solo a un’irrefrenabile voglia di creare sempre nuovi mix per impastare il tuo pane! A presto
Chiara: Ecco, dopo questo tuo commento posso andare a letto felice. Grazie, per aver provato i panini al malto e per avermelo fatto sapere, rendendomi partecipe di questo tuo momento in cucina. Il pane soffice e profumato, il piacere di assaggiarne subito un pezzetto: una gioia vera. Che si rinnova per me ogni volta che qualcuno sperimenta con piacere ricette mie. Grazie Chiara. E se ti è piaciuto questo impasto, sappi che puoi impiegarlo per dei panini un po’ speciali che posterò tra qualche giorno… A prestissimo!
leggendo il tuo commento sono morto da ridere, ho anche io lo stesso problema in aereoporto, ora con i controlli è ancora più difficile e imbarazzante, macarond, torte salate formaggi, un volta avevo una brioche di pierre hèerme dalla forma strana scambiata per la forma di una bomba a mano!!!
Grazie Sabrine, in effetti si tratta proprio di un libro tedesco!
Gunther: Dunque sai di cosa parlo? Questi controlli in aeroporto stanno diventando asfissianti… Io ormai i formaggi non li porto più, perché a seconda di quanto sono cremosi me li sequestrano. Mi manca invece la brioche simil-bomba di Pierre Hermé: vedrò di attrezzarmi quanto prima alla bisogna! Ciao Gunther, mi fa sempre un grandissimo piacere sentirti…
Elisa: Mi fa piacere che sia riuscita a darti una mano. La globalizzazione in cucina fa circolare molte nuove idee, ma crea anche qualche problemino di conversione: pesi, misure, farine… Aspetto i tuoi panini. A presto!
sono bellissimi! compliemnti!
era me! dicevo sono bellissimi!complimenti
lauresophie: Grazie! In effetti sono carini, questi panini al malto… ma sono soprattutto molto buoni… A presto!
Bonsoir
JE T’ENVOIE MA NOUVELLE FORME DE PAIN
J’espère que ça te plaira
Vi mando la mia nuova forma di pane, o di brioche, spero che vi piaccia tanto quanto gli altri
http://piroulie.canalblog.com/archives/2010/05/23/17066643.html
A bientôt
Piroulie: Merci! J’adore ces façonnages de pain… A presto!
ciao Sabrine!grazie 1000 per la bellissima ricetta, sono favolosi questi panini!
grazie per inserirmi nella tua lunga lista di ricette fatte anche dagli altri…sei molto brava!!
io invece non ho creato una pagina come te, ma ogni volta che qualcuno propone una mia ricetta inserisco il loro link direttamente nel mio post.
grazie ancora e alla prossima ricetta!!baci!
Federica: Cara Federica, sapere che le mie ricette riescono anche nelle cucine degli altri è per me sempre una grandissima soddisfazione. Perciò sono grata a chi trova un attimo di tempo per farmelo sapere. Questi panini al malto d’orzo sono tra i miei preferiti: felice che siano piaciuti anche a te. Alla prossima ricetta!