Pane dolce alla birra con malto e prugne secche
“Signora mia, la prossima volta che si fa mettere dei punti si ricordi di farseli togliere per tempo… ancora un po’ e rischiava una reazione da corpo estraneo!” mi ha detto stamattina il dottore mentre a fatica estraeva l’ultimo pezzetto di sutura dal mio ginocchio.
No, no… non sono finita sotto un tram: non è questa la ragione per cui non mi sono fatta sentire. E’ solo che ho avuto così tante cose da fare che sono stata capace persino di andarmene in giro con quattro punti in una gamba ben oltre il tempo consentito. Pareva che tutti avessero bisogno di me. E non potendo moltiplicare le ore disponibili ho dovuto “liberare” quelle solitamente dedicate al blog: cioè quelle notturne. Non esattamente le più adatte a farsi ricevere da un medico…
Comunque sono viva, e questo è già un risultato. Sopravvissuta a un paio di trasferte, a un’agenda implacabile, e a un’orda di picconatori che nel breve volgere di qualche ora ha aperto una breccia nel muro di casa per regalarci l’emozione di un nuovo cantiere.
Tranquilli: non avete sbagliato post. Non è uno di quei racconti al profumo di trementina che vi ho inflitto nei mesi scorsi… quello era “solo” un trasloco: acqua passata, se vogliamo chiudere un occhio su certe porte che mi rimangono ancora da smaltare e su una montagna di pacchi di biancheria tutt’ora in cerca di un armadio. Qui si parla invece di muratori veri, con tanto di mattoni, sacchi di calce e cantiere al seguito. Mi rendo conto che certi dettagli di questa mia esistenza logisticamente effervescente possano rischiare di annoiarvi. Oppure di farvi girare la testa… Ma questa è la mia vita, e davvero non saprei come raccontarvene un’altra. E se un po’ mi conoscete, avrete anche capito che quel velo lieve di riservatezza – che mi ostino a tirarmi dietro nemmeno fosse un foulard alla moda – è tutt’altro che un filtro: diciamo che è la tenda leggera che mi consente di tenere aperta la finestra…
Perciò scusate la parentesi, ma mi pareva doveroso spiegarvi perché negli ultimi mesi da queste parti si cucinano cose un po’ strampalate, frettolose, fuori stagione. Perché si pubblica pochino e a orari improbabili, e quel famoso pdf con le ricette di Nonna Papera non prende ancora forma. Perché non si riesce sempre a rispondere ai commenti e alle mail. Insomma, la vita oltre il blog chiama a gran voce: e non gliene importa un bel niente se proprio in quel momento io sto scrivendo un post.
Eppure, anche in questo quotidiano e rigoroso esercizio di equilibrismo voglio trovare uno spazio creativo in cui muovermi senza il rischio di cadere: un piccolo recinto in cui fare capriole (anche se le capriole in uno spazio chiuso sembrano una contraddizione in termini…) A far da paletti di confine, quei pochi ingredienti sicuri che nella mia dispensa non mancano mai.
E allora posso anche sfornare una specie di pane senza avere un grammo di lievito vero, o una specie di torta senza nemmeno un uovo: basta tirar fuori una ricetta di quelle che non vi sareste mai aspettati in questa stagione. E pazienza se a giugno ci starebbe meglio una torta di frutta fresca in un blog che si rispetti. Tanto anche oggi c’è un cielo color temporale. E poi non vi ho mai detto che questo è un blog rispettabile…
Saluti e baci (bagnati di pioggia)
S.
PANE DOLCE ALLA BIRRA CON MALTO E PRUGNE SECCHE
INGREDIENTI
farina bianca 00: 250 gr
farina di grano integrale: 100 gr
prugne secche: 150 gr (al netto dei noccioli)
miele: 100 gr
burro: 70 gr
birra scura: 75 ml
malto da panettiere: 10 gr
uova: 1
cannella in polvere: 1/2 cucchiaino da caffé
chiodi di garofano in polvere: 1/2 cucchiaino da caffé
lievito per torte salate: 1 bustina
sale fino: un pizzico
fiocchi d’avena: due cucchiai
Accendete il forno a 180°. Imburrate uno stampo da cake, metteteci due cucchiaiate di fiocchi d’avena e scuotetelo per farli aderire a tutte le pareti.
Mescolate in una ciotola le farine, il sale, il lievito setacciato, la cannella e i chiodi di garofano in polvere.
Tagliate a pezzi le prugne secche (dovete dividerle in quatto, più o meno…) e gettatele nella ciotola con gli ingredienti secchi, cercando di distribuirle (cioé, evitate che formino delle polpette appiccicose…). Fate una fossetta al centro e versateci l’uovo che avrete sbattuto a parte.
Fate fondere in un pentolino a fuoco dolcissimo il burro con il miele, mescolate finché non si dissolvono completamente poi aggiungete il malto. Togliete dal fuoco e versateci la birra, mescolando in continuazione (si creerà un bel po’ di schiuma con concomitante effetto “eruzione vulcanica”: non scappate, anzi continuate a mescolare e vincerete voi… la schiuma tornerà docile al suo posto).
Rovesciate il mix di ingredienti liquidi nella ciotola, mescolate con forza (l’impasto è molto sostenuto) ma con garbo, se volete che i pezzetti di prugna non diventino delle striature di marmellata.
Disponete il composto nello stampo, incidetelo con un coltello per tutta la lunghezza (a meno che non vogliate una gobba tipo madeleines) e infornate.
Cuocete il vostro pane per 40-45 minuti (c’è bisogno di ricordare che ogni forno è diverso?). Dev’essere di colore ambrato, con una crosticina croccante e ben cotto al centro (se volete potete infilarci uno stecchino, anche se io lo estraggo dallo stampo, gli dò una bussatina con le nocche delle dita, e se fa un toc toc da pagnotta so che è cotto… ma voi non provate a chiedermi com’è un toc toc da pagnotta, perché mi servirebbe un altro post…)
Fatelo raffreddare su una griglia da pasticciere prima di tagliarlo a fette. Quanto all’uso, non avete che da fare andare la fantasia.
POSTILLE
Grazie a The British Larder (anche fuori stagione…)
Questa ricetta qui, se da voi c’è il sole e ve ne state andando al mare, mettetela da parte. Se invece siete altrove, magari sotto una pioggerella che pare un autunno senza fine, accendete pure il forno: può tornarvi utile a merenda o a colazione. Non è una torta: troppo rude per spacciarla come dolce. Ma solo degli inglesi potrebbero chiamarla “pane”. E infatti, grammo più grammo meno, è da The British Larder che proviene. Non riesco a smettere di farla, sia con il miele, sia con il golden syrup che la versione originale prevede. E sarei curiosa di sapere come la preferite voi…
Pane alla birra, miele e prugne secche: istruzioni per l’uso
Appena sfornato è buono liscio, con una tazza di té o con un piatto di uova strapazzate (avete capito bene, e non è una spiritosaggine…). Ma se ve lo potete permettere, nulla eguaglierà il sapore di un velo di burro salato che si scioglie al calore della fetta, con o senza marmellata sopra. Se poi volete sentirvi ancora più british, tirate fuori quel barattolo di golden syrup che avevate comprato per il pane di ceci, ma andateci con moderazione (è buono a dosi minime…).
Infine, se – come auspicabile – non ve lo finite tutto, potete avvolgerlo in un foglio d’alluminio e conservarlo per un paio di giorni: basterà tostare appena le fette perché il profumo del malto e della birra torni a circolare per la vostra cucina. E a sollevarvi l’umore… Last but not least: se volete, potete surgelarlo a fette, da passare in forno (non nel microonde, please) finché non sono tenere dentro e croccanti fuori.
Ingredienti: birra • burro-burro salato • cannella • chiodi di garofano • farina bianca 0 e 00 • farina integrale • fiocchi d'avena • lievito per torte salate • malto da panettiere • miele • prugne (anche secche) • uova
Io adoro sempre ogni tuo post, ogni tua ricetta, ogni parola che scrivi. E non mi annoi, anzi, mi piace leggerti ed immaginarti ogni volta come ti ho sempre immaginata. Anche se “da queste parti si cucinano cose un po’ strampalate, frettolose, fuori stagione”, trovo che tutto quello che cucini sia sempre tremendamente buono, semplice, che sa di casa. Mi piacerebbe provare questo pane, trovo che sia perfett per il tè (anche se, quando fa caldo, il tè salta!). Un abbraccio, ti immagino sempre seduta al tavolino! Mi piace molto questa immagine.
MMMMM!!Sento il profumino fino a qui 🙂
Vevi
anche se è fuori stagione io me lo mangerei proprio volentieri! mi sembra di sentirne il profumo!!! 😉
Una bella pagnotta, dolce e profumata.Anche qui piove e ti viene la voglia di accendere il forno e mettere il grembiule.
Ciao,particolare questo pane dolce e con questo cielo…non ci starebbe affatto male…anche se siamo quasi a fine giugno.
Ciao Chiara
Santo cielo, e con la stessa nonchalanche ci informi dei muratori e di quattro punti ad un ginocchio!
Sabrine, che tu ci sia mancata è vero.
Ma se il piacere sta anche nell’attesa, c’è solo da ringraziarti per questo post, e questo pane very british.
A presto 🙂
Anche qui, Sabrine, il cielo è color temporale…e quindi quando ho visto questo pane non mi sono affatto stupita, ma fiondata a farmi cullare dalle tue parole…che sembrano quelle di un libro…forse non ho mai pensato a te come a una persona reale (non ti offendi, vero?) ma come l’eroina di un romanzo a puntate…quanto mi è piaciuta “la tenda che ti permette di lasciare aperta la finestra…”, un giorno te la ruber. Per ora rubo solo una fetta di pane…si, lo so, sono un pò ladruncola di cose belle ma…anche io non ho mai detto di essere rispettabile, eh?!
Ma è proprio per questo che ci piace il tuo blog! Perchè è una vita piena di avventure, di gusto e di levitas. Ed è molto di più che rispettabile!! Un abbraccio e, questo pane/torta è quello che ci vuole con questo cielo british!
basta sostituire le prugne secche con le fresche e sei in perfetta stagionalità 😀
qui oggi caldo estivo ma io ho la febbre e domani parto per forza, ma per lavoro 🙁
cara Sabrine, è sorprendente, con tutte le ricette che vedo quotidianamente, tra blog, riviste libri e quant’altro le tue riescono sempre a farmi dire: “questa la devo provare”. Ed in verità di ricette provenienti da questo blog ne ho provate veramente tante e prima o poi devo decidermi a postarne almeno una, mi sembra quantomeno doveroso, poche possono vantare il ruolo di mia musa ispiratrice 😉
E allora che te lo dico a fare, questo pane è delizioso resta solo da vedere se supererà quello alla zucca che ho amato profondamente 😉
Un bacione
Ma cara Sabrine puoi presentarci anche un panettone che va bene lo stesso, almeno per me. Se ‘e buono e ben fatto come questo pane dolce e’ un piacere per gli occhi e la sua ricetta finisce dritta tra le cose da fare. Poi un cambio di tema e’ benvenuto senno’ passiamo mesi a veder solo fragole 🙂 Un saluto e buon tutto!
Anche per me che sono una novellina dei blog, ma seguivo il tuo di blog già da prima di averne uno tutto mio, leggerti è sempre un piacere. grazie :-*
Ma che dici? un pane è sempre in stagione e a maggior ragione questo, che mi sembra adattissimo alla mattina, anzi a tutte le mattine dell’anno!! un abbraccio
il pane non è mai fuori stagione!!particolare e originale il tuo!complimenti!
Ciao a sapere che ho amato il tuo blog e le vostre ricette sono perfette e sono molto buoni, molto creativi in cucina. E io sono un suo seguace. Vieni a me anche moltoben venuti. Saluti, Marta.
Le mie ricette per ogni giorno.
Sarebbe un peccato tener fuori proprio tutto della vita che abbiamo oltre lo schermo. Anche se, come te, tendo per carattere a vestirmi di una riservatezza alquanto tenace, per alcune cose mi lascio andare. Piacevolmente.
Detto questo, pare che l’estate quest’anno sia piuttosto capricciosa, quindi fanno comodo un pò di ricette fuori tempo.
Un bacio grande
Ps non ho ancora trovato modo e forma per congratularmi con te della tua nuova, meravigliosa casa. Conto di farlo presto.
Un rico pan dulce u¿y perfumado me encanta,cariños y abrazos grandes.
🙂 sei vulcanica :)))
Ciao, ma come ti vengono queste idee! Un pae davvero originale il cui gusto e profumo ci incuriosisce davvero moltissimo! Ce lo segnamo da provare…troppo strano!
baci baci
Che buono! Vorrei questo pane per la colazione di domani!!!!
Buonissimo, profumato e intenso. Un abbraccio affettuoso, in cambio di una fetta di questo buon pane.
Il problema mio è trovare il malto da panettiere…
Comunque me lo segno, deve essere strepitoso a colazione!
Un abbraccio Sabrine
Wow…che vita frenetica…….
Questo pane mi ispira veramente tanto…e con ormai tante abitudini da vera british lo mangerei con tanto burro salato…e un bel tea al latte…..mmmmmm che buono!!!!!!!!!! complimenti per la ricetta
Ciao, passo sempre da te, ora mi sono decisa a commentare….sarà il fascino del british! In realtà mi piace molto il tuo stile, che denota classe e personalità. A presto. Emanuela
Non farci preoccupare, Sabrine! Che di punti non ne vogliamo più sentir parlare, a meno che tu non voglia dedicarti al ricamo. Spero che anche coi muratori finirai presto, così le ore notturne saranno tutte per noi. Il tupi ultimamente ha scoperto l’uovo strapazzato e questo pane in effetti potrebbe andarci a nozze.
che pane meraviglioso… ottimo per tutta la giornata, segno la ricetta!!!
Tesoro un blog è anche un modo per raccontarsi cio che ci accade e nn un ricettario sterile fine a se stessi quindi ben vengano i tuoi racconti un po frenetici ma che raccontano ogni volta un po di te e della tua vita al di la della tua riservatezza, e il pane…nn trovo aggettivi giusti per definirlo posso dire buonissimo??troppo banale forse:D ma l’immagine che ho visto e gli ingredienti usati mi hanno fatto dire subito ma questo pane deve essere buonissimo!!!
Bacioni grandi,Imma
dico solo, ma lo dico languidamente:… wow!
mi sono messa felicemente tra i tuoi followers (^_^)
Mai visto un pane così goloso! CIAO SILVIA (con l’occasione mi sono unita ai tuoi lettori fissi)
i tuoi post non li trovo affatto strampalati… purtroppo come dici tu non esiste solo il blog ma esiste anche la vita vera con tanto di problemi…. ti capisco alla perfezione!
E chi lo dice cosa è di stagione e cosa no? l’importante è preparare qualcosa di buono e divertirsi molto nel farlo…e magari anche nel mangiarlo :)))
bhè dai, non ha nessun ingrediente fuori stagione! Non so come tu abbia fatto a dimenticarti i punti sul ginocchio (io li ho avuti e soffrivo molto!) ma complimenti per questo “pane” così interessante e certamente delizioso… ho giusto un barattolino di Golden syrup che potrei usare come da originale!
Ma se le prugne le metto fresche?
Non ti invidio per il tuo cantiere aperto, in bocca al lupo!
Ciao cara,
ho finalmente (!) pubblicato il post con le ricette di aprile (http://dolcifusa.blogspot.com/2011/06/april-cooking.html) inserendo anche il link al tuo blog.
L’ho inserito anche nella pagina riassuntiva delle ricette (http://dolcifusa.blogspot.com/p/dolci-fusa-cooking.html) con il link diretto a quella che ho fatto.
Baci,
Veronica
Cara Sabrine, trovo i tuoi post irresistibili, li divoro ogni volta, come divorerei le prelibatezze che prepari…beh, immagino che tu abbia tantissime cose da fare e che tu debba, per forza di cose, restare lontana dal computer…pazienza, mi consolerò leggendo i tuoi vecchi racconti che, come i migliori film, non stancano mai.
Camy
E’bellissimo questo pane: cercavo proprio un’idea per una sorta di “pain sportif”, ma un po’ originale e la birra nell’impasto lo è eccome!!!
Caspita !Con te non ci si annoia mai Sabrine…sia x le vicissitudini che per le ricette curiose!
QUesto aoe mi sa che finirà nella macchina del pane, il forno è spento!
sono stata in provenza la scorsa settimana e ti ho pensato…
ho pure provato a prenotare da thierry ma era gà tutto occupato, in ogni caso la provenza è sempre meravigliosa e tu con questo pane mi riporti proprio lì..grazie
gabriella
buono!!! lo devo rifare anche se non è che mi vada molto col caldo che c’è qua di usare il forno…lo metto nella “to do list”! un saluto
i tuoi postoltre ad essere deliziosi sono anche bellissimi da leggere!! un bacio
This bread seems like the type I would like to eat with a cup of coffee on a rainy day….Have a great summer
Quel che conta è che la vita oltre il blog ti soddisfi a pieno. E’ quello che ci auguriamo un po’ tutti.
Un abbraccio
Lo que daría yo por probar ese pan.
¡Riquíiiiiiiiiiiisimo!
Besos
bellissimo questo pane con le prugne! Complimenti per il blog. Belle le immagini, belle le ricette e poi scrivi che è una meraviglia!
Buon lavoro
Spery di “babà che bontà”