Pane alle castagne
Capita che io sia nuovamente immersa nel nordico grigiore, tornata all’appartamento metropolitano dopo quasi due settimane di luce primaverile nella piccola città. Tra operai mattacchioni e amici cari, persiane che non si riusciva a montare e brioche al mandarino i giorni sono volati, lievi come foglie d’autunno.
Il rientro non è stato facile: dieci gradi in meno, tanto sole in meno, qualche muso lungo in più (ogni volta che torno è come se si fossero sentiti abbandonati: e sì che son tutti grandi e grossi), e un sacco di cose da fare per riorganizzarmi le giornate. Faticosetto… ma per fortuna gli amici ci sono anche qua, presenti e preziosi.
La mia personale terapia per gli stati di sovraffaticamento (psicologico) da rientro prevede sessioni ravvicinate di panificazione casalinga, nel corso delle quali alterno ricette consolidate ad esperimenti più o meno riusciti.
Tra gli ultimi, questo pane con farina di castagne dal sapore deciso, con un profumo quasi pungente e una consistenza rustica, quasi di pane toscano. Si mantiene bene, ed è anzi migliore il giorno dopo. Io l’ho grigliato e spalmato di burro salato e marmellata di mirtilli: mi sono concessa una pausa caffè solitaria, che mi ha rimesso al mondo. Ma l’ho messo a tavola anche per accompagnare salumi e formaggi, e ha fatto egregiamente il suo dovere.
Non aspettatevi uno di quei pani gentili che vanno bene con tutto: è un tipo con personalità, dal carattere duro. D’altronde, dopo le mie performances con i falegnami, avrei mai potuto sfornare un pane “da signorina”?
Buon inizio di settimana a tutti,
PANE ALLE CASTAGNE
INGREDIENTI
farina Manitoba: 200 gr
farina bianca 00: 200 gr
farina di castagne: 100 gr
lievito di birra: 25 gr (un cubetto)
zucchero: 2 cucchiaini
sale fino: 1 cucchiaino
Sciogliete lo zucchero e il lievito in un bicchiere d’acqua tiepida, mescolate bene e lasciate riposare cinque minuti.
Setacciate in una grande ciotola le farine e il sale, mescolate bene, fate una fossetta al centro e versatevi il lievito disciolto. Sbattete con un cucchiaio incorporando un po’ di farina, finché non avrete ottenuto una pappetta molle. Lasciate riposare mezz’ora, al riparo da correnti.
Riprendete a sbattere con il cucchiaio cercando di incorporare tutta la farina e aggiungete tanta acqua tiepida quanta ne serve ad ottenere un impasto morbido ma che non vi si appiccichi alle mani. Lavoratelo a mano dentro la ciotola finché non si stacca dalle pareti formando una palla.
Rovesciatelo sul piano da lavoro, dategli otto-nove torciture e poi rimettetelo nella ciotola pulita, ungetelo con un cucchiaino d’olio e sigillate con la pellicola. Lasciatelo lievitare in un luogo riparato finché non raddoppia di volume (ci vorrà un’ora e mezzo circa).
Accendete il forno a 220°. Rovesciate l’impasto sul piano da lavoro, schiacciatelo delicatamente col palmo della mano, dividetelo in tre pezzi e fatene una treccia. Mettetela in uno stampo rivestito di carta forno e fatela lievitare ancora fino a che non supera di qualche centimetro i bordi dello stampo.
Infornatela per 30 minuti, controllando che non scurisca troppo (nel caso, metteteci sopra un foglio di alluminio). Poi estraetela dal forno, sformatela, e proseguite la cottura senza stampo per altri 5-10 minuti abbassando un po’ la temperatura.
A cottura ultimata, fate raffreddare il pane su una gratella da pasticciere. Si mantiene per qualche giorno, appoggiato su un tagliere con la parte tagliata rivolta verso il basso.
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Grazie a…
Irene e Stefi per il premio, che mi costringerà a vincere la mia naturale ritrosia e a raccontarmi in 10 risposte.
1) In quale animale ti incarneresti?
Un’aquila: vive così in alto che vede più sole di tutti, dall’alba al tramonto
2) Di chi o che cosa non potresti fare a meno?
Delle persone e dei libri che amo. E del profumo
3) Cosa apprezzo di più di una persona?
L’intelligenza e il coraggio
4) Di che colore preferisco vestirmi?
Di blu, in ogni sua sfumatura
5) Definisciti con tre parole:
Perfezionista, caparbia, poliedrica
6) Un viaggio che vorrei fare o un paese che vorrei visitare:
Il Tibet com’era fino a cinquant’anni fa
7) Citazione preferita:
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano” (Antoine de Saint-Exupéry)
8) Cosa ti piacerebbe fare:
Contribuire a diffondere l’idea che un’educazione alimentare è fondamentale per i ragazzi e convincere la gente che si può cucinare e mangiare bene senza complicarsi la vita
9)Se non ti dedicassi a quello che fai cos’altro ti piacerebbe fare:
Il vignaiuolo
10) Qual è la tua maggior stravaganza?
Evitare accuratamente i parrucchieri e non portare orologi.
Ingredienti: farina bianca 0 e 00 • farina di castagne • farina Manitoba • lievito di birra • zucchero semolato
ben tornata a casa allora…e con una pagnottona come questa è un bel tornare direi..baci
I rientri alla routine sono sempre un pò pesanti…però la tua pausa caffè sarà stata anche poco da signorina ma è a dir poco superlativa…forse perchè adoro le castagne….proverò a rifarlo…bravissima…ciaoooo
una brioche al giorno si dovrebbe chiamare il tuo blog! e io son solo che contenta:D
è sempre bello passare di qui
Ciao!! Questo pane alle castagne deve essere delizioso, di carattere si ma delizioso! Me lo stavo già pregustando col burro salato e la marmellata. Ottimo abbinamento! Complimenti anche per aver sopportato gli operai in casa!
elisabetta
Che bello, i tuoi post così ben raccontati mi piacciono sempre un sacco…mi affascinano, mi evocano immagini nella mente 🙂
E’ sempre un piacere leggere di te.
Sai che il burro salato non lho ancora mai provato?
Mi incuriosisce e tutte le volte che lo vedo dico..ah questo lo devo comprare, poi lo mollo lì n altra volta O_o
Con i mirtilli come saprai ci vado a nozze ^_^
Bravissima come sempre…
Oh vero, i biscottini infiocchettati!ahahaha, troppo in sintonia e pure lo stesso giorno! 😀
Bacioni!
P.S. prossima volta vengo a recuperare un po’ di neuroni in campagna con te O_o
Sabrine, buona settimana !
Deve essere ottimo il tuo pane di castagne. Mi deciderò a farlo anch’io visto che mi piacciono le castagne (anche se per me sono troppo caloriche)…ma le tue spiegazioni sono così precise che forse una, come me, che non ha mai fatto il pane in vita sua… potrebbe riuscirci.
Un bacio.
Che bel pane Sabrine, i rientri non sono mai facili ma pian piano si ritorna alla routine. un bacione.
Io adoro quel sapore “deciso” del pane alle castagne
Fantastico!!!Questi pani sono buonissimi
Ben tornata!!!
UN abbraccio
Che belli i tuoi pani Sabrine…Grazie mille per gli auguri, purtroppo essendo sotto studio non mi sono concessa molto per il mio compleanno…rimedierò con le prossime festività! Un abbraccio
Che buono deve essere questo pane
Non ho mai provato questo pane, ma mi ispira decisamente! Magari al mio rientro in Italia lo provo, con i dovuti attrezzi 😛 eheh…
Mi piace il tuo consiglio di abbinamento: burro salato (mhmm) e marmellata! che bbbbono!
Bacioni
Marti
PS: ti posto di seguito il commento di risposta al tuo, nel caso non l’avessi visto ;-): mi piacerebbe tu mi raccontassi di te :-)… parli di Brux come se la conoscessi proprio bene, ci hai vissuto? L’ambiente mi interessa, un po’ perchè sono scout e quindi “Lascia il mondo un po’ meglio di come l’hai trovato” è uno dei nostri motti, e un po’ perchè amo lo scorrere delle stagioni, l’alternarsi, il caldo e il freddo, e poi il caldo, la frutta e la verdura di stagione, amo tutto questo, e non voglio rinunciarvi!
La foto è semplicemente splendida!
Viene davvero voglia di addentare lo schermo… 😉
Bella idea il pane alle castagne per le colazioni autunnali.
Buona settimana cara!
addirittua con le castagne!!! adesso voglio provarlo anch’io, sono curiosa!!!
nooooooooo questo pane è fantastico!!!!!!adesso mi hai messo la pulce e devo provarlo,delizioso!!!!baci imma
che bel pane! burro salato e marmellata per me è ok, comunque 😛 eheh
baciotti
*
Un pane dal gusto rustico è conciliante perchè compensa parimenti la rudezza di certe contingenze. Per me vale lo stesso anche quando devo comprarlo, figurarsi con uno fatto in casa…ottimo.
Sarò ripetitivo ma mi piacciono le ricette versatili come questa 🙂
Che golosa quella fetta…mi incuriosisce molto il pane alle castagne!
Un abbraccio e buon inizio settimana
Sabrine qusto pane è favoloso!! E golosissima la farcia sopra!!!
Buona settimana!!!!
Non mi è mai riuscito bene il pane alle castagne… ma il tuo è molto invitante! Burro salato lo adoro, sì!
pensa che mi piace così tanto il messaggio del piccolo principe che l’ho regalato come bomboniera al mio matrimonio!
Mi piaccioni i pani (e non solo) di carattere. Penso che hai trovato un’ottima terapia 😉
Infine, ho adorato l’ultima tua confessione 🙂 Buona serata
P.S. grazie per quel che hai detto di là
Noi con questo pane abbiamo smepr eil problema che non lievita! forse perchè mettiamo tropppa farina di castagne! certo..è prorpio buonissimo!
un bacione
Mi fa gola questo pane!!!
è la mia settimana delle castagne!
e pensare che finora le avevo mangiate solo arrosto o lesse.
invece ho provato con la pasta, poi la carne,e il pane mi mancava… e ora ho risolto. grazie sabrine!
a me piacciono i pani rustici, semplici e austeri: credo che questo sia perfetto.
col burro salato poi… che bontà!
piera: Grazie! In effetti la pagnottona (che poi in realtà sarebbe una forma rettangolare) ha contribuito a risollevarmi l’umore… A presto
Lady Cocca: il problema non è tanto il rientro alla routine, quanto il pasaggio repentino da una routine all’altra… Grazie per le tue belle parole e… se provi a fare il pane, faccelo sapere! A presto
Genny G.: hai ragione la HMBS (home-made bread syndrome, come la chiamo io) non mi dà tregua in questo periodo. Saranno i primi freddi, sarà quell’aria pre-natalizia… ogni scusa è buona per sfornare lievitati! E so che rischio di annoiarvi: mi ci metterò d’impegno a postare qualcosa di diverso. Tiro fuori un po’ di foglietti dalla teiera-archivio, va bene? Ciao!
Ale: grazie, sei molto gentile…
ELI: gli operai in casa avrebbero meritato ben altro che questo pane, ma per fortuna sono acqua passata… Quanto al pane, lo puoi abbinare anche a carni e salumi, e a tutti i piatti “forti” dell’autunno. Ciao!
Daphne: Grazie! Non conosci il burro salato? Per me è indispensabile, soprattutto con gli abbinamenti dolci e per fare quasi tutti i dolci (è straordinario con quelli a cioccolato): provalo e fammi sapere cosa ne pensi. Quanto ai fiocchi: era da un po’ che mi astenevo dal farli, ma la bambina di Daniela … me lo ha strappato! Buona serata
virgikelian: grazie, anche a te! Guarda che questo pane è molto facile da fare… e quanto alle calorie, tieni presente che di farina di castagne ce ne sono solo 100 grammi! Fammi sapere se lo fai, a presto
EssenZadiCanneLla: non sono facili i rientri né le partenze, ma soprattutto sono faticosi i passaggi da una routine all’altra (non è che quando parto sia propriamente in vacanza…). Grazie per il sostegno. Buona serata!
Maurina: quindi lo fai anche tu? Sono curiosa… hai una tua ricetta da passarmi? Nel caso, mi farebbe piacere… Ciao!
marifra79: Grazie! Ricambio il saluto, buona serata
Lauretta and Mary: cara ragazza, in questa fase della tua vita lo studio viene prima di alcune altre cose (non tutte, ovviamente…). Sono certa che ti rifarai dei mancati festeggiamenti. Anzi, facci sapere per quando sono previsti, così magari ti facciamo un dolcetto anche qui… Ciao!
Ma lo sai che l’aveva fatto anche la mia mamma? L’ha poi usato per preparare dei crostini con lo chèvre e secondo me, in effetti, con i formaggi si sposa benissimo! A me le ricette per signorine piacciono cum grano salis, ogni tanto una cosa un po’ più robusta la vedo bene!!!
steval:
steval: è un buon pane, un po’ particolare, ma buono… Ciao!
Marti: Cara Marti, tu sai – vero? – che a Brux c’è un negozio carinissimo nel quale trovi tutti i “dovuti attrezzi” che ti possono servire in cucina? Si chiama Dille&Kamille (16, Jean Stas 1060 Sint-Gillis, una traversa di Av. Louise). Magari lo conosci già, ma per me è sempre una festa farci un giretto quando sono lì… no, non ci ho vissuto, ma la conosco bene, ci vado appena posso e ho una persona cara che ci vive da anni. L’ambiente: sottoscrivo tutto, pur non essendo scout, e mi fa piacere che una giovane ragazza come te mi dica “non voglio rinunciare a tutto questo!”. A presto Marti
Carolina: Grazie! Ma non farmi avere sulla coscienza un’intossicazione da monitor… piuttosto compra della farina di castagne e accendi il forno! Buona serata
Micaela: … e non solo! Io il pane lo faccio con tutto: letteralmente. Se ci provi anche tu a fare questo, mi farebbe piacere sapere com’è andata. Ciao!
dolci a…gogo!!!: l’importante è che la pulce non finisca tra la farina di castagne… Buona serata!
tartina: burro salato e marmellata (possibilmente non troppo dolce) vanno sempre bene… almeno per me. A presto!
Gambetto: bravo… questo compensa proprio la rudezza delle attuali contingenze. Non è esattamente lo stesso mood dei giorni della brioche al mandarino, ma che ci vuoi fare… diciamo che certi momenti servono ad apprezzarne di più certi altri! Buona serata a tutti e due, a presto
Simo: la curiosità è alla base di tutte le scoperte… compra la farina di castagne e accendi il forno! Ciao
stefi: la “farcia” è a piacere, indipendente dal pane… ma questo è buono, anche se un po’ ruvido di carattere. Buona serata
iana: non ti è mai riuscito il pane alle castagne? Forse perm problemi di lievitazione… la farina di castagne ci mette un po’ di più a lievitare, sembra sempre un po’ pesante nell’impasto. Ecco perché qui ne ho messa solo 100 grammi. Se ti serve aiuto per provarci: sono qui. Ciao!
Paola: mi fa piacere saperlo. Secondo me è una frase bellissima: l’idea che il bambino che siamo stati debba sempre farci compagnia è meravigliosa… Ciao
A presto 🙂
che buono questo pane di farina di castagne, io lo vedrei benissimo accompagnato ad un bel tagliere di formaggi con un buon bicchiere di vino rosso. Dici che posso farlo anche con la macchina del pane?
dada: il pane (ma forse tutta la cucina in generale) è davvero terapeutico, perché è un cibo antico, saggio, buono. Questo è un pane con una vena di ruvida stranezza, proprio come la mia confessione n.10. Buona serata
manu e silvia: non siete le prime che sento: la farina di castagne è un po’ pesantuccia, nel senso che ci mette un po’ di più a lievitare. Ecco perché qui ne ho messa solo 100 grammi… Riprovateci, sapendo però che un pane con farina di castagne non sarà mai soffice come un panbrioche di sola Manitoba. Se vi serve aiuto, sono a disposizione. Ciao!
Lory: e allora accendi il forno! Buona serata
luxus: Grazie per le tue parole gentili. Anche per me le castagne sono una scoperta relativamente recente. E ti dirò: fin qui non mi hanno mai deluso. Vedo con piacere che hai compreso appieno il carattee di questo pane: semplice, rustico, austero… potrebbe essere un carattere vagamente sardo? …
Onde99: Verissimo, questo pane di castagne va bene con tutti i formaggi corposi, tipo brie e pecorini stagionati, ma anche con i formaggi di capra un po’ acidini. Buona serata!
Gambetto: a presto, e mi raccomando: niente caccavelle volanti.
Micol: Brava, lo vedi benissimo nei suoi abbinamenti preferiti (oltre al mio personalissimo con burro salato e marmellata…). Non saprei dirti se viene bene anche con la macchina del pane, so solo che la farina di castagne è un po’ più pesante delle altr, nel senso che ci mette più tempo a lievitare. Ma forse potremmo chiedere a qualcuno qua in giro… Qualcuno ci sa dare suggerimenti su come fare questo pane con la mdp? Micol, attendiamo fiduciosi e solitari, come la particella di sodio dell’acqua minerale in quella famosa pubblicità… Ciao!
non l’ho mai assaggiato ma immagino il sapore fantastico…un bacio
Annamaria
Che meraviglia!Con burro e marmellata di mirtilli poi…
Ti ricordi degli esperimenti con la frutta di cui ti avevo scritto? Ecco, era un pane alle castagne e cachi 🙂 Ma era ancora da perfezionare e per questo non volevo parlartene 😉 Ho usato anch’io l manitoba, ma al posto della 00 ho messo della farina di farro integrale. Poi l’ho impastato praticamente solo con tre cachi molto maturi e ben frullati. Però ho avuto qualche problema in cottura perchè dentro era ancora troppo morbido (colpa dei cachi? troppi?) e fuori era scuretto. Ora aspetto chematurino ancora i cachi per riprovare.
E’ un pane leggermente dolce vero?
Basta poca di farina di castagne rispetto alle altre, si sentiva tanto?
Ciao Sabrine, ho fatto un giretto troppo veloce sul tuo blog che ripeterò presto, con più calma.
Intanto ti ringrazio per la visita e spero di ritrovarti presto…….:O)
Complimenti per questo pane che ha tutta l’aria di qualcosa di mooolto buono.
ho postato da poco anch’io un pane alle castagne osando un po’ più sulla farina di castagne… anche il mio è migliorato nel tempo… e ti dico godurioso con le cipolline in agrodolce!!!! lo rifarò e lo proverò con la marlellata a colazione… ps è ottimo anche con il suo omonimo miele!!! Ciao Vale
🙂
I tuoi post sono sempre una delizia…in tutti i sensi…
Bentornata a casa allora…
(p.s….anche io faccio il muso lungo per qualche ora quando mio marito torna dopo qualche viaggio…ma non è un vero muso lungo….è un modo un pò “orso” di fargli capire che mi è mancato tanto)
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Cara Sabrine, è possibile contattarti via mail? avrei bisogno di chiederti una cosa 🙂
Ti abbraccio e ti faccio i miei complimenti per il tuo blog che è stupendo. vado subito a controllare di averlo già inserito nei link!
unika: Grazie Annamaria. Se non l’hai mai assaggiato, perché non ci provi? A presto
Gloria: con burro e marmellata, ma anche con formaggi stagionati, con salumi, con cacciagione… Insomma, prova a farlo e poi decidi tu a che cosa si accompagna meglio! Buon pomeriggio
Isafragola: forse tre kaki sono davvero tantini… magari rendono l’impasto un po’ troppo pesante (c’è anche farina di farro…). Io riproverei diminuendo la farina di farro (la sostituirei con 00 o altra Manitoba) e poi partirei da 1 massimo 2 kaki. E comunque sono curiosa: fammi sapere!
zucchero d’uva: E’ un pane appena dolciastro, e un po’ acidino (tipo pane nero): non è dolce come le castagne bollite, per intenderci. E di farina di castagne io ne ho messa poca (il 20%) perché essendo priva di glutine (almeno questo mi risulta) fa fatica a lievitare: ecco perché le ricette che ne prevedono dosi maggiori danno problemi di levitazione… la farina Manitoba compensa il problema.
Il sapore della farina di castagne, in queste dosi, si sente ma non è forte come ad esempio nel castagnaccio (che a casa nostra non piace): si avverte appena, il sapore e la consistenza sono quelli di un pane rustico, tipo toscano o pane nero tedesco. Se hai altre curiosità in merito… sono qui! A presto
luly: grazie e benvenuta nella mia cucina. A presto!
VALENTINA “cuoca” PER PASSIONE: molto interessante Vale… proverò anche il tuo pane. Mi incuriosisce il fatto che tu hai usato molta farina di castagne: il pane era morbido? E non hai avuto problemi nella lievitazione? Ciao
Gambetto: ragazzi miei, bello il post di oggi. Il tiramisù non è tra le cose che mi fanno impazzire, ma l’idea di farlo alla vostra maniera, senza mascarpone, mi piace un sacco… E adesso vengo a dirvelo anche a casa vostra…
AndreaOcchiNeri: Grazie per il bentornata. Musi lunghi? Sei una ragazza saggia, la tua è una giusta osservazione… ma non sarebbe meglio un sorriso? Lo dico a tutti voi, gente un po’ umbratile. Grazie e a presto (attendiamo nuovi lavori natalizi…)
izn: Cara izn, grazie di cuore per il tuo commento. Colgo l’occasione della tua richiesta per aggiungere – finalmente! … diranno alcuni… – un mio contatto mail: lo troverai in alto a destra sotto la mia foto. A presto!
Mi fa veramente piacere che ti piaccia l’idea…più che una ricetta è una ‘scorciatoia’ golosa…quanto basta per tenere testa a qualche cenetta improvvisata 😛
come mi è piaciuto questo post, sai quando scopri un nuovo blog e ti senti subito in sintonia con chi scrive?
pane alle castagne!?! che voglia di provarlo, tra che è pane, tra che ci sono le castagne (sono in fase di sperimentazione selvaggia) tra che è un po’ rustico…
Peccato che ora non ho troppo tempo, me lo tengo per l’occasione giusta!
Vedendo il tuo pane alle castagne, con uno strato abbondante di burro e di mrmellata, mi viene l’acquolina in bocca!
Abbiamo in comune la passione per il blu!
Ciao,
che meraviglia!
Vedo già questo Pane Profumato sulla mia tavola della Domenica!
Le tue indicazioni sono così precise che dovrei riuscirci!
Un saluto
Kemi
E’ un bello sfogo con una ricettina niente male.
Grazie per la visita nel mio blog.
Buona notteùMandi
buonissimo deve essere questo pane!! complimenti!!
un bacione e buona notte!!
Gambetto: L’idea mi piace eccome! E non ti schermire: vi siete inventati (anzi: lei si è inventata) proprio una bella cosa! Buona domenica
Cavoliamerenda: Beh, in effetti almeno 3 ore e mezza ci vogliono… Una cosa da domenica rilassata, insomma. Benvenuta qui. A presto
Elisa: Il blu… io lo trovo perfetto in ogni occasione, dai jeans ai cappottini formali, ai maglioni di tutti i tipi. E’ un colore naturalmente elegante, ecco. E comunque il pane alle castagne è buono anche se di un altro colore… A presto!
kemikonti: E’ proprio un pane da fare con calma la donenica (almeno le prime volte), Ci vuole un po’ di più per la lievitazione perché la farina di castagne è più pesante, e povera di glutine. Se hai bisogno di indicazioni … sono qui! A presto
Rosetta: Grazie! A presto
katty: Vedo che anche tu scrivi a notte fonda… ciao!
Grazie come sempre 🙂
Buon inizio settimana :))
Gambetto: Non per importunarti a scoppio ritardato… ma è che mi piace avere l’ultima parola, almeno qui! Ciao!
Cara Sabrine,non avrei mai osato fare il pane!Da quando frequento il suo blog:lo faccio ogni 2/3giorni!Faccio pane per la colazione;per la merenda;per il pesce;per la carne!Provo le varie farine (siamo intolleranti),mi destreggio con i lieviti!Oggi ho fatto il pane con la farina di castagne e in famiglia erano stupiti!Grazie Sabrine!!!