Pain d’épices
In genere il pain d’épices inizio a farlo un po’ prima di Natale: è una di quelle ricette che hanno la capacità di creare un’atmosfera, e il profumo di spezie e di miele che si spande per la casa mi induce una piacevolissima regressione.
Ma datosi che è appena ottobre, che non fa affatto freddo, e che all’atmosfera natalizia sono ben lungi dal pensarci (anzi, rimpiango ancora le giornate di mare…) non si capisce come mai ieri mi sia venuta voglia di sfornarne uno. Non me ne sono neanche accorta: ci vuole talmente poco a farlo, che ci ho ragionato su soltanto quando ho iniziato a sentirne l’inconfondibile profumo.
Un piatto fuori stagione mi fa in genere l’effetto delle luminarie a febbraio: un che di sciatteria, qualcosa che ci si è dimenticati di fare per bene. Ma la cucina non è solo figlia delle stagioni: ci sono i moti dell’anima, i desideri improvvisi, la voglia di qualche cosa e l’indulgenza che ci consente di assecondarla…
E quindi ero lì, che mi interrogavo sul perché di quel dolce particolare in una giornata di sole, con la mente che vagava a ritroso pescando ricordi natalizi pregressi, quando è squillato il telefono. “Signora, le confermiamo che il nostro tecnico sarà da lei domani alle 13.30”.
Ho capito tutto all’istante. C’era un anfratto recondito del mio cervello nel quale avevo occultato l’appuntamento con il tecnico della caldaia, un energumeno che a ottobre si presenta e in un’ora devasta la cucina. Uno che una volta ha sparato l’aria compressa non so dove e una nube di fuliggine nera ha avvolto tutto che pareva di stare a Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio. Uno che ogni volta si dimentica un qualche arnese in magazzino e deve tornare il giorno dopo. Uno che per un’ora che ti sta in casa te ne genera ventiquattro di lavoro per rimettere in ordine.
Un incubo si stava materializzando all’orizzonte. Io avevo fatto di tutto per proteggermi – dimenticando – ma qualche informazione fuoriuscita dall’anfratto mi era comunque arrivata: “Energumeno in arrivo. Stress assicurato. Garantirsi un po’ di benessere preventivo per meglio affrontare lo sconquasso.” E io avevo infornato un pain d’épices…
Ne è rimasto un bel pezzo, che mi servirà per affrontare questa giornata sulle barricate: io contro l’energumeno. Pan di spezie e té al gelsomino saranno i miei generi di conforto (ma può uno presentarsi all’ora di pranzo?). So di poter contare sulla vostra solidarietà.
Buona giornata a tutti
PAIN D’ÉPICES
INGREDIENTI
farina integrale: 200 gr
farina bianca 00: 100 gr
miele liquido: 250 gr
latte: 130 ml
yogurt: 2 cucchiai
uova: 1
miscela di spezie: 2 cucchiai rasi
semi di anice: 1 cucchiaino
sale: un pizzico
lievito vanigliato: 1 bustina
Accendete il forno a 170°. Foderate con carta forno uno stampo da cake (il mio è da 25 x 10 cm).
Scaldate il latte, scioglietevi il miele fate raffreddare. Setacciate le farine, il lievito, il sale e le spezie e versate tutto nel mixer. Poi aggiungete il latte con il miele, lo yogurt e l’uovo e lavorate per una ventina di secondi.
Rovesciate l’impasto nello stampo e infornate per 40-45 minuti.
Si mantiene per diversi giorni, meglio se avvolto in carta d’alluminio.
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Un vero pain d’épices…
… dovrebbe esser fatto soltanto di farina di segale, miele e spezie: niente burro, né uova. Questo mio un ovetto ce l’ha, ma funziona così bene (ed è più morbido) che io continuo a farlo così. Mi raccomando: non lo dite in giro…
Quali spezie?
La tradizione vorrebbe la cosiddetta “miscela 4 spezie”, un mix di aromi molto diffuso la cui composizione può variare a seconda della latitudine. La “4 spezie” francese comprende in genere pepe nero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano, ma vi si può trovare anche lo zenzero.
Io, che quanto a spezie non sono una purista, mi accontento di una bustina con su scritto “Droga La Saporita” con dentro coriandolo, cannella, semi carvi, chiodi di garofano, noce moscata e anice stellato, a cui aggiungo un po’ di “Cannella Goa Indonesia”. Dimenticavo: entrambe marca “Via delle Indie“, con stabilimento in provincia di Aosta… non c’è che dire, la rotta è cambiata dai tempi degli esploratori portoghesi…
P.S.: come ogni Compagnia delle Indie che si rispetti, anche questa valdostana spedisce per posta tutto quel che volete…
Grazie a Isa…
… assidua sperimentatrice delle mie ricette, che mi ha indicato un errore nel testo. A riprova del fatto che questa non è affatto una cucina virtuale ma una cucina vera, in cui le ricette non si raccontano e basta ma si provano, si commentano, si criticano, si emendano… e poi – magari – si trasformano anche in qualcosa di buono da mangiare! (la correzione suggerita da Isa è stata apportata il 26.04.2012)
Ingredienti: farina bianca 0 e 00 • farina integrale • latte • lievito per dolci • miele • miscela 4 spezie • semi d'anice • uova • yogurt e yogurt greco
ciao Sabrine,
Alice e Martino vorrebbero conoscerti meglio e quindi ti hanno assegnato un meme, quando vuoi passa da noi a ritirarlo. baci ele
povera Sabrine…e scommetto che l’energumeno non è nemmeno un bel fustacchione a torso nudo…uff..
vabbè, menomale che il tuo subconscio ti ha anticipato a ti ha condotto verso il forno prima del tempo!
ma questo pan d’èpices, che non ho mai assaggiato, è tipo un plumcake? o è meno dolce?e si inzuppa nel latte/tè oppure è una cosa tipo il pane che va spalmata con qualcosa?
arghhh l’uomo della caldaia!!! un incubo che si profila allìorizzonte…hai fatto benissimo a preparare qualcosa che ti risollevi il morale dopo il passaggio degli unni…;)
Un bacione
fra
Aiuto i tecnici!
Un incubo che si ripresenta… Io credo di essere allergica! 😉
Hai ragione, il pan d’épices fa tanto Natale…
Forse il tuo era un tentativo di richiamare un autunno un po’ più autunno…
Buona giornata!
Conosco bene il pain d’épices, ora mi dai la possibilità di farlo da sola!! Grazie!
Tutte quelle spezie creano un profumo divino. Lo adoro.
Che dire della caldaia o meglio l’uomo della caldaia. Ho dovuto subire due interventi quest’anno. Uno di questi mi ha quasi allagato la cucina rompendo qualcosa e facendo uscire tutta l’acqua.
questo lo adoro!!!! e il the al gelsomino..ti vengo a far compagnia con l’energumenro???
Ce ne scampi e liberi!!!!!!Sono davvero una seccatura!
Natale…questo te lo copio!!!Non vedo l’ora che arrivi!!1
Ciao! la caldaia!! la nostra si impalla ogni anno..ma i nostri genitori dicono che è normale…si..e i pomeriggi al freddo uun pò meno però!!
Ti sei presa d’anticipo con questo pane! sai che non l’abbiamo mai fatto? con le spezie è adattissimo al periodo natalizio…quasi quasi quest’anno rimediamo!!
un bacion
non ti invidio proprio!! meno male che il tuo inconscio ti ha suggerito questa bontà!
Sabrine ma dove lo trovi il mix di spezie? io sto impazzendo a cercarlo!!
Chissà che meraviglioso profumo per casa…questo è un profumo che mette positività…e ti farà pesare meno l’arrivo dell’energumeno, eheheheh…
Un abbraccio
ottima idea per coccolarsi! quasi quasi mi segno la ricetta per quando dovranno venire gli operai da me
ciao
ele: grazie, siete molto gentili. Dovrò decidermi a fare una pagina per metterli tutti assieme, non vorrei annoiarvi con tutte queste note su di me… Buona giornata
Cuochella: guarda, fosse anche un adone, non me ne importerebbe un bel niente… Pain d’èpices: è tipo un plum cacke, ma un po’ più asciutto (non ha grassi) e molto profumato per via del miele e delle spezie. Lo puoi mangiare da solo quando è appena fatto, poi tende a indurirsi un po’ e allora lo consumi con sopra burro e marmellata, o tostato, o per preparazioni che prevedono l’uso di pane secco (in Francia, ci fanno pure alcune terrine di carne). A me piace con il té. In definitiva, è meno soffice di un plum cake, e ha una consistenza particolare, lievemente gommosa per via del miele. Io ci metto un’intera bustina di lievito, vedo che in altri blog ci sono ricette con molto meno (ma mi chiedo come si possa poi riuscire a mangiarlo…). Spero di essere stata esauriente, a presto
Fra: guarda, quando ci sono queste giornate mi viene il malumore in anticipo… ma ti dirò, vedo un bel po’ di solidarietà nei commenti a questo post e mi fa molto piacere. Grazie, a presto
Carolina: richiamare un autunno più autunno? Ma io spero che ci sia bel tempo la settimana prossima per farmi un ultimo bagno al mare! No, no, questo era proprio un retropensiero indotto dal vandalo della caldaia… Grazie anche a te per la solidarietà, a presto (tricotti ancora?)
Solidea: molto gentile, mi fa piacere quando vieni. A presto
Dajana: noi dovremmo fare una raccolta di disavventure in cucina… ma non di soufflé che non si montano, bensì di danni prodotti da tecnici vari! Buona giornata
genny: magari!… ma sei proprio sicura? Guarda che la mia cucina oggi non è affatto accogliente… Comunque grazie del pensiero, a presto
marifra79: io aspetterei ancora un po’ per Natale… finché fa bel tempo tenderei a prolungare l’autunno. Buona giornata!
Oh sì…
Un ultimo bagno ci sta sicuramente…
Ho assaggiato quest’anno un pain d’epice francese e, per una estimatrice delle spezie, qaule sono, è stato amore incondizionato.
Mi piacerebbe assaggiare questa versione home made, dal conforto sicuro :))
manu e silvia: avete ragione, sono in largo anticipo sul Natale, ma… mi è uscita così! Un desiderio di conforto, ecco tutto… Grazie per il commento “solidale” e buona giornata ragazze
il_cercatOre: sì, oggi non sono proprio da invidiare… per questo apprezzoparticolarmente i commenti affettuosi. Grazie!
Simo: hai ragione, mi sono posta un attimo dopo aver pubblicato il post il problema del reperimento spezie. Io le trovo al supermercato, oppure in quelle piccole drogherie che sono ormai più diffuse nei piccoli paesi che non nelle grandi città. Ma all’occorrenza, trovi nelle note in fondo alla ricetta il link alla ditta che fa anche commercio online. Buona giornata (se lo fai fammi sapere, che mi fa piacere…)
Pinar: guarda, mi fa piacere se ti segni la ricetta, ma davvero non ti auguro gli operai! Ciao, a presto
e certo che hai la nostra solidarietà!! Anche noi abbiamo la sfortuna di avere la caldaia in cucina e quindi capiamo benissimo quello che accadrà!! A questo aggiungi che quando l’energumeno arriva da noi abbiamo sempre il dubbio che si approfitti dellla nostra ignoranza e quindi allo sconforto fisico delle pulizie post-tecnico si associa lo sconforto psicologico!!!! 🙂 coraggio!!!
Carolina: il mio record personale è 30 ottobre: un bagno bellissimo nel mare grigio azzurro, sola. Uno di quei lussi veri, che ti fanno dire: “Non mi serve altro”…
lenny: il pain d’épices o piace molto o non lo si mangia affatto. Ha un sapore e un profumo così decisi, particolari… Io sto pensando da tempo a una versione più soffice (che non sarebbe in linea con la tradizione… ma chi se ne importa), se per caso mi viene bene magari te lo faccio sapere. Grazie per il commento, a presto
Lauretta and Mary: ma sapete che tutti questi commenti di gente (donne…) che comprende mi stanno tirando su il morale? Non me lo sarei mai aspettata… E’ che all’energumeno della caldaia in genere si sommano i commenti del tipo “ma cosa vuoi che sia, non c’è mica bisogno di ripulire tutto!”, ancora più frustranti…
Adesso, un po’ più forte grazie alla vostra solidarietà e alle parole di conforto, vado a incellofanare (orrenda parola, ma stamattina va bene…) il possibile: anche perchè vicino allo scompartimento della caldaia c’è la mia dispensa… Corro a mettere in salvo il mio prezioso archivio di farine, cereali, erbe aromatiche e risi… A più tardi (sigh!…)
Ma allora quelli della caldaia sono davvero una specie a parte! Quello che viene qua ha la pancia come un cocomero, una barba lunghissima grigia con sempre dei pezzi di cibo incastrati in mezzo e porta sempre un improbabile cappello da cow boy. Comunque, io era da un po’ che analizzavo ricette di pain d’epices per arrivare a natale diciamo preparata, non l’ho mai fatto ma mi fa una voglia! Grazie per avermene regalata un’altra versione!
questa ricetta la segno sicuramente!! ti riuscito una meraviglia!
Io invece attendo il tecnico della lavastroviglie..vale lo stesso il pn d’epices?!TRoppo buono e davvero bellissimo il tuo!
bacione&taaaanta solidarietà!
ciao sabrine,
sto sorridendo perchè immagino la scena e…. la conosco! ogni volta che un tecnico deve mettere piede in casa io comincio ad innervosirmi, specialmente se il caos verrà fatto in cucina, che è a vista sul salotto…. l’ultima volta uno dei due, tecnici, mi guarda e mi dice “posso appoggiare la scocca della caldaia sul divano?” mi ha preso un colpo, scocca nera fumo, divano chiaro…… lasciamo stare…. per il pan d’epices ti confesso che anche io ieri ho fatto, decisamente in anticipo, un tacchino che sapeva di natale. ci ho pensato su è alla fine ho deciso che era una prova tecnica! superata col massimo dei voti 🙂 ancora stamani l’aroma di cannella e anice stellato mi stanno impregnando casa. buona giornata!
Anche qua l’energumeno della caldaia passa all’ora di pranzo, ma di una calda giornata di luglio ….
Non sai quanto ti ringrazio per il link al sito via delle indie… usavo la droga saporita per il panforte (anche io faccio un richiamo al Natale) e veniva una meraviglia, da quando non riesco più a trovarlo mi faccio la mia 4 spezie da sola, ma si vede che doso male gli ingredienti perchè non riesco ad avere lo stesso risultato!
pain d’épices vs tecnico della caldaia
Una bella sfida vero?!…ma il tuo pain mi sa che compensa abbondantemente tutte le storture che fanno da strascico a queste doverose ed inevitabili visite ;-P
PS
Stavo eventualmente pensando alla mia versione, visto alcune intolleranze…
Sai la cosa che più mi piace di questa preparazione e che se anche te ne avanza un pò, poi la passi al forno e vengono delle fette biscottate ‘epiche’ 😛 da usare anche per qualche dolce al cucchiaio ;-P
buonissima questa ricetta, voglio provarla! le foto sono stupende come sempre! un bacione.
Ehm, ehm, cosa posso dire a commento del pain d’épice natalizio quando ancora (e spero fino a domenica, dai si che che la possiamo fare) io passo la mia pausa pranzo in spiaggia per la mia passeggiata terapeutica di 6 km con i piedi immersi nell’acqua e con un sole ed un cielo da urlo? Anche se sto a Falconara Beach e non a Le Lavandou.
Posso solo dire che se penso all’inverno mi viene da piangere…
ps oggi faccio a mio marito la torta di yogurt con le gocce di cioccolato, così se la mangia per colazione invece delle merendine imbustate… si lo so, lo vizio, ma è tanto carino
io in teoria starei in quel paradiso che è la sardegna, dove gli ultimi bagni si fanno a novembre.
se quest’anno l’autunno non fosse spuntato ai primi di settembre… 🙁
buono il pan d’epice.io me ne preparo una versione un po’meticcia, col lievito di birra, e ci metto anche l’uvetta e le noci: serotonina a gogo’.
il tuo blog è rasserenante.
Per il tecnico ti capisco perfettamente, l’altra volta ci hanno portato la lavatrice alle 13 quando c’erano i peperoni sul fuoco e la tavola pronta per il pranzo (…). Per il pain d’épices ho trovato una bella ricetta due settimane fa e anche io mi sono detta che era troppo presto per farne uno, tra l’altro sarebbe il primo che farei. Qui pero’ il sole non c’é più da qualche giorno e sono iniziate le giornate piovose. Direi che dal punto di vista metereologico sarei giustificata nel prepararlo. Mi devo solo procurare le spezie e poi per novembre ne sfornero’ uno. La tua ricetta mi sembra più leggera di quella trovata nel gironale quindi me la segno. Un bacione!!
anche io non sopporto il tecnico della caldaia…. che sporca ovunque…e viene a rate…e deve sempre ritornare…
…in quanto alle spezie…adoro il profumo del natale…e questo dolce ..be…lo proverò senz’altro
ah ah ah..è vero, quando vengono sti personaggi è un grande stress!!!se poi ci provano anche……che barba!!!…
buono il Pain d’épices, mai fatto ma mangiato…credo che ci proverò!!
Brava!!
Ha ha ha: tecnici malefici… non preoccuparti hai tutto il mio supporto! Avevo recentemente visto un’altro pain d’epices girando per blog… comunque a Natale e dintorni è un vero conforto, una delizia, insomma lo adoro e la tua ricetta con annessa descrizione m’ha messo di buon umore!
L’energumeno della caldaia è in ritardo. Anzi, ha provato persino a non venire adducendo una scusa balzana, e mi ci è voluto un buon quarto d’ora di ruggiti per ottenere che venisse oggi… Io sono qua, con una scrivania che ospita pacchi di pasta, spezie, scatole di té… tutta la mia dispensa svuotata per l’occasione (c’è un passaggio obbligato per arrivare alla caldaia…). E il mio pain d’épices a fianco…
Sara: beh, il tuo è un campione della categoria! Il mio a vedersi sembra civile, sporca e basta…Fammi sapere se fai il Pain d’épices, sono curiosa…
Federica: troppo gentile… Grazie, Federica
Saretta: ricambio – con piena cognizione di causa – la solidarietà per l’infausto evento. A presto, resisti….
Babs: vedo che sai di cosa parlo… a te almeno hanno chiesto il permesso di appoggiare il pezzo al divano. Da me l’ultimo che è venuto in casa (telefono) l’ho trovato che con un cacciavite si divertiva a incidere la consolle… così, soprapensiero mentre telefonava al collega…. Parlando invece di cose belle (e buone) mi incuriosisce molto l’idea di un tacchino natalizio! Io non l’ho mai fatto e mi piacerebbe tantissimo imparare: dài, sperimenta e poi postaci la ricetta che di te ci fidiamo! Io aspetto eh? A presto e grazie per il commento di solidarietà…
Furfecchia: hai voglia a dire che si può far tutto da soli… mica vero! Sono d’accordo con te su questi mix di spezie: fatti in casa, sarà questione di proporzioni, non vengono la stessa cosa… Il link l’ho messo perché io ho un po’ la fissazione del far circolare le informazioni, dello scambiarsi esperienze… mi sembra che a questo debba servire il web. Quindi, quando posso, mi sforzo di semplificare la vita agli altri (spero di riuscirci, piuttosto…). Mi fa piacere che ti sia stata utile. A presto
Gambetto: hai perfettamente compreso lo spirito di questo gallico similpane. Non è una torta soffice, è una roba che deve servire anche per essere biscottata, tostata appena, o sbriciolata in un dolce al cucchiaio. Comunque sia, io me lo mangio anche così quando è fresco. A presto
Micaela: ti ringrazio di cuore. Provala questa ricetta, se non la conosci e se ti piacciono i sapori speziati. A presto
Marina: e me lo vieni anche a dire che passi la pausa pranzo passeggiando les pieds dans l’eau?!? Non serve Le Lavandou, Palombina va bene lo stesso… Fammi sapere se la torta di yogurt pro marito carino è venuta bene… A presto
luxus: quello della Sardegna è anche il mio mare (record personale 30 ottobre, mare grigio ma stupendo) e spero di riuscire a farmi un bagno la settimana prossima, anche se non sarò in vacanza. Pain d’épices con lievito di birra? Ma sai che ci stavo pensando anch’io, perché lo vorrei con lo stesso profumo ma soffice… tu come lo fai? Blog rasserenante: oggi avrei bisogno io di essere rasserenata…
Kristel: guarda il Pain d’épices leggero dev’esserlo per forza, perché non dovrebbe avere grassi di sorta. Dài, lanciati e facci sapere com’è andata… A presto
Ariel: signore, non immaginate che conforto sentirmi compresa in questo infausto frangente! Grazie anche a te per la solidarietà, a presto
Mi piaccino troppo le preparazione che sono buone da fresche per poi rinnovarsi sotto consistenze e piatti differenti.
Brava per la riuscita e per l’assecondare i moti dell’animo ancorchè quelli stagionali ;-P
Alla prox 🙂
Non mi parlare dei tecnici che capitano sempre a fagiolo nel momento peggiore a sconquassare tutta casa. L’ultimo che è passato da me..per l’appunto..l’idraulico, tentando di sistemare le tubature della caldaia, sul balcone, è riuscito a bucare il soffito di camera mia!! Che rabbia quando ho scoperto che i calcinacci si erano rovinosamente abbattutti sui miei papiri egizi e su un complemento d’arredo vietnamita!!! grrrr!!
Che profumo celestiale… il suo spunto rassicurante e caldo sarebbe perfetto anche oggi!! baci
purtroppo riesco solo ad immaginare il profumo e il sapore di questo pane fatato!!!deve essere davvero delizioso!!bacioni imma
è una meticciata, l’ho premesso.
http://maniinpasta.blogspot.com/2009/09/pane-alle-noci-con-uvetta-e-scorze.html
a questo pane puoi aggiungere la saporita, e visto che sei di casa in sardegna, anche un po’ di scorza d’arancia secca in polvere, o fresca.
ti assicuro che una fetta di questo è una stracoccola.
anche se lo cuoci nel forno della cucina (io ho quello a gas: quando lo cuocio lì lo metto nello stampo per plumcake).
per lo stress: sostituisci il te al gelsomino con una camomilla con una fetta d’arancia… buona, profumata e rilassante. conservo le fette di arancia surgelate in freezer proprio per questo ( e per le torte, ovviamente!)
buona serata.
solo oggi, per la prima volta, scopro il tuo meraviglioso blog, grazie alla visita fatta a ‘collina delle fate’, il pain d’epices l’ho assaggiato un pò d’anni or sono in francia , a strasburgo, il 10 dicembre visitando un mercatino di natale e ti ringrazio della ricetta.ciao Imy.
Sabrine, la torta la faccio domani che stasera mi è maturato un impegno di lavoro e di ‘sti tempi meglio prendere su tutto. Ho controllato il meteo, fino a sabato posso fare (Falconara stazione-Collemarino a/r) con i pieds dans l’eau, poi per quest’anno è andata. Sigh! Senti volevo chiederti una dritta sui feed rees che non ci capisco un tubo, posso?
@ Luxus le fettine di arancia congelate?!?! Ma lo faccio subito anche io, che idea meravigliosa e funziona anche con i limoni, ovvio.
Sulla motivazione di questo dolce non c’è che dire (e sei simpaticissima). E poi è vero è coccoloso, rassicurante, un dolce antico. Riesci sempre a trasportarci da qualche parte (non solo nella tua cucina 😉
Bhè, questa delizia e il mio adorato tè al gelsomino ti saranno senz’altro di conforto!! Ti siamo vicine! 😛
Pan speziato abbrustolito e qualche sorta di patè – dal canard al fagiano – che sia un po’ forte -con un bicchierino di rosso …se lo penso così non è che fa per forza natale…fa francese tuttalpiù!
pps- che fine ha fatto la teglia con la zucca? 😉 la mia non l’ho trovata saporitissima – in compenso le castagne-che sarà che arrivano da oltre i 1000 m – sono strepitosamente buone!dimmi se fai la pasta con le nocciole…
Beh, ma chi l’ha detto che certe ricette si debbano fare solo in determinati momenti!
I piatti li si prepara quando se ne ha voglia!
Anch’io questa settimana avevo voglia di asparagi anche se non siamo a maggio!!!
Conosco benissimo questo sito perchè è l’unico dove siamo riusciti a trovare il Suk per mia suocera che ci ha fatto impazzire perchè nelle botteghe della nostra zona non lo trova piu’.
Qual’è di preciso il prodotto che hai messo così vedo se ce l’ho o lo metto in lista per il prossimo acquisto!!!
wuaho!!!immagino il profumo di questo pane appena sfornato,che bontà!!
Ho sempre desiderato fare il pain d’épice, convinta che fosse molto complicato, non ho mai osato… ma devo dirti che ogni volta che leggo le tue ricette, mi viene una tale voglia di rifarle che mi sembra tutto più semplice!! Dagli ingredienti è proprio un dolce Natalizio, ma pensa che a me ricorda l’estate… le vacanze in Fancia e quei bellissimi mercati di prodotti naturali e dai profumi tipicamente francesi, che solo lì ho trovato… la amo davvero!!!
Un bacione e come sempre grazie,
Elisa
La tua foto mi ha rievocato subito i freddi pomeriggi invernali, forse i colori prevalentemente freddi in contrasto col caldo del dolce…non so’, ma mi è venuta voglia di inverno, caminetto e copertina di pile, magari un bel tè nero alle spezie e una fettina di dolce!!
Chissà se ne assaggiassi una fetta, altro che la cascata di immagini della Madeleine di Proust!
Baciotti
terrò presente questo dolce a Natale!! non l’ho mai fatto!!
però quel povero tecnico!! può darsi pure che sia simpatico chissà? (ci credo poco però di solito io penso positivo!!!) un bacione a presto!!!!!
E’ un piacere leggere le tue ricette di cucina incorniciate da racconti, a presto
@ marina
quando ti ritrovi dei buoni agrumi ecologici, conservali a fette nel freezer, disposte su un unico strato in un vassoio.
in questo modo una volta congelate, te le ritrovi ben staccate l’una dall’altra.solo allora trasferiscile in un contenitore da freezer.
all’occorrenza saranno come appena tagliate. 😉
Sabrine, spero che con l’idraulico poi sia andata bene e senza troppo stress!
Il pain d’epices non l’ho mai nè mangiato, nè preparato, ma credo che sarà un’ottima variante nel periodo natalizio ai pandori che io non amo molto!
Che buono il Pain d’epices, io lo adoro…basta chiudere gli occhi e si è gia a Natale. Ti abbraccio cara, a presto
buonissimo…
sicuramente hai affrontato tutto mooolto meglio…
bacio
piccipotta
http://www.amaradolcezza.blogspot.com
… e mi perdonerete il ritardo con cui rispondo, ma ieri è stata una giornata un po’ pesantina e la voglia di andarmene a letto ha prevalso sul piacere di chiacchierare con voi…
Morena: in realtà ci ha provato… a non venire! Due ore e mezzo di ritardo. Molto meglio il pain d’épices. A presto
iana: mi fa molto piacere quando apprendo di spandere buonumore in giro… grazie per il supporto (anche a distanza di ore è confortante). A presto
Gambetto: “rinnovarsi sotto consistenze e piatti differenti”… proprio questo il caso di specie. Buona giornata
Edi: il buco sul soffitto della camera mi manca, in compenso posso annoverare allagamenti, crolli d’intonaco e portoni che chiudono fuori di casa… Meglio parlare di cucina! A presto
dolci a… gogo!!: Imma, detto da te che sei una delle regine dei dolci mi inorgogliesce! Grazie, sei molto gentile, a presto
luxus: ma sai che la scorza d’arancia secca in polvere non la conoscevo? Appena arrivo vado dal mio mitico signor Piras, che ha tutto… Forno: io ne ho uno a gas qui, e uno elettrico nell’altra casa, non proprio docile e ubbidiente, ma ci proverò a fare questo pane. Grazie tante per la ricetta, molto apprezzata…
Fetta d’arancia surgelata: una sciccheria che ti copierò… ancora grazie, a presto
Imy: che carina Strasburgo, un po’ francese un po’ tedesca… Grazie per la visita e il commento gentile: mi fa piacere avere tanta gente in cucina, ci si scambiano idee, ricette… e oggi anche tanta solidarietà nel caso di tecnici in casa! A presto
Marina: immagino che il tuo consorte comprenderà… Feed RSS: dimmi,pure, se posso, molto volentieri. Ciao!
ti leggo solo oggi! Finito di risistemare erassettare? pl+Visto il tempo di oggi questo pane va benissimo!
Ma lo sai che invece per me il profumo natalizio non arriva mai troppo presto?
In casa mia si prepara l’albero a novembre e si disfa in febbraio!
Questo pane va tostato ed imburrato gustandosi un ottimo tè che, anzichè al gelsomino, potrebbe essere alla cannella…
Mi hai fatto venire vogli: vado a mettere su l’acqua!…
un profumo e un sapore molto a buon mercato, ma sentirai che bontà.
ciao a presto
Buono buono buono!! Che voglia che mi hai fatto venire…
dada: grazie, sei molto gentile. In giornate come queste nella mia cucina vorrei trasportarci altra gente… ma al posto mio! A presto
Libri e Cannella: sapessi che conforto aver ricevuto tutti questi messagi di partecipazione… Grazie anche a te
simonapinto: hai ragione, io non amo moltissimo il fois gras, ma secondo me ci starebbe benissimo. Hai ragione, più che natalizio è molto francese. Teglia di zucca? E’ finita in uno sformato ed era buonissima. La pasta con le nocciole la voglio provare di sicuro, ma sono in partenza per il weekend e poi subito lunedì per una settimana e nell’altra casa non ho la macchinetta (non dirmi che tu la stendi a mano, perché allora è la volta buona che ci vediamo, ma non per un aperitivo, bensì per una sessione di sfoglia!)
minnie: oddio sono in difficoltà… i prodotti che ho messo sono esattamente quelli che ho citato nel post, cioè: Cannella Goa Indonesia (cannella della Cina, in bustina rossa) e Droga La Saporita (bustina turchese), ma adesso sono andata nel sito e non li trovo. Non vorrei che lo avessero aggiornato nel frattempo sostituendo alcune offerte… Ma forse puoi scrivere.. Mi dispiace non poterti essere più utile, fammi sapere. A presto
moleskine: sì, qui il profumo vale almeno quanto il sapore…
Il filo magico: grazie Elisa, per le tue parole. I mercati francesi? Li amo anch’io, mi ci tuffo appena posso e non torno mai a mani vuote… Se ti piace questo pan di spezie fallo, è facilissimo e riesce sempre bene. Nel caso, fammi sapere, eh?, perché ci tengo! A presto
Chiaretta:
katty:
giardinofiorito: grazie di cuore. Io racconto quel che accade in cucina – o attorno alla cucina – a casa nostra. Lo faccio perché il mio progetto è di raccogliere ricette, ma anche frammenti di vita perché possiamo non dimenticarci, un giorno, di quello che è stato… e di come siamo stati insieme. Grazie ancora. A presto
luxus: il messaggio è per Marina, ma la tecnica te la rubo anch’io…
Elisa: all’idraulico sono sopravvissuta… ed è già abbastanza! Questo dolce “fa Natale”, ma se lo consideri un’alternativa al pandoro sappi che non è così soffice e leggero: ha proprio una consistenza diversa, più soda e un po’ gommosa per via del miele. Fammi sapere se lo provi, mi fa piacere. A presto
Valentina: bisognerebbe chudere gli occhi anche in presenza del tecnico della caldaia… peccato che quando li riapri non è Natale: c’è solo un gran pasticcio! A presto
piccipotta: in effetti… mi ha aiutato. Ciao, a presto
isafragola: finito, ma sono davvero esausta: con l’occasione ho razionalizzato un po’ gli spazi, lavato scatole e barattoli… insomma, quelle cose che si devono fare ogni tanto. Ci sentiamo spesso e mi fa piacere, scusami solo se non riesco ad essere così assidua come te… Buona notte
Virò: brava, va tostato e imburrato, oppure servito con del paté, o sbriciolato nei sughi della cacciagione. Anche se non è Natale. A presto
luxus: dici delle arance surgelate o del pane alle spezie soffice? In ogni caso, a me le cose a buon mercato piacciono molto: sono tutt’altro che spendacciona! Grazie, a presto (e fatemi trovare un po’ di sole nell’isola, per favore…)
Maurina: e tu fattelo, così ti levi lo sfizio… Ciao, a presto
Sono proprio stanca, mi accorgo solo ora di non aver risposto a Chiaretta e a Katty:
Chiaretta: l’atmosfera è onirica, anche se per il caminetto e la copertina di pile preferirei aspettare (sono in partenza per un’isola con un bellissimo mare…). Proust… ma mi sa che non ho postato la ricetta delle madeleines… bisogna provvedere. A presto
Katty: io sono una campionessa del pensiero positivo, ma ti assicuro che il tecnico non era nemmeno simpatico! Ciao (domani sarò nelle Marche…)
Dev’essere proprio una meraviglia il profumo con cui che questo pan speziato colora cucina e casa.
L’ho segnato subito, grazie.
Alberto
p.s.: non avevo mai visto le bustine che dici, ma so dove andarle a cercare 🙂
Albertone: guarda, qui il profumo conta quasi più del sapore. Quanto alle bustine, queste sono cose da cercare in quei negozietti che stanno scomparendo, quelle drogherie di una volta che vendono un sacco di prodotti strani… e che mi divertono sempre tanto! A presto
Era proprio ad una di quelle “drogherie” che stavo pensando. Di quelle dove trovi spezie, caramelle, farine, pennelli e colori (?!?!) e chi più ne ha più ne metta.
Alberto
Albertone: la mia – un mitico reperto dei tempi che furono – ha contemporaneamente in vetrina legumi, té, riso, coloranti alimentari, ceri da cimitero, spezie, colori per tessuti, pulitori per argento, antitarlo e veleno per topi. All’interno ha molto altro… comprerei tutto! A resto
Forse non è il periodo ideale per provare questa ricetta, ma mi veniva giusto bene per finire della farina di segale. E visto il tempo fuori dalla finestra… Avevo persino tutti gli ingredienti. Peccato che il miele d’arancio mi abbia fatto cagliare il latte! Ti penserò domani quando lo mangiamo.
ps. non era chiaro quando metti l’uovo. Per non cuocere anche quello l’ho messo dopo il miele 🙂
Perdona se torno… mi è venuta una consistenza un po’ spugnosa. deve venire così o ho sbaglato qualcosa? Dalla foto mi sembrava più asciutto…
Cara Isa, grazie per la nota: nonostante la mia maniacalità nel ricontrollare tutto più di una volta, mi sono evidentemente dimenticata di precisare quando va aggiunto l’uovo. Il che avviene insieme allo yogurt, ma quando il latte con il miele si è raffreddato! Non è stato il miele d’arancio a farti cagliare il latte, ma lo yogurt (se aggiunto al latte caldo fa questo effetto, ma se lo metti nel latte freddo no). Perciò correggo subito il testo (riguardandolo, devo essermi persa per strada una frase intera… forse un copia e incolla finito male) e mi scuso con te: mi spiace averti fatto perdere del tempo con una mia ricetta non andata esattamente a buon fine. Quanto invece alla consistenza, il pain d’épices deve essere un po’ spugnoso e umido all’interno (c’è tanto miele). La foto in effetti non lo racconta esattamente così, ma all’epoca ero ancora meno esperta di macchine e obiettivi di quanto non sia ora! E adesso, ti sono debitrice di un pain d’épices, infiocchettato a dovere, per il prossimo Natale…
Un caro saluto
Troppo onore Sabrine! Il tuo blog sta diventando uno dei miei libri di cucina preferiti e lo sfoglio spesso.
Nel mio impasto non avevo messo lo yogurt (in effetti avevo quasi tutti gli ingredienti…), perciò resta un mistero il perchè del latte cagliato… Comunque dalla tua descrizione la ricetta dovrebbe essere venuta. In ogni caso il tupi si mangiava il mio pain d’épices a suon di tre fette alla volta (e solo perchè alla quarta dicevamo di no…). Direi quindi di non sentirti in colpa!