Limonata al miele, lavanda e rosmarino
Qui cucina di Fragole a Merenda. Siamo tutti vivi e vegeti: sopravvissuti alle vacanze, alle zanzare, all’andirivieni da una città all’altra e all’ennesima banda di operai squinternati (tenetevi forte: sta per riaprirsi un capitolo di quelli in perfetto stile para-edile…).
Abbiamo retto persino alla scomparsa della spiaggia: quel lembo di sabbia tanto amato se l’è ingoiato il mare a primavera, il poco che è rimasto ce lo siamo diviso con i soliti amici. E per fortuna che son cari e – quindi – pochi, perché c’era a malapena lo spazio per apparecchiare certi nostri meravigliosi spuntini dai quali giusto uno tsunami potrebbe farci desistere. Ho preparato innumerevoli torte allo yogurt con le gocce di cioccolato, quelle che se non ne porto una al giorno per i bambini della spiaggia restano tutti delusi (… genitori compresi). Quest’anno ne abbiamo sperimentato varianti alla ricotta, alla panna fresca e persino al burro salato. Una volta le gocce sono rimaste tutte in superficie, due volte sono sprofondate spiaccicandosi sul fondo. Ma non ne è mai avanzato un pezzetto dentro il cestino di smalto bianco e blu che infilavo ogni mattina nella mia sacca a righe.
Ho anche sfornato meravigliosi panini e persino qualche brioche: non so cosa mi sia preso, ma un istinto irrefrenabile ad accendere il forno – nonostante le temperature non esattamente polari – ha avuto la meglio su qualsiasi considerazione razionale: E sulle proteste – giustificate (ma voi non diteglielo…) – di mio marito.
“E’ mai possibile che con questo caldo si debba stare tutte le mattine con il forno acceso?” si lamentava transitando per la cucina. Ma era più forte di me: mentre facevo colazione e leggevo i giornali c’era già qualcosa a lievitare. Così lui emigrava dal fruttivendolo e io mi divertivo a sfornare treccine, nodini, e sfilatini mignon, che più tardi Principessa avrebbe provveduto a spalmare di burro e marmellata per iniziare bene la giornata.
Ci sono state meravigliose giornate d’ozio e impegnative giornate di lavoro: anche se ufficialmente era vacanza. Ma a casa nostra i confini tra mondi diversi non sono mai stati segnati dal filo spinato…
E adesso che si ritorna in città e il ritmo delle giornate gradatamente accelera, sto facendo fuori quel che resta della mia dispensa estiva (per la verità già falcidiata da un’invasione di microscopici esserini neri e filiformi). E di tutte quelle derrate alimentari che in una casa normale stanno in cucina e che io invece dissemino qua e là in bella mostra: come i limoni.
Ne ho ancora tre alzatine piene. Sono come le mele d’inverno: li compero a chili perché mi mettono allegria. E costano sempre meno di quei velenosi profumatori per ambienti che basta passargli accanto e ti tossiscono in faccia una nuvoletta chimica di dubbia provenienza… In genere, dopo mesi di onorata carriera finiscono mummificati: rinsecchiti e leggeri come zucche ornamentali. E prendono senza scorciatoie la strada della pattumiera. Ma quest’anno devo avere esagerato con i limoni come con le sfornate mattutine: ne ho comprati tanti al mercatino biologico del sabato mattina. E non ho alcuna intenzione di buttarli.
Così, da giorni, sontuose brocche di limonata trovano ospitalità nel nostro frigo. E l’afa, che nemmeno i primi poderosi temporali sono riusciti a stemperare, pare svanire al primo sorso: un’autentica meraviglia… Le bollicine arrivano al naso insieme al profumo di rosmarino e di lavanda. Il sapore viene dopo… una specie di lemonsoda di quando eravamo piccoli.
Rivedo la bottiglietta di vetro con tre cannucce a righe. Tre bambini con la testa china sulla stessa bibita, perché una intera faceva venire il mal di pancia (… sarà stato vero?), in ginocchio sulle sedie di tela pesante sbiadita dalla salsedine sotto il chiosco del bagnino. Altri tempi: nessuno sapeva niente dei coloranti e le litanie anti-obesità non erano ancora necessarie.
Adesso che potrei scolarmi tutte le bibite che voglio, non ne compero mai: a casa nostra non piacciono a nessuno. Ma la mia limonata casalinga… beh, quella è un’altra cosa! Compare in frigo ai primi caldi e ci rimane tutta l’estate: a volte anche oltre (le alzatine piene di limoni non hanno stagione…)
La ricetta è la stessa da anni (direi tratta da una qualche rivista “franscese” che poteva essere Elle o giù di lì), solo gli accessori cambiano a seconda dell’umore. Così l’altro giorno ho tirato via dal vaso in cui tengo le erbe aromatiche i rami più belli di rosmarino e li ho tuffati in due bicchieri di limonata: mi sembrava un’idea carina, al ritorno dal fruttivendolo, per farmi perdonare l’ennesima sfornata di panini e i quaranta gradi in cucina.
Me lo sono visto arrivare con il bicchiere in mano e l’aria trafelata di chi si accinge a scongiurare una catastrofe: “Non avrai mica dato il concime al rosmarino?!? Guarda che lo sto buttando: perché non ci vorrai fare la focaccia…”
Ho contato fino a dieci. Un minuto dopo, gioiosi cubetti di ghiaccio si tuffavano nei bicchieri. Dal forno uscivano panini ai semi di zucca e folate d’aria bollente. Sudati come minatori abbiamo brindato alla salute del fruttivendolo: le pesche e l’uva avevano un profumo irresistibile…
LIMONATA AL MIELE, LAVANDA E ROSMARINO
INGREDIENTI
limoni: 4 o 5 (non trattati)
miele: 2 cucchiai (più o meno…)
rosmarino: 3 o 4 rametti
fiori di lavanda essiccati: 1 cucchiaino
acqua minerale gassata: 1,5 litri
Lavate bene i limoni, spremeteli, passate il succo al setaccio fine e pesatene 200 grammi.
Mettete il succo di limone in un pentolino con il miele, il rosmarino lavato e asciugato, e la scorza di un limone. Fate scaldare mescolando per far dissolvere il miele e lasciate bollire a fuoco dolce per 3 minuti.
Spegnete il fuoco, aggiungete nel pentolino i fiori di lavanda, mescolate e coprite con un coperchio o un piattino per non far disperdere gli aromi (avreste un meraviglioso deodorante per ambienti, ma una limonata molto meno profumata… e, credetemi, sarebbe un vero peccato).
Lasciate raffreddare completamente, passate nuovamente al setaccio e aggiungete l’acqua minerale (farà un bel po’ di bolle ma abbiate fede: questa non è la ricetta di un bagnoschiuma alla lavanda…).
Conservate la limonata in una bottiglia a chiusura ermetica (le bollicine, si sa, sono errabonde…), rigorosamente in frigorifero. Servitela con ghiaccio e rametti di rosmarino, se avete un fidanzato incline a certe scicchettose frivolezze. Altrimenti limitatevi a una classica fettina di limone: fa un po’ bar di provincia, ma è sempre meglio che essere scambiati per degli spacciatori di concime…
Ingredienti: acqua • fiori di lavanda • limone • miele • rosmarino
Questa limonata è spettacolare : sembra una ricetta antica, con profumi e sapori della natura!
Bellissima!Anch’io amo tantissimo queste “rivisitazioni”, quegli aromi aggiunti che danno alle cose quel tocco in più!Complimenti!
🙂
Una limonata semplicemente fantastica, deve avere un profumo meraviglioso… mi piace il tocco della lavanda
Non ho mai preparato la limonata in casa..questa è perfetta :))
bentornata. lieta di ritrovarti cara sabrine!
ecco, mi è appena tornata la voglia di riavvicinarmi ai fornelli! Mi ci volevi tu, Sab!
la lavanda ce l’ho, il rosmarino l’ho comprato ieri sera, una bella piantina biologica! il miele arriva dritto dritto dalla provenza…..mancano i limoni, ma posso provvedere, stasera la mia dolce metà al ritorno dal lavoro troverà questa delizia. grazie cara, solo tu potevi fare di una semplice limonata un quadro d’autore…..
Sabrine cara!Che bello rileggerti:)
Il tuo antidoto anticaldo è favoloso, la cosa che disseta decisamente di più!Il rosmarinoe la lavanda sono un tocco tuo inconfondibile, forse sono acnora in tempo a provarla.
Un abcione e…sìsì ero io ieri sera su faccialibro
che limonata tres chic!!!La provo subito subito..ho tutti gli ingredienti
Oh, questa sì che deve essere dissetante. Degna sostituta estiva di un comodo tè sul divano.
Cristina
ciao Sabrine che bello rileggerti! il tuo racconto è una poesia…mi scrivo questa ricetta della limonata su una lavagna di ardesia in cucina se non ti dispiace…ha proprio un che di retrò che mi ispira, una sorta di garanzia!!
Mi raccomando,visto tutti questi accenni alle tue imprese culinarie,quando vorrai ti prego scrivici dei post,adoro i lievitati e quindi mi fanno gola queste ricettine!!!Per ora ti mando un caloroso saluto,a presto,Marika
Bentornata! Anche a me piacciono i limoni in bella vista in cucina e altrove in casa, sono un tocco di elegante ed allegro colore, mi fanno sentire più vicina alla mia Sicilia! Noi siciliani la limonata la prepariamo con acqua, un pò di sale e succo di limoni, una variante da provare, se non la conosci. Comunque la tua è deliziosa, io vado matta per il dolce!
Che meraviglioso post… la limonata come una volta. Ma con un pizzico di fantasia in più. Davvero brava è assolutamnete non paragonabile alle bibite in commercio!un grosso bacio!
Bentornata! Sono contenta di rileggerti! 🙂
Deliziosa bevenda dall’abito “retrò” ed elegantemente profumata… very verY chic 😉
ben tornata, finalmente!!una domanda:come hai fatto a sconfiggere definitivamente i fastidiosissimi animaletti della dispensa?Al ritorno dalle mie vacanze ho trovato il balcone sporco di “bisognini” dei piccioni e le mie dispense(e farine)invase da esserini neri…sono disperata,anche perchè mi piace avere delle scorte di farine e legumi.A presto
gabriella
varamente rinfrescante e piacevole, ne ho bisogno adesso che sono a lavoro e ho solo un’acqua naturale tiepida davanti!
Avrei voluto essere in vacanza con voi… che fortunati i vostri vicini di spiaggia…
Vera: Cara Vera, non so davvero se questa sia una ricetta antica: l’avevo letta su una rivista parecchi anni fa. Perciò diciamo che è una vecchia ricetta di limonata, a casa mia… Anche per questo è una ricetta garantita! A presto
Donatella: Questa limonata fatta in casa ha un profumino lieve… che per me è delizioso! Ma la lavanda si può anche omettere, se non piace… Ciao!
Bentornata! Sei sempre molto elegante! ciao
Quanto mi piace leggere i tuoi post….Hai un vero dono e ogni volta riesci in poche parole a farmi immergere nella situazione che descrivi, che quasi mi pare di esserci e le tue ricette sono sempre originali e piacevoli….Sei una delle mie blogger preferite…Grazie
Oltre ad aver apprezzato la tua limonata (conserverò la ricettina, peccato averla saputa solo adesso), ho letto con vero piacere il tuo racconto. Ora andrò a ritroso a leggerne qualche altro gustoso…. ciao!
très joli !
ciao! bentornata! i tuoi post mi mettono sempre di buon umore :)))
Un piacere eper gli occhi e per la mente passare di qui!
ciao loredana
Ben ritrovata, Sabrine! Concordo con te sul forno in estate: secondo me è tanto più comodo. E’ vero scaldi un po’l’ambiente 😉 ma dalla cucina puoi fuggire, mentra davanti ad un fornello devi rimanere, in piedi, a sudare!
Deliziosa, questa limonata, raffinata e delicata!
E’ un piacere riprendere a leggere i tuoi post!
bentornata! a confronto la limonata che preparo io e’ acqua di rubinetto ahaha…la tua e’ davvero delicata.
Ben tornata Sabrine, da tempo scrutavo il tuo blog…aspettandoti e sei giunta in questa giornata calda con questa fresca e deliziosa limonata, cosa potevo chiedere di più! 😀
Ti abbraccio!
ben tornata 🙂
post molto bello e limonata che porta alla mente tanti bei ricordi!
I limoni sono il miglior profuma ambiente e poi hai ragione sono tutti colorati e mettono gioia =) questa ricetta invece è proprio lieve, delicata =)
La limonata mi riporta indietro alla mia fanciullezza…la mia mami la faceva sempre (non come la tua però!)…che bello…
MI salvo la ricettina con variante profumata!
Grazie e buonissima giornata
meravigliosa ricetta…mi è già passata la sete solo a pensarla!!!
Bentornata! mi piace l’idea delle alzatine profumambienti! 🙂 limonata diversa, insolita, profumata e molto particolare! ciao buona giornata
Mary: Mai fatta una “vera” limonata in casa?!? Direi che sarebbe ora di correre ai ripari… e poi magari di farci sapere il risultato. Ciao!
Babs: Grazie Barbara, a presto!
Pillow: Guarda che per fare questa limonata al rosmarino ai fornelli ti ci devi avvicinare solo per qualche minuto… tutto il resto è freschezza infinita! Buona limonata
ele: Ti auguro che la tua sia di quelle dolci metà che non scambiano una limonata per del concime liquido con a bagno il rosmarino! E sarei curiosa di conoscere le sue reazioni a siffatta visione…
Ti rileggo con gioia, Sabrine, bentornata!
E chi aveva mai pensato all’acqua frizzante nella limonata…
Bentornata! Bellissimo il tuo post!! D’estate non c’è niente di meglio di una limonata per togliere la sete e la tua così profumata è irresistibile!
Ciao!
che belle foto, Sabrine! Bentornata! io, come sai, non mi ero dimenticata di te…..
Bentornata a casa Sabrine! E’ sempre un piacere leggerti! Corro subito a preparare questa meravigliosa limonata!
Anna
benritrovata ! questa limonata mi disseta solo a guardarla !!! le foto sono super
ho tutti gli ingredienti!!!! la faccio, adoro il limone, sopratutto d’estate e ora che sono incinte sembra che mi chiami più del solito, lo mangerei semplicemente a morsi! mi metto e la faccio!!! grazie!!!!
bentornata carissima! come sempre ci regali una ricetta delicata e piena di poesia ma anche di bollicine, come piace a me! 😀
Bellissima e chiccosissima idea per riciclare i limoni, mummificati o no….e che splendide fot!!!
Che spettacolo, mi ricorda certe sablées, rigorosamente salate, che avevo assaggiato l’anno scorso…
this looks soooooo delicious!!! i can’t wait to try it myself! 🙂
thank you very much for this awesome recipe!
have a wonderful day
salma
quando scrivi sei sempre … emozionale… nel ridere e nel commuoversi… ma stavolta mi piace di più quel magnifico bicchiere pieno di profumi!!! grazie!
Saretta: Di antidoti anticaldo ne ho più d’uno (ti ricordi il cicchetto di pomodorini, fragole e basilico?), ma questo è senza dubbio uno dei migliori: superdissetante! Quanto a lavanda e rosmarino, è vero: ho un debole per loro… ricambiato. Arrivederci qui o su faccialibro. Ciao Sara!
Claudia: Davvero hai intenzione di provare la mia limonata al rosmarino e lavanda? Allora facci sapere se ti è piaciuta… (attenta con il miele: il potere dolcificante varia da tipo a tipo…). Attendo tue notizie, allora: in compagnia di una bella limonata fatta in casa!
ilcestodeitesori: Cara Cristina, come antidoto al caldo non c’è nulla di meglio di una limonata fatta in casa. Questa è leggermente frizzante, appena aspra, profumata… insomma: in attesa che arrivi il tempo del tè…
marika: Cara Marika, sapere che la ricetta della mia limonata al rosmarino fa bella mostra di sé sulla tua lavagna di ardesia mi inorgoglisce. E se davvero dovessi deciderti a provarla, mi piacerebbe sapere com’è andata. Se poi volessi farci un post, c’è sempre una pagina dedicata a “le mie ricette nelle cucine degli altri”… Perciò, in attesa di altri lievitati (che come sai sono una delle mie passioni) direi che potremmo continuare a spremere limoni… o no?
EmmeEsseGi: Mi incuriosisce molto questa variante siciliana della limonata… Sale, dici? E in che quantità? Dovrò provarci, perché io la limonata la adoro. Intanto grazie per la dritta e ciao!
Benedetta Marchi: In effetti questa limonata fatta in casa non ha nulla a che vedere con quelle bibite industriali piene di aromi e coloranti. Però il gusto ricorda molto quello della lemonsoda che mi piaceva tanto da bambina. A presto!
Irma: Grazie Irma! Buona giornata (e buona limonata?…) anche a te. A presto
Letiziando: Guarda, questa è una di quelle ricette così semplici, ma così semplici… da essere davvero alla portata di tutti. Quanto allo chic, se va a braccetto con l’essenzialità… In ogni caso grazie per il commento e a presto!
Gabriella (anonimo): Cara Gabriella, purtroppo con il clima caldo-umido le farine soo sempre un po’ a rischio: io tengo quelle per me più preziose in grossi vasi di vetro, e lì non succede mai niente. Diverso è il caso dei pacchetti aperti, anche se amorevolmente richiusi con una pinza da bucato: quando ci trovi esserini misteriosi intenti a sguazzarci dentro, non puoi che buttare tutto. E ripulire con acqua e detersivo la credenza, facendola arieggiare prima di riporvi nuovamente quel che rimane. Piccioni, infine: l’unica cosa che temono è la presenza umana. Devi ripulire costantemente le superfici da piume e deiezioni per far loro capire che non sono a casa loro (io lo faccio con acqua e lisoformio). E piazzare aghi d’acciaio ove possibile. Auguri!
sulemaniche: Ti capisco: davanti a un bicchiere d’acqua tiepida non si può che sognare una brocca di limonata fatta in casa, al profumo di lavanda e rosmarino… Ciao!
Ilaria: La sabbia non era al massimo, ma i nostri spuntini sono ormai famosi e fanno invidia a tutti! E noi, per farci perdonare, coinvolgiamo il resto della spiaggia… Però, adesso che ci penso, la limonata non l’ho mai portata…
E’ sempre un piacere leggere quello che scrivi… ti giuro che, se non lo sei già, in un’altra vita farai la scrittrice, anche se ti reincarnerai in una formica, sob! Mi piace il ritmo pigro delle giornate d’agosto passate in spiaggia, sotto l’ombrellone, a divorare torte allo yogurt dalla mille e una variante, anche quelle con le gocce di cioccolato sul fondo che si lasciano dietro una scia golosa che è impossibile non andare a “recuperare” con il dito. Giornate passate a sfornare panini, sudati ma felici. In mezzo ad alzatine di limoni (per quanto riguarda i “profumatori” home-made, a me capita con il basilico: mi piace troppo farmi inebriare dal suo profumo intenso), che in parte si trasformeranno in tante belle limonate dal profumo fresco e frizzante. Mi piace pensarti ancora bambina, con un cappello in testa per ripararti dal sole, magari di paglia e ampio, preso dalla soffitta, con un nastro colorato. Seduta sulla spiaggia, con una bottiglina piena di limonata da gustare a sorsi lenti, sorsi che sanno dare una freschezza magica. E magico è ogni tuo racconto. Ti giuro, mi sembra sempre di riuscire a staccare per un attimo i piedi da terra. Le tue parole mi danno sempre una sensazione di genuinità, di semplicità, di piaceri di una volta che ora è difficile trovare “vivi e veri”. Ma tu ci riesci, sempre. Grazie.
PS: mi piacerebbe poter stampare tutti i tuoi post e rilegarli, farne un libro. Ne verrebbe fuori proprio una bella storia. La tua, quella che ci racconti.
Emanuela – Pane, burro e alici Grazie per il commento! Ma non vorrei esagerare: sempre di semplice limonata si tratta… A presto!
Trattoria da Martina Ullallà che successone! … e che belle parole. Perciò grazie a te: sapere che c’è qualcuno oltre lo schermo del pc che si immerge nelle mie storie, mi fa sentire in compagnia. E a me le cucine tristi e solitarie non piacciono proprio… A presto! Magari con un bicchiere di limonata al profumo di lavanda e rosmarino…
Delia Cara Delia, avere gente a spasso per la mia cucina mi fa solo un gran piacere. Buona lettura e buona limonata anche a te (guarda che il tempo dei limoni può durare quanto vuoi…). A presto!
trinidad Merci!
Al Cuoco! Grazie! E felice di regalarti un po’ di buonumore, oltre a un bicchiere di limonata fatta in casa… A presto!
Bentornata!! I miei amici sull’isola, a proposito di mare che si mangia la spiaggia, un giorno mi dissero “il mare toglie, il mare dà” E in effetti, anche la caletta da noi tanto amata è rimasta un piccolo lembo…. Bella l’idea dei limoni al posto di quei deodoranti terribili! Io riempio ciotole di lavanda, quando ci passo di fianco la agito un po’ e assaporo il profumo! La tua limonata mi ci vorrebbe proprio in questi giorni passati sigillati in casa perchè il marito soffre l’ambrosia e meno aria impestata entra e meglio è! Un abbraccio, a presto!
Ciao! Innanzitutto bentornata tra noi 🙂 Ho letto tutto d’un fiato il tuo post…sa proprio d’estate! Così come questa ricettina deliziosa…mi mancano solo i limoni, ma domani è tempo di mercato e prima di andare al lavoro dai bimbi andrò a farne scorta 🙂 ti farò sapere com’è venuta e i pareri della family: la mia dolce metà poi è particolarmente esigente, perciò se passa il suo “esame”…è fatta! 😉 un bacione
appena tornato dalle vacanze, è sempre un gran piacere leggerti!
Bentornata!!! Che bello rileggerti!!! Questa limonata è semplicemente deliziosa!bacioniiii
Hai trasformato una semplice limonata in una bevanda raffinata e dal gusto molto particolare…bravissima! :))
che bel post… mi sembrava di essere con te, in spiaggia, in cucina, alle prese con le tue preparazioni e la tua limonata
A.
Una limonada estupenda, ideal para combatir los calores del verano, fresquita y refrescante.
Un besín.
Loredana: Un piacere – grande – per il cuore avere tanti amici in cucina: anche se attorno a una semplicissima limonata… Grazie!
Patrizia: Davvero la pensi come me sul forno? Io lo trovo comodissimo: una volta che lo accendo tendo ad infilarci quasi tutto. Certo, nelle giornate d’afa qualche problema lo crea… ma basta una limonata per riportare la il caldo a livelli sopportabili! A presto
CONTROTUTTI: Non ci credo che la tua limonata è acqua di rubinetto! Posso chiederti come la fai? A prestissimo
kitchenqb: Sei riuscita a farmi emozionare con il tuo commento. Davanti a certi amici di penna e di fornelli… cosa potrei chiedere di più? Un caro saluto
Ros: Anche per te la limonata è tra i ricordi d’infanzia?
…e adesso scusate, ma mi sono ritrovata con la testa sulla tastiera: è stata una giornata intensa (compreso il volo cancellato) e avrei bisogno di un cuscino vero. A domani!
sabrine tu sei magica: riesci a farmi sognare anche su una limonata…
Le proteste da forno acceso me le sono accaparrate anch’io. Ma come fare a meno del mio pane croccante?
Quanto ai limoni, non vedo l’ora di fare una capatina al lago di Garda..Così poi provo questa limonata!
Le dosi esatte della limonata col sale non le ho, non so se ne esistano…Si fa ‘ad occhio’!
Io in un bicchiere d’acqua da 300ml metto il succo di un limone e di sale la punta di un cucchiaino da caffè o di un coltellino da cucina. E’ molto dissetante e il sale toglie l’aspro del limone. In Sicilia è la bevanda estiva per eccellenza insieme al latte di mandorla, e tutti i chioschi la preparano. Fammi sapere…grazie, a presto!
Buongiorno Sabrine! Proprio l’altro ieri sono venuta a trovarti perchè temevo di essermi persa troppi dei tuoi splendidi post (dire poetici è dire poco:-). Per fortuna non è successo e questo tuo racconto di pic nic sulla spiaggia ha la giusta magia per ricominciare il nuovo anno (ma non avrebbe più senso che capodanno fosse al 31 di agosto? Tutto in realtà riprende a settembre, proprio come se fosse un nuovo anno, non a gennaio!).
Per la limonata dovrò aspettare, qui le temperature sono già più da castagnata:-)
Bravissima come sempre,
Silvia
grazie per i tuoi consigli(piccioni&Co);la verità è che nonostante sia passao un anno e mezzo dal nostro trasferimento, non mi sono ancora abituata a questa grande e caotica città, così ogni imprevisto,ogni difficoltà mi sembrano insormontabili e mi fanno venir voglia di scappar via.
Ps. scusami per lo sfogo
grazie ancora
gabriella
Gentile Sabrine, è da molto tempo che ti seguo. Questa primavera ho aperto il mio blog e ti ho messo nella lista di quelli che seguo.
A proposito dei tuoi problemi con l’ospite invisibile e dispettoso, ti consiglio di leggere un racconto di O. Wilde ‘Il fantasma di Canterville’.
Questa ricetta per me è un invito a nozze, of course!!
un caro saluto
elisa
che bello rileggerti Sabrine!!
la limonata… mi fa troppo gola! VOGLIO PROVARLA!!
ma…. non riesco mai a trovare i limoni BIO qui a Milano… aguzzerò la vista sperando che l’autunno nel frattempo si faccia attendere… ma nemmeno troppo!!
a presto eh!!!
bentornata Sabrine, hai nobilitato anche la limonata 🙂
al volo ho letto nei commenti che qualcuno ha problemi con i piccioni, io la soluzione ce l’ho, è pelosa, c’hai baffi e fa le fusa, ma non al piccione. qui intorno tutti hanno problemi con i pennuti che girano sui balconi lasciando anche ricordini. noi no 🙂 e neanche i nostri vicini di pianerottolo anche loro felici conviventi di due gatti.
un abbraccio
ps e la gatta numero due è anche una ottima cacciatrice di farfalline
Assolutamente deliziosa. E rinfrescante, qui è ancora estate piena! Bentornata…
wow, finalmente dopo molti giorni una pagina appassionata da leggere, ok con ricetta incorporata, ma la mia attenzione è tutta per lo stile narrativo. bentornata
Valeria
Questa limonata la provo, sicuro! Sembra troppo buona!
Spettacolare come sempre 🙂
Saporita, fresca, Stupenda, complimenti!
Buon Week end
Ciaooo
Con questo caldo una limonata ci vuole proprio e questa mi sembra perfetta e anche profumata. grazie
Bentornata! Ti ho pensato tanto quest’estate e avevo una voglia matta di leggerti. Questa limonata è perfetta per i bimbi e sai che è un tema a me caro. A presto
Ciao Sabrine, la tua presentazione é molto simpatica, anche i tuoi racconti sono belli da leggere,la limonata da provare.
piacere di averti conosciuta
Bellissima la foto dei limoni, complimenti!
Bellissima la foto dei limoni, complimenti!
Felicissima di conoscerti!
Le tue foto mi piacciono veramente tanto e anche la limonata dev’essere buonissima. La proverò perchè anch’io ho la stessa mania per quanto riguarda i limoni e mi dispiace sempre tanto quando stremati arrivano alla spazzatura!
P.s. quest’anno in vacanza ho assaggiato una buonissima limonata con mandarino, credo sia una ricetta turca (sicuramente cipriota)
Mi immagino già il profumo, un profumo di estate e di sogni!!
Grazie!
Rendi magica pure una limonata.
Io ovviamente il tuo blog lo conoscevo ma non mi ero mai davvero soffermata sulla bellezza della tua penna. Bello leggerti: le ricette e le foto in un blog sono importanti ma sono le parole messe bene la cosa che preferisco.
A presto.
quale migliore bevanda per dissetarci :-)), qui il caldo non si placa la useremo subito
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Ciao, sto iniziando a conoscere il tuo blog…bellissimo, complimenti per tutto: ricette, foto (veramente belle)…ogni cosa! Un saluto, a presto.
consolati, sei in buona compagnia: io ho passato le mie serate al lago a preparare biscotti, e i lamenti per il caldo finivano al primo assaggio…. un bacio, e complimenti per la ricetta!
Ciao Sabrine! Il caldo qui continua a farsi sentire…e dopo diverse peripezie per riuscire a trovare i limoni non trattati ce l’ho fatta! E così la tua limonata ora vive anche nella mia casa 🙂 ed è buonissima questa variante, brava!
mi sono resa conto di essermi incantata a guardare le foto.. mi unisco al tuo blog, davvero ricco ed interessante!a presto.. di sicuro a presto 🙂 !e, se ti fa piacere, vieni a dare uno sguardo al mio..
Allora,
rosmarino: celo (megacespuglio in giardino)
fiori di lavanda:celo
acqua min. gas: celo
miele: celo (ai fiori di lavanda, comprato a L’Isle sur la Sorgue, dove probabilmente ci saremo incontrate!)
limoni non trattati: non celo, ma il mio vicino sì!
Domani limonata a gogo!
Ciao e grazie per essere passata da me.
E’ un vero onore per me che tu sia passata sul mio blog, e’ molto che ti seguo a distanza, non avevo idea che una super cliccata come te avesse il tempo di girellare tra piccoli blog!
Grazie, davvero, sono stata molto felice…
Silvia
ogni tanto passavo e speravo in un tuo rientro..
sono rientrata anche io, ma non si vede, ancora…
😉
Qui con il primo temporale è arrivato il freschino, angurie nessuna all’orizzonte (e la nobile casata di Mantova non si fa vedere), ma un po’ di limoni bio in frigo ci sono e questa bibita mi attira tantissimo… tanto torna ancora il sole no? 😉
PS: Accidenti, ma lo sai che non mi aveva dato l’aggiornamento? Me ne sono accorta stamattina dalla tua bacheca che eri di nuovo all’opera! Mi sei mancata…
ciao, passavo per caso da queste parti e la limonata mi ha conquistata, ora con calma mi guardo tutto (ma proprio tutto) e poi magari qualcosina ruberò, ma giuro che te lo dico..buona serata!
mammagiraffa
mammagiraffa: Questi “deliziosi” furti sono sempre graditissimi. Se poi sono ad opera di mamme – dal collo più o meno lungo – lo sono ancor di più… Aspetto di sapere cosa hai scelto di sperimentare… Intanto grazie per il commento simpatico. A presto!
Ma come fai?! Sparisci per settimane e quando torni ci sono innumerevoli persone che corrono a salutarti e a lasciarti commenti che non leggo da nessuna parte. Lo sai vero che con i tuoi post incanti? Lo sai che io attendo qualcosa che vada oltre a questo blog? E lo sai che quando si scrive, come scrivi tu, è un peccato farlo solo in un blog? bentornata cara Sabrine 🙂 (e grazie per l’uso della lavanda, ne ho a casa un po’ da smaltire ma il rischio cibo-che-sa-di-saponetta è sempre dietro l’angolo…)
che delizia deve essere…fresca e dissetante…
Io con la lavanda ho sempre paura di esagerare, (effetto saponetta in agguato) ma seguirò comunque il tuo consiglio…
Roberta, Il senso del gusto – Se avevi intenzione di lasciarmi senza parole per l’imbarazzo, beh… ci sei riuscita. E ce l’hai fatta persino a indurmi quel lieve senso di colpa che mi prende quando per settimane scorro sottoterra come un fiume carsico, per riapparire senza preavviso appena la cucina profuma di qualcosa e le dita prendono a scorrere sulla tastiera quasi per conto loro. Non sarò mai una che cucina e scrive a comando: non sarei in grado di farlo. Perché per me questo blog è ormai una stanza di casa a tutti gli effetti, un pezzetto di vita vera: solo appena schermata dal nom de plume vegetariano che mi tengo stretto stretto (mi serve a credere che la mia avventura di tastiera e di fornelli non sia in fondo così dissennata…). E le persone che passano di qui, anche se non le ho mai incontrate, sono tutt’altro che presenze virtuali.
Un abbraccio, con molta gratitudine per le belle parole
Simo – L’ingenua lavanda, all’apparenza inoffensiva e candida (anche se di colore viola…), ha una personalità fortissima. Bisogna dosarla con parsimonia e utilizzare esclusivamente quella per uso alimentare (io la compro da un mio fidato fornitore nel sud della Francia e ti posso garantire che la lavanda non è tutta uguale…) Ho l’impressione che molta di quella che si trova in commercio sia addizionata di qualche misterioso intruglio per esaltarne il profumo: ecco, è quella da evitare assolutamente, se si vuole evitare “l’effetto saponetta”. Un saluto profumato (lievemente, beninteso…)