La marmellata di finte mirabelles
Weekend prima della partenza per le vacanze ufficiali. Gita in campagna a casa nostra, per non dimenticare i colori delle colline d’estate e controllare che nessuno si porti via i coppi vecchi del tetto (perché noi la chiamiamo “casa nostra”, ma è ancora un po’ cadente e, dunque, inabitabile).
E’ stato durante il giretto d’ordinanza lungo i confini del terreno che ho fatto l’inattesa scoperta: incastonato tra un fico e dei viburni, seminascosto dalla chioma di una quercia secolare, un albero di prugne piccole come olive grandi (la definizione è un po’ ardita, me ne rendo conto…) spandeva bagliori colorati nella penombra. Non me ne sarei mai accorta se la luce filtrata dai rami sovrastanti non mi avesse rimandato quelle sfumature, se non fossi passata di lì a quell’ora…
Non ho resistito e le ho raccolte, incantata dal colore (un verde-violetto con una patina grigio nebbia che appena le tocchi cambia), vagheggiando crostate di prugne, crumble di prugne, panini dolci alle prugne… e lunghe tavolate all’aperto con rami stracarichi di prugne come centro-tavola.
Tornata in città, tra i preparativi per la partenza e le ultime affannate incombenze da matriarca metropolitana, ho saggiamente deciso di rimandare le sperimentazioni alla prossima stagione. E così ho impiegato la residua confezione di Fruttapec della dispensa per preparare una marmellatina di quelle non troppo dolci che piacciono a me.
Nelle intenzioni c’era una marmellata “tranquilla”, basic al limite della banalità… se non che, mi dispiaceva lasciare la mia cucina di città senza un guizzo – pur minimo – di creatività. Così, mentre la marmellata bolliva e i vapori di prugne aleggiavano per mezza casa, ho riaperto la dispensa, ho dato una sniffatina e ho deciso: cannella e noce moscata! E ho chiuso la cucina.
Si riapre a settembre. Buone vacanze a tutti!
S:
LA MARMELLATA DI FINTE MIRABELLES
INGREDIENTI
prugne: 1,3 kg
zucchero di canna: 350 gr
fruttapec 2:1: 1 busta
il succo di un limone
cannella in polvere
noce moscata
Lavate bene le prugne, denocciolatele e pesatene circa 1,3 kg (ma 50 grammi in più o in meno non fanno differenza). Fatele a pezzi, aggiungete lo zucchero, il succo di limone, un paio di pizzichi di cannella e una grattatina di noce moscata. Mescolate, sigillate bene con la pellicola e tenete in frigo per una notte (questo passaggio serve a diminuire i tempi di cottura).
Bollite per almeno 10 minuti i vasetti precedentemente lavati. Miscelate a freddo le prugne con il Fruttapec e poi, mescolando in continuazione, fate bollire a fuoco vivace per 10 minuti (per essere sicuri, mettetene un cucchiaino su un piatto, fate raffreddare e se la consistenza è quella giusta spegnete). Mescolate ancora un po’ e togliete la schiuma.
Estraete i vasetti dall’acqua bollente e fateli scolare su un panno pulito. Immergete nella stessa pentola anche i tappi, scolateli e asciugateli. Riempite subito i vasetti di marmellata fino all’orlo richiudendoli per bene. Metteteli a testa in giù fino al giorno dopo.
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Del Fruttapec …
Quanto all’uso di questa polverina ho già scritto: mi piace perché mi consente di ridurre al minimo i tempi di cottura e la quantità di zucchero, e di mantenere quasi inalterati il sapore e il colore della frutta. So che molti storceranno il naso, ma a me quelle marmellate che diventano tutte uguali e marroncine perché cuociono un’ora e mezza fanno un po’ di tristezza. Resta il fatto che questa è una mia personalissima – e dunque opinabilissima – scelta.
… e del mistero delle finte mirabelles
Nessuno a casa nostra ha mai visto prugne così piccole. Abbiamo preso a chiamarle mirabelles solo perché somigliano, per dimensioni, a quelle prugnette assai diffuse nelle campagne francesi. Chiunque fosse in grado di fornirci coordinate botanicamente più corrette, sarà benvoluto a vita.
Ingredienti: cannella • limone • noce moscata • prugne (anche secche) • zucchero di canna
Sarà anche una ricettina tranquilla (ed ogni tanto fanno davvero piacere)… ma è pur sempre deliziosa !! Semplice semplice ma buona !!
Ciao!
Anche a me in tutta sincerità vengono in mente le mirabelles…
Però, proprio qualche giorno fa in Svizzera nella casa in montagna/campagna dei genitori del mio fidanzato ho trovato delle susine piccolissime. Profumano leggermente di caramello e sono deliziose. Le chiamano prugne, ma non sono convinta che siano tali…
Mi piace l’aggiunta insolita della tua marmellata.
A settembre e buone vacanze!
Mai fatta una marmellata con lel prugne, certo che il tocco della cannella deve essere proprio speciale!
un bacione
che buona dev’essere, io avevo provato quella con le susine, ma questa dev’essere ancora più buona! baci
ottima marmellata complimenti!!! baci e buona giornata!!!
Ringrazio tutti per i commenti gentili a questo post. Buone vacanze!
anche io la faccio cosi’ la marmellata di prugne dell’albero del nonno di mio marito! e poi ci faccio delle crostat…. 😛 slurp…
Anni fa ho fatto una marea di marmellata di pesche…ovviamente senza Fruttapec e mi si è attaccata tutta sul fondo …
UNA PUZZA INCREDIBILE DI BRUCIATO e tre pentole con uno zoccolo duro da raschaire(c’è voluta una vita per rimuoverlo!!)
Poi ho scoperto il Fruttapec….UNA PACCHIA!!!
Hai ragione l’eccessiva bollitura oltre a rovinarti la vita conferisce alla marmellata un brutto colore.
Ottima la tua..una volta avevo anche io un albero che mi regalava dei frutti come quelli che hai usato tu ….ma è defunto!!
Baci
Dalla foto assomigliano prorpio alle prugne che sono nell’orto del mio nonno vicino ad Arcidosso, sull’Amiata: è una varietà antica, come tutti gli alberi da frutto che sono lassù, e vengono chiamate localmente “verdacchie”. Sono buonissime, sia mangiate così che sottoforma di marmellata: se i miei figli capitano vicino all’albero quando sono mature al punto giusto, non se ne salva una…..
stefi
Mi accorgo solo ora di un paio di commenti ai quali non ho ancora risposto:
Micol: dunque anche il tuo è un vecchio albero… esattamente come il mio. E chissà che crostate… Ciao
Mammazan: guarda, io la marmellata senza il Fruttapec l’ho fatta e non mi si è nemmeno attaccata, ma il sapore non è di frutta fresca! E il colore è sempre uguale, quale che sia il tipo di frutta. In più lo zucchero si caramella e il suo sapore prevale su quello della frutta… insomma, so di dire una cosa che sarà scarsamente condivisa, ma io preferisco la pectina!
Anonimo (stefi) così finalmente sappiamo che albero abbiamo in casa! Un albero di prugne verdacchie…. niente male. L’idea che fosse una varietà antica ci era venuta, ma non avevamo informazioni più chiare in merito. Grazie per l’informazione! A presto
ma io ti voglio bene!
arrivo adesso a commentare questo post soprattutto per via del Fruttapec
MAI più senza!
guarda il colore di questa marmellata!
http://desperatehouseviz.blogspot.com/2009/09/marmellata-di-prugne-plums-jam.html
e ne ho fatta anche alle pesche ed è venura rosa… una soddisfazione!
desperate.viz: Bene, vedo che non sono la sola adoratrice del Fruttapec della blogsfera. Ribadisco che l’idea di cuocere la frutta per pochi minuti mi piace molto, e dunque benvenga la pectina. Anche se qualche blogger mi ha scritto in un commento alla marmellata di fragole che il fruttapec 2:1 ha un additivo, che non ricordo adesso. Dovrei controllare, ma direi nulla che mi impedisca di continuare a farne uso (anche perché di marmellate non ne mangiamo tutti i giorni…). A presto!
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