Il “pain maison” alla birra di Thierry
Io non so chi decida le profumazioni dei detersivi per lavatrice, e soprattutto in base a cosa. So solo che mi sono ritrovata in casa una confezione che prometteva profumo di mughetto e mi sono abbandonata all’idea di lavarci lenzuola e piumoni, con la scusa che saremmo stati fuori un paio di giorni.
Mi pareva una cosa carina, una brezza floreale per casa sotto Natale, e confesso di aver accarezzato l’idea di un rientro “profumato”: stanchi del viaggio, aprire la porta e prima ancora di accendere la luce annusare il profumo di casa, riconoscerla dall’odore… Una debolezza da signore d’antan, mi direte… ma chi non ne ha?
Peccato che la poesia del rientro si svaporata in un attimo. Il copione immaginario è stato rispettato fino al primo passo di mio marito oltre la soglia: poi, la poesia è virata bruscamente in prosa.
“Ci siamo dimenticati di svuotare la pattumiera!” Ed è scattata la caccia… perché abbiamo appurato subito che l’odore non proveniva da lì. “Te l’avevo detto io, di non comprare troppa frutta, che poi va a male… e poi, basta con questi meloni fuori stagione!” e intanto spalancavo le finestre. Peccato che nessuno ne avesse comprati da mesi, di meloni, ma certo quelli parevano inequivocabili miasmi di frutta marcia…
Poi, l’illuminazione. Vagavo per le stanze annusando l’aria e cercando di catalogare – tra gli odori consueti della casa – quell’olezzo in più, quando mi sono accorta che ce n’era anche uno in meno: mancava all’appello il tanto atteso profumo di bucato al mughetto! Mi è bastata una sniffata ravvicinata per capire che era un caso di somma algebrica olfattiva: più uno, meno uno uguale zero… la puzza in più e il profumo in meno erano la stessa cosa.
Non avendo piumoni di riserva, siamo andati a letto con quelli. Per fortuna l’odore dolciastro era pure un po’ stordente e la stanchezza del viaggio ha fatto il resto: scivolare nel sonno è stato come addormentarsi nel cassone di un camion tra cassette di frutta vecchia…
Così stamattina, per riequilibrare la situazione e riportare la casa ai suoi abituali profumi, ho acceso presto il forno e ci ho infilato questo pane alla birra, odoroso di malto e di miele: una meraviglia, che mi ha riconciliato col mondo (“profumisti” di detersivi esclusi, s’intende…).
E se un po’ mi conoscete, forse riuscite anche a immaginare dove l’ho parcheggiato in attesa che mia figlia torni a casa… troneggia su una pila di libri, sul mio comodino. Perché non penserete mica che voglia passare un’altra notte a sognare il cassone di un camion?!?
Saluti e baci (profumatissimi),
S.
IL “PAIN MAISON” ALLA BIRRA DI THIERRY
INGREDIENTI
farina bianca oo: 500 gr
birra: 250 ml (sceglietene una scura, piuttosto aromatica)
miele: 2 cucchiai
malto d’orzo: 1 cucchiaio
sale: 1 cucchiaino
lievito per torte salate: 1 bustina
Accendete il forno a 180° e foderate con carta forno un stampo da cake (il mio è da 25 x 10 cm).
Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il sale e mescolate bene.
Sciogliete bene il malto e il miele nella birra (farà un po’ di schiuma, non preoccupatevi…), versate tutto nella farina e impastate con un cucchiaio: otterrete un composto piuttosto “sostenuto”, ma non aggiungete altri liquidi (al massimo qualche cucchiaio di birra in più) e lavorate velocemente, basta che la farina sia tutta incorporata nell’impasto.
Rovesciate il composto nello stampo, livellatelo e praticate un’incisione nel senso della lunghezza. Infornate per una ventina di minuti, e poi continuate la cottura per altri 10 minuti senza stampo. Fatelo raffreddare su una gratella.
E’ delizioso mangiato subito, ma se ve ne dovesse avanzare potete sempre surgelarlo a fette o grigliarlo appena il giorno dopo.
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Chi è Thierry?
Un giovane, garbato signore, che gestisce con passione un bed & breakfast di charme nel Luberon. Au ralenti du Lierre è una casa di grande personalità, con poche stanze e un’accoglienza fatta di dettagli: come le colazioni che Thierry prepara personalmente per i suoi ospiti. Marmellate fatte in casa, gateau au chocolat (perché lui ammette di non poter stare senza cucinare almeno una torta al cioccolato al giorno) e questo pain maison al miele e alla birra, che viene sfornato ogni mattina. Pare fatto apposta per spalmarci sopra del burro buono e un velo di quel che volete voi: non solo confetture, ma anche miele, malto, formaggio cremoso… E’ un pane molto aromatico, profumatissimo. Thierry ci mette solo miele, ma io lo preferisco con un po’ di malto d’orzo che gli conferisce una fragranza unica. Voi fate come volete: o 3 cucchiai di miele (à la Thierry), oppure 2 di miele e 1 di malto (à la Sabrine). In entrambi i casi vi leccherete i baffi (piuttosto: ce li avete?)
Ingredienti: birra • farina bianca 0 e 00 • lievito per torte salate • malto d'orzo • miele
Che ridere!Sei simpaticissiama, sapessi quante volte è capitato anche anche a me di immaginare un profumo e poi…pubblicità ingannatrice…
ciao
Interessante ricetta, pensi che fatta con la macchina del pane venga bene lo stesso?
Scusa ma ho riso troppo! Meglio non cambiare mai detersivo, verrebbe da dire! Buono e facile il pane, chissa che buon profumino in casa al contrario del precedente!
Silvia C. certi inganni hanno le gambe corte… il detersivo è stato prontamente relegato al lavaggio stracci per la polvere! A presto
Matteo: penso proprio di no. Nel senso che questo non è un “vero pane”, ha del lievito chimico istantaneo (come quello per le torte, ma non vanigliato) dunque la macchina del pane non serve. Metti tutto insieme, mescoli e inforni! Più semplice di così… Ciao!
mariacristina: il pane è facilissimo e davvero molto buono, crosta croccante e mollica compatta: provaci, non ci vuol niente a farlo! E poi, nel caso, facci sapere com’è andata… A presto
Ce l’ho!!!
Intendo: i baffi
Appena posso faro’ questo pane veolce e ti diro’ dei baffi….
chissà che buono! lo segno! ciaoooooo
Anch’io ho riso un bel po’!
Mi ritrovo decisamente in alcune cose… 😉
Questi pani alla birra che girano per i blog mi fanno l’occhiolino da tantissimo tempo. Bisognerà che mi decida!
Ti auguro una buona settimana.
Bella questa storia…..molte volte succede di comprare una cosa e trovare un altra quando si apre la confezzione….no?Pero il pane deve essere molto buono!!!!un giorno lo faro!Ti auguro una buona e bella settimana!
Ogni tanto mi vien voglia di cambiare detersivo, provare un nuovo aroma, perché a forza di usare lo stesso non lo sento più. Però tutte le volte che annuso il contenuto dei vari flaconi, fioriti, muschiati e brezze marine varie, sento sempre sotto il profumo di testa un qualcosa di indefinito che non mi convince, così alla fine le mie lenzuola profumano sempre di sapone di marsiglia. Poco male, l’importante è che siano puliti. Mi incuriosisce molto questo tuo pane alla birra, è una bevanda che non amo ma mi stuzzica l’idea di usarla come ingrediente. Sono un po’ perplesso su un punto del procedimento, quando scrivi di proseguire la cottura senza stampo: dopo 10 minuti è già abbastanza solido da poterlo estrarre?
Per i detersivi, sarebbe meglio se usassimo tutti quelli ecologici che tra l’altro non profumano affatto… quindi non si rischia neanche ciò che è successo a te 😉
Questo pane è meraviglioso… anche leonard ha fatto un pane alla birra ultimamente ma completamente diverso… lo posterò e proverò anche il tuo!
troppo carino questo post, io anche uso l’ammorbidente al mughetto , ma il mio profuma di buono non di pattumiera!!!!il pane è invitantissimo!!!baci
Ogni volta che vedo il pane alla birra mi riprometto di farlo e poi come tante altre ricette non lo faccio. Deve essere davvero buono! Certo che non deve essere stato piacevolissimo rientrare a casa e sentire puzza di discarica. Spero che stanotte vada meglio!
Il tuo pane è già in programma per domani perchè mi ispira parecchio, ma parliamo un momento di questo posticino delizioso nel Luberon? Sono andata a guardarmi il sito e lo trovo veramente incantevole, se poi alla cornice splendida si aggiunge una colazione come quella che ci descrivi, be, come resistere? Un bel posto da ricordare, grazie ! Ciao e, come dice mia figlia: bella notte.
Una delle cose che mi piacciono di più del tuo blog sono questi pani veloci che periodicamente ci regali, a lievitazione istantanea, un po’in controtendenza rispetto al notevole dilagare della passione per il lievito madre quello e solo quello. Credimi, sono utilissimi per chi non ha tempo o per chi magari è costretto a trasferimenti frequenti.
Questo poi ispira ancora di più!
Storie di detersivo ne girano a iosa a casamia. Starnutisco con la maggior parte di loro, tanto che mi sono dovututa forzatamente convertire al biologico che non ha praticamente profumo. Questo pane mi piace molto, me lo metto fra le cose da provare, anche se in questo periodo mi sto dedicando ai grissini per il tupilotto Hai qualche ricettina da consigliarmi?
buonissimo senza dubbio questo pane! me lo sono segnata al volo! un bacione.
p.s. non parlarmi di detersivi che sono sempre alla ricerca di quello più profumato! sono una di quelle che al supermercato aprono tutti i colori dei flaconi per annusarli!! è una mania!
Cara Sabrine…ormai io ho optato per il mitico felce azzurra ammorbidente! Trovo che quel profumo un pò al talco, un pò retrò…mi si addica alla perfezione!!!!!!!!!
Il pane alla birra deve essere buonissimo…io ne faccio uno integrale con della birra chiara, e viene strepitoso…il tuo però mi sembra più un cake come consistenza…o mi sbaglio?
Un abbraccione
hahahahha!! sicuramente il profumo del pane avrà migliorato la situazione!!
Anche io ho usato la birra per alcune ricette…è utilissima e “versatile”, anche se sfiatata…
un saluto da una neo-blogger!!
Mai mangiato il pane alla birra …
domani lo faccio anche io!!!
Un saluto Sabrine
Questo pane ha un profumo inebriante e racconta qualcosa, forse la casa di Thierry? E’ sempre bello passegiare di qua, tra una fetta di pane ed un sorriso che riesci sempre a strapparmi. Bella anche la foto, trasmette un’atmosfera casalinga 🙂
Buona serata
Oggi mi hai fatto proprio ridere di gusto!!
😉
meno male che esistono i forni e queste buone ricette!!
Ohhh cara Sabrine che brutta disavventura!Ma sai quante volte ci sono cascata io…comunque spero che tu abbia risolto, devo dirti che trovo geniale coprire con il profumo del pane appena sfornato!UN ABBRACCIO
affascinante questo pane aromatico, concordo sul malto d’orzo che ha un profumo tutto suo. avevo usato la birra ma per fare un pane dolce, ma questo mi attira moltissimo anche se mi piacerebbe provarlo con il lievito di birra, cosa ne dici?
he he he dai lameno avrai un buon profumo in casa e un pane da mangiare niente male
Il profumo di un pane aromatico in casa penso sia imbattibile sotto ogni punto di vista, dal gusto all’umore che irrimediabilmente non può che virare al conciliante 🙂
Spero solo di non farlo perchè anche io sia stato colpito da qualche detersivo killer ahahaha
Pensavo che potrebbe anche essere usato per fugaci antipasti…che ne pensi?
Buonissima giornata 🙂
Finalmente grazie a te so cosa farmene del lievito per torte salate…te lo copio subito!complimenti!!un bacione!
la Sabri lava piumoni, cucina e posta…la Simo si fionda da Thierry a leccarsi i baffi!che posto magnifico! grazie per la segnalazione!
non so omrmai mi sto abituando al non profumo del sapone di marsiglia e degli ecologici…però questo pane è splendido!
la descrizione del racconto è davvero carina 🙂
ma te lo immagini il profumo della pasta al forno, di frittata di zucchine o del tuo splendido pane, nei detersivi, al posto dei profumi floreali?!
Ci salteremmo tutti addosso a furia di morsi :-)))))
baci
Non ho i baffi ma faccio finta di averli e leccarli…questo pane mi piace! POtrei provare sia la versione a la Sabrine che quella a la Thierry. Io uso detersivi neutri ecologici ma quando voglio un profumo particolare aggiungo poche gocce di un olio essenziale al momento del risciaquo… ottimo profumo assicurato!
Le tue vicende mi fanno sempre sorridere un sacco…Concordo con te cmq!Tanto è vero che non uso più ammorbidenti ma aceto e, epr profumare olio essenziale di lavanda, decisamente meglio!
Panone favoloso complimenti!
bacione
Non invidio la vostra esperienza col detersivo (l’aspettativa ha peggiorato le cose) ma mi ha divertito molto come scrivi! L’idea del B&B come scusa per cucinare torte tutti i giorni mi ispira parecchio, evita di aumentare di troppe taglie!
Ho letto con divertimento le tue divagazioni … olfattive!! E ti diro’ che per me non c’e’ profumo migliore di quello del pane o dei biscotti appena sfornati. Non l’hanno ancora inventata questa essenza???
E ci credo che è delizioso sento il profumo fino a qui!!!!
Che acquolinaaaa!!!!!!!
Io sono estasiata da mille cose: 1) il tuo blog che trasmette l’amore per la cucina e il gusto di assaporare ogni sfumatura dalla preparazione al piatto pulito 🙂
2) le idee che dai! Uniche!
3) da quell’angolino che hai fatto scoprire a tutti, semplice e profumato di buono. Sicuramente prossima meta per fuggire dall’inverno!!
GRAZIE Sabrine!!
molto originale questo cake …senza uova e burro poi non è mica da poco, ne possimao mangiare una fettina in più ;-))
basta arieggiare, chiudi che ora fa freddo!!
CorradoT: sono molto interessata alla reazione dei tuoi baffi al mio (anzi, di Thierry) pane veloce… Aspetto trepidante tue nuove. A presto!
Federica: guarda, è veramente buono. E poi è semplicissimo… Se lo fai, mi fai sapere se ti è piaciuto? Ci tengo… Ciao
Carolina: mi fa piacere che abbia riso almeno tu, perché io ero alquanto… nervosetta. Quanto ai pani alla birra, hai ragione, ce ne sono molti, ma io trovo che questo sia geniale (posso dirlo, è di Thierry), perché non solo è semplicissimo, ma molto aromatico, profumato. Se ci dovessi provare… fammi sapere! Ciao Carolina, a presto. Le tue visite mi fanno sempre un grandissimo piacere…
judy: questa storia al profumo di melone marcio è divertente, lo ammetto… Ma io preferisco il profumo del pane! Ciao
Asa_Ashel: in genere uso il sapone di Marsiglia anche io, ma stavolta mi sono fatta distrarre dall’idea del mughetto… Quanto al pane, non potrei dirti che sa di birra: della birra conserva solo l’aroma, che viene in parte stemperato dal malto e dal miele. Per il procedimento, devi cuocerlo nello stampo per 20 minuti, e poi proseguire la cottura senza stampo per altri 10. Tenendo presente che i tempi di cottura dipendono dal tuo forno: il mio è un forno a gas, con uno elettrico può essere diverso. Ciao! E fammi sapere se ci provi…
iana: non mi sono ancora convertita a quelli ecologici, ma temo che tu abbia ragione… Quanto al pane, sono molto curiosa di conoscere quello di Leonard… dài,postalo (o dobbiamo aspettare che la macchinetta torni dal Kenia?). E se per caso provi a fare questo mio, beh mi farebbe molto piacere sapere se vi è piaciuto! A presto
manu: allora il mio era un detersivo ai mughetti marci! Indubbiamente più invitante il pane di Thierry… A presto
kristel: il rientro è stato sgradevole, più che altro rispetto alle aspettative… Pane alla birra? Ne esistono tanti, ma questo è facilissimo e buono: provaci! A presto
Meravigliosa,come sempre! Tu, la ricetta, il racconto,tutto! Mi sei mancata, con il tuo piglio sagace, la tua scrittura scorrevole e forbita, mai scontata, esilarante nei paragoni e nelle metafore.E queste ricette che profumano di casa…non al mughetto, si intende! 😉
P.s. sai cos’ho fatto il giorno del primo acquisto di prodotti per la pulizia della casa nuova? In barba agli sguardi sgomenti degli altri avventori, mi sono sniffata i vari detersivi per pavimenti (per ora mi limito a quelli) in loco…accovacciata…rischiando lo svenimento quando uno era addizionato con ammoniaca! Se ti fa comodo una dritta:prova il Lysoform limone e thè verde, è delizioso! Un bacione!
Non potevo non passare a salutarti e ringraziarti per le belle parole che mi hai scritto un pò di tempo fa!
L’ora è tarda, parecchio direi, e gli occhi si son fatti piccoli piccoli, ma volevo ringraziarti davvero Sabrine!
Il tuo blog mi piace molto: apprezzo i colori tenui e il tuo modo di scrivere, c’è una bella atmosfera qui!
PS: quello “stordente” mi ha fatta morire dal ridere, sto ancora sorridendo!
Notte a te, a me: ora scommetto sarai in un piumone inodore, minimo!!!
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Alla Gatteria il pane con il miele e la birra è un vero must… ci piace moltissimo, sia in versione “pane pane” con l’aggiunta di quelche semino di cumino o un po di farina di saraceno…. sia più dolce, e allora un po più di miele, farina bianca e al posto dell’acqua lo yogurt….
Mi unisco al coro delle meraviglie!
Leggerti è SEMPRE davvero un piacere… anche quando poi magari non scrivo nulla perchè 40 commenti mi intimidiscono!!!
nasinasialla schiuma
Che cosa terribile! Dovresti dirci queal’è questo detersivo per evitare delle sorprese così spiacevoli! Il pane sembra ottimo e nonostante il mio naso “raffreddato” riesco ad immaginarne benissimo il profumo.
Gea
—
geacucina.splinder.com
questa me la segno !! la voglio provare !! non sembra molto difficile!!!
baci e buona notte!!!
katty
Non riesco a capire come mai quel detersivo ti abbia impuzzonito così tanto il bucato…
Ma il profumo del tuo pane me lo immagino!!!!
Baci
Mi piace troppo l’immagine di te che dormi con il pane sul comodino!!! ti immagino allungare una zampina a mezzanotte e sbocconcellare allegramente sotto le coperte 🙂 Ottima ricetta comunque, anch’io metto sempre il malto nel pane, gli da una marcia in più.
Ahahahah sai quante volte capita anche a me di fare queste cavolate….comprando cose che poi si rivelano sbaglòiatissime…
comunque decisamente preferibile il dolce profumo del pane caldo!!!
ciaooooooo
Hai fatto la scelta più giusta per profumare la casa:il pane!
Se non sbaglio è proprio il pane che si vede nella foto della colazione del sito che hai indicato. Quanti spunti interessanti sia per mangiare che… per viaggiare! Cat
ma questi dei detersivi dove fanno le indagini di mercato? tra le colonie di foca monaca? bà! meno male che la cucina risolve anche questo
ciao
Buon pomeriggio!
Carissima, forse è presto ma non vorrei dimenticare qualcuno…perciò ti auguro ti trascorere le imminenti festività nella gioia e serenità….grazie per la compagnia che ci hai offerto durante l’anno…un abbraccio Luisa…
In genere per Natale faccio i biscotti alla birra, ma quest’anno potrebbe scapparci anche il pane, il problema è tenere la birra lontano dalle manaccie di sti golosi! Sempre complimenti Sabrine, sei una gioia per gli occhi!
Ciao Sabrine,
mi ha fatto molto piacere il tuo commento!!!
e questo pane alla birra è molto intrigante, sai in questo periodo sono alla ricerca di ricette proprio con la birra ma ancora ne devo provare una…chissà che non inizi proprio con il pane!
il racconto sulla delusione da detersivo è esilarante e … ti capisco benissimo, ne sono stata vittima anche io non una volta ma ora non mi fregano più!!! uso sempre lo stesso detersivo e ammorbidente!
ti lascio il link del post dove ho postato il procedimento pe rla panna fatta in casa, è una cosa semplicissima,
grazie ancora della tua visita e spero di rileggerti presto!
ne approfitto per augurarti buon fine settimana e anche buon natale in salute e serenità per te e i tuoi cari
un abbraccio
dida
ops scusa dimenticavo il link:
http://gliamorididida.blogspot.com/2009/03/farfalle-filomena-con-crema-di-peperoni.html
che sbadata!
Sabri: dunque, se il pane era in programma per l’altro giorno… allora, forse nel frattempo l’hai fatto! Com’è andata? Sono curiosa… Il posticino nel Luberon è come nelle foto che hai visto. Bella notte, a presto
meringhe: brava: mi dici come fa con il lievito madre chi non ha tempo o viaggia spesso? Eppure prima o poi ci proverò… ma continuo a sfornare a ritmo sostenuto i miei pani veloci, che vanno bene per tutti. Mi fa piacere che piacciano anche a te. Ciao!
Isafragola: grissini? Li faccio poco, perchè a casa mia pare che senza un po’ di mollica il pane non sia pane… Ma forse se mi impegno trovo qualcosa tra i kiei fogli volanti. Tu guarisci, piuttosto! A presto
Micaela: io annuso tutto, ma al supermercato mi vergogno… lo faccio solo quando non c’è nessuno. Ma non lo dire in giro… Ciao!
Simo: a leggere la ricetta (e soprattutto a giudicare dal lievito) vien da pensare a un cake. Ma il sapore, la compattezza della mollica e la croccantezza della crosta, lo fanno assomigliare più a un pane. Ancora dubbi? Prova a farlo: è un attimo! A presto
Chiara: per “sfiatata” intendi sgassata? Oddio, non ci ho mai provato, non so se un po’ di gas serva per il lievito… ci vorrebbe quel Dario che si intende di queste cose… comunque, se provi a fare il “pane sfiatato”, fammelo sapere: sono curiosissima! Ciao
Claudia: allora, se per caso lo hai fatto mi farebbe molto piacere sapere se ti è piaciuto! Ti aspetto, buon fine settimana
dada: questo pane racconta proprio la casa di Thierry, i suoi silenzi, i suoi profumi senza tempo: lavanda, pane, cioccolato. E tanta serenità. Grazie dada, è sempre un grandissimo piacere averti qui. Buon fine settimana
Gaia: Sì: meno male che esistono i forni. Come farei senza? Grazie e a presto
marifra79: grazie di cuore, mi fa piacere che tu ci sia sempre… Quanto al profumo del pane: per me è taumaturgico! Buon fine settimana
Giò: pane alla birra con il lievito di birra? L’ho fatto, ma ha un sapore differente. Questo è molto aromatico e con crosta croccante. E poi, soprattutto: rapidissimo! Ti pare poco? Ciao
Gunther: Ciao, quanto tempo che non passo da te. Eppure mi fa sempre così piacere leggere quei tuoi pezzi di informazione per consumatori consapevoli… E’ che ho così poco tempo in questo periodo… Ma mi rifarò. Intanto grazie e a presto!
Gambetto: Pane aromatico come antidoto a olezzi indesiderati da detersivi e affini? Ti dirò: si è rivelato un’ottima soluzione! Quanto al suo uso anche per gli antipasti, sappi che va molto bene con i salumi, perché non è dolce-stucchevole (la birra contrasta con il miele e il malto, se lo trovi, aggiunge quel tocco in più). Nel caso, mi fai sapere? Ci tengo… Ciao ragazzi, e scusatemi per non riuscire a trovare il tempo di commentare i vostri pezzi (che però leggo…). Buon fine settimana
Sofy: non dirmi che non lo usi mai, il lievito per torte salate! O vuoi istigarmi a pubblicare una serie di post a tema? A presto (e fammi sapere se il pane ti è piaciuto…)
simonapinto: lo sapevo che era il tuo genere… ci avrei scommesso! Buona notte (sentito che gelo? brrrr…)
Genny G.: Concordo: sapone di Marsiglia e pane di Provenza. In barba alle nobili tradizioni italiche… (per una volta). A presto!
pagnottella: terribile: io non amo i prodotti di profumeria ai profumi di cibo. Ricordo ancora un’esperienza raccapricciante con un bagnoschiuma al cacao: ho rischiato il mancamento sotto la doccia… Meglio il pane che sa di pane e il detersivo che sa di sapone di marsiglia… Ciao!
Gloria: aggiungi l’olio essenziale nella lavatrice? E si scioglie in acqua fredda? Mi interessa… Quanto al pane: fallo come preferisci, ma provalo. E’ buono. A presto!
Saretta: aceto come ammorbidente? Ma non sa di aceto? E anche a te chiedo se l’olio essenziale di lavanda si scioglie in lavatrice. Ma guarda quante cose imparo da voi: che bello! Grazie, e a presto
Acquolina: l’idea del B&B-cioccolato è proprio di Thierry e mi aveva molto colpita la prima volta che me la raccontò… Grazie per le tue parole gentili. A presto
Maurina: Che il pane sappia di pane, e il detersivo di detersivo (possibilmente non di frutta guasta…). Ciao!
stefi: grazie! A presto
Il gatto: Grazie di cuore per le tue parole gentili: mi fa tanto piacere. Le mie idee sono la mia cucina di casa, di famiglia, condita da quel po’ di curiosità e di voglia di creare che non guasta mai: un pizzico, tanto per non annoiarmi. A presto!
astrofiammante: hai forse ragione a pensare a un cake: la forma e il lievito sono quelli. Ma il sapore e la consistenza no: senza burro, senza uova… questo è un pane, anche se molto semplice. E il sapore è di pane, aromatico e non dolce, non di un cake! Ciao
Arietta: arrossisco… e non di freddo. Perché ho stima di te, mi piace quello che scrivi (e quel che cucini), e come sei. Dunque: grazie.
PS: già in dotazione.
Anemone: a tutt’oggi il piumone non è ancora del tutto inodore… ma non sogno più frutta andata a male! Quanto all’ora tarda, direi che è il vizio di quelle a cui servirebbe una giornata di 36 ore… Buonanotte!
miciapallina: mi sa che facciamo gli stessi pani: birra, yogurt, miele… a me mancano solo i gatti! Ma per favore: non farmi mancare i tuoi commenti: intanto perché mi fanno piacere e ci tengo, e poi perché tanto a quest’ora non ci sente nessuno… Buonanotte
Gea: vorrei evitare di rivelare la marca, comunque: profumo di mughetto e contenitore verdolino. Stanne alla larga! Molto meglio il pane appena sfornato, alla birra o no… Ciao!
katty: e infatti è facilissima! Se ci provi mi fai sapere? Ci teerrei molto… Ciao!
Mammazan: semplicemente perché aveva un profumo nauseabondo! Meglio il pane.. Ciao!
Assolutamente ti faccio sapere 🙂
Grazie come sempre a te invece e buon inizio settimana :))
heheheheheheh!
misteri della condivisione nell’etere!
Ogni tanto “ci si prende” fra persone che si incrociano così, per caso, e nascono delle simpatie profonde, e si scoprono belle sintonie.
E’ successo così quando ti ho letto la prima volta!
E infatti eccomi sempre qui, sfidando le intemperie della “Cripta”!!!
Però non biasimarmi se mi intimoriscono 58 commenti…. se ne avessi la metà farei salti di gioia!
eheheheheheheheheh
santamammadeifelini!…..
mi accorgo solo ora che non ho nemmeno il tuo indirizzo…. che me lo manderesti?
Sisimai……
Gambetto: Mi accorgo ogni tanto di commenti ai quali non ho dato risposta, e mi dispiace… Così vi scrivo, cari ragazzi, solo per salutarvi: con il pane di Thierry nel forno… perché ormai anche io vengo a controllarmi le dosi nel blog! Ciao!
Miciapallina: Mi scuso anche con te per il ritardo con il quale rispondo: mi erano sfuggiti gli ultimi commenti e me ne accorgo solo oggi che vengo a riguardarmi la ricetta:… Tanti commenti, dici, ed è vero: c’è sempre un gran viavai in questa mia cucina, che mifa un grande piacere. Mi sforzo, tempo e impegni permettendo, di rispondere sempre (e qualche volta, come vedi, non ce la faccio…), perché mi sembra il minimo nei confronti di persone che non conosco, se non per questa strana e misteriosa comunicazione via web, ma che con me sono gentili. Tra queste ci sei tu, con i tuoi gatti e le tue parole sempre affettuose. grazie. Quanto all’indirizzo, ho una mail visibile dalla home page, e mi scuserai se tengo fede alla mia scelta iniziale, di tenermi ben stretto il mio nom de plume: sono certa che capirai, per me è una scelta di libertà… A presto!
splendido post e splendido pane 🙂 l’ho fatto ora poi ti dirò il risultato 🙂 ciao Ely
delizioso! fatto e mangiato, non tutto ma metà se ne già andato nelle nostre pancine 🙂 non ho modificato nulla ho solo aggiunto latte sulla superfice e semi di sesamo! buonooooooooooo grazie per la ricetta ciao Ely
Ely: cara Ely, questo tuo commento mi allarga il cuore. Sapere che le mie ricette funzionano anche nelle cucine degli altri è una delle più grandi soddisfazioni della mia vita da blogger. Questo pane piace tanto anche a me, e lo faccio spesso perché è rapido e molto profumato. Grazie dunque per averlo provato e per avere avuto il pensiero gentile di farmelo sapere: l’ho apprezzato tantissimo. A presto
Sabrine è veramente un pane eccezionale, profumato e ricco,l’abbiamo mangiato con gusto, ed è rimasto morbido anche per i due giorni successivi, uno dei prossimi post lo farò su di lui e citerò con piacere la tua ricetta fantastica!!!
un bacione Ely
Ely: Cara Ely, fammi sapere quando pubblicherai il post, perché sto preparando una pagina con mie ricette realizzate da altri e mi farebbe piacere includere anche questa. Grazie per il feedback sul pane. A presto!
cara Sabrine eccolo nel post di oggi grazie ancora e buon w.e.
Ely
http://nellacucinadiely.blogspot.com/2010/02/pane-alla-birra.html
Ely: Grazie per la segnalazione, l’ho subito messo nell’elenco. Alla prossima infornata!
adoro il pane e le ricette con la birra… questa me la devo segnare… non posso non provarla!
e il tuo blog mi garba parecchio !
a presto!
Valentina: La birra nel pane è un classico della panificazione casalinga: perché la birra aiuta la lievitazione. In questo caso, utilizzando lievito chimico, non ce ne sarebbe bisogno: qui la birra serve a dare sapore e profumo, enreambi molto intensi e particolari. Il pain maison di Thierry (un amico caro) è ormai un classico di casa nostra, e sono in tanti gli amici di FRAGOLE A MERENDA che l’hanno provato. Che dirti? Aspetto notizie di quello che uscirà dal tuo forno! A presto
Cara Sabrine,
sono una nuova “ospite” della tua cucina. Oggi ho fatto il tuo pane alla birra di thierry. Favoloso!
Forse sarebbe stato meglio farlo lievitare un po ma … squisito.
Cercherò di postare anche il mio “fragole a merenda” assieme ai suoi fratelli
grazie
Cara Adriana, innanzitutto benvenuta qui. E subito dopo: grazie per la bellissima notizia! Il pane di Thierry – seppur nella versione “arricchita” – è una delle pochissime ricette del blog che sono finite anche nel libro… e proprio perché per me è una di quelle ricette irrinunciabili! E’ un pane alla portata di tutti, difficile sbagliare. Naturalmente, se avessi bisogno di una mano per “farlo lievitare un po’” sono a disposizione: anche se questo è un pane che usa lievito istantaneo, e dunque la lievitazione dovrebbe avvenire… per definizione! Aspetto la tua foto di “Fragole a merenda” da casa tua: non vedo l’ora di attaccarla insieme a tutte le altre alla board Pinterest.
Un abbraccio!