Graham crackers
“Scusi, ma l’ha poi aggiustata la serratura del portone?” chiedo al manutentore del palazzo.
“Hmm… sì, diciamo che l’abbiamo aggiustata al cinquanta per cento” fa lui con un aria sussiegosa.
“Ah… davvero? Allora sappia che l’altro cinquanta per cento mi si è rivoltato contro e mi ha lasciato fuori di casa ieri sera a mezzanotte.”
Sono furibonda. Tre mesi per una riparazione lasciata a metà con la scusa che il portone è antico: pare che il pezzo da sostituire sia una rarità degna di un’asta di Sotheby’s.
In un condominio quasi tutto di uffici, basta che un volonteroso un po’ più abile degli altri riesca a trovare il punto d’incastro giusto per la chiave, in orario d’apertura la mattina, per garantire a tutti l’ingresso in giornata.
Peccato che ogni tanto in questo posto ci venga anch’io. Che ci abito e pretendo persino di andare fuori a cena e di rincasare quando voglio: possibilmente senza passare mezz’ora scuotendo un portone alto cinque metri aggrappata a un pomolo traballante, nel tentativo di far girare la chiave nella toppa. Se si aggiunge che il palazzo in questione è ubicato in una piazza piuttosto frequentata, va da sé che a sere alterne io venga soccorsa da premurosi passanti oppure dalla volante che staziona all’angolo.
Oramai mi conoscono tutti: dai baristi ai poliziotti, nessuno sospetta più che per la città si aggiri una maldestra scassinatrice di portoni. Ma l’altra sera ho rischiato di dover chiedere una camera all’albergo più vicino: il che, in un posto di provincia un filino incline alle chiacchiere, avrebbe comportato il mio ingresso trionfale nel palinsesto dei pettegolezzi estivi, condotti con mirabile maestria al riparo di alcuni noti ombrelloni. Molto meglio far aggiustare il portone, confidando sulle mie sole forze…
Perciò adesso potete chiedermi tutto di infissi e serramenti d’epoca: mi sono fatta una cultura. So cos’è una cerniera, una cembrana, un bussolotto. Distinguo una vite per ferro da una per legno. E so persino che i pezzi di ricambio per serrature d’antan non è necessario aggiudicarseli da Sotheby’s: basta andare dal ferramenta due piazze più in là.
Nella vita si può apprendere di tutto, a patto di avere il maestro giusto. Il mio era un signore che ripara portoni da quando aveva quindici anni. E’ venuto mandato da un amico – uno dei due che la sera prima mi avevano aiutato a scassinare la serratura – e si è preso a cuore il caso: adesso il portone ubbidisce mansueto alla sua chiave. Quando gli ho chiesto se l’aveva riparato al cento per cento mi ha guardato stralunato: “Ma se non si ripara al cento per cento vuol dire che non funziona!”.
Beata incoscienza… come poteva sapere quanti rientri serali al cardiopalma può avere all’attivo una signora?
GRAHAM CRACKERS
INGREDIENTI
farina OO: 150 gr
farina integrale: 30 gr
zucchero grezzo di canna: 70 gr
burro: 40 gr (freddo di frigorifero)
melassa: 3 cucchiai (sono circa 50 gr)
latte: 5 cucchiai
bicarbonato: 1/2 cucchiaino
sale fino: 1/2 cucchiaino
cannella: meno di un pizzico (non sono mica biscotti di Natale…)
Mettete nel mixer le farine, lo zucchero di canna, il bicarbonato, il sale e la cannella e fare andare per un secondo a bassa velocità.
Poi aggiungete il burro a cubetti e la melassa e fate andare qualche secondo finchè non si formano delle briciole di impasto. A questo punto aggiungete 3 cucchiai di latte, lavorate ancora un po’ e cercate di capire se ne serve dell’altro: il composto non dev’essere troppo molle, ma deve “stare insieme”, cioè dovreste riuscire a farne una palla. Aggiungete eventualmente il resto del latte un cucchiaio alla volta.
Prendete l’impasto tra le mani, dategli la forma di una palla schiacciata (ma non lavoratelo troppo, manipolatelo il meno possibile…), mettetelo in una ciotola, sigillate con pellicola e tenetelo in frigo almeno un’ora (o di più, se vi fa comodo).
Quando decidete di procedere accendete il forno a 200° (ma se li faccio in quello elettrico me ne bastano 180), tirate fuori l’impasto dal frigo, aspettate cinque minuti e poi tiratelo con il matterello in una sfoglia di 4 mm: sarà un po’ appiccicoso, perciò non lesinate la farina mentre lo stendete, direttamente sul piano di marmo (… ne avete uno?) oppure tra due fogli di carta forno. Tagliate i vostri Graham crackers, posateli su una teglia per biscotti foderata di carta forno e metteteli in frigo per un quarto d’ora.
Cuoceteli per 10-15 minuti, poi girateli e infornateli altri 5 minuti. A questo punto dovete vedere voi se sono cotti: il colore non vi aiuterà (sono biscotti “abbronzati” in partenza, grazie alla melassa) e nemmeno la consistenza (se li toccate caldi saranno sempre un po’ molli). Perciò tirateli tranquillamente fuori dal forno, aspettate che si raffreddino un po’, assaggiatene uno e agite di conseguenza.
Lasciateli raffreddare su una gratella da pasticciere e se dovete conservarli utilizzate la solita scatole di latta (… ne avete una?).
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Dei buchi sui biscotti o dei biscotti con i buchi
Dalle ciambelle ai biscotti fino ai timballi, l’arte di far buchi in cucina va coltivata con metodo e passione. Se per ciambelle e timballi lo stampo aiuta (e la maestria sta tutta nel gesto di sformare), nel caso dei biscotti si ricorre in genere ai rebbi di una forchetta.
Ma a me questo sistema non aggrada: perché i buchi sono troppo ravvicinati e non riesco a centrarli bene rispetto alla superficie del biscotto.
Perciò ho sviluppato un metodo tutto mio: il “metodo vermicello”. Tranquilli, non tengo un bruco scavatore in un barattolo in dispensa… Trattasi invece di uno spaghetto di Gragnano, cottura 12 minuti, che con un po’ di pazienza e molto divertimento conficco a intervalli regolari nei miei biscotti. Regala buchi meravigliosamente tondi e di profondità regolabile.
Passerete un po’ per stravaganti, ma fidatevi: funziona. Al cento per cento…
Graham crackers vs digestive biscuits
Sia i Graham crackers che i digestive possono essere utilizzati come base per la cheesecake: io preferisco i secondi, perché mi piace il gusto dell’avena e quell’inconfondibile consistenza croccante. Ma in definitiva: fate voi. Da parte mia, non potendo regalarvi una ricetta di cheesecake (eppure ce l’ho da qualche parte…), posso solo passarvene un paio di digestive:
– digestive biscuits al farro
– corn digestive biscuits (con farina di mais)
Ingredienti: bicarbonato • burro-burro salato • cannella • farina bianca 0 e 00 • farina integrale • latte • melassa • zucchero di canna
Ma i graham crackers sono quei biscotti che si usano per fare le cheesecake? Al posto dei Digestive?
Il metodo vermicello!!! Parente del mio piu’ povero metodo spaghetto 🙂
Ormai aspetto i tuoi posts come se fosse la rubrica della mia rivista preferita, sia per il racconto con quel tocco di ironia, un po’ british, posso azzardare? aia per le ricette, tu pensa che i Graham sono una di quelle cose che qui si trovano con facilita’ quindi non mi ero mai posta il problema dell’home made.
A presto!
Anch’io adoro leggere i tuoi “bizzarri” resoconti! Queste storielle che sembrano non poter mai capitare e che, invece, fanno parte della nostra vita di tutti i giorni…
Per non parlare delle tue ricette, cara sabrine! 🙂
Ti auguro un buon fine settimana!
ah sabrine… i tre minuti più rilassanti e divertenti di tutta la mia mattinata! i biscotti passano quasi in secondo piano ma sono deliziosi pure loro…
concordo con Cristina: dopo un racconto dei tuoi ci si dimentica di aver aperto la pagina in cui apparivano questi stupendi biscotti.
Dopo aver letto tutto penso sempre: ah, sì, la ricetta!!!
:* baci scassinatrice
Ahahahah! vogliamo parlare di serrature rotte? Da noi ogni tanto qualche maldestro condomino spezza la chiave nella serratura del cancelletto! Secondo te si adopera per cercare di tirarla fuori? Nooooo ovviamente! Lascia l’ingrato compito ad altri volonterosi armati di forcine pinzette e grimaldelli improvvisati. Una volta, dopo vari tentativi di effrazione, per rientrare ho dovuto scavalcare con balzo felino il cancelletto, che fortunatamente non è invalicabile!
Questi racconti sono divertenti quando li leggi…quando li vivi, un po’ meno :DDDD
Per consolarci mangiamo uno dei tuoi biscottini!
Ma i buchi fatti con i vermicelli, non lo avevo mai sentito.Grazie, ora questo metodo sarà mio!Per il resto..che dire a quel portone ci sono rimasta attaccata un pò anch’io,tanto riesci a coinvolgermi nei tuoi racconti.Un bacio e buon fine settimana!
Barbara: Brava: i graham crackers sono proprio quei biscotti lì… che servono a fare la cheesecake al posto dei digestive… E io non ti posso dare una ricetta di cheesecake, ma una di digestive sì… anzi, due…
leggerti tesoro è sempre uno spasso al di la della ricetta che trovo meravigliosa!!per una che sforna cheesecake come me questi sono il massimo!!digestive a portata di mano!!bacioni grandissimi,Imma
Che bell’aspetto che hanno questi piscotti …mi piacciono e devono essere buoni complimenti
adorava questi biscotti da bambina, erano le meno costose e le piu buoni! Ho portato a casa tre scatole dall’america, ma non ho mai pensato di farle da me. Strano, eh? Grazie!
Non mi parlare di “rattoppi condominiali”, ho una sfilza di aneddoti da scriverci un romanzo
🙂
Proprio oggi mi chiedevo come avrei potuto smaltire il barattolone di melassa comprato per una ricetta e poi rimasto lì.
Questi sono perfetti anche per il mio piccolo che è allergico all’uovo.
Buon WE!
oi, quasi mi interessava leggere anche di come ha messo a posto la serratura tanto mi piaceva il racconto!! ma poi sei arrivata alla ricetta.. sigh 🙁
😀 buoni biscotti! 🙂
sei grandiosa! semplicemente grandiosa… per i buchi io uso uno stuzzicadenti 🙂 buoni questi biscotti anche senza il cheesecake 🙂 buon w.e.!
Questi biscotti son troppo belli, devo assolutamente provarli…ma visto che sono ignorante (io e la melassa non ci siamo mai conosciuti) ho un dubbio…ma la melassa dove la trovo? posso usare il miele?
Io invece dello spagnetto di gragnano (che preferisco mangiare) uso uno stuzzicadenti tagliato a metà 🙂
Cara Sabrine, pensa che noi stiamo ancora aspettando il fabbro che ci venga a sistemare la serratura della NOSTRA porta di casa!! E l’abbiamo chiamato prima di Natale…! Dici che dobbiamo arrenderci? :-/
Fantastico, il tuo “metodo vermicello”!! 😀
Ciao Sabrine, anch’io sono una di quelle innamorate del tuo blog…per le storie e per le foto….beh per le ricette è scontato, sono meravigliose!
Prima o poi ne posterò qualcuna e te lo farò sapere…ci tengo!
Questi biscotti…..me ne sono già innamorata anche se non li conosco…se si tratta di Sabrine “si compera a scatola chiusa!”
è sempre un piacere passare nel tuo blog…se poi mi presenti questi biscotti..beh arrivo con il cappuccino!!!
complimenti! ciao!
Sei davvero uno spasso Sabrine ed immagino che nervi rimanere bloccata fuori casa(sai qunte volte mi è capitato dai miei…)
Quanto ai biscotti,incantevoli, com’è favoloso il tuo iongegnarti per delle soluzioni furbe!
Un bacione e buon weekend
Grande Sabrine, questi giorni sto spostando scatoloni e mi sto perdendo i tuoi post..mannaggia…ma mi sono divertita un sacco. I bicotti british fatti con l’italico vermicello sono un must !
questi sono perfetti non solo per i cheesecakes ma soprattutto inzuppati in una bella tazza di latte freddo!!! un bacione.
…fantastici…e bella l’idea del vermicello, eheheheh!
Però una domanda…dove posso trovare la melassa?
Un abbraccio e complimenti come sempre, Sabrine!
🙂 non immaginavo che uno spaghetto (ops, un vermicello) potesse servire anche a questo!
I biscotti mettono un’acquolina!!!
E se proprio vogliamo parlare di operai che lasciano le cose a metà, anch’io in questi giorni sto nerissima, per dei muratori che dovevano mettere alcune cose a posto fuori dal nostro edificio e hanno letteralmente trasformato il giardino in un cantiere, lasciando per una settimana tutto lì a giacere e sparendo… sgrunt!
Povere piante… non so se si riprenderanno mica! 🙁
Dunque se mi si rompe il portone posso chiamarti? 🙂
Povera! Chissà che nervi!
menomale che avevi dei biscotti per consolartti, sembrano sbriciolosi al punto giusto!
Castagna
Io avrei usato il più banale stuzzicadenti ma penso che mi convertirò al “metodo vermicello” molto più “chic” 😉 I tuoi post sono sempre favolosi, come i tuoi biscotti. Un bacio cara, buon fine settimana
Buonissima l’idea dello spaghetto .. ammiro sempre l’arte dell’arrangiarsi. A volte si spendono capitali inutili in arnesi che non si useranno mai .. quando in cucina ci sono cosucce, che usate con un pò di inventiva sono molto più pratiche ed efficienti !!! E’ pura genialità !!! Manu
Di portoni antichi che non funzionano ne sò qualcosa……..il mio si rompe ogni tre per due. Magari mi dai il numero del tuo “salvatore” la prossima volta 😉
carini i tuoi biscottini, anch’io li compro sempre già belli che fatti però la ricetta me la segno, hai visto mai……
Rido perchè quello che è un problema in un posto altrove non lo sarebbe mai…
A Napoli c’è stato un periodo dove li rubavano i portoni!! ehehehehe
Non importa se aprivano bene o meno, se erano antichi la mattina sparivano! 😛
PS
Il metodo del vermicello non lo conoscevo…ma è una vera chicca! :PP
I tuoi racconti mi fanno sempre impazzire, come le tue preparazioni, del resto…e che dire del “metodo vermicello DOC”?!Eccezionale come il resto!!!
graham cracker a parte, che saranno sicuramente squisiti perché tu sei una garanzia, il racconto della porta è fantastico.
ironico, mai urlato, divertente, intelligente.
ora basta, se no finirai per credere che ti voglio vendere… una serratura 🙂
ma d’antan ovviamente!
Ormai sei il nostro Cucchiaio D’Argento … Se grande! Le ricette sono sempre supersicure e andiamo tranquilli …Grazie ! Sei un faro … nel mare dell’incertezza del …Cosa faccio per cena? e del …Ma come si fa??? Un abbraccio
Mi ci metto anche io nel novero di coloro che attendono i tuoi post come la rivista preferita. e che lasciano da parte un paio di commissioni per il marito pur di goderseli in pace. (una figlia è a pallavolo, l’altro è perennemente in giardino in maniche corte con 13 gradi). Mi manca la melassa, ma li proverò al più presto. E a casa mia i digestive non arrivano alla cheese cake, li finsco tutti prima io!! Ciao e grazie!
Che bel post!Mi ha coinvolta molto il tuo racconto…sei brava a scrivere,complimenti!!Bella e buona anche la ricetta,la provero’ sicuramente.Ciao e buona serata.
Non mi vorrai davvero dire che hai fatto TUTTI i buchi con un solo spaghetto? Saresti peggio di una ricamatrice 🙂
la riparazione al 50% mi mancava…non sarà che era amico del nostro premier?
la melassa è indispensabile perchè non la trovo sempre, potrei sostituire con mascobado o panela?
sei la regina dei biscotti!
…quanto mi piacciono i tuoi racconti….
Sei uno spasso!!! Leggo il tuo blog ormai da un’eternità e mi diverti sempre da morire, oltre a restare di stucco per le tue ricette…eppoi la storia dello spaghetto è troppo ingegnosa! io non ci sarei arrivata nemmeno tra un millennio!!!
Oggi ho pubblicato il mio post, sono contenta perchè da oggi entro a far parte del vostro mondo!!! Inoltre abbiamo già qualcosa in comune: l’amore per le fragole (il mio blog si chiama Fragola e Zafferano, ehehe!) Un abbraccio
Veramente,
leggere le tue storie pre-ricetta fa tanto bene al cuore e allo spirito.
Poi, proseguendo, fai anche tanto bene alla gola, alla pancia, ecc…
😉
buona domenica carissima!
Sei sempre divertente :)!
Deliziosi i biscottini!
I really enjoyed your blog post. My kids really love all types of graham crackers. Keep up the great work with your articles and please stop by my health blog sometime. The web address is http://healthy-nutrition-facts.blogspot.com/.
arabafelice: Non avrei mai immaginato che l’Arabia fosse un paese da Graham crackers (chissà perché, poi…), mentre per il vermicello creabuchi… ero certa di non avere l’esclusiva planetaria! Ciao Stefania e buon fine settimana!
Carolina: Cara Carolina, queste che tu chiami storielle capitano, eccome… e immagino non solo a me! Grazie per le tue parole, sempre affettuose. Un caro saluto, fino in riva al tuo lago…
Cristina: Mi fa piacere: in fondo basta davvero poco per cambiare colore a certe faticose mattinate! Grazie per avermelo fatto sapere, a presto
Alice: Caspiterina: rischio di arrossire. Ma è un grandissimo piacere… Perciò grazie per le tue parole. E per quel titolo di “scassinatrice” faticosamente guadagnato sul campo… A presto!
eli: Forse certe avventure sono un po’ meno divertenti dal vivo, ma io trovo che un pizzico d’ironia ci voglia sempre: anche in presenza di manutentori al cinquanta per cento… Ciao!
Damiana: I buchi col vermicello dovresti provarli: sui Graham crackers o sui biscotti che vuoi tu… funzionano a meraviglia! Quanto al portone, se davvero ci sei rimasta attaccata saprò cosa chiedere al manutentore la prossima volta… col rischio che ti stacchi solo al cinquanta per cento! Una mano sì, una no… Ciao!
dolci a… gogo!!!: Cara Imma, ma sai che pensavo proprio a te mentre preparavo questi Graham crackers? Dato che non sono stata in grado di partecipare alla tua raccolta di cheesecake con una torta intera, potrei almeno dedicare a te questi biscotti… come base! Buon fine settimana!
RicetteAmoreFantasia: I
Graham crackers sono buoni, se ti piace il sapore della melassa e quel pizzico di cannella… Per il resto sono dei buoni biscotti croccantini, senza uova e con relativamente poco burro, adatti a molte occasioni (oltre che a fare da base alla cheesecake…). A presto!
Tammy: Sei americana? Allora sarei molto curiosa di sapere quali ingredienti figurano sulle scatole dei tuoi Graham crackers… così magari rettifico la ricetta! Ciao!
Nanninanni: I rattoppi condominiali sono una iattura. Ma la dolcezza della melassa mette a posto molte cose: certo, non ci puoi aggiustare serrature, ma dei Graham crackers ce li puoi fare… e ti vengono anche buoni! Mi farà piacere sapere se il piccoletto ha gradito… Ciao!
fiOrdivanilla: La serratura l’ha aggiustata il falegname, accorso al capezzale del portone dopo l’appello di un caro amico: e penso non abbia usato melassa, né briciole di Graham crackers… Buon weekend!
Ely: Ma lo stuzzicadenti non fa dei buchi col fondo piatto, perfettamente cilindrici: il vermicello sì! Provaci anche tu, con o senza Graham crackers, e sappimi dire… Ciao!
elenuccia: La melassa la trovi in erboristeria, nei negozi di prodotti biologici oppure nelle drogherie ben fornite. E’ un dolcificante che sembra miele liquido, dal profumo penetrante. Se non la trovi, puoi utilizzare del miele liquido non troppo dolce. E adesso sono curiosa di sapere come ti verranno i Graham crackers… A presto!
Gabri: Arrendersi? Mai! Tantomeno ai fabbri lavativi. Temo che il “metodo vermicello” non funzioni in questo caso: meglio una scatola di Graham crackers per propiziare il buon esito dell’impresa… A presto!
viola: Cara Viola, se davvero posterai una mia ricetta non potrò che esserne felice. Quanto a questi Graham crackers, ti piaceranno se ami il profumo intenso della melassa (che peraltro puoi sempre sostituire con del miele…). In caso contrario… abbiamo altre ricette di biscotti a disposizione! A prestissimo
Federica: Puoi arrivare col cappuccino, ma anche con un bicchiere di latte freddo o una tazza di té… i Graham crackers vanno sempre bene! Ciao!
Saretta: Se mi avessi vista mentre tentavo di scassinare il portone non so se mi avresti considerata uno spasso… sono sicuramente più divertente da osservare mentre pratico buchi sui Graham crackers armata di vermicello di Gragnano. A presto!
Glu.fri cosas varias sin gluten: Ma stai spostando scatoloni quassù o laggiù? O forse da laggiù a quassù? O viceversa? Comincio a vedere scatoloni che si intrecciano, e si alternano a Graham crackers e vermicelli di Gragnano… Per favore, vedi di sbrigarti con questo trasloco (ma è un trasloco?) così rimettiamo ogni cosa al suo posto… Ciao!
Micaela: Latte freddo e té sono l’accompagnamento ideale per i Graham crackers. Cheesecake a parte, s’intende… Ciao!
Simo: La melassa la trovi nelle erboristerie, nei negozi o nei corner di prodotti biologici, e nelle drogherie più fornite. Ma se non ci riesci puoi sostotuirla con del miele liquido, scuro e non troppo dolce. Non ti resta che accendere il forno… A presto!
Danda: Muratori pasticcioni? Ne so qualcosa… hai tutta la mia solidarietà! A me avevano sotterrato dei sacchi di calce in giardino, tra rose antiche ed erbacee perenni. Per non fare la fatica di caricarli sul camion e riportarseli a casa… Faccio il tifo per le tue piante: fammi sapere! A presto
Castagna: Se ti si rompe il portone posso al massimo prepararti dei Graham crackers e indicarti un serramentista serio… al cento per cento! Ciao!
Federica: Il “metodo vermicello” produce buchi perfettamente cilindrici, diversamente dallo stuzzicadenti che è appuntito. E poi un vermicello di Gragnano si maneggia come un pennello sottile: con delicatezza e… tanto divertimento! Ciao!
Forchettina Irriverente: Cara Manu, concordo appieno sull’arte di arrangiarsi in cucina. L’eccesso di dotazione tecnica spegne la creatività… e occupa un sacco di spazio! A presto!
Zia Elle: Se ti serve un bravo serramentista posso passarti un numero. Se ti servono dei Graham crackers posso passarti la ricetta. Se ti serve una scassinatrice… vengo io! Ciao!
Gambetto: Mi servirebbero per l’appunto delle vecchie porte da interni: non è che conosci qualche ricettatore di portoni? Scherzi a parte, anche in questo ammiro il tocco di genialità dei napoletani: alla zia di un mio amico, che aveva lasciato la macchina aperta sotto casa per scaricare la spesa, rubarono un sedile. Altrove, le avrebbero portato via l’intera macchina! Sono parchi, in fondo, certi mariuoli partenopei… Quanto al “metodo vermicello”… mi farai l’onore di provarci, almeno una volta! Ciao Mario e buonissimo fine settimana
UnaZebrApois: Travolta dal tuo entusiasmo mi chiedo: ma me le merito tante carinerie? In ogni caso grazie. E a presto!
Davon Jacobson, Md: Thank you! As I see you live in the US, your comment about Graham crackers is more than welcome. See you soon!
Sono inciampa nel tuo blog per caso, cercavo delle ricette fragolose per utilizzare il mio acquisto super economico al mercato della frutta: complimenti!!!è un piacere leggerti,lascia un sapore antico e dolce…così ti ho aggiunta ai preferiti..e ti seguirò virtualmente ti spiace?
con affetto Claudia
Che ridere mi hai fatto venire…mi sembra di vederti “scassinare un portone”..purtroppo è vero, si trovano difficilmente delle persone in grado di riparare le vecchie cose che ancora circolano in alcune case..e così ci si ritrova a combattere puntualmente per tirare su una persiana o aprire una finestra…l’altro giorno ad esempio per l’ennesima volta la persiana del salotto è rimasta incastrata e per l’ennesima volta abbiamo chiamato l’omino per aggiustarla..non ti dico il casino che ha fatto e come ha imbrattato il muro..!!!ma ora, quanto durerà??..
e va beh, bisogna rassegnarsi..e gustarsi questi biscotti deliziosi…!..segnamo e facciamo quanto prima!
Cara Sabrine, io purtroppo lavoro da un amministratore condominiale e mando il fabbro tutti i giorni a riparare i portoni (fortunatamente al 100%) se no sai i condomini che testa mi farebbero!!Non mi capita però tutti i giorni di vedere dei biscottini perfetti come questi…è sempre delizioso seguirti…un bacio!
Ciao! Questi biscotti sono i migliori in assoluto: perfetti da soli, sublimi con la marmelalta ed ideali in qualsiasi ricetta (cheese cake o zuppa inglese).
poi inzuppati nel latte son la fine del mondo.
Ce ne hai messo da parte qualcuno vero??
baci baci
ciao!scusa ma serve bicarbonato di sodio o d’ammoniograzie Paola
Ho sempre voluto provare a preparare i Graham Crackers! grazie Sabrine, ora ho una ricetta affidabile e soprattutto già convertita in Sistema Metrico Decimale! Graziegraziegrazie! Buona domenica! baci
Maddddaiiii i famosi graham crackers delle cheesecakes americccane!
che dritta sta ricetta!:)
segno segno!!! scorta per prossima cheesecake:)
brava!
Cara Sabrine mi aggiungo alla schiera numerosa dei tuoi fan… di quelle persone che leggono i tuoi racconti con il sorriso sulle labbra e che li aspettano con ansia… e che non vedono l’ora di vedere comparire una tua ricetta… è tanto facile ricevere complimenti ma tanto difficile ricervere quelli pieni di ammirzione sincera e credimi i miei fanno parte del secondo gruppo… un bacio
Il “metodo dello spaghetto” è geniale. Non conosco questo tipo di crackers, il cheesecake l’ho sempre fatto con le Digestive: adesso mi hai proprio incuriosita
Tutto il mondo è paese! Purtroppo, quando accadono queste cose l’unica soluzione è armarsi di santa pazienza e provvedere da soli.
Ottima la ricetta: essendo assidua nella preparazione dei cheesecake credo che proverò sicuramente a farli.
Nadia – ALTE FORCHETTE –
Il metodo vermicello è geniale, sono venuti benissimo.
Forse avresti dovuto provarlo anche col portone!!! Altro che 50% :DDDD
Ho letto tutto d’un fiato le tue peripezie con il tuo portone e poi mi sono deliziata con questi biscotti…
Deliziosi anche per l’ingegnoso tipo di foratura..
Complimnets
Anonimo (Claudia): Cara Claudia, benvenuta nella mia cucina! Non mi spiace affatto averti qui, ma mi chiedo cosa hai fatto della tua cassetta di fragole del mercato… A presto!
Morena: Stendiamo un velo di oblio sulla coda di disastri lasciati dagli operai in casa. Concordo: molto meglio i Graham crackers…
Ambra: Allora ti terrò presente per il prossimo incarico da parte del condominio… Grazie!
manuela e silvia: La zuppa inglese con i Graham crackers? Mai vista, ragazze. ma da voi mi aspetto qualunque innovazione in cucina… A presto!
Anonimo (Paola): Bicarbonato di sodio, di quello che usi per la frutta e la verdura. Ciao!
carlotta: La conversione dalle misure americane a quelle nostre è sempre problematica, e mi fa perdere un sacco di tempo. Perciò mi fa piacere poter essere utile a qualcuno. Buona infornata di Graham crackers, ciao!
terry: Proprio i famosi Graham crackers delle cheesecakes americane! Fammi sapere se li fai… ci tengo! See you…
Fabiana: Cara Fabiana, le tue parole mi hanno colpito. Io scrivo non pensando a chi mi legge (non sempre, almeno) e invece mi rendo conto che questo spazio, che consideravo solo mio, sta diventando qualcosa di diverso… Perché ci sono tante persone per le quali i tre minuti passati qui sono una ventata di leggerezza, di quella che fa bene. Perciò che dirti se non grazie? Per le tue parole affettuose e sincere e per la riflessione che mi hai indotto a fare. A presto
Onde99: Anche io preferisco la cheesecake con i biscotti digestive, ma i Graham crackers pare siano gettonatissimi oltreoceano e sono un’ottima alternativa se serve una base più aromatica e speziata (la melassa ha un profumo e un sapore inconfondibili…). Quanto al vermicello di Gragnano per fare i buchi, penso che proporrò una diversificazione di business a qualche pastaio: funziona a meraviglia! Ciao!
NADIA: Davvero fai spesso la cheesecake? Allora sono curiosissima di sapere se ti piace l’abbinamento con una base di Graham crackers… A presto!
Muscaria: Guarda, penso che noi donne abbiamo sempre un approccio diverso alle cose: anche alle serrature. Non sarebbe la prima volta che trovo una soluzione a un problema del genere, di quelli considerati appannaggio dei maschi. Anche se temo che il vermicello non avrebbe funzionato… A presto!
Mammazan: Vedo che la foratura dei biscotti mediante vermicello ha colpito l’immaginario di molti… comunque grazie! E a presto
Buonissimi!Io le ho messo anche un bel sorriso ad alcuni di loro.Spero che mi perdonerai!Grazie!
Lilly: Cara Lilly, non hai proprio nulla da farti perdonare… i tuoi Graham crackers sorridenti completano la mia collezione di biscotti! Grazie per aver provato questa ricetta e avermelo fatto sapere. Da oggi sei anche tu in questa pagina. Ciao!
ciao,Sabrine!!ho provato ieri,a fare questi tuoi favolosi biscotti..un po’ difficile la pasta da manovrare..l’ho stesa tra 2 fogli di carta forno,come tu suggerisci^;^ ho fatto i buchi con un bucatino..:))ma poi..forse il forno troppo alto..si sono imbruniti troppo……ma buoni ugualmente!!!ci riprovero’ e staro’ piu’ attenta!!ah…non avevo la melassa ed ho usato il miele…fa lo stesso??grazie e buona domenica!!!!
Elisabetta: Cara Elisabetta, come scrivo nella ricetta questo è un impasto un po’ appiccicosetto, per cui occorre:
1. dosare bene il latte, mettendo solo quello che serve a far “stare insieme” il tutto
2. lavorare l’impasto il meno possibile
3. farlo raffreddare in frigo
4. stenderlo (dopo aver atteso che si “smolli” un po’…) infarinando in continuazione piano di lavoro, matterello e superficie della sfoglia (questo anche se lo stendi tra due fogli di carta forno…).
Ovviamente, quando stendi l’impasto – e lo manipoli per raccogliere gli scarti e ri-stenderlo – il burro si scioglie e lo rende più appiccicoso: per questo è fondamentale lavorare sempre con della farina a portata di mano. Ma proprio grazie a queste “spolverizzate” vedrai che sarà più facile stendere la sfoglia man mano che vai avanti: la farina la rende più compatta…
Quanto alla cottura, ogni forno è diverso. Mi trovo sempre in difficoltà nell’indicare temperature e tempi: la cosa migliore è non perdere d’occhio i biscotti e tirarli fuori appena iniziano a cambiare colore.
E adesso… aspetto la seconda infornata! A presto!
grzie,Sabrine,per questi preziosi consigli!!!!!hai ragione..dovro’ stare piu’ attenta a tutto..complessivamente…specalmenteal forno..conto di farli prestissimo e sarai la prima,naturalmenete a saperlo e se mi verrano bene,pubblichero’la ricetta sul mio blog,e citero’ la fonte, come faccio sempre!felice giornata,cara e grazie ancora^;^
Elisabetta: Cara Elisabetta, grazie a te, che mi dai l’occasione di condividere questa ricetta. Dico sempre che proprio la dimensione dello scambio (e non solo di ricette…) è la quintessenza dell’esperienza da blogger, quella che mi dà maggiori soddisfazioni. Comunicando apprendo così tanto, mi arricchisco… e ne sono felice. Quanto ai Graham crackers, la melassa può tranquillamente essere sostituita dal miele (magari mettine un cucchiaio in meno e sceglilo amaro). A presto!
Ciao, amo la cheesecake e i dolci in genere. però non amo cucinare, sono un casino, lo so, da anni ormai… non è che i graham si comprano :P:P ??
Ti seguo… ciao ciao
Temporala: E certo che i Graham crackers si possono comprare! Ma ti assicuro che fatti in casa sono altrettanto buoni. A presto!
ahahah ma sei simpaticissima!!!com’è che io ancora non ti conoscevo?????
Da oggi ti seguo volentierissimo ^^
baci!