Gelatina di melagrana
“Ça va, Madame?” mi chiede il tassista sbirciando dallo specchietto. “Ça va bien…” rispondo con un filo di voce, premendomi la mano sulla fronte.
La realtà è che ho appena dato una solenne capocciata contro il supporto metallico della cintura di sicurezza. Devo avere qualche problema con i tassisti, io. Questo di oggi non ha frenato: e ha tamponato la macchina davanti.
Ho la testa come un vicolo di Napoli a Capodanno, tutta un’esplosione di petardi e tracchi, ma d’istinto mi volto a controllare il bagagliaio perché è lì che giace il mio bottino: due enormi rotoli di velluto, alti più di me e avvolti in una vezzosa carta azzurrina, sulla quale il negoziante ha amorosamente scritto a pennarello “Velour”… quasi che quel nome bastasse di per sé a indurre chiunque a maneggiarli con cura.
C’erano i saldi stamattina, al reparto velluti del mio fornitore preferito al Marché Saint-Pierre: e non ho opposto resistenza. Dodici color ciclamino-appassito, tre grigio-foglie-di-lavanda, quindici rosso-Barbera. Totale: trenta metri di tonalità irresistibili, di bagliori pronti ad accendersi al primo raggio di sole e capaci di sfumature inattese al calar della sera.
Ci son voluti due commessi per arrotolare tutta quella meraviglia: perché il velluto – mi hanno spiegato – non ama essere piegato. “Vede Madame, bisogna accarezzarlo per tenderlo, ma senza tirarlo troppo: sennò si formano le grinze e lui ne soffre. Perché il velluto, Madame, va trattato… avec amour!”
Dall’auto tamponata scende un signore inappuntabile: Borsalino nero, occhiali di tartaruga, e una bellissima carnagione color ebano. “Ha un aspetto civile, ce la caveremo in fretta…” mi dico, mentre chiudo gli occhi e sprofondo nel sedile sognando quelli che saranno i miei divani.
Ma quando li riapro, dieci minuti dopo, siamo ancora lì: al centro di un ingorgo. Il tassista urla, il signore col Borsalino pure e in più gesticola come un ossesso: non è più inappuntabile e ha gli occhiali di traverso. E io ho una specie di prugna stampata sulla fronte.
L’aria gelida mi investe inaspettata e il tassista si affaccia al mio sportello: “Madame, il métro più vicino è a cento metri. In due fermate è in albergo. Sono diciotto euro, s’il vous plaît…”
Sarei più accomodante se non avessi intravisto dietro di lui i miei due rotoli di velluto malamente poggiati al parapetto del ponte, praticamente dentro una pozzanghera e in balia del vento e della neve.
“Lei è matto, Monsieur!” e in un attimo scendo dal taxi prendendoli sottobraccio: uno per parte, non si sa mai dovessero finire nella Senna per una folata improvvisa… Dopodiché mi avvicino a controllare le due auto. Che non hanno assolutamente niente: manco un graffiettino.
“Non mi pare il caso di chiamare la Polizia…” dico al tassista.
“Ma è colpa sua perché ha frenato col verde!” gesticola questi alla volta del tamponato col Borsalino.
“Avrei dovuto investire il cane di quella signora?!? Lo sa che multa mi avrebbero dato?” strilla quell’altro, che ha ormai un occhio sopra e l’altro sotto le lenti.
“Vede, Madame? Io adesso chiamo la Polizia. Così gliela fanno, la multa!”
Ci sarebbe da azzannarli entrambi. Ma l’unico cane in circolazione – quello che ha scatenato questo pandemonio – è indisponibile: scodinzola sul lungo Senna, indifferente alle mie pene, tre passi avanti alla padrona.
Visto da fuori, lo spettacolo di una signora con un bernoccolo color prugna sulla fronte che – avvinghiata a due rotoli di velluto in una tormenta di neve – cerca di dirimere una vertenza automobilistica tra due esagitati dev’essere di una comicità irresistibile: nell’ingorgo c’è persino chi fa delle battute. Peccato che io ci sia dentro, che stia per essere mollata in mezzo alla strada e i miei preziosi trenta metri rischino di divenire inservibili per effetto della neve. Una prospettiva inaccettabile…
“Senta Monsieur, io ho appena traslocato e in questi due pacchi ci sono i miei divani.” Già questo basta a fargli cambiare espressione: è sbigottito.
“Perciò sia gentile, perché ho la casa sottosopra e se non torno con queste stoffe sane e salve il tappezziere non me li potrà fare per Natale. Vuol far passare la notte di Natale in piedi a un’intera famiglia?”
Sono ammutoliti, entrambi. Quello col Borsalino ritrova l’iniziale compostezza e si aggiusta persino gli occhiali sul naso.
“Quindi non solo non prendo il métro, ma rimetto sul taxi i miei pacchi, salutiamo il signore, e lei mi porta in albergo. Senza Polizia ma… avec amour…”
Mi scappa per caso quell’espressione usata dal vellutaio stamattina, e sortisce un effetto insperato. L’innocua signora bernoccoluta si è trasformata in un samurai, brandendo due rotoli di velluto di seta. E loro sono immobili sotto la neve, a bocca aperta.
Metabolizzano rapidamente il prodigio.
“Madame – mi fa rassegnato il tassista – è per la sua famiglia che lo faccio…”
“Très gentil…” e gli regalo un sorriso: tiratissimo, perché mi si sono congelate le labbra.
Non è stato facile imbarcare quei due rotoli: in aeroporto non c’era macchinario in grado di rivestirli di pellicola. Alla fine, un’addetta dall’animo gentile si è offerta di tagliare a metà due sacche di plastica a quadrettoni bianchi e neri e di incerottarle a spirale con del nastro da pacchi. Il risultato era notevole: si voltavano tutti.
All’arrivo si è avvicinato un finanziere: “Signora, posso chiederle da dove viene e cosa c’è in questi pacchi?”
“Vengo da Parigi e trasporto velluto…”
“Velluto?!?”
“… per i miei divani” e ho sorriso.
“Ha fatto scali intermedi?”
“Non ne avrei avuto la forza… Se vuole che li apra…”
“Non ce n’è bisogno, ma temo che dovrà seguirci lo stesso.”
In effetti, ci sono voluti due giovanotti in divisa per scortarmi all’uscita: senza di loro il carrello con i rotoli non sarebbe mai passato dalle porte scorrevoli.
“Quelli del tuo volo erano già tutti andati via e tu non c’eri – mi ha detto mio marito mentre tornavamo a casa. “Pensavo ti fosse successo qualcosa… Poi ho visto i finanzieri che bloccavano le porte e quegli orribili siluri a scacchi, tutti incerottati: e ho capito che non potevi che essere tu… Ma come hai fatto a trasportarli?”
“Avec amour!”
“Coosa?!?” e per girarsi a guardarmi si distrae e inchioda a mezzo metro dall’auto davanti.
“Ecco, solo una cortesia ti chiederei: vedi di non tamponare nessuno. Non oggi, almeno…”
Poi sprofondo nel sedile, chiudo gli occhi, e sogno la notte di Natale: tutti seduti sul divano.
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E adesso, Buon Natale a tutti voi: seduti o in piedi che siate, vi auguro di trascorrerlo con quelli che amate. Quanto a me, non basterebbe un post per raccontarvi quanto siano state preziose le tante mail piene di affetto che ho ricevuto in queste lunghe settimane lontana dal blog: siete riusciti a non farmi mai sentire sola. Grazie…
GELATINA DI MELAGRANA
INGREDIENTI
succo di melagrana: 500 gr (ci vorranno circa 5-6 melagrane)
zucchero semolato fine: 120 gr
acqua di fior d’arancio: 3 cucchiai
limone: 1
mela: 1 (di medie dimensioni)
Sciacquate e asciugate le melagrane, tagliatele a metà e spremetele con uno spremiagrumi, come fossero delle arance. Se non riuscite a schiacciare tutti i chicchi, raccogliete quelli che restano a zonzo e strizzateli a mano, stringendoli nel pugno. Filtrate il succo di melagrane con un setaccio fine e pesatene 500 gr.
Spremete il limone, filtratene il succo e aggiungetelo a quello di melagrane. Unitevi 3 cucchiai di acqua di fior d’arancio e lo zucchero e mescolate bene finché non si è dissolto.
Sciacquate la mela e tagliatela in 6-8 spicchi, senza togliere né buccia, né semi. Mettetela in un pentolino, copritela a filo d’acqua e fatela cuocere finché non la sentite tenera (10-15 minuti al massimo).
Raccogliete il liquido di cottura della mela (che dovrà ridursi a circa 6 cucchiai) e aggiungetelo al succo di melagrana.
Mettetelo sul fuoco e fate bollire a fuoco vivace per circa mezz’ora, finché non inizierà ad avere la consistenza di uno sciroppo appena denso (non aspettatevi la consistenza di una marmellata, tanto per intenderci).
Mescolate per far dissolvere la schiuma e poi travasate in un vaso da marmellata (con queste dosi non riuscirete a riempirne più d’uno…). Lasciate raffreddare bene, sigillate con della pellicola, e conservate in frigo.
Solo il giorno dopo riuscirete a capire se la consistenza della vostra gelatina è quella giusta: dipende dalla mela che avete usato e dal tempo di cottura.
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Questa è una gelatina, non una caramella
Non utilizzando aggiunte di pectina, siete voi a dover indovinare il tempo di cottura giusto per la vostra gelatina di melagrane.
Ma se non ce la fate al primo colpo non preoccupatevi: potete rimettere tutto sul fuoco finché non vedete che si addensa ancora un po’. Sappiate che è preferibile lasciarla un po’ fluida se non volete rischiare di ritrovarvi il giorno dopo con una caramella di melagrana formato gigante. Ve lo dico con cognizione di causa: a me è successo due volte…
Ingredienti: acqua di f. d'arancio • limone • melagrana • mele • zucchero semolato
Bentornata carissima Sabrine,
non potevi farci regalo piu’ gradito, a riaffacciarti in questo mondo!
un abbraccio e tanti cari auguri!!
che bello rileggerti su questo schermo!
bentornata e soprattutto: BUON NATALE!!!
(ma poi ce l’hai fatta col divano?) 😀
baci
Francesca
Leggere questo post è stato curiosissimo!!!Tanti auguri di buon NAtale!!
sabrine,che piacere ritrovarti!
allora le odissee non capitano solo alla mia tigre intrappolata 14 ore su di un ponte…
ti sono vicina e ti abbraccio forte forte.
trascorri anche tu un sereno natale.
luby
eccoti!! che bello rileggerti!! ad essere sincera passerò con calma a leggere le tue avventure per ora ti auguro un sereno Natale!
ma sei tornata! giusto in tempo per gli auguri di natale…… buone feste carissima sabrine!
un abbraccio grande
Auguri di buone feste Sabrine!!
mi sei mancata e non sai quanto con i tuoi racconti meravigliosi e la tua irona, spero che tu rimnga con noi da ora in poi… un grosso abbraccio e l’augurio di unNatale morbido e soffice come dovrebbero essere oggi i tuoi divani… baci Ely
Cia Sabrine, che piacere ritrovarti proprio oggi, così posso approfittare per farti tantissimi auguri di un sereno Natale.
Sarebbe fantastico avere questa gelatina in questi giorni…..
Un abbraccio
è successo anche a me, di cuocere troppo questa gelatina :)).
Dopo un episodio del genere, meriti davvero il tuo divano di veluto bellissimo in questi giorni di feste. Ti auguro un bellissimo e sereno Natale
Sabrine, sapessi che gioia rileggerti! mi sei mancata tanto , spero che per te sia un magnifico Natale, nel tuo nuovo nido, un Natale ricco di serenità, la cosa più importante che ci sia insieme alla salute! Un caldo abbraccio sperando di rileggerti presto!
Bentornata Sabrine e guarda caso ho qui davanti a me un post it con l’indirizzo del Marché Saint Pierre per la prossima volta che farò un salto a Parigi. Non mi serve velluto per i divani ma seta, tanta, tanta seta per i nostri abiti ottocenteschi. Il tuo racconto mi fa capire che deve essere davvero un posto fantastico.
A presto e buon Natale!
Bentornata! Passavo di qui per farti gli auguri, ed ecco un bel racconto e una buonissima gelatina. Buon Natale!!!
Che piacere ritrovarti…ti auguro un Natale sereno e gioioso!
Un abbraccio
Ciao Sabrine,
augurissimi di cuore a te e tutta la tua famiglia!
Chiara
Sapevo che saresti tornata almeno il giorno prima di Natale. E con che stile: una gelatina dai colori dei tuoi velluti. Ti abbraccio stretta e il tupi ti manda un bacio.
Have a happy holiday season :))))
Auguri di Buon Natale anche a te!!
carpina
che bello rileggerti sabrine, sentivo veramente la tua mancanza!
un delizioso regalo di natale.
non solo le tue ricette, ma i tuoi racconti un po’ retrò e con quest’ironia, non a caso, tutta… franscese 😉
faccio anche a te un sacco di auguri… e a noi: che tu la finisca in fretta questa benedetta casa, e torni a cucinare… per noi!
un abbraccio
p.s. certo che fra te e i tassisti è un idillio assicurato. io in taxi con te non ci voglio venire mai 😉
Bentornata!!!! Come mi piace leggerti…
Mi metto piu’ comodo sulla sedia e spalanco gli occhi.
Di la’ mi sentono ridere.
Grazie, e buon Natale!!!!
Tantissimi Auguri di Buon Natale!!!
tanti auguroni per un sereno, meraviglioso, incredibile Natale!
bentornata sabrine, spero che la tua prugna si sia seccata! ho letto tutto d’un fiato la tua avventura e come sempre mi hai strappato più di un sorriso… buone feste cara sabrine! un abbraccio vellutato
Bentornata Sabrine!!Ma ora riaffacciati seriamente che ci manchi troppo!!
Un bacio e mille auguri di buone feste.
Rita
Proprio oggi pensavo che avrei voluto farti gli aufuri di Buon Natale, anche se in ritardo… stavo proprio per mandarti una mail e dal blogroll è spuntato il tuo post!! Come al solito pieno di esilaranti avventure… e quel velluto già me lo immagino! Di fianco a sant Eustorgio c’è un bellissimo negozio di tessuti: ogni volta che entro la tentazione di rivestire i miei divani si fa forte… Un abbraccio e tieni duro!
complimenti per il tuo blog, non ti conoscevo…ma da oggi verrò a trovarti spesso!!!
questa ricetta è molto invitante e presentata benissimo….brava!!!!
colgo l’occasione per augurarti di passare le festività in serenità, a presto,
ciaooooooooooo
è sempre fantastico leggere i tuoi post e per fortuna sei tornata sana e salva!!
buone feste!!
Gaia: Cara Gaia, mi riaffaccio “in questo mondo” solo in punta di piedi (nel senso che non siamo ancora a pieno regime, qui a casa mia). Ma il mio regalo l’ho avuto anch’io con questo post: ed è l’avere ritrovato tanti amici di penna e di fornelli, come te… Buone Feste e a presto: possibilmente non in taxi
Acquolina: Cara Francesca, il bello di questo schermo è sapere che al di là ci siete voi… Davvero una grande emozione. Perciò Buone Feste anche a te, e a presto!
P.S.: la storia del divano meriterebbe ancora una puntata…
Federica De Prezzo:… viverlo anche! Auguri e a presto
luby: Il Natale è stato sereno, anche se di tre divani ce n’era uno solo. Ci siamo stretti e abbiamo fatto a turno: d’altronde, a Natale si è tutti più buoni, no? Serene Festività anche a te. A presto
Chiara: Neve sulla tua collina? Non ci passerò, quest’anno perciò salutamela tu, va bene? E’ un piacere ritrovarti Chiara, grazie. Buone Feste e a prestissimo
Babs: Cara Barbara, non potevo rinunciare a farvi gli auguri di Natale. Anche se la cucina 2.0 di Fragole a merenda non è esattamente a pieno regime… ma ci sto arrivando. Tassisti – e tappezzieri – permettendo… Buone Feste, di cuore. E grazie
Renza: Auguri anche a te. Arrivederci a presto!
Ely: Anche voi mi siete mancati, tutti quanti e uno per uno. La mia cucina non è ancora a postissimo, anche se ho cucinato per la notte di Natale, ma conto di riprendere al più presto con i miei post regolari… e la mia vita irregolare di sempre. Perciò arrivederci e Buone Feste anche a te
viola: Queste gelatina di melagrane regala un’atmosfera natalizia. Io la adoro spalmata sul pane tostato, sopra uno strato di burro salato, ma ti assicuro che è buonissima ache accompagnata a certe carni tipo arrosti e selvaggina, e persino ai formaggi. Insomma: falla, e poi decidi tu che uso farne. In ogni caso: Buone Feste!
Dajana: Anche tu prepari la gelatina di melagrane? E la fai allo stesso mio modo? Sono curiosa, anche di sapere se la mangi in abbinamenti dolci o salati (a me piace in entrambi i modi). In ogni caso è un piacere averti ritrovata: ricambio gli auguri. A presto!
k@tia: Il mio nuovo nido è ancora piuttosto spoglio: ma inizia ad essere un nido…. ed è già qualcosa. E poiché – come giustamente osservi tu – saute e serenità non mancano, anche se la stanchezza è tanta non posso che essere felice e grata alla vita. Per tutto: tassisti compresi… Buone Feste e a presto!
MarinaM: Rue Nodier pure tu? Allora, magari la prossima volta ti ci trovo! Sarebbe divertente… così magari possiamo prenderci un taxi insieme! Se non lo conosci e ami tessuti, passamanerie e colori ci perderai la testa… Io oramai vado quasi a colpo sicuro, so dove trovare quel che mi serve e non torno mai a mani vuote. Fammi sapere se la tua caccia avrà l’esito sperato. A presto!
mariacristina: Grazie per il pensiero affettuoso. Buone Feste anche a te, e alla tua famiglia. A presto
Bentornata, spero abbia trascorso un buon Natale…..grazie per questa ricetta, io adoro i melograni, sono capace di mangiarne a sazietà, non riesco a fermarmi…..un bacio
quanto ti ho desiderata!!
… il più bel regalo che babbo natale potesse lasciarmi … era quello di poterti ritrovare … e così è stato !!! auguri di cuore per il nuovo anno affinchè sia pieno di desideri che si avverano !!! a presto simona
racconti storie affascinanti come appena uscite da un romanzo…
Buone Feste!
Un rientro il tuo…”avec amour” ma non poteva essere differente in alcun modo…avendo una idea alquanto precisa dell’autrice :PP
Benritrovata, in piedi o seduta che tu sia ora, senza bernoccolo color prugna off-course :PPP
Stavo mentalmente chiedendomi come fosse stato possibile perdere questo post, ma la data di pubblicazione mi ricorda che ero impelagata dentro mille pentole 🙂
Bentornata, con la tua storia accattivante, la tua gelatina irresistibile ed un sorriso: l’aeroporto di Roma ha appena assistito alla mia partenza, e quello di Jeddah al mio arrivo…
Credo che se mai succedera’ di incontrarci in viaggio, ci riconosceremo 🙂
Scusa per il papiro, ed ancora auguri per il nuovo anno. Che ti porti tante cose belle, avec amour.
Mancavano i tuoi racconti tanto ironici e di stile quanto le tue ricette!
E’ un po’ che seguo con interesse il tuo blog ed ho, come tanti altri, aspettato con impazienza un altro tuo nuovo post! Chissà che meraviglia i divani!!! E quanto sono bravi i francesi anche solo a dare un nome ad una tonalità di colore. Impareremo mai, noi italiani, a venderci meglio?
simonetta
Mi pare di sentirli soto le dita, quei velluti…. è un tipo di tessuto che adoro, non fosse che con una felina in casa….!!
bel ritorno, rosso melograno, rosso natalizio…. meglio di così! 🙂 Auguroni anche a te!! a presto!
…le risate!!! Mi pareva di vederti (non ti conosco ma ti immagino minuta, bionda, carinissima e sempre trafelata, persa dietro a infiniti impegni…se non è così non importa mi sei simpatica lo stesso)mentre brandivi i tuoi preziosissimi rotoloni!!!
BUON NUOVO ANNO sui meravigliosi nuovi divani!!!
Avec amour…penso che grazie all’amore la tua giornata abbia trovato le svolte giuste, sei stata stratosferica! E quanto al ritorno dai viaggi, mi sa che ci somigliamo, anche io rischio di ritornare con slogature e acciacchi vari visto quello che sono capace di portarmi a casa!
Quella gelatina ci vorrebbe proprio ora, qualcosa di dolce ci starebbe benissimo, nonostante l’ora!
Baciotti da Sabrina&Luca
Sabrine ben tornata e ben “seduta sui divani..”…Questa volta abbiamo entrambe la testa dallo stesso lato di mondo (a meno che tu non sia fuggita dalla parte australe invertendo le parti) e quindi ti posso fare i miei migliori auguri a testa in sù …Un abbraccio forte e grazie per tutto lo scambio affettuoso e divertente che abbiamo avuto in questo anno ! Baci da Nord
semplicemente troppo forteee! Bello il tuo racconto che si “srotolava” sotto gli occhi!!
Complimenti ti appena scoperta e devo dire che mi sei piaciuta SUBITO!
Sarà che anch’io cerco di affrontare la vita “avec amour”
auguri a presto!
Simo: Il Natale è passato… ma sono ancora in tempo per augurarti buon anno! A presto
Chiaretta: Auguri anche a te, Chiara. A presto
Isafragola: Cara Isa, ti ho molto pensata in queste settimane: perché quel pane all’uvetta è ancora nella mia testa… ce la farò, e sarà per te. Tanti auguri e un bacio al tupi. A presto
Just Cake Girl: A happy holiday season to you, too… A presto!
Carpina: Grazie ancora per il bel commento al vecchio post… ogni tanto ci penso, e sorrido. Tanti auguri Carpina, e a presto
La Gaia Celiaca: L’ironia “franscese”? Una “nescessità”, soprattutto in casi come questi… Quanto alla benedetta casa, mollata il giorno di Natale per approdare oltremare, è ancora orfana di un paio di divani. Ma uno ce n’era, e ci siamo stretti a turno. D’altronde, a Natale non si è tutti più buoni? Un abbraccio cara Gaia, con l’augurio di tornare a cucinare prestissimo: a blog unificati!
P.S. e comunque, penso che in taxi con me ti divertiresti tantissimo…
CorradoT: Grazie! E quanto alla sedia… spiacente, ma non posso ancora offrirti che un misero, piccolo divano. Però nella mia cucina si accettano anche loggionisti in piedi. Bentrovato, Corrado e a presto
judy: Essendo oramai fuori tempo per il Natale, ti faccio gli auguri per l’anno nuovo. E… a presto!
UnaZebrApois: Il Natale è stato sereno: e sicuramente incredibile… Adesso vediamo il Capodanno… Ciao!
Cristina: Il mio bernoccolo-prugna si è riassorbito, ma devo dire che era di tutto rispetto… non c’è dubbio che avrei preferito dare una capocciata sul velluto, perciò il tuo abbraccio mi giunge graditissimo. A presto!
ritat: Io mi riaffaccerei anche, se ne avessi il tempo… Ma adesso dovrei farcela sul serio, magari non a ritmo pieno… Comunque, ritrovare la mia cucina piena di gente è davvero una gran bella emozione… perciò grazie anche a te. Buon anno e a presto
Che bel ritorno, mi sento a casa.
Dovrei rileggere tutto sorseggiando il succo. Hai un dono, mi sono sentita nel tassì a Parigi (non sono proprio simpaticissimi ma un po`d’umanità si riesce a trovare vero? ;-), ho immaginato le espressioni, i segni di impazienza ma anche la docilità finale. Sei una temeraria, amante della vita e dei suoi velluti, io non avrei avuto il coraggio. Già quando ho trasportato un po’ di guanciale mi avrebbero quasi arrestato.
Ti auguro un sereno, luminoso, caloroso nuovo anno pieno di sogni che si avverano. Un abbraccio
garn bel racconto mi sono molto divertito, auguri di Buon Anno 2011, sono sempre sulla torre V. il giovedi e il venerdi
Happy New Year ♥
Moltissimi Auguri
per uno splendido 2011
lucia: A certe tentazioni io cedo solo… ai prezzi del Marché Saint Pierre! Agli auguri degli amici di penna e di fornelli cedo invece a qualunque costo: anche a quello di rispondere alle due di notte… Grazie per il tuo commento pieno d’affetto. E buone feste anche a te
Sgt.Pepper: Beh, adesso ci conosciamo… e a me la cucina piace piena di gente pronta a scambiarsi esperienze e idee. Perciò arrivederci a presto!
moleskine: Sono tornata: stanchissima, bernoccoluta ma… vellutata! Buone feste anche a te. A presto!
memmea: Grazie. Sono felice che anche a te piacciano le melagrane, che non mancano mai nelle mie insalate invernali. Ma ti assicuro che anche in versione “gelatinosa” sono uno schianto… Mi raccomando: se decidessi di fare questa gelatina di melagrane faccelo sapere, ok? A presto!
Pillow: Vuoi farmi diventare rossa come una gelatina di melagrana?!? Comunque… hmm, hmm… mi fa molto piacee. Grazie, di cuore.
simona: Vorrei riuscire a cambiare colore, tra un commento e l’altro, e invece mi ritrovo ancora come sopra: cioè color melagrana… Avete deciso di farmi arrossire? Guardate che io sono una (vecchia) ragazza molto riservata… e mi mancano le parole per dire quanto piacere mi faccia ritrovarvi tutti dopo tanto tempo. A prestissimo, cara Simona, e buone feste anche a te
Gio: Racconto quel che mi accade: e capita che siano storie un pochino avventurose… anche se si tratta di tassisti a Parigi e non di corsari e pirati nei mari del Sud… Buone feste anche a te, e a presto!
Gambetto: Caro Mario, benritrovato anche a te: senza più segno di bernoccolo color prugna (ma forse era anche un color melagrana…) e finalmente seduta. Anche se tuttora priva di caffettiera napoletana (e questa sì che mi piacerebbe bernoccoluta…). Avec molta, molta simpatia: buon anno! E a presto
arabafelice: Tu tra le pentole, io tra rotoli di velluto e tassisti sul lungo-Senna: avrei quasi preferito la tua arabica cucina… Anche se ho come l’impressione che potremmo davvero incontrarci in un qualche aeroporto (ma l’Arabia Saudita è un po’ fuori dalle mie rotte consuete…). Buon anno anche a te, cara Stefania: e che sia un anno avec amour…
aboutgarden: I divani sono per ora… un divano! Perché il tappezziere ha chiesto tempo: e noi ci siamo stretti, nei soli tre posti disponibili. Ma il Natale è stato come doveva essere: con la giusta atmosfera, nonostante gli scatoloni in salone. Grazie, Simonetta, per le tue belle parole: mi hanno fatto piacere… A presto
madama bavareisa: Beh, una felina in casa non è l’ospite più adatta a sedersi su un divano di velluto: anche se comprato ai saldi del Marché Saint-Pierre… Ma un cesto con un bel cuscino di velluto, magari rosso-gelatina-di-melagrana, potresti anche regalarglielo il prossimo Natale alla tua gatta… A presto
nonnagiulo: Sono minuta, castana, e sempre trafelata, persa dietro a infiniti impegni. Quanto al carina non saprei: diciamo che non dò il meglio di me quando mi trovo sotto la neve, con un bernoccolo in testa e due rotoli di velluto sottobraccio a bisticciare con un tassista parigino. Ma faccio il possibile… Ciao! E buon anno anche a te
Luca and Sabrina: La mia giornata ha trovato la svolta giusta grazie all’amour… e a tanta grinta. Come la gelatina di melagrane: graffiante, ma con garbo… A presto!
glu.fri cosas varias sin gluten: Non è che abbia passato la notte di Natale proprio seduta sui divani… ce n’era uno solo e ce lo siamo dovuti dividere avec amour… ma gli altri sono in arrivo. Approfitto del tuo essere con la testa dallo stesso mio lato di mondo per abbracciarti e augurarti un buon inizio d’anno. E già che ci sono, un augurio lo faccio anche a me: quello di riuscire a non perderti di vista anche quando tornerai agli antipodi. A presto!
cinzia: Per fortuna non mi si sono srotolati i velluti… Felice di averti conosciuta, a presto!
Edda: Cara Edda, sapessi quanto ti ho pensata quel giorno… E se la mia trasferta non l’avessi decisa all’ultimo momento ti avrei scritto per invitarti a un té nei paraggi: magari senza rotoli al seguito… C’è questo luogo comune, sui francesi, che vuole non siano così simpatici: ma io lo sfaterei. Certo, un po’ di grandeur qua e là si percepisce, ma in fondo non hanno tutti i torti… E poi, io sono una curiosa della vita e del mondo, la diffidenza non è nelle mie corde (sarà per questo che ti sembro temeraria?) e mi trovo bene dovunque. Anche se faccio in modo di non farmi mollare sotto la neve dal primo tassista di turno. Ciao Edda, e grazie per i tuoi commenti mai scontati. Spero davvero di riuscire ad incontrarti, un giorno. E non avrò velluti, ma un pezzo di guanciale nella borsetta.
A presto
Gunther: Mi piace pensare che ci sei anche tu, su quella torre. Ti immagino a spadellare con la finestra aperta, con il vento che se tira dalla parte giusta mi fa intuire cosa cucini per cena… e se tira da quella sbagliata ti riempie la cucina di neve! Buone Feste, Gunther. A presto!
Stefania: Buon Anno anche a te. A presto!
ciao, il tuo blog è bellissimo..e questa gelatina di melagrana è la ricetta che cercavo per trasformare i frutti che mi sono rimasti dal cenone di capodanno. Se dovessi riuscire a prepararla ti farò sapere!
Il racconto del velour è fantastico: e il divano?
Se hai voglia passa a trovarmi su http://www.cookingmovies.blogspot.com
tanti auguri di buon anno nuovo!
What a lovely recipe to share! Such a beautiful colour. I can imagine nothing better than this spread over some fresh brioche from my favourite bakery a Firenze!
… ma perché io fino ad ora non ti avevo incontrato?
tu eri qui che scrivevi tutte queste cose in modo incantevole (cioè, ok, a parte il bernoccolo per il quale rispettosamente mi dispiaccio provando anche un po’ di amour) e io non lo sapevo?
occielo! menomale che poi le cose sono cambiate!
Bellissima ricetta e foto! E ho giusto dei melograni da usare!!
Passiflora: Il divano era al suo posto, giusto per la notte di Natale. Ma gli altri due mancano ancora all’appello… Sarei invece curiosa di sapere se davvero hai fatto questa gelatina di melagrane e, nel caso, se ti è piaciuta e a che cosa l’hai abbinata (dolce o salato?). Tanti auguri – in ritardo – anche a te. A presto!
alice: You can spread this “gelatina di melagrana” over some brioche, some bread, some biscuits… or eat it like that! And not only in Firenze… Ciao!
tiziana – the t time: La food-blogsfera è molto affollata: mica sempre ci si riesce a trovare al primo giro… o al primo bernoccolo! A presto (con o senza gelatina di melagrana…)
Miso: E allora dimmi che hai usato le tue melagrane per fare questa gelatina! Oppure raccontaci cosa ne hai fatto… A prestissimo!
Great recipe and beautiful photo… it’s my first visit… perhaps I can practice my Italian reading your charming stories!
lostpastremembered: Thank you! Happy to meet you in my kitchen… Do you study Italian? And: do you cook Italian? I’m curious…
Ciao!
Hai un blog veramente bellissimo!!!!!! Ti seguo!!! 🙂 A presto!