Frolla di segale con albicocche
“Mamma, O. è geloso della sua ex-fidanzata…” mi dice mia figlia l’altro giorno.
“Perché: l’ha lasciato per un altro?” faccio io.
“Ma no… E’ perché tu le hai preparato quella crostata per il mercatino di beneficenza. Sai, lui ci tiene ad essere il tuo assaggiatore privilegiato…”
Questo mio assaggiatore privilegiato è un ragazzo delizioso, che frequenta casa nostra con una certa assiduità nel ruolo di amico del cuore di mia figlia. Poiché sa far la spesa e cucinare come pochi alla sua età, quando viene capita che si discorra di cucina, io e lui: è curioso, aperto, e a me non pare vero di poter parlare di sughi e di pagnotte con un ragazzo poco più che ventenne.
Questo lo pone ai miei occhi in una posizione del tutto particolare: ben sapendo che è lui a cucinare in casa mia quando io sono fuori, lo considero a tutti gli effetti destinatario di una serie di messaggi e raccomandazioni per interposta persona. “Se O. ha bisogno delle olive, digli che ho comprato queste… Dì a O. che il pentolino piccolo non è nello scaffale degli stampi per dolci…” e così via.
Insomma, gli affido la mia cucina quando parto. Per dirla tutta, è l’unico al quale consenta di lasciare vistose tracce del suo operato sui miei fornelli, sovente sotto forma di chiazze d’unto difficilmente camuffabili: e chi mi conosce sa che non è cosa da poco…
Che ci posso fare? Ho un debole per lui ed è ormai cosa nota in famiglia. Perché non solo cucina, ma assaggia volentieri – con un aplomb degno di un gentiluomo d’altri tempi – anche certe mie sperimentazioni culinarie piuttosto ardite, come i baccelli di fave stufati al limone (ricetta scozzese: c’è di meglio…).
Perciò, quando preparo un pane o dei biscotti e li lascio in cucina in posizione diversa dal solito mi sento chiedere: “Si possono mangiare?”, perché potrebbe darsi che siano destinati a lui.
Sulla mia scrivania c’è un foglio di quaderno con una scritta a pennarello: “Signora S., i suoi biscotti sono buonissimi! Complimenti vivissimi dal suo assaggiatore!!!” e una faccia stilizzata come firma.
Ora ditemi voi: con siffatte premesse, avrei potuto permettere che si struggesse di gelosia per una crostata? Non ci ho pensato un attimo e gliel’ho rifatta: in versione merendine monoporzione, la notte prima della mia ultima partenza. Pare abbia gradito…
Il problema è che ormai questa frolla gli appartiene, nel senso che viene bene solo quando la preparo per lui. Ne sanno qualcosa gli amici ai quali l’ho propinata ieri sera: non solo non avevo più farina di segale, ma lo zucchero era poco per le albicocche aspre che mi avevano rifilato. E per la fretta ho pure steso la frolla negli stampini appena lavati e non asciutti… ci avete mai provato? Beh… vi dico io cosa succede: non si stacca più.
Perciò con i miei amici (che per malaugurata sorte sono gli stessi del crumble al peperoncino) vedrò di rimediare quanto prima, magari attingendo a qualche altro foglietto del mio archivio. E questa crostata, caro O., resterà la tua, anche se replicata in versione benefica per i mercatini delle ex-fidanzate.
Una sola richiesta: in caso di mia prolungata assenza da casa, potresti, per favore tenere al riparo da certi vostri sughi il mio cucchiaio di legno per le creme? L’ultima volta l’ho dovuto far bollire un quarto d’ora… pareva che in quell’acqua ci avessi cotto un cotechino…
FROLLA DI SEGALE CON ALBICOCCHE
INGREDIENTI
farina integrale di segale: 120 gr
farina di grano 00: 60 gr
farina di riso: 60 gr
zucchero grezzo di canna: 80 gr
burro: 120 gr
farina di mandorle: qualche cucchiaio
uova: 1
sale: un pizzico
per la farcitura:
albicocche: 500 gr
zucchero semolato fine: 4-5 cucchiai
limone: 1/2
Mescolate in una ciotola le farine, lo zucchero e il sale. Aggiungete l’uovo e il burro freddo a cubetti e impastate velocemente fino ad ottenere un composto granuloso e non troppo omogeneo (manipolatelo il meno possibile per far sì che la frolla abbia una consistenza “ruvida”, non troppo raffinata). Fatene una palla, schiacciatela un po’ con le mani e mettetela in frigo, in un contenitore sigillato con della pellicola, per almeno un’ora (ma potete prepararla con due o tre giorni di anticipo, se vi fa comodo…).
Lavate le albicocche, privatele del nocciolo e mettetele a grossi pezzi in un pentolino con il succo di mezzo limone e 4-5 cucchiai di zucchero (la quantità di zucchero dipende dai vostri gusti: io non amo i dolci dolci per cui tendo a non esagerare…). Cuocetele a fuoco vivace per 5 minuti, mescolando per non farle attaccare: devono essere appena morbide, finiranno di cuocersi in forno.
Tirate fuori dal frigo la frolla. Accendete il forno a 180 gradi. Foderate con carta forno il fondo di uno stampo da crostata di 22 cm di diametro.
Stendete la frolla con le mani direttamente nello stampo, premetela bene lungo le scanalature del perimetro e passate un mattarello sui bordi per rifilarla. Spolverizzate il fondo con qualche cucchiaio di farina di mandorle (che poi sarebbero delle mandorle tritate finemente…), poi rovesciatevi le albicocche.
Cuocete la crostata per circa 30-40 minuti (dipende dal vostro forno): dev’essere un po più che dorata, perché la farina integrale di segale la rende più scura di una normale frolla. Fatela raffreddare nello stampo prima di estrarla.
Ingredienti: albicocche • burro-burro salato • farina bianca 0 e 00 • farina di mandorle • farina di riso • farina di segale • limone • uova • zucchero di canna • zucchero semolato
Buongiorno Sabrine!
Sai mi ispirano molto e la foto è stupenda 🙂
A presto
Nepitella: Buongiornoa te! E grazie… A presto
Ma che meraviglia questo fidanzato:) Pensa che i miei figli, veri pigroni, le poche volte che vado via invece che cucinarsi qualcosa invitano ragazze varie che fanno da mangiare e devo dire mi puliscono anche proprio bene la cucina. Deliziosa la ricetta! ciao e buona giornata.
mariacristina: In questo senso è forse meglio aver per casa dei figli maschi… così almeno le ragazze lasciano la cucina in ordine! Ma l’amico di mia figlia è comunque in gambissima… e: non chiamiamolo fidanzato. E’ proprio un amico, vero. Ciao e buona giornata anche a te
Che bello sentirti raccontare questa vicenda, sembra una storia, una narrazione. Anche io sono poco più che ventenne e la cucina diventa il mio regno, ogni tanto :->. Quindi sento che questa crostata è dedicata anche un pò a me!!
eli
Tutto ciò che è con farina diversa da quella bianca mi attira e queste crostatine non sono da meno. E’ la prima volta che sento la frolla di segale ma ci potrei giurare nella su rusticità è deliziosa in abbinamento al dolce delle albicocche.
Mr O. ha ottimi gusti e sicuramente è un ragazzo fuori dal comune, da sposare!
Un abbraccio cara, buona giornata
Che bello leggerti Sabrine,scrivi benissimo… non ho mai sentito della frolla di segale! DA fare e provare, con albicocche comprese!Un abbraccio e buona giornata
sabrine, arrenditi. io ho messo sotto chiave i mestoli in legno con particolare d’estinazione d’uso… non c’era verso di spiegare ogni volta il perchè non andassero usati indiscriminatamente…. interessanti queste crostatine multifarinose… buona giornata cara!
Ciao Sabrine, ma non ti piacerebbe averlo come genero? 🙂 Che bel racconto…e che deliziosa crostatina!! Baci
crostata con farina di segale!
mmmmh mi piace sperimentare1
bella idea!
tranquilla anche io quando voglio fare un figurone ecco che…zac…và sempre storto qualcosa!!!
che bel racconto…e la ricetta…parla da sola!
Buona giornata!
Albicocca
ahah mi sembro io quando vado a casa della mamma della mia Fida..con qualche anno in più…belle le crostatine
no guarda, questa è da segnarsela…. quando torno dal mare la frolla di segale sarà subito sperimentata!
un bacione
grande sabry
🙂
ahahahha menomale che non sono la sola a far danni negli esperimenti culinari… mio papà è convinto che io non sappia affatto cucinare solo perché gli porto tutti i miei esperimenti mal riusciti (… del resto è l’unico che li mangia comunque 😉 ) Per i mestoli ho risolto… ne ho comprati di 2 diverse dimensioni e ormai pare sia chiaro che quelli col manico più corto siano solo a mia disposizione!!
ricetta segnata, complimenti per l’idea della frolla di segale!! Linda
sei una persona deliziosa sabrine e come vedi hai anche un assaggiatore che adora i tuoi dolci come del resto li adoro anch’io!!!!frolla con la farina di segale???si deve fare mi attira troppo!!bacioni imma
un ragazzo d’oro! anch’io assaggerei volentieri i tuoi esperimenti!
certo che i tuoi amici sono un pochino sfortunati, devi rimediare… gli inviti a cena ormai mi mettono un pochino in ansia perché da una foodblogger ci si aspetta sempre qualcosa di particolare ma comunque buono. Ciao!
Bella questa crostata di O.
(Ottone? Onorato? Ortensio? Oronzo?).
Oppure “Ooooh! lascia stare il mio cucchiaio”.
Chissà, magari un giorno questo giovanotto-gentiluomo, potrebbe diventare tuo genero…sarebbe perfetto!In ogni caso è già fortunatissimo 😉
Sento che la dedica di questa frolla lo riempirà di gioia.E come potrebbe essere altrimenti?
Bacione
Fortunato il tuo assaggiatore privilegiato!
Bellissima questa frolla!!Poi le albicocche.., devo andare alla ricerca di buone albicocche ;D Che voglia!!
Sai che anch’io ieri ho usato farina di segale, ma per fare pane in cassetta per la colazione! Che buono!
Posterò prima o poi ;D.
E’ la seconda ricetta in cui siamo in sintonia con gli ingredienti… dopo il pane marocchino…
Grazie per essere passata da me e buona giornata!! Un bacio
Che bella persona l’amico del cuore di tua figlia, mi sembra molto sensibile.
La tua ricetta è ottima, la foto bellissima e invitante!
A presto, Zu
Buongiorno Sabrine…il tuo racconto mi ha messo il buon umore…..mi sono immaginata la tua cucina ….con Te e O. che assaggia le tue prelibatezze…bello avere un assaggiatore ufficiale….anchio ho il mio….è Bianco tigrato ,ha gli occhi azzurri e pelosone….si chiama Socrate…ahhhaahahha si è il mio gattone è lui che passa le giornate con me a casa e quando sono in cucina è sempre presente, pronto a reclamare i sui assaggi….Ciao Sabrine a presto!!!!!
Che fortuna un ragazzo così per casa, spero di essere altrettanto fortunata quando toccherà a me :)Salutalo tanto e io prendo la ricetta!
Fortunati i tuoi figli, la mia mamma non permetteva a nessuno di mettere mano in cucina, specialmente se lei non c’era…
Un ragazzo di altri tempi, davvero!
E crostata molto interessante, con la frolla dal tocco rustico.
Ciao!
Ciao ! La crostatina è bellissima e, visto che aspetto delle albicocche bio, perfetta ! Che invidia per l’amico O. !!baci
Eh si direi che mister O. è proprio tra le tue grazie se gli lasci usare la tua cucina 🙂
frolla con farina di segale…questa mi è nuova. Ma la consistenza è simile a quella normale o più croccante?
che bravo questo O. fortunate tu e tua figlia. digli se vuol passare anche da me quando non ci sono… 🙂
e di portare le crostatine!
Le amicizie, che bella cosa! anche quando coinvolgono l’intera famiglia.. Mi sembra di vedere mie suocera che ha sempre accolto come figli amici e fidanzati di tutti i figli, deliziandoli con i suoi manicaretti. E ora fa la stessa cosa con gli amici delle nipoti più grandi! Buona questa crostata, la farina di segale ce l’ho (appena usata per un buon pane) e le giornate permettono ancora l’uso del forno…. Un abbraccio!
Ciao …anche io adroo i Croumble , sono una di quelle cose della serie ” che mondo sarebbe senza croumble ?”
Molto bella questa tua ricetta e per mia fortuna mi ritrovo tutti gli ingredienti ad eccezione delle albicocche che potrei procurare facilmente domani mattina andando a fare la spesa … questa è proprio da fare , adoro la frutta in tutti i modi . Sembra che sia un elemento comune , il titolo dei nostri blog la dice lunga in proposito . Comunque concordo con te che non è facile trovare un ragazzo di quell’età interessato alla cucina ed aperto alle novità .. chi è disponibile all’asssaggio di nuovi piatti lo è sicuramente in tutto .
baciuzzi
eli cinescopio: Il tuo nome mi lascia pensare che tu di storie te ne intenda… ma questo non è un film, ma una storia vera. Compreso il cucchiaio di legno “ingrassato”… Mi fa piacere avere ragazzi giovani, appassionati di cucina, in giro per casa: perciò hai ragione, questa crostata di segale è anche un po’ per te! A presto!
buonissime…e che bel racconto…bravissima…un bacio
non ho mai provato la farina di segale… troppo buone queste crostatine!!! complimenti davvero! un bacione.
Ciao! eh..che bello questo rapporto con questo ragazzo…dopotttuo spesso son le persone meno vicine quelle che possono meglio ispirarci, giudicarci e di cui ci fidiamo!
Croccanti e dal ripieno dolcissimo queste crostatine!
te ne rubiamo una!
un bacione
Ciao, molto belle le foto, un bacio.
proprio ieri ho acquistato della farina di segale…segno subito la ricetta!! bravissima, sono deliziose!
uan gran bella frolla e sopratutto il ripieno di stagione, carino la storia dell’amico della figlia, ci sono persone con cui abbiamo più feeling rispetto ad altre
frolla di segale…mi intriga parecchio, ma ormai la proverò a settembre…
anche io ho il mio assaggiatore, nel mio caso mio figlio, e non potevi esprimerti meglio: “con un aplomb degno di un gentiluomo di altri tempi”, ah, ce ne fossero di più in giro!
Oh ma che onore avere un assaggiatore ed un estimatore delle proprie creazioni culinarie…qua da me spesso non si accorgono neppure che cucino qualcosa, sigh!
Complimenti, la crostatina mi piace assai…
Buon pomeriggio, bacioni
innanzitutto bene che hai usato la segale perché ne ho una discreta scorta….(TROPPA!!!)
Ti capisco benissimo…quando trovo qualcuno appassionato come me di cucina si stabilisce subito un’intesa! è così!
PS poverini i tuoi amici 🙂 si è trattato solo di sfortuna, perché qui tutti sappiamo che sei bravissima e possiamo testimoniare! 😉
Cara Sabrine, grazie per i nuovi sorrisi che mi hai fatto spuntare sopra e sotto i baffi in questa giornata di pioggia. L’abbinamento di segale e albicocche mi sembra particolarmente azzeccato. Vedo con piacere che hai un valido aiutante a cui affidare le premurose cure di un pezzetto di pasta madre 🙂
Anche io mi sento più ispirata, quando cucino per certe persone, piuttosto che per altre.
Comunque la crostatina con farina di segale non l’ho mai provata, ma mi hai fatto venire voglia di comperarla !!! Vediamo cosa succederà (e speriamo non si attacchi pure a me)!!! Manu
questa storia è proprio forte!!!
bacioni
la frolla con segale e da provare sicuramente e il racconto bellissimo!!
Non ci crederai, ma proprio qualche giorni fa meditavo su una nuova ricetta di frolla da provare e considerando la necessità di smaltire qualche pacco di farina, mi chiedevo come potesse risultare con la farina di riso (addizionata ad una 00) ….
Ora conosco la risposta! Se tu hai usato anche la farina di segale, vuol dire che con la frolla si può osare ….
Sono invidiosa di invidiosa di O.!
Che legame speciale e si scorge molta tenerezza. Un assaggiatore-aiutante rarissimo in effetti!
A questo punto mi piacerebbe diventare l’assaggiatrice ufficiale di questa crostata 🙂
Mi sento sempre a casa e coccolata qui
che racconto tenero… e non dico altro…
per la frolla con la segale, non sai quanto mi mancano queste cose. la frolla con le farine un po’ scure è buonissima, piena di profumo, e si adatta meravigliosamente alle crostate. io ovviamente non la posso fare. è per questo che ultimaemtne quando faccio la frolla ci metto almeno un po’ di farina di mandorle o simili, mi sembra che la renda troppo migliore (crostata sette colli docet)
Ma che bella storia dietro ad una semplice (mica troppo visto il tocco di classe della farina di segale) crostatina..sono proprio questi aneddoti che trasformano il tuo blog in un diario intimo e allo stesso tempo piacevolissimo da leggere…gli inglesi lo definirebbero “riveting” ovvero “che ti inchioda”…Complimenti Sabrine! Sere
…carissima Sabrie, deve essere proprio speciale questo O.!affidare la propria cucina non è cosa da fare al primo che capita… 🙂 che bella storia, ogni volta che passo di qui è un piacere leggerti!hai un modo di raccontare davvero unico…questa frolla mi sembra deliziosa! 🙂 -sai quanto amopasticciare con le farine più diverse! – e quindi dovrò replicare prestissimo, ma mi hai un po’ intimorito…se viene bene solo a O. che faccio???facciamo che gliene invio una fetta per scaramanzia… 🙂 Sabrine cara, grazie! 🙂 un abbraccione!
Fortunato, l’amico del cuore;O)
Mamma mia che bello,anche io ho alcuni amici con cui parlo di ricette!!!Ho anche una figlia di 10 anni spero che un domani ci possa essere un suo amico o una sua amica con cui parlare di preparazioni e ricette,molto bello davvero!!!Complimenti per le crostatine,un bacione!!!
dì la verita, che sto ragazzo ti piace cosi tanto che cerchi di fargli venire il desiderio di diventare tuo genero prendendolo x la gola!!
Deliziosa e molto invitante, complimenti!
Poter parlare liberamente di cucina senza sembrare degli alieni ci avvicina agli altri spesso in modo insolito attreverso quelle che qualcuno ha chiamato affinità elettive!!!Vale anche per le albicocche e la farina di segale….elettivamente affini!!!Baciotto
Devo confessarti che spesso mi commuovo leggendo i tuoi post, l’amore, l’affetto, la solidarietà, la famiglia, l’amicizia sono tutti sentimenti che, se raccontati in un certo modo (ed il tuo modo è certissimo), vanno a smuovere qualcosa..credo sinceramente che la delicatezza che hai nel raccontare le cose sia davvero unica,grazie sabrine!
Acquolina: Sono pochissimi gli amici che sanno della mia vita da foodblogger, perciò quasi nessuno si aspetta da me cose particolari… Ma sono molto comprensivi con alcune mie sperimentazioni. Ciao!
CorradoT: Né Ottone, né Onorato, né Ortensio, né Oronzo. Direi piuttosto “Ooooh! Come mi fa piacere saperti a cucinare! Ma possibilmente col cucchiaio giusto…”. Ciao Corrado!
Saretta: Non è il genere di cosa alla quale mi vien da pensare: gli amici sono amici, ed è bello così. A quell’età si cucina insieme con una buona dose di cameratismo. La frolla dedicata? Non poteva essere altrimenti… ma non sarò certo io a dirglielo! A presto
Pagnottina: Io adoro le albicocche un po’ asprine dentro questa frolla rustica. E la farina di segale non manca mai nella mia dispensa. Se poi contribuisce a farmi sentire in sintonia con te, tanto meglio! Ciao!
Zulia: L’amico di mia figlia è un ragazzo di sensibilità rara, non solo in cucina. A presto!
Giovanna: Ecco… non credo che me la caverei altrettanto bene con un assaggiatore tigrato e peloso! Ma scusa, come fai a recepire i suoi commenti su quel che cucini? Ciao!
Elga: I ragazzi per casa sono sempre una fortuna: lo scambio con persone di generazioni diverse dalla mia mi piace… anche in cucina! A presto!
arabafelice: Farò leggere il tuo commento in famiglia: sai, ho fama di essere un cerbero… La crostata di segale? Molto buona, se ami le frolle rustiche e non troppo dolci. Ciao Stefania, a presto!
natalia: Le albicocche biologiche sono perfette per questa crostata. Io le preferisco alla marmellata, perché mantengono il loro sapore un po’ aspro…
elenuccia: La frolla con farina di segale è una delle mie preferite: rustica, non troppo dolce, e un filo più croccante di quella con sola farina bianca (perché la farina di segale che uso è integale e poi c’è anche della farina di riso…). Provala, se ti piace il genere… e fammelo sapere: ci terrei tanto. A presto!
lise.charmel: Ma guarda che le crostatine di segale con albicocche lui non le fa: le mangia! Ciao!
lucia: Anche qua le giornate permettono ancora l’uso del forno: piove a dirotto! Un saluto alla nonna sforna-manicaretti! A presto
Dianasuperfly: E’ vero quel che dici sull’apertura: chi è disposto ad assaggiare tutto è aperto a nuove conoscenze, non solo in cucina. Quanto ai crumbles, sono una mia passione da sempre: ne trovi un paio in questo blog, qui e qui. Ciao!
alialexa2006: Grazie! Felice che le crostatine di segale con albicocche ti siano piaciute. Ciao!
Micaela: Mai provata la farina di segale in generale o solo nella pastafrolla? Io la amo molto, per la sua consistenza rustica… Ciao!
manuela e silvia: Ragazze, avete colto l’essenza di queste crostatine: friabili, e con un ripieno non proprio dolcissimo, ma lievemente aspro… deliziose. Ciao!
Fabiola: Grazie! Un caro saluto anche a te
raffy: Se hai della farina di segale (meglio se integrale) in casa, prova a fare queste crostatine con albicocche fresche: e fammi sapere se ti piacciono… A prestissimo!
Gunther: Il ripieno di frutta di stagione è un classico delle mie crostate alla frutta: la preferisco alla marmellata, mi pare abbia più sapore… Ciao Gunther e grazie! A presto
mammadeglialieni: I figli sono per me non solo degli assaggiatori eccezionali, ma i miei più autorevoli critici. Amici come O. rappresentano occasioni di scambio di idee e ricette ancor più preziose… Buona crostata settembrina! (magari con le prugne?)
Simo: Non si accorgono che cucini? E tu rifilagli delle ciofeche… vediamo se almeno protestano! Mi fa piacere che le crostatine di segale con albicocche siano di tuo gradimento. A presto!
Castagna: Che ci fai con tutta questa segale? Che ne diresti di impiegarne un po’ per questa pastafrolla?
PS: i miei amici sono cari e fidati: non bastano delle crostatine appiccicate agli stampini per farli desistere! Comunque grazie per la testimonianza preziosa… A presto!
Isafragola: Giornata di pioggia anche qua, cara Isa, e oggi non siamo sotto lo stesso cielo… Frolla di segale e albicocche sono un connubio che a me piace tantissimo: perché la frolla è rustica e non troppo dolce, e il ripieno un po’ aspro (almeno se ci metti il poco zucchero che uso io…). Baci al tupi, ciao!
PS: non so se oltre ai mestoli potrei affidargli la pasta madre: se mi ritrovassi tutta unta pure quella?
Forchettina Irriverente: Mai provata una pastafrolla con farina di segale? In questa c’è pure della farina di riso, che la rende più friabile. Ma tranquilla: se non la metti in uno stampo bagnato, non ti si attacca! E se vuoi star tranquilla, imburralo… Fammi saper se la provi davvero, ciao!
maetta: E’ O. che è proprio forte! Ciao!
nicole c: La pastafrolla con farina di segale a me piace tanto, e pure a O. che come me non ama i dolci dolci. Se la provi, mi farebbe piacere sapere com’è andata. Ciao!
Milena: Ma certo che con la frolla si può osare! La farina di riso la rende delicata e friabile, la farina di segale più rustica e decisa. Un bel mix… Mi fai sapere se ci provi? A presto
Bella, bellissima storiella. Oltre che adoro crostatine e marmellata d’albicocche, mi sembrava di leggere un racconto d’un rapporto particolare e previlegiato; una fiaba culinaria.
Un bacione
Edda: Che tu ti senta a casa qui non può che farmi un immenso piacere, cara Edda. E se potessi sentire il profumo di questa frolla di segale sarei ancor più felice… A presto!
La Gaia Celiaca: La pastafrolla con le farine un po’ scure, come dici tu, è davvero buonissima. E la tua idea di utilizzare in alternativa un po’ di farina di mandorle, mi pare molto azzeccata (d’altronde Nonna Papera non è mica una sciacquetta qualsiasi…). Ciao Gaia!
Serena: Innanzitutto grazie, per le tue belle parole. La vita di ciascuno di noi, non solo in cucina, è fatta di tanti tasselli, il più delle volte così semplici da sembrarci banali. Io non ho mai creduto alla banalità delle piccole cose: sono le piccinerie, semmai, a farmi orrore. A presto cara Sere
marzia: E infatti O. non è il primo che capita! Quanto alla “sua” pastafrolla di segale, stai tranquilla: è facilissima, come tutte le frolle. Ma se vuoi mandargliene una fetta, sono certa che ne sarà felice. Ciao
luly: Sono fortunata anch’io ad averlo in giro per la cucina… mestoli di legno a parte!
nitte: Gli amici dei figli sono ospiti di grande riguardo per me: ed è un piacere parlare con loro. Ti auguro di vivere la stessa esperienza con tua figlia in futuro. Un caro saluto
Valeria: Neanche per sogno! Gli amici sono amici e i fidanzti fidanzati: non ho mai fatto confusione. Ma tratto entrambi a biscotti e crostatine! A presto
Lady Boheme: Grazie!
Ambra: Non so se citare Goethe sia troppo, in questo contesto… ma certo che le affinità elettive tra pastafrolla di segale e albicocche sono evidenti! Anche al palato… Ciao!
Federica: Cara Federica, sono le tue parole a toccarmi il cuore… Per me c’è un solo modo di raccontare i sentimenti: quello in cui li vivo, ogni giorno. Un caro saluto
Marti: Cara Marti, pastafrolla di segale e albicocche si combinano benissimo, come il caro O. e la mia cucina. Non è una storiella, né una fiaba culinaria, ma un pezzo di vita davanti ai fornelli… A presto!
Bellissima idea la pastafrolla di segale, con le albicocche poi, sai che delizia! brava!
In ritardo di una decina di giorni sui post di tutti…recupererò 😛
Nel frattempo non posso che complimentarmi con O. perchè a quell’età avere una certa sensibilità ai fornelli non è da tutti davvero.
PS
Certo che con te come punto di riferimento la strada è spianata…basta guardare questa frolla ‘ricercata&ruvida’…una vera chicca :))
Zia Elle: Grazie! A me piace fare frolle sempre diverse, e questa con farina di segale e farina di riso è una delle mie preferite. Buona giornata!
Gambetto: Caro Mario, mi sono un po’ persa anch’io in queste settimane… Ma in fondo, senza perdersi come si farebbe – poi – a ritrovarsi? Tanto per cominciare vedrò di mettermi in pari con i tuoi ultimi post, poi magari riaccenderò il forno: il fine settimana coincide con il picco di presenze in cucina, in questo periodo a casa nostra! Stammi bene, caro Mario. A presto
sei proprio fortunata ad avere un simile galantuomo (magari a volte un po’ pasticcione) aiutante/assaggiatore!
Tua figlia ha scelto bene.. d’altronde le persone speciali si circondano di persone altrettanto speciali!
Buona giornata e grazie per la ricetta!
Che spasso Sabrine, il mestolo bollito è stato il tocco finale =D
E anche qui sfondi una porta aperta, amo la frolla alla segale, io però la uso salata, provero alla prima occasione (intanto i biscotti ai pomodori secchi e pistacchi e la tapenade sono venuti strabilianti, chapeau!!!)
PS: perché non partecipi con le fave al limone al nostro contest? =)
Ciao Sabrine, bellissima questa crostata la faro’ sicuramente data l’esigenza di intergrare piu’ fibre nella dieta della family…Ah a proposito di ospiti, mi sa che la colpa e’ loro..si si..ci ospiti che attirano meraviglie e ospiti che attirano le peggio cose (almeno a me succede cosi’ e sono arrivata alla conclusione che dipende dalle vibrazioni che emettono.. si si..).
Mi manca il degustatore ufficiale con tanto di nestolo…!
Besos da quaggiu’…
il favoloso assaggiatore si merita proprio queste crostatine che devono avere il sapore delle cose buone e genuine di una volta!
una delicia de tartaleta y una presentación fantástica! un beso
I’m in love with your photograph…
Is he/she free?
I have always loved apricot anything…
merci
carolg
ahhh come al solito i tuoi racconti sono eccezionali almeno quanto le tue ricette..
dev’essere bellissimo avere qualcuno con cui condividere ricette ed esperimenti, anche se è l’amico di tua figlia ed è “giovInetto”…
complimenti per le crostate e un bacio enorme!
Mamma, è la prima volta che commento un tuo post, ma questa volta mi sembrava doveroso!
Mr O. ha gradito moltissimo le crostatine e anche i biscotti, ma sai che non è l’unico! Proprio la sera in cui gli ho portato i tuoi “doni”, ci siamo poi ritrovati a chiaccherare con i miei amici di Viale P. su cosa fosse meglio tra i tuoi muffins e le tue crostatine =)
Mi scuso se spesso non accolgo queste tue prelibatezze con lo stesso entusiasmo dei miei amici, ma sappi che comunque apprezzo molto le tue doti in cucina e che ti sto creando un giro di assaggiatori non indifferente 😉
Ah, colgo l’occasione per dirti che Mr O. stasera ha finito sia la ricotta che il grana, che ha usato quel famoso cucchiaio off-limits ma l’ha ripulito per bene, e che ti consiglia di comprare un nuovo coltello per la verdura perchè quello attuale non va bene (non chiedermi il motivo)!
un bacione e complimenti per il blog 😉
ehehehe! ma dimmi te quanto devi essergli affezionata per fargli insozzare la cucina e non dirgli niente 😉
ma tua figlia non è gelosa? :p
Carissima passo per un abbraccio e mentre lo faccio, allungo la manina su una crostatina ^_*
che belle crostatine originale le farine che hai adoperato per farle, un futuro genero all’orizzante da coltivare …:))
wowww che bontà! complimenti per il blog da oggi ti straseguirò pure io!! =) ciao ciao valentina di ominipasticcini
che storia carina…ricetta deliziosa e foto golosa …da provare!
che bella ricetta!
Le tue ricette sono una più bella dell’altra! ho provato subito questa, e a parte l’aver esagerato un pochino col limone nelle albicocche, il risultato è stato fantastico!
la frolla di segale è davvero speciale!!
complimenti, tanti!
alla prossima ricetta!
Clelia
Mi è venuta buonissima! E’ stata la nostra colazione per questa settimana, anche se il tupi non amava le albicocche così grosse. Meglio per me 🙂 Hai provato a farla con qualche altra frutta? Fragole? Pesche? Se hai le dosi me le passi quando hai tempo?
Nella ricetta non si capisce se la farina di mandorle va insieme alle altre o solo fra la frolla e le albicocche.
A presto
Isafragola: Cara Isa, tornata su questa pagina per ritrovare le dosi di questa mia ricetta (del resto è per avere sempre le ricette a disposizione che una si fa un blog, no? …) ho letto questa tua richiesta d’informazioni. Immagino che la frolla di segale, risalente a quasi un anno fa, abbia già trovato le sua strada nella cucina di casa tua, ma se ormai mi conosci sai che il tempo è una variabile di cui spesso perdo il controllo… insomma: arrivo solo ora! Per confermarti che la farina di mandorle non va insieme alle altre, ma tra la frolla stesa e la frutta, proprio per assorbirne il succo in cottura. E adesso non mi resta che salutarti, ringraziarti per l’affetto e l’assiduità con la quale sperimenti le mie ricette, e… immaginare che il tupi – di un anno più grande – abbia preso ad apprezzare anche le albicocche intere!
Un carissimo saluto