Fragole & peperoni dip
Ammettiamolo: c’è uno smodato interesse per il cibo e la cucina, di questi tempi. Tutto ciò che ricade nella categoria “food” è diventato terribilmente di moda. Cuochi e food writers hanno preso il posto dei grandi sarti di una volta: osannati, coccolati, imitati. Spesso anche “patinati”: nel senso che passano più tempo sulle pagine dei giornali che con le padelle in mano…
Assurti al ruolo di star planetarie del terzo millennio, dispensano al loro pubblico di fans – organizzati in cenacoli di adepti – pillole di saggezza, diffuse via etere dagli schermi tv o elegantemente distillate in raffinati volumi da collezione. Così ricette, tecniche, vocaboli (e talvolta anche qualche insulso manierismo…) viaggiano senza conoscere confini: perché al giorno d’oggi se un food guru parla, parla al mondo.
La globalizzazione in cucina ha tra i suoi effetti la proliferazione di categorie concettuali nuove: un’effervescenza filosofica senza precedenti nell’ambito dell’arte culinaria.
Pensiamo alla fortuna del finger food. Un tempo esistevano semplicemente gli antipasti (e tutti seduti a tavola). Poi c’è stata l’era dei buffet (e per anni non c’è stato verso di farsi invitare a una cena placée). Infine sono arrivati gli aperitivi e, in un paio di stagioni, dalle ceneri delle patatine&noccioline (che era effettivamente ora di mandare in pensione) è nato il finger food: tutto ciò che si può – anzi si deve – mangiare con le mani. Messo giù così è un concetto tanto ampio da comprendere di tutto: dalle tartine al pesce fritto. Tanto che ormai ci spacciano per finger foodpure la trippa, il baccalà o i fagiolicon le cotiche: purché graziosamente accomodati in fichissimi cucchiai monodose…
Lo stesso dicasi per il dip, composto cremoso che serve a condire i cibi non “ricoprendoli” (perché allora sarebbe una salsa) ma “accogliendoli”. In poche parole, se una salsa avvolge le vostre polpette (e difatti è semi-liquida), un dip aspetta che voi ce le intingiate (ed è perciò più cremoso). Diciamo che la prima ha una vocazione all’azione, mentre il secondo è per sua natura attendista. Verdure, polpette, bastoncini di formaggio, crackers: tutto si può intingere in un dip, che non a caso è l’accompagnamento del finger food per eccellenza.
Ma attenzione alla questione della consistenza, che non è affatto barbina. Perché se vi sfugge la mano e il composto vi esce fuori un po’ più denso, il vostro dip si trasformerà inesorabilmente in uno spread: cioè qualcosa che dovrete necessariamente “spalmare” sul vostro cracker. Dunque, se la differenza tra salsa e dip sta nel fatto che la prima è mobile e il secondo è lì fermo ad aspettare, quella tra dip e spread è sottile come la lama di un coltello: se dovete servirvene non ci son santi… trattasi di spread.
Per vostra tranquillità, sappiate che il passaggio non è irreversibile: basterà un po’ di liquido per ammorbidirlo e farlo tornare dip. Che era il composto che volevate. E che forse potremmo semplicemente chiamare “intingolo”… come avrebbe fatto mia nonna.
Saluti e baci,
S.
FRAGOLE & PEPERONI DIP
INGREDIENTI
fragole: 500 gr (ve ne serviranno 400 gr pulite)
peperoni rossi: 1 grande (ok, non è una misura… la prossima volta li peso)
cipolle bianche fresche: 1
aceto balsamico: 2-3 cucchiaini
sale fino
pepe (se vi piace)
Accendete il forno a 180-200° e preparate una larga pirofila rivestita di carta forno.
Mondate le fragole, sciacquatele velocemente sotto l’acqua, asciugatele e pesatene 400 gr. Lavate il peperone, asciugatelo e tagliatelo in quattro spicchi.
Disponete le fragole tagliate a metà e le falde di peperone nella pirofila (devono starci ben comode, cercate di non sovrapporle). Infornate e fate cuocere senza mescolare per 30-40 minuti: le fragole devono perdere il loro succo senza disfarsi, e il peperone dev’essere appena tenero. Fate raffreddare e private il peperone della pelle.
Mentre le fragole e i peperoni sono in forno, pulite la cipolla, tagliatela a metà e tenetela a bagno in acqua fredda: poi asciugatela e fatela a cubetti più fini che potete (veri cubetti… voglio dire: non tritatela, perché perderebbe tutto il succo e diventerebbe una poltiglia).
Mettete le fragole con il loro succo nel bicchierone del minipimer, aggiungete il peperone spellato a pezzetti, un pizzico di sale e lavorate per pochi secondi (non dovete fare un omogeneizzato per la prima infanzia…). Poi aggiungete un paio di cucchiai di cubetti di cipolla e lavorate ancora un paio di secondi.
Aggiungete l’aceto balsamico, mescolate e mettete a riposare in frigo (in un contenitore sigillato) per almeno una notte.
Potete accompagnare il dip di fragole e peperoni a quel che volete voi. Le mie preferenze sono, nell’ordine: verdure crude (sedano e ravanelli in testa alla classifica), bastoncini di pane tostato e spennellato d’olio, crackers e biscotti salati, formaggio. Detto tra noi, potete anche mangiarvelo a cucchiaiate o perfino intingerci il dito, tra un ravanello e l’altro: ma dovete assolutamente essere soli in casa. E avere l’ultima trouvaille su Amazon da finire di leggere…
POSTILLE
Un dip non è un modo per riciclare fondi di frigorifero
Come per tutte le preparazioni semplici, l’impiego di ingredienti di qualità e essenziale. Scegliete fragole e verdure freschissime e croccanti: la scusa che tanto finiscono in forno e sotto le lame del minipimer non regge. Rovesciando la prospettiva: non sognatevi di smaltire in questo modo quel cestino di fragole mollicce rimasto in fondo al frigo. Né l’ultimo peperone esanime…
Sale solo a rate
Non è uno scioglilingua: voglio solo ricordarvi che il sale, in questo genere di creme preparate a freddo, si scioglie con il tempo. Cioè voi lo mettete, lui ci mette una notte a dissolversi, e solo il giorno dopo capite di avere esagerato. Perciò fate attenzione: salate un po’ meno di quel che vi sembra necessario. Per aggiustare il tiro c’è sempre tempo.
Peperoni
Infilarli nella pirofila con le fragole non è solo un sistema per risparmiare tempo: vi garantisce che escano dal forno senza il minimo accenno di bruciacchiatura. Scordatevi quel colorino ambrato dei peperoni caramellati in forno: qui non serve.
Dip = concetto a dosi variabili
Questa è una di quelle non-ricette che piacciono a me: perché ha un potenziale di democrazia culinaria di tutto rispetto. Cioè, l’idea è di mettere insieme questi ingredienti preparati in questo modo. Ma quanto all’equilibrio tra sapori, dovete vedervela voi: dipende da quanto profumano le vostre fragole, da quanto è denso il vostro aceto balsamico, da quanto amate la cipolla… (ogni resoconto delle vostre sperimentazioni è benvenuto).
Questo non è il vostro dip? Non arrendetevi!
Qui ne abbiamo una lista a disposizione. Che potrebbe trasformarsi nel menu del vostro prossimo dip dinner party…
– chutney di fichi all’aceto balsamico
– tapenade di olive nere e fichi secchi
– “la vie en rose” dip
– fave & pecorino dip
– clorofilla dip
– hummus no-problem
– crema di peperoni con pomodori secchi
– tzatziki
– crema alla senape
– caviale di melanzane e cicorino
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Infine: faccio outing…
Confesso: l’ho fatto. Cosa? Accettare di partecipare a uno “show coking”…
Non è una parolaccia: vuol dire che c’è un grande chef che cucina – su un palco e davanti alle telecamere – mentre qualcun altro gli fa delle domande, scatta delle foto, chiacchiera un po’ con lui.
Non avevo mai detto sì a una cosa del genere: la mia naturale riservatezza mi ha sempre indotto a fare un passo indietro in certe occasioni. Stavolta invece ho deciso che era ora di metterci piede in questo mondo “food” al quale mi affaccio sempre e solo dalla mia blogfinestra. In tutta sincerità, non ci avrei scommesso neppure una crostata bruciacchiata: invece mi sono persino divertita. Pensiero serale: “Ogni tanto una passeggiata oltre lo schermo del computer si può anche fare. A piccole dosi…”. Questo il film che è andato in onda:
Lombino d’agnello glassato ai primi fiori, asparago di Mezzago, viole e crumble di nocciole e uvetta
Interpretato da: Giancarlo Morelli (Osteria del Pomiroeu)
Attori non protagonisti: Sabrine d’Aubergine (Fragole a merenda), Sarah Brunella (Fragole e limone)
Girato a: Tuttofood – Milano World Food Exhibition
Regia: FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi
Segreteria di produzione: Francesca Martinengo
Non ho foto: ero di corsa e la reflex l’avevo lasciata a casa. Però potete andarvene a vedere un po’ sul post di Sarah. Di mio ci sono solo quattro dita della mano sinistra: la mia riservatezza ne è uscita salva anche stavolta…
Un grazie a Giancarlo Morelli (che brilla non solo per la sua stella Michelin), e alla FIPE per l’invito. E un saluto a Sarah, che mi ha fatto piacere conoscere.
Ingredienti: aceto balsamico • cipolle & cipollotti • fragole • pepe • peperoni
Un post molto interessante pieno di notizie e suggerimenti: )
che originalità questa ricettina, complimenti tesoro!!!
ottimo post, intrigante la ricetta…buona giornata, ciao.
dip sia allora…!
Che bella la lista dei dip in fila ! Non saprei da quale cominciare, bisogna pensare alle basi con cui dipparlo !
Il dip posto così è una filosofia “versatile” dell’uso consapevole di pochi ingredienti dove lo spessore non si misura con la densità ma con consapevolezza degli abbinamenti. La consistenza è una sfumatura che magari lasciamo correre via secondo l’inclinazione umorale del giorno…
Un approccio così è davvero signorile e non da tutti…non trovi?! 😛 ehehehehehehe
Complimenti come sempre per il post davvero godibile nella ricetta e nella scrittura mai banale 🙂
mhmmm peperoni e fragole?..non so..intanto do’ un’occhiata alla lista degli altri dip ;))
Francesca: Hai trovato il post interessante? Grazie! Ma spero tu possa trovare anche interessanti abbinamenti per provare questo dip di fragole e peperoni: che, con molta ironia, merita un assaggio… A presto
raffy: La ricetta del dip di fragole e peperoni è mia: quindi direi che in questo senso è originale. Anche se qualche elemento di “tradizione” lo trovi: fragole e aceto balsamico sono in fondo un grande classico… A presto!
Max: … e allora lasciati “intrigare” dalla ricetta e prova il dip! Fragole e peperoni non sono poi così distanti: soprattutto se a far da “ponte” c’è un po’ di aceto balsmico. Ciao!
sulemaniche: … e dip sia! A me tutti i dip piacciono da morire: se non altro perché si possono preparare con largo, a volte anche larghissimo anticipo… Buona giornata
natalia: Piaciuta la “dip list”? E sapessi quante altre ricette ho nel mio archivio-teiera-di-latta… Quanto alle basi “dippabili”, tutte le verdure crude – purché croccanti e freschissime – sono perfette. Così come il pane tostato, in tutte le sue forme… Insomma, non hai scuse: provaci! A presto
Spesso mi interrogo anch’io su queste cose. Mi chiedo, in sostanza, quanto si possa fare a meno di certe categorizzazioni che spesso più che aiutare mettono fuori strada, facendo perdere l’equilibrio. E tutto ciò in cucina ha dei risvolti che si assaporano immediatamente. Resto basita di fronte ad alcuni accostamenti, titoli chilometrici di chi si erge al livello delle menti brillanti e creative quando non lo è, partorendo cibi discutibilissimi che, però, *dovrebbero* invogliare solo perchè si chiamano finger food o chissà cos’altro. Ma, banalmente, il gioco tra apparire ed essere è molto sottile e pericoloso.
Ciò che, invece, continuerà sempre a sorprendermi è l’eleganza di chi sa e da, senza eccessi, ma con la giusta dose di garbo e creatività, come in questo caso.
Scusa, sono sempre un fiume di parole, ma qui, oltre la ricetta, trovo sempre degli spunti interessanti!
Gambetto: Mario, me li rileggo sempre due volte i tuoi commenti: sono “densi”, hanno spessore… insomma, dei veri spread-commenti! Che mi fanno un gran piacere. Se poi venissi a conoscenza che questo mio dip, color lapillo incandescente, ha trovato un posticino in una certa cucina che immagino col Vesuvio sullo sfondo… ne sarei onorata, ecco! Stammi ‘bbuono…
Mary: Lo so: peperoni e fragole possono sembrare un azzardo. Vuoi che ti racconti che sapore ha questo dip? Dolce come i peperoni, aromatico come l’aceto balsamico, lievemente acidulo come le fragole se non le abbini allo zucchero, graffiante come la cipolla fresca… Insomma, se temi che sappia di marmellata di fragole, tranquillizzati! A presto
Questo è il “mio” dip, ne sono sicura!!!! Peperoni e fragole: divino!!!! ASpetto altre tue ricette di dip perchè per ste salsine io impazzisco!!!!
Baci grandissimi !!!
Simpatico e divertente questo post Sabrine, per non dire anche molto utile! :-)))
Bellino il modo in cui definisci tutte le minimali differenze tra un “intingolo” e l’altro…sembra una fesseria, ma in effetti ha la sua importanza! Mi piace molto anche l’abbinamento che hai fatto: a prima vista sembra azzardato, ma immaginando i sapori, li sento molto ben assortiti tra loro e l’aceto balsamico lega bene il tutto! Ottima ricetta!!! 😀
Ciao, trovo molto interessante questo post per la precisione con cui viene fatto il distinguo fra salsine e dip…è molto utile! per quanto riguarda l’accostamaneto “azzardato” delle fragole con gli altri ingredienti, per il mio gusto, lo trovo un pò “peicoloso” però assolutamente da provare…anche perchè spesso questi strani accostamenti sono una bella rivelazione!
da fare assolutamente, un dip originale! post interessantissimo! bacione
In effetti ultimamente si è diffusa quest moda un po’ fighetta di chiamare le cose con nomi esotici..:fa sempre chic….Se proprio vuoi esagerare possiamo dire che la cipolla va ridotta in brunoise, che è il surrogatto chicchettone per dire dadini….;)
Questo intingolo 😉 mi ispira molto e voglio provarlo….Grazie della ricetta
Intingolo!!!!! come sempre mi piace leggerti e le fragole con la cipolla e peperoni sono un abbinamento inusuale ma che sono certa mi piacerà!
Ma no che non mi scandalizzo! Anzi sono assolutamente intrigata dalla tua ricetta. Mi cimenterò in questo dip (o intingolo, anche mia nonna lo avrebbe chiamato così…) ma per come la pensano a casa mia occulterò la lista degli ingredienti e la sventolerò sotto i loro nasi solo dopo che avranno ripulito la ciotolina…
Bacioni, sei sempre bravissima!
Anna
Tutta questa riflessione sulle dip e le varie consistenze è interessantissima, mi hai insegnato qualcosa =) grazie =)
Fragole, peperoni, aceto balsamico… si, credo mi piacerà! Grazie per la ricetta 🙂
Mi è piaciuta un sacco la disquisizione linguistica. In più proprio questa mattina sto facendo dei ragionamenti per una coulisse (possibile soggetto per un’altro post?) a base di peperoni e so che la tua ricetta sarà in un’angolino della mia mente quando raggiungerò la decisione finale. Grazie.
Io sono una donzella all’antica, lo sai, e preferisco le cene placées, che rendono meno evidente la mia timidezza e la mia golosità, ma per un dip di fragole e peperoni credo che perderei ogni inibizione: la curiosità avrebbe la meglio su tutto!!!
Straordinaria ricettina io adoro questo tipo di cose, in più hai scritto tante cose interessanti, ho appreso tante cose da te è molto che ti seguo, e ogni tanto mi ispiro per le mie ricettine del mio blog, baci e bravissima.
Ma che ricetta fantastica, proprio da provare! Un abbraccio e buona giornata
O mamma un trattato bellissimo tesoro su tutto quello che è il mondo del food che tutto sommato preferisco anch’io come una volta quando ci si metteva a tavola e ci si scofanava senza ritegno con porzioni per un reggimento hahahahahaha….adesso è tutto cosi sciccoso…per me la cucina deve sapere di buono di consistente altrimenti si perde proprio il gusto di mettersi in tavola….oggi ho imparato anche cosa vuol dire dip:D l’ho leggevo spesso nelle ricette ma nn avevo capito proprio cosa volesse dire:D e questo tuo dip mi intriga tantissimo, l’abbinamento deve essere delizioso e poi ci sono tutte le varianti,insomma c’è di che giocare con i gusti!!Bacioni Imma
tantissimi dip da provare!!!
Ciao Sabrine, immersa ancora negli scatoloni ti dico che io dippeggio moltissimo, qui si usa tantom dato che le cene sono molto piú “tranquille” rispetto a quelle italiane, cosí come ´’ansia da prestazione. Ancora non siamo a livelli italiani di mania per il food, come ho scritto anche da Bressanini vista da lontano l’Italia sembra una societá regredita alla fase orale….Un abbraccio con imballo..(arriva piú sicuro).
PS questo te lo copio eh..gran dip !!
Una trattazione da manuale, da appendersi in cucina a farne un poster!
E un gusto assolutamente nelle mie corde, come capirai se domani ti capitera’ di passare dal mio blog…;-)
Ti abbraccio, Sabrine, e considero questa dip un regalo che mi hai fatto!
Interessante il post e molto interessante l’accostamento,io me lo segno, adoro i dip o intingoli,k quando apro il frigo mi chiamano e io rispondo sempre con una galletta di riso o di mais molto volentieri!
io non lo sapevo che significava Dip! però questa tua ricetta dip m’intriga…ti aspoetto da me, se vorrai venire a trovarmi! Come va con la casa? Ciao, Sabrine, a presto!
Certo che sei brava a stuzzicare la curiosita’ altrui….
Anche bella la diplist.
CIAO 🙂
Delizioso dip..alla moda ♥
Perfettamente d’accordo con quanto hai scritto. Anzi, dirò di più! Ho appena finito di abbozzare un post dove tratto un argomento vagamente simile e poi approdo qui da te! Bene! Vuol dire che siamo in sintonia!
Un caro saluto
stupendo!!! anche perché le fragole quest’anno mi sembrano poco saporite, così c’è una mescolanza di sapori unica, complimenti per l’idea geniale! 🙂
Exquisito todo lo que presentas,es verdad todo lo que dices en el post,la cocina de la mamma siempre será genial,aveces nos complicamos por máquinas en la cocina,y ellas cocinaban con solo un cuchillo y una cuchara de madera,hay que probar todos esos dip que nos sugieres para ver como saben,cariños y abrazos.
un post molto ricco di informazioni e umore. e ricco è il tuo dip, un “mélange” di sapori assolutamente da provare.
U-A-U molto innovativo.. e io che facendo la marmellata mi facebo dei problemi per un ciuffo di menta… 🙂
Sai che ero alla ricerca di questa ricetta? ne avevo sentito parlare a uno showcooking da uno chef…Me la copio al volo! Complimenti,
simo
Dora: Cara Dora, grazie per il tuo fiume di parole. Non ti sarà sfuggito – ne sono certa – che c’era anche molta ironia nelle mie parole: perché i “food guru” non sono tutti uguali, e nemmeno i loro fans… Io sono solo contro certe esagerazioni, che mi paiono senza senso. Ma per il resto, tutto ciò che rappresenta uno stimolo all’apertura, allo scambio e al reciproco arricchimento mi piace. Non solo in cucina… A presto!
Titti: Se questo di fragole e peperoni è davvero il tuo dip… provalo! E fammi sapere se ti piace. Quanto ad altre ricette di casa mia, ne trovi un po’ a fondo pagina. Non ti resta che preparare le ciotoline… Ciao!
Ago: Avrai capito che questo post è stato per me un “divertissement”: mi piace alleggerire le situazioni serie, e la cucina sta diventando una cosa serissima… Il dip di fragole e peperoni all’aceto balsamico, invece, è un azzardo di quelli che si possono fare: le fragole si sentono appena, più un profumo che altro… A presto!
Ros: Guarda che la mia era una precisione molto “giocosa”! Un po’ di ironia – e di autoironia – in questo mondo che sta diventando così serioso! Quanto alla pericolosità dell’accostamento fragole+peperoni+aceto balsamico: tranquilla… si può fare! Un saluto
Colores: Grazie! E se davvero hai intenzione di assaggiare questo mio dip di fragole e peperoni, fammelo sapere: ci tengo!
Trattoria da Martina: Io trovo che le cose “fighette” non siano mai troppo chic… anche in cucina. Ringraziando per la precisazione sul concetto di “brunoise”, assai più schicchettoso dei dadini, saluto e attendo notizie della sperimentazione con fragole e peperoni ridotti in dip. Ciao!
giovanna burroealici: Intingolo, ebbene sì! Quanto al dip, fragole, peperoni e aceto balsamico fanno ben più impressione scritti su un foglio di carta (o su un video…) che non messi a tavola… A presto!
Anna: Occultare la lista degli ingredienti? E’ quel che ho fatto anch’io la prima volta che ho sperimentato questo dip, un paio d’anni fa. Hanno indovinato tutto, ma non le fragole… e sì che ce ne sono! Perciò come vedi non è un intingolo così azzardoso: la ciotola la puliscono sempre… Ciao! E grazie…
Cey: Oddio: ma non è che mi sarò fatta prendere troppo sul serio?!? Perché io volevo essere giocosa con questo post… e ironica. Ciao!
Azabel: Felice che il dip ti sia piaciuto! E se lo provi, mi piacerebbe sapere che ne pensi…
alex di food 4 thought: Una coulisse? Non sapevo ne esistesse una versione anche in cucina: io ero ferma a quella da sarto… evidentemente i due mondi non sono poi così distanti! Comunque: io conosco solo il “coulis”, che è quella salsina fine fine… ma mi incuriosisci: mi informerò. Aspetto di conoscere la tua decisione finale. Ciao!
Onde99: Lo so, lo so che tu sei una donzella all’antica… come me, del resto. Io mi siedo a tavola anche quando sono da sola: odio i buffet, con tutta me stessa. Però qualcosa da piluccare in attesa di sedersi, se posso, la preparo. Spesso riuscendo a far perdere delle inibizioni (culinarie, eh… non equivochiamo) a chi mangia con me. Un saluto tanto caro
federica: Cara Federica, grazie per le tue parole: sono sempre felice quando le ricette viaggiano. A proposito, se le pubblichi, sappi che in questo blog c’è una pagina apposita: segnalamele! A presto
manu: Davvero ti piace il mio dip di fragole e peperoni? Allora provalo… e poi facci sapre. Ciao!
dolci a… gogo!!!: Imma mia, ma io non volevo scrivere un trattato: volevo fare un po’ d’ironia! Perché la raffinatezza in cucina va bene: ma senza mai perdere la dimensione leggera e giocosa, che – almeno a casa mia – è una componente essenziale dello stare a tavola insieme. Ciao!
Mirtilla: Ebbene sì: tantissimi dip da provare… Aspettiamo il resoconto! A presto
Glu.fri cosas varias sin gluten: Brava: hai colto nel segno! La cucina, almeno qui, sta iniziando a soffrire da ansia di prestazione: proprio questo volevo significare con il mio post. Mentre per me, stare a tavola e cucinare devono essere un piacere. A volte le cose escono meglio di altre, ma non me ne faccio un cruccio: la rilassatezza giova ai commensali assai più di un piatto perfetto… E la tua immagine dell’Italia regredita alla fase orale rende benissimo l’idea… ti citerò! Un abbraccio molto solidale (io ne ho ancora 13 di scatoloni in salone… però ci sto lavorando). Dimenticavo: da quassù…
il mondo ‘dip’ mi affascina parecchio direi!!
Certo che si! La sottile ironia è la leggerezza delle tue parole. Quella che io, in quanto geneticamente *pesante*, un pò invidio e guardo da lontano!
Un bacio
Ciao Sabrine la misteriosa sono il brucia padelle di oggi come stai ?????
arabafelice: Adesso conto le ore in attesa del tuo post di domani (ooops!… di oggi): che ci sia nell’aria uno scambio di ricette alle fragole tra penisole? I tuoi commenti – sempre – sono un regalo per me. Grazie…
Lia: Allora recupera la tua galletta e preparati ad affondarla in una bella ciotola di fragole & peperoni dip… e poi fammi sapere se la galletta ha protestato o ne è uscita felice. Ciao!
Aria: Dip o intingolo che dir si voglia, il concetto è interessante: una crema in cui tuffare delle cose da sgranocchiare. Perciò se hai in mente una dip dinner sul tuo blog, considerami pure tra gli invitati! Sarà una piacevole pausa tra uno scatolone e l’altro… A presto!
CorradoT: Ti incuriosisce il mix di fragole e peperoni arrosto con l’aceto balsamico a tenere insieme il tutto? Sappi che è una curiosità che si può soddisfare facilmente: ci vuole un attimo a farlo. E altrettanto a finirselo… Ossequi
Stefania: E’ di moda il rosso? Oppure l’accostamento fragole e peperoni?
Lo Ziopiero: Lo Ziopiero? Quello del romanesco on e off? Ma certo che me lo leggo questo tuo post! Anzi: mi sintonizzo. Romanesco off, però. Mi mancano le basi… Un caro saluto
Blueberry: Grazie! L’idea mi è venuta un paio di stagioni fa, mentre svuotavo un sacchetto di ritorno dal mercato: profumo intenso di fragole, cipolle bianche e peperoni… dalla sniffata all’accensione del forno è stato un attimo! L’esperimento ha funzionato, anche se le dosi le ho messe a punto in due o tre volte. Da allora è uno dei nostri dip preferiti. Vedi tu se ti conviene provarci con delle fragole non proprio saporite… io aspetterei che ce ne siano di migliori. Un caro saluto
Rosita Vargas: Gracias, profesora! El dip es esquisito y fácil: requiere poco tiempo de cocción… y poco tiempo para comerlo! … acompañado de lo que tu prefieres. Pero, una cuchara de madera no es bastante para hacerlo! Ciao!
Eleonora: Un post con molta ironia: cioè quel sano distacco che ci fa ridere anche di noi. Quanto al fragole & peperoni dip, se lo provi mi fa piacere. A presto!
Jelena PasticciOVA: Guarda, i problemi non bisogna mai farseli in cucina: bisogna cucinare divertendosi… facendo però in modo che ci si possa divertire anche mangiando! Il mio dip di fragole e peperoni è proprio questo: un “divertissement” commestibile… Ciao!
l’albero della carambola: Eri alla ricerca di questa ricetta?!? Incredibile… anzi fantastico. Perché è una cosa che faccio da un po’ e l’avevo messa insieme da sola. Voglio dire: fragole e aceto balsamico sono un grande classico, così come peperoni e cipolle… l’idea di mettere tutto al forno e poi di mixarlo mi è venuta di ritorno dal mercato, aprendo un sacchetto pieno di profumi… Adesso sono curiosa di sapere quale chef e quale showcooking… Nell’attesa, un solo dubbio mi attanaglia: che abbiano iniziato a muoversi anche i dip?
Fabrizia: E allora lasciati affascinare, e tuffati nel primo dip che ti sfizia! Poi fammi sapere, of course…
Dora: Non ci credo alla tua pesantezza “genetica”… e sono felice che tu abbia colto l’ironia. Saluti!
Anonimo bruciapadelle: Misteriosa?!? Diciamo… riservata. Comunque molto divertita dall’esperienza con il bruciapadelle. Che mai avrei immaginato si potesse affacciare in questa mia cucina virtuale proprio nel giorno in cui in menu c’è un post del genere… Un caro saluto, che è un arrivederci: a tavola sotto una stella, ça va sans dire…
Post da appendere al muro! Da dipper (ma pure da spreader) ti dico che io questa non me la faccio scappare e la provo al più presto!
Grazie, davvero, non sai che gran regalo tu mi abbia fatto!
Un bacione 🙂
Muscaria: Grazie! La promozione da “dip post” a “dip poster” mi riempie di orgoglio… Se poi mi farai sapere com’è andata, sarò ancora più felice. Occhio alle proporzioni tra ingredienti, mi raccomando: consiglio prove a piccole dosi per arrivare al giusto mix… A presto
scopro da te che ora c’e’ pure lo spread… ma non era quello dei mutui?!?!?!
Non c’e’ che dire, come guru di food sei una delle mie preferite!!
un bacio
tengo i peperoni e la cipolla e lascio le fragole, posso? ;))
sono allergica mannaggia e deve essere super delizioso!! 😛
Foto bellissima, brava!
Gaia: Vero: c’è lo spread dei mutui e quello da spalmare sul pane. Io preferisco frequentare il secondo: lo trovo più divertente, mai uguale a sé stesso… meno noioso, insomma! Sarà che i “food guru” di cose di banca non ci capiscono molto? Almeno… i “food guru” che amano mangiarsi il dip di fragole e peperoni mentre si leggono un libro… Ciao!
Sandra: Sandra? Allergica alle fragole?!? Queste sì che son disgrazie… Ma sono certa che anche solo con cipolla e peperoni una come te riuscirebbe a fare meraviglie: anche in versione dip… A presto!
Historias de recetas muy interesantes,combinaciones que hay que probar,me gustó las fresas con el pimiento una salsa con mucho sabor,voy a probar los otros dip se ven buenos,un gran post se agradece,cariños y abrazos.
semplicemente meraviglioso questo post, interessantissimo!
dip, intingolo, spread “allungato”…Cos’è un nome? Ciò che chiamiamo rosa,
con qualsiasi altro nome avrebbe lo stesso profumo, e così questa meraviglia, comunque la chiami resta sempre deliziosa!!!E’ ora che anch’io provi il decantato accoppiamento fragola-peperone!!!
carissima, sei tornata in gran forma, vedo!
e noi ci godiamo i tuoi post come precisi, pieni di informazioni utili, ma anche spiritosi, ironici, sarcastici, un vero trattato in pillole sulla comedie humaine dei tempi moderni.
in tutto ciò ho qualche perplessità sull’accostamento fragole/peperoni… sbaglio? s’ha da provare? s’ha da provare…
gioiosamente bentornata!
il commento, dopo il giorno nefasto di blogspot, è andato perso e quindi te lo rifaccio..
Ma lo spread, non era quello dei mutui??!
Vedi, sei proprio una delle mie guru food preferite! Si impara sempre qualcosa!!
😉
quasi quasi lo provo anche se per i miei gusti è un po’ un azzardo. Complimenti per la serata.
ammetto: mi sorprende l’abbinata fragola/peperone anche se la nota acidula della fragola in effetti ci sta. cerco d’immaginare:il croccante della cipolla, il velluto del balsamico … sì ci sta tutto.e una nota di piccante profumato da tabasco verde per intenderci? che ne dici? aspetto indicazioni più puntuali sul tipo di peperone e di cipolla poi ci provo 🙂
ps il verifica parola qui sotto è pavlova …indovina cosa c’è nel mio forno in questo momento.quando si dice la coincidenza!
Partita il giorno del Bloggerterremoto e tornata oggi, non ho più ritrovato in questa pagina tanti dei commenti scritti tra l’11 e il 12 maggio (e le mie risposte).
Ora, siccome ci tengo a voi e a quel che mi scrivete, e non ho alcuna intenzione di darla vinta a Blogger, mi sono impegnata in un’operazione di recupero che ha del miracoloso: almeno per i miei modesti mezzi. Scavando a mani nude tra le macerie del mio disastrato post, sono riuscita a tirarne fuori alcuni, e a “ricucirli”.
Li ripubblico, perché mi fa piacere e perché mi sembra doveroso nei confronti di chi spende anche una manciata di secondi per scrivere qualcosa qui. E’ il mio modo per dirvi grazie: perché siete voi l’altra metà di FRAGOLE A MERENDA oltre lo schermo del computer…
Lo Ziopiero
Perfettamente d’accordo con quanto hai scritto. Anzi, dirò di più! Ho appena finito di abbozzare un post dove tratto un argomento vagamente simile e poi approdo qui da te! Bene! Vuol dire che siamo in sintonia!
Un caro saluto
11 maggio 2011 17:25
Blueberry
stupendo!!! anche perché le fragole quest’anno mi sembrano poco saporite, così c’è una mescolanza di sapori unica, complimenti per l’idea geniale! 🙂
11 maggio 2011 17:42
Rosita Vargas
Exquisito todo lo que presentas,es verdad todo lo que dices en el post,la cocina de la mamma siempre será genial,aveces nos complicamos por máquinas en la cocina,y ellas cocinaban con solo un cuchillo y una cuchara de madera,hay que probar todos esos dip que nos sugieres para ver como saben,cariños y abrazos.Rosita
11 maggio 2011 17:50
Eleonora
un post molto ricco di informazioni e umore. e ricco è il tuo dip, un “mélange” di sapori assolutamente da provare.
11 maggio 2011 17:53
Jelena PasticciOVA
U-A-U molto innovativo… e io che facendo marmellata mi facevo dei problemi per un ciuffo di menta… 🙂
11 maggio 2011 17:55
l’albero della carambola
Sai che ero alla ricerca di questa ricetta? ne avevo sentito parlare a uno showcooking da uno chef…Me la copio al volo! Complimenti,
simo
11 maggio 2011 18:48
Dora: Cara Dora, grazie per il tuo fiume di parole. Non ti sarà sfuggito – ne sono certa – che c’era anche molta ironia nelle mie parole: perché i “food guru” non sono tutti uguali, e nemmeno i loro fans… Io sono solo contro certe esagerazioni, che mi paiono senza senso. Ma per il resto, tutto ciò che rappresenta uno stimolo all’apertura, allo scambio e al reciproco arricchimento mi piace. Non solo in cucina… A presto!
Titti: Se questo di fragole e peperoni è davvero il tuo dip… provalo! E fammi sapere se ti piace. Quanto ad altre ricette di casa mia, ne trovi un po’ a fondo pagina. Non ti resta che preparare le ciotoline… Ciao!
Ago: Avrai capito che questo post è stato per me un “divertissement”: mi piace alleggerire le situazioni serie, e la cucina sta diventando una cosa serissima… Il dip di fragole e peperoni all’aceto balsamico, invece, è un azzardo di quelli che si possono fare: le fragole si sentono appena, più un profumo che altro… A presto!
Ros: Guarda che la mia era una precisione molto “giocosa”! Un po’ di ironia – e di autoironia – in questo mondo che sta diventando così serioso! Quanto alla pericolosità dell’accostamento fragole+peperoni+aceto balsamico: tranquilla… si può fare! Un saluto
Colores: Grazie! E se davvero hai intenzione di assaggiare questo mio dip di fragole e peperoni, fammelo sapere: ci tengo!
11 maggio 2011 20:40
Trattoria da Martina: Io trovo che le cose “fighette” non siano mai troppo chic… anche in cucina. Ringraziando per la precisazione sul concetto di “brunoise”, assai più schicchettoso dei dadini, saluto e attendo notizie della sperimentazione con fragole e peperoni ridotti in dip. Ciao!
giovanna burroealici: Intingolo, ebbene sì! Quanto al dip, fragole, peperoni e aceto balsamico fanno ben più impressione scritti su un foglio di carta (o su un video…) che non messi a tavola… A presto!
Anna: Occultare la lista degli ingredienti? E’ quel che ho fatto anch’io la prima volta che ho sperimentato questo dip, un paio d’anni fa. Hanno indovinato tutto, ma non le fragole… e sì che ce ne sono! Perciò come vedi non è un intingolo così azzardoso: la ciotola la puliscono sempre… Ciao! E grazie…
Cey: Oddio: ma non è che mi sarò fatta prendere troppo sul serio?!? Perché io volevo essere giocosa con questo post… e ironica. Ciao!
Azabel: Felice che il dip ti sia piaciuto! E se lo provi, mi piacerebbe sapere che ne pensi…
alex di food 4 thought: Una coulisse? Non sapevo ne esistesse una versione anche in cucina: io ero ferma a quella da sarto… evidentemente i due mondi non sono poi così distanti! Comunque: io conosco solo il “coulis”, che è quella salsina fine fine… ma mi incuriosisci: mi informerò. Aspetto di conoscere la tua decisione finale. Ciao!
11 maggio 2011 20:52
Onde99: Lo so, lo so che tu sei una donzella all’antica… come me, del resto. Io mi siedo a tavola anche quando sono da sola: odio i buffet, con tutta me stessa. Però qualcosa da piluccare in attesa di sedersi, se posso, la preparo. Spesso riuscendo a far perdere delle inibizioni (culinarie, eh… non equivochiamo) a chi mangia con me. Un saluto tanto caro
federica: Cara Federica, grazie per le tue parole: sono sempre felice quando le ricette viaggiano. A proposito, se le pubblichi, sappi che in questo blog c’è una pagina apposita: segnalamele! A presto
manu: Davvero ti piace il mio dip di fragole e peperoni? Allora provalo… e poi facci sapre. Ciao!
dolci a… gogo!!!: Imma mia, ma io non volevo scrivere un trattato: volevo fare un po’ d’ironia! Perché la raffinatezza in cucina va bene: ma senza mai perdere la dimensione leggera e giocosa, che – almeno a casa mia – è una componente essenziale dello stare a tavola insieme. Ciao!
Mirtilla: Ebbene sì: tantissimi dip da provare… Aspettiamo il resoconto! A presto
Glu.fri cosas varias sin gluten: Brava: hai colto nel segno! La cucina, almeno qui, sta iniziando a soffrire da ansia di prestazione: proprio questo volevo significare con il mio post. Mentre per me, stare a tavola e cucinare devono essere un piacere. A volte le cose escono meglio di altre, ma non me ne faccio un cruccio: la rilassatezza giova ai commensali assai più di un piatto perfetto… E la tua immagine dell’Italia regredita alla fase orale rende benissimo l’idea… ti citerò! Un abbraccio molto solidale (io ne ho ancora 13 di scatoloni in salone… però ci sto lavorando). Dimenticavo: da quassù…
11 maggio 2011 21:07
Fabrizia
il mondo ‘dip’ mi affascina parecchio direi!!
11 maggio 2011 21:19
Dora
Certo che si! La sottile ironia è la leggerezza delle tue parole. Quella che io, in quanto geneticamente “pesante”, un po’ invidio e guardo da lontano!
Un bacio
11 maggio 2011 22:10
Anonymous
Ciao Sabrine la misteriosa, sono il brucia padelle di oggi come stai ?????
12 maggio 2011 01:05
arabafelice: Adesso conto le ore in attesa del tuo post di domani (ooops!… di oggi): che ci sia nell’aria uno scambio di ricette alle fragole tra penisole? I tuoi commenti – sempre – sono un regalo per me. Grazie…
Lia: Allora recupera la tua galletta e preparati ad affondarla in una bella ciotola di fragole & peperoni dip… e poi fammi sapere se la galletta ha protestato o ne è uscita felice. Ciao!
Aria: Dip o intingolo che dir si voglia, il concetto è interessante: una crema in cui tuffare delle cose da sgranocchiare. Perciò se hai in mente una dip dinner sul tuo blog, considerami pure tra gli invitati! Sarà una piacevole pausa tra uno scatolone e l’altro… A presto!
CorradoT: Ti incuriosisce il mix di fragole e peperoni arrosto con l’aceto balsamico a tenere insieme il tutto? Sappi che è una curiosità che si può soddisfare facilmente: ci vuole un attimo a farlo. E altrettanto a finirselo… Ossequi
Stefania: E’ di moda il rosso? Oppure l’accostamento fragole e peperoni?
Lo Ziopiero: Lo Ziopiero? Quello del romanesco on e off? Ma certo che me lo leggo questo tuo post! Anzi: mi sintonizzo. Romanesco off, però. Mi mancano le basi… Un caro saluto
Blueberry: Grazie! L’idea mi è venuta un paio di stagioni fa, mentre svuotavo un sacchetto di ritorno dal mercato: profumo intenso di fragole, cipolle bianche e peperoni… dalla sniffata all’accensione del forno è stato un attimo! L’esperimento ha funzionato, anche se le dosi le ho messe a punto in due o tre volte. Da allora è uno dei nostri dip preferiti. Vedi tu se ti conviene provarci con delle fragole non proprio saporite… io aspetterei che ce ne siano di migliori. Un caro saluto
12 maggio 2011 02:05
Rosita Vargas: Gracias, profesora! El dip es esquisito y fácil: requiere poco tiempo de cocción… y poco tiempo para comerlo! … acompañado de lo que tu prefieres. Pero, una cuchara de madera no es bastante para hacerlo! Ciao!
Eleonora: Un post con molta ironia: cioè quel sano distacco che ci fa ridere anche di noi. Quanto al fragole & peperoni dip, se lo provi mi fa piacere. A presto!
Jelena PasticciOVA: Guarda, i problemi non bisogna mai farseli in cucina: bisogna cucinare divertendosi… facendo però in modo che ci si possa divertire anche mangiando! Il mio dip di fragole e peperoni è proprio questo: un “divertissement” commestibile… Ciao!
l’albero della carambola: Eri alla ricerca di questa ricetta?!? Incredibile… anzi fantastico. Perché è una cosa che faccio da un po’ e l’avevo messa insieme da sola. Voglio dire: fragole e aceto balsamico sono un grande classico, così come peperoni e cipolle… l’idea di mettere tutto al forno e poi di mixarlo mi è venuta di ritorno dal mercato, aprendo un sacchetto pieno di profumi… Adesso sono curiosa di sapere quale chef e quale show cooking… Nell’attesa, un solo dubbio mi attanaglia: che abbiano iniziato a muoversi anche i dip?
Fabrizia: E allora lasciati affascinare, e tuffati nel primo dip che ti sfizia! Poi fammi sapere, of course…
Dora: Non ci credo alla tua pesantezza “genetica”… e sono felice che tu abbia colto l’ironia. Saluti!
12 maggio 2011 02:47
Anonimo bruciapadelle (ma avrei un sospetto sulla sua identità…): Misteriosa?!? Diciamo… riservata. Comunque molto divertita dall’esperienza con il bruciapadelle. Che mai avrei immaginato si potesse affacciare in questa mia cucina virtuale proprio nel giorno in cui in menu c’è un post del genere… Un caro saluto, che è un arrivederci: a tavola sotto una stella, ça va sans dire…
12 maggio 2011 02:54
Muscaria
Post da appendere al muro! Da dipper (ma pure da spreader) ti dico che io questa non me la faccio scappare e la provo al più presto!
Grazie, davvero, non sai che gran regalo tu mi abbia fatto!Un bacione 🙂
12 maggio 2011 04:40
Muscaria: Grazie! La promozione da “dip post” a “dip poster” mi riempie di orgoglio… Se poi mi farai sapere com’è andata, sarò ancora più felice. Occhio alle proporzioni tra ingredienti, mi raccomando: consiglio prove a piccole dosi per arrivare al giusto mix… A presto
12 maggio 2011 13:03
Gaia
scopro da te che ora c’è pure lo spread….. ma non era quello dei mutui?!?!?!
Non c’è che dire, come guru di food sei una delle mie preferite!!
un bacio
12 maggio 2011 14:36
E adesso riprendo con le risposte ai commenti post-Bloggerterremoto. Lo so… è un po’ un pasticcio, magari qualcuno faticherà a trovare la mia risposta al suo commento. Però ragazzi: un terremoto è un terremoto!!
Rosita Vargas: Te gusta la combinacion fresas+pimiento? Probar, probar, probar… Ciao!
lerocherhotel: Grazie! Ma io scherzavo anche un po…
UnaZebrApois: Il decantato accoppiamento fragole-peperone, che a casa nostra piace, pare abbia trovato anche delle perplessità, tra i commenti a questo post. E a me non dispiace affatto: intanto perché voglio vedere se ci saranno dei temerari disposti a provarlo (e che me lo facciano sapere, please…), e poi perché vuol dire che questo è un posto nel quale non si commenta tanto per dire… Ti pare poco? Ciao!
La Gaia Celiaca: Cara Gaia, sei tra quelli cui non difetta né lo spirito né l’ironia: per questo apprezzo tanto i tuoi commenti. Quanto al dip fragole e peperoni, non è che “s’ha da fare”: semplicemente, a casa mia si fa… e si finisce pure. E davvero non credevo che l’accoppiata potesse passare per tanto originale. Ad ogni modo: tranquilla, non sei l’unica ad avere espresso delle perplessità in proposito! E a me queste cose fanno piacere: voglio dire, il fatto che le persone vengano qui e scrivano che una ricetta non le convince fino in fondo mi dà la dimensione dell’autenticità dello scambio che c’è tra noi. E a me le cose autentiche piacciono: almeno quanto questo dip di fragole e peperoni… Un abbraccio Gaia! E grazie per le tue parole…
Gaia: Carissima Gaia, tra spread dei mutui e spread da spalmare sul pane, beh… mi perdonerai se preferisco il secondo! Anche se tra il profumo dei soldi e quello del dip di fragole e peperoni un punto in comune c’è: possono entrambi dare assuefazione. Ma il mio dip, te l’assicuro, non ha controindicazioni… Parola di food guru (food guru?!? A me?!?… Mon dieu!)
PS: sapessi quanto ti sono grata per avere ri-scritto il tuo commento dopo che il primo era andato perduto. Lo considero un gesto molto bello, di considerazione: grazie, Gaia, mi ha fatto piacere…
Isafragola: Tranquilla: il connubio fragole e peperoni ha già fatto impressione a più d’uno, qui sopra… E sì che non ci tengo a passar da originale! E nemmeno a portare avanti sperimentazioni ardite… Ad ogni buon conto, penso che sia perché noi associamo le fragole a qualcosa di molto dolce: ma se non c’è lo zucchero – e qui non ce n’è un grammo – le fragole sono soprattutto aspre! Insomma: ‘sto dip sa principalmente di peperoni, poi di cipolle (che essendo crude si sentono…) e poi, ma molto poi, di fragole: acidule e lievi lievi… Insomma: un azzardo da signorine. Ciao Isa! Un abbraccio al Tupi (sempre con la macchinina in pugno, mentre sogna?)
simonapinto: Udite, udite! Qua c’è qualcuno che ha compreso appieno l’anima di codesto dip! E non si è spaventato… Simona, è esattamente tutto come l’hai immaginato tu: sono commossa (e non è la cipolla…). Perciò, immensamente grata, ti dico: cipolla bianca piatta, di quelle fresche che in genere si fanno arrosto al forno. E peperone rosso, carnoso e dolcissimo: insomma, un peperone di carattere, che argini le fragole (e faccia da sfondo al tabasco, perché no?). A risentirci!
DIP-SCOVERY CHANNEL quiviparlaruggeroorlando … Sabrine:l’ho fatto! è ancora tiepidino – il tabasco per me ci vuole perchè tira fuori il profumo al peperone (l’ho aggiunto nonostante le prime macinate di pepe misto nero e verde che a dir la verità non coglievo granchè)- l’ho assaggiato con un gambetto di sedano ma non fa per me …( o magari domani completamente freddo)così divagando fra le ipotesi di polli e/o maiali ho aperto il frigorifero, estratto una fetta di formaggio di capra (tipo un camembert ma di capra non troppo stagionato) ed è stata un’esplosione! un gigantesco fuoco artificiale che fa brillare le papille:MERAVIGLIOSO!!!
Che blog bellissimo.
ti seguo.
Ciao Sabrina,
io e il tupi stiamo leggendo insieme il tuo post per provare a fare la ricetta. Mi sa che cuocer; la cipolla insieme al resto, me lo voglio portare al lavoro e cruda mi sempra troppo azzardato. L’omino qui ha tutto il nasino spelacchiato da caduta. Mentre eravamo al pronto soccorso e lui aveva fame, ho tirato fuori un pacchettino dalla borsina pic nic che ci hanno dato alla festa dell’aria del Fai sabato. E cosa c’era dentro? Un biscotto fatto con lo stampino “home made” come i tuoi rotondi. Mi ha strappato un sorriso :-). Andiamo a fare il dip, prima di far la nanna con la nuova mini cooper avuta in dono dalla zia come consolazione per la brutta avventura.
Ps con le restanti 100 gr di fragole che si fa? Finiscono nel dip? Hai aggiunto olio anche?
I like sweet and savory. What a clever idea. I enjoy your blog. Thank You. Have a great day.
simonapinto: Gentile signora, il suo esperimento di dip-discovery mi rallegra alquanto. Tutta la mia gratitudine per avere accettato di lanciarsi in questa dissennata avventura culinaria, con la giusta dose di curiosità e – mi si consenta – perfino di ardimento… Quanto all’abbinamento, mi par di capire, quel che non fece il sedano potè il camembert-caprino. Un solo suggerimento, se posso: il dip tiepido… insomma… non è la morte sua. Perché sia davvero un’esplosione di fuochi d’artificio, il nostro necessita di freddo! Non mi chieda il perché, ma glielo garantisco: misteri della chimica… Ossequi
riccioli di cioccolato: Grazie! E’ un piacere averti a spasso per questa cucina…
Isafragola: Doverosa premessa: la visione di te col tupi sulle ginocchia davanti al dip di fragole e peperoni è un regalo che mi riempie di gioia. Perciò grazie, dirti che mi fa piacere… è davvero troppo poco. Passiamo al lato pratico della faccenda.
Cipolle: io uso quelle fresche, bianche e piatte che di solito si fanno al forno. Le tengo un po’ a bagno in acqua fredda, ma certo… son sempre cipolle! Però puoi giocare con le quantità: voglio dire che puoi mettercene un po’ meno… ma non so se le cuocerei insieme al resto: temo che il sapore di cipolla possa prevalere su tutto…
Fragole: mi sono espressa in maniera da ingenerare confusione, e me ne scuso. Volevo dire che se si compra mezzo chilo di fragole, dopo che le hai pulite te ne restano circa 400 grammi (grazie per avermelo fatto notare, lo scriverò meglio!). Insomma: io peso 400 gr di fragole pulite.
Olio: zero grammi (ci vuole ogni tanto, no?…)
Tuttociòdetto: mi dici come faccio ad andarmene a letto tranquilla con questa visione del povero naso spelacchiato?!? Mi viene in mente quel che accadde al mio, quando appena camminava, la prima volta che lo portai sulla neve. Era talmente emozionato che correndo cadde su una lastra di ghiaccio: ne uscì con la faccia “double-face”: metà rosa e metà color fragola! Per raccontargli la storia della buonanotte senza ridergli in faccia, mi dovevo mettere dal lato rosa… Mannaggia, se solo avessi uno stampino a forma di mini cooper…
MARCO PASHA: This is more savory than sweet… Anyway: very good! And if you like it… just try it! Ciao!
Alla fine questo dip è diventato la cena di stasera, anche se lo devo un po’ perfezionare. Il peperone infatti era ancora duretto quando ho tolto la pirofila dal forno (altrimenti le fragole diventavano marmellata) e alla fine della frullatura si sentivano ancora i pezzettini, mentre io amo l’effetto omogenizzato. Magari proverò a cuocere separatamente fragole e peperoni. Ho cotto anche la cipolla, ma quasi non si sentiva. Il maritozzo era piacevolmente stupito (e di solito non è un amante del genere) e il tupi guardava ma non osava. Si ricordava però che era la crema di Sabrina 🙂 Il suo musino è quasi tornato a posto, per fortuna.
Dimenticavo, ieri sera gli ho fatto vedere la tua foto da piccola, ma ovviamente non capiva che ora sei adulta. E se n’è uscito con un “Ma Sabrina sa camminare?”.
Per i biscotti a forma di mini cooper basta il pensiero 🙂
Isafragola: Cara Isa, le fragole in forno devono diventare mollissime, ma vedrai che non si disfano del tutto. Il peperone, invece, rimane un po’ più sodo, ma dev’essere cotto: cioè deve diventare, se non un omogeneizzato, una crema granulosetta… Io ho provato a cuocerli separatamente, ma mi pareva che non fosse la stessa cosa: il peperone sapeva troppo di perone arrosto… Quanto alla cipolla, non la cuocerei e le lascerei fare il suo mestiere: di cipolla, appunto! Ma credimi, dopo il bagno, e a dosi adeguate, non ti fa restare a bocca aperta… e nemmeno fa tappare il naso ai tuoi vicini! (però magari fai la prova in un dì di festa, al riparo da frequentazioni di lavoro…)
Un bacio al tupi nasorosso e digli che non solo so camminare, ma addirittura… corro sempre! Mi dicono tutti che ho un passo da bersagliere… Però non so andare in bicicletta. Buonanotte
un blog molto interessante..ricette sempre nuove e gustose!!
ma perchè non provi a partecipare a questo concorso?
http://www.santacristina1946.it/communityandsocial
si deve creare un itinerario gastronomico..te ne avresti di idee e ricette 🙂
Ciao,che bello il tuo blog,curato ed interessantissimo! ilaria di dolcisognare
Fragole e peperoni? Molto originale! Guardando la foto ho pensato che fosse marmellata 🙂 Che bel colore!
E sono d’accordo che la cucina diventa un po ‘troppo di moda adesso…
Ciao!
(non so se il mio commento è comprensibile – tradotto da Google ;))
beatrice: Grazie per aver pensato a me, ma di tempo ne ho davvero pochissimo… come vedi dalle mie ricette super-rapide di questi ultimi post! A presto
Ilaria: Grazie Ilaria! Spero di incontrarti di nuovo da queste parti, allora…
Bea: Cara Bea, il tuo commento è assolutamente comprensibile: grazie. Quanto alla moda del cibo e del cucinare e del parlarne, sarei curiosa di sapere se è un passatempo molto italiano, oppure anche dalle tue parti la situazione è la stessa… Ci risentiamo, ok? (il tuo blog ha sempre delle bellissime foto…)