Crackers al pecorino con grani di senape
Se raccontassi a chi non mi conosce che a quattro mesi dal trasloco la mia cucina funziona ancora a ritmo accidentato, mi prenderebbero per una di quelle signore leggiadre e fannullone che svolazzano tra i salotti della città. Il genere è talmente diffuso che si dà per scontato che se una casa è ancora senza un armadio e senza uno spazio per i libri è perché madame è indecisa sulle nuances delle ante e l’arredatore continua a cambiare idea sulla finitura della libreria.
Perciò forse comprenderete come detesti rispondere quando mi chiedono “Ma cosa maaanca?”, con l’aria di chi pensa che io sia qui a vagare per le stanze con una mazzetta di prove di colore da appoggiare alle pareti, pronta ad accasciarmi sul divano appena il peso di cotanta decisione si fa più opprimente.
La realtà è che io mi aggiro per casa – quando ci sono – ma armata di trapano, viti, cere e pennelli. Sovente fungendo da attendente di elettricisti e falegnami nella speranza che si sbrighino, e ancor più spesso provvedendo da sola ai lavori che loro non amano fare.
“Signora, se la fa lei questa stuccatina sul muro?”, “Guardi, qui basta una passatina con questo pennello che le lascio…” e robe del genere. Così, pur di non ritrovarmeli alla porta l’indomani, ho collezionato una lista di ritocchi degna di una ditta artigiana: mi manca solo il furgoncino con la scritta.
Ora, io non ho nulla contro le attività manuali, ma mi sto un po’ stufando di questa overdose di lavori para-edili. Perciò da qualche giorno ho deciso di riprendere a cucinare: timidamente, anche tra la puzza di smalto, le viti, le colle, lo stucco in polvere e la segatura… Non è facile muoversi in una cucina nuova, con spazi e percorsi diversi da quelli ai quali si era abituati: ci sono i bicchieri dove stavano i piatti, le farine al posto delle pirofile, e la dispensa in un posto che prima non esisteva. Ma non è solo questo… E’ che per cucinare come si deve avrei bisogno della giusta disposizione d’animo: le idee a me vengono da associazioni di profumi, prima ancora che di sapori. E provateci voi a farvi venire in mente il profumo di un pane mentre state verniciando delle porte…
Però non demordo: perché se aspetto che da qui se ne siano andati tutti – scatoloni compresi – e soprattutto che ci sia tutto quello che ci serve (tipo, che so, una libreria o un grande armadio) mi ritrovo a Pasqua.
“Un piccolo passo al giorno è sempre meglio di niente” è il mio mantra in queste ultime settimane. E vado avanti, cercando di non lasciarmi sopraffare dalle tante voci della mia lista para-edile. Così alterno ritocchi e biscotti, in una confusione di materiali e ingredienti che spero non ci trascini tutti quanti in cronaca locale: per puro miracolo due giorni fa un avanzo di polvere di marmo non è finito nel barattolo della farina.
Quanto poi alla strumentazione tecnica, i passaggi tra cucina e cantiere sono all’ordine del giorno: il pennello per lucidare le brioches è nella cassetta degli attrezzi, da quando ho scoperto che è perfetto per stendere la cera. E la spatola per lo stucco funziona a meraviglia per tagliare gli impasti, mentre certi scicchissimi cucchiaini usa-e-getta in legno sono quanto di meglio possa esistere per preparare il gesso.
So bene che queste cose non potrei raccontarle a chi non mi conosce… e inizio a dubitare di poterle raccontare persino a chi mi frequenta abitualmente. Perché si può anche – in mancanza del consueto vermicello di Gragnano – usare una chiave a brugola da 3 mm per fare i buchi nei crackers al pecorino (come è successo per quelli della foto). Ma se suonano alla porta e andate ad aprire tenendola ancora in mano, con addosso un paio di jeans e un maglione chiazzati di vernice, nemmeno vostro marito vi crederà quando direte che stavate facendo dei biscotti salati. Abbasserà lo sguardo sulla chiave a brugola e – col tono deciso ma delicato di chi vuol comprendere la realtà senza ferirvi – vi chiederà accomodante: “Con quella?”
Così si vive in casa nostra a quattro mesi dal trasloco: e non ci crederete, ma c’è persino molto di avventuroso e divertente in tutto questo. Anche se siamo assediati dagli scatoloni e ho ancora dieci porte da smaltare. Se il letto pende da un lato e la mia scrivania ondeggia su due malfermi cavalletti. Ce li ricorderemo certi momenti: compresi gli spuntini scapigliati senza piatti né posate. Solo crackers, ricotta, pere e un po’ di miele. Con i pennelli a bagno in un vaso da fiori e la cucina che sa di vernice e pecorino.
E adesso scusatemi, ma vado a passarmi un po’ d’acqua ragia nei capelli: ho delle mèches di smalto bianco latte. E non mi donano affatto…
Saluti e baci,
S.
CRACKERS AL PECORINO CON GRANI DI SENAPE
INGREDIENTI
farina bianca 00: 70 gr
farina di grano integrale: 70 gr
pecorino piccante: 50 gr
burro: 50 gr
latte: 5 o 6 cucchiai
grani di senape: 2 cucchiai
sale fino: 1 cucchiaino
zucchero grezzo di canna: 1 cucchiaino
Tagliate il burro a cubetti (dev’essere ben freddo di frigo).
Mettete le farine, il pecorino, il sale e lo zucchero nel mixer e azionatelo per pochissimi secondi. Aggiungete il burro, la senape e il latte e fate andare finché il composto non diventa una palla (non lavoratelo troppo: accendete il motore pochi secondi alla volta a più riprese e smettete appena vedete che è un unico pezzo).
Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e lavoratelo velocemente a mano per un minuto o due. Quando sarà liscio e compatto fatene una palla e lasciatelo riposare 10 minuti coperto da una ciotola (serve a non farlo seccare).
Poi stendetelo con il matterello in una sfoglia di 4 mm di spessore e ritagliate i crackers della forma che preferite, bucherellandoli in superficie (scegliete voi se farlo con i rebbi di una forchetta, uno spaghetto di Gragnano o una chiave a brugola da 3 mm…)
Mettete i crackers in una teglia rivestita di carta forno, distanziati di un paio di centimetri l’uno dall’altro, e teneteli in frigo per almeno mezz’ora (o di più se vi fa comodo).
Cuoceteli in forno già caldo a 180°, per una decina di minuti: girateli a metà cottura perché non si scuriscano da un lato.
Metteteli a raffreddare su una gratella da pasticciere: se non ne avete una, posateli su un piatto, ma rigirateli ogni tanto finché non saranno ben freddi (serve a far fuoriuscite l’umidità e a mantenerli croccanti).
POSTILLE
L’idea di questi crackers…
… mi è venuta durante un viaggio in macchina fino a Bruxelles, tra campagne strette in una morsa di gelo e paesaggi lunari. L’unico genere di conforto, oltre a degli improbabili cappuccini svizzeri in confezione di plastica, erano dei sablés di Michel & Augustin al parmigiano con senape in grani. Tornata a casa, mi sono ricordata di una vecchia ricetta di biscotti salati al pecorino che doveva ancora essere nel mio archivio-teiera-di-latta: l’ho ritrovata, modificata e semplicemente… senapata!
L’idea di usare una chiave a brugola…
… per fare dei buchi perfetti su questi crackers mi è invece stata dettata dalla necessità. Di solito uso un vermicello di Gragnano, cottura 12 minuti, per questo genere di cose (“Dei buchi sui biscotti o dei biscotti con i buchi”, nota al post sui Graham Crackers). Ma quando dico che la mia cucina funziona ancora a ritmo accidentato intendo dire che, per esempio, può capitare di non trovare un pacco di vermicelli in dispensa. Il che, in tempi normali, vi assicuro non succederebbe mai…
Ingredienti: burro-burro salato • farina bianca 0 e 00 • farina integrale • latte • pecorino • senape • zucchero di canna
assolutamente un passo alla volta è sempre difficile ri-iniziare.ma poi guarda che usare la brugola per fare dei biscotti direi che è arte!!
Ah i traslocchi, ti succhiano l’anima! l’ultimo che ho fatto é stato davvero traumatico. Ma col tempo, e non importa quanto, la casa sarà bella arredata.
Trovo questi crackers davevro sfiziosi e la marca Michel & Augustin che trovavo sempre da Monoprix fa delle cose un po’ burrose ma sfiziose.
La prossima volta che passi per Bruxelles fammi sapere, se ti va, che ci prendiamo un caffé.
Buon week-end!!
questi biscotti mi ispirano tantissimo!
Che brava che sei…potrei rifare i tuoi biscotti…ma alla stuccatina proprio non ci arrivo ;O)
Sempre bello leggere i tuoi post, trovi anche il tempo di scriverli con tutto il lavoro che hai. Non ho mai fatto crackers, da provare assolutamente. Un abbraccio, buona giornata.
Sai a leggerti sembra anche quasi un divertimento…ma so per esperienza che i traslochi sono sempre una gran faticaccia ^_^
Concordo con te sul fare un passo alla volta..sai a farne tanti si arriva poi molto lontano 😉
I crackers sono davvero invitanti..
Ciao 🙂
meravigliosi… chissà che buoni che devono essere… complimenti cara!
Mi piace molto questa tua ricetta e le case sono così ..in linea di massima non si finisce mai ciao e una buona giornata
Ma che buoniiii!!! e meno male che tu sai usare una brugola 🙂 io no di sicuro… bellissima foto!
LOL, i traslochi sono sempre un trauma…anche noi stiamo finendo quello iniziato 7 mesi fa 🙂
Adoro i biscotti salati, e questi mi intrigano parecchio
brugola da tre mm. ce l’ho. sto montando un mobile…in questo momento in casa manca proprio tutto il resto. buon lavoro, arriveremo alla fine!
già detto e pensato che sei unica e rara.
un bacino
Leggere di queste tue avventure tra ritocchi e rintocchi d’orologio a richiamare l’attenzione, cucina vuole e lavoro manuale non concede facilmente, mi fa davvero sorridere. Hai raccontato con tale agilità nel muoverti, oltre che tra cucina e vernici, tra le parole che mi pare di vederti. Bello, la tua ricetta poi racconta di spuntini a mò di picnic su tappeti stesi su pavimenti vuoti e pareti da adornare.
Prenditi pure tutto il tempo perchè la casa, per come la vedo io, rispecchia la nostra personalità e quelle frizzanti vanno rappresentate bene ^_^
Tì
Sembra quasi una barzelletta, se non sapessi in prima persona come avvendono certi traslochi, ma anche semplici lavori in casa..
Comunque, te la cavi alla grande!
E cucinin pure..
Un bacione e buona giornata!
accattivanti…yummm!
I traslochi sono il diavolo, l’ultimo che ho fatto risale a marzo scorso ma ancora subisco i postumi -_- però questi crackers mi avrebbero aiutato ne sono sicura!
ti capisco, io pure sono come te, quando ci sono gli operai in casa mi trasformo in un’ottima galoppina, come se fossi io a lavorare per loro e nonil contrario. tutto purchè si finisca prima possibile! sono molto interessanti questi cracker, dovrei avere anche una brugola da qualche parte…! dai che piano piano sistemerai tutto nella vostra bella casa nuova! un abbraccio!
Che bello rileggere di nuovo i tuou post e le tue meravigliose ricette.
Ho trovato tutto molto gustoso e saporito. Scrivi talmente bene che mi sembrava di esserti accanto e tenere in mano la brucola quando è suonato il campanello…ricetta che adoro sotto ogni punto di vista.
Tanti in bocca al lupo per il completamento della cucina ^_^
Felice giornata
I traslochi sono mooolto impegnativi.. anche perché le cose da sistemare sembrano non finire mai… ma se tra un pennello e una brugola riesci ancora ad aver voglia di cucinare e di fare questi cracker originali e saporiti, beh, che dire… complimenti!
non ti invidio il trasloco anche se non ne ho mai fatti ma la ristrutturazione sì, anch’io avevo la vernice sui capelli e una porta sui cavalletti come tavolo.. però ancora non ci abitavamo…
le chiavi a brugola non mancano mai dopo un passaggio all’Ikea 😀
buon lavoro e complimenti per i crakers!
Pfffff povera, i traslochi sono davvero sfinenti!Si dice?Non lo so, ma rende l’idea!Vedrai che pian piano tornerà tutto in ordine!
Intanto noi ci gustiamo questi deliziosi cracker .. l’idea della brugola è geniale!
baci e buon we
Come tu ben sai, anche nella mia cucina, attualmente, regna un allegro caos di barattoli di vernice acrilica, candele di pura cera d’api, carta vetrata e cibi precotti… di fare i biscotti nemmeno se ne parla, il tavolo è appena stato scartato e cerato. Però credo che per un bel po’ sarà più semplice trovare le brugole che non gli stampini per biscotti, se ti venisse in mente anche una destinazione d’uso per i cacciaviti te ne sarei grata!
Ho letto il post tutto d’un fiato, annuendo in più di un punto 🙂
i crackers, deliziosi, ma lo sei ancora di più tu!
mi sembra di vederti con un cacciavite in una mano e un mestolo nell’altra.. i capelli banco latte e il grembiule bianco di farina.. ma sempre bellissima.. e bellissimi sono questi sfiziosi crackers
Piano piano tutto si rassetterà… Complimenti per i crackers… Ciao.
hahahaha tesoro mitica…se con tutto quel caos riesci a realizzare queste delizie quando tutto tornerà alla normalità mi sa che la tua cucina esploderà con piatti meravigliosi come questi creckers deliziosamente buoni!!baci imma
La versatilità è una gran dote in cucina come per il bricolage. La contraddizione divertente che invece coglievo (forse erroneamente) leggendo il post era la dicotomia tra la linearità geometrica del crackers e le soluzioni ‘curvilinee’ di fantasia che impongono le situazioni o le esigenze per i cosiddetti lavori para-edili così come per i fornelli. Sembra quasi che i crackers al pecorino (quindi) siano un piccolo compendio di tutto ciò che ti corconda al momento.
Come sempre con la consueta eleganza che ti contraddistingue riesci a presentare un spuntino freddo davvero invitante con la ricetta per la felicità annessa per la quale appunto a volte basta solo..una chiave a brugola da 3 mm 🙂
lucy: In effetti, nemmeno io avrei mai immaginato di dover usare una brugola per bucherellare i crackers al pecorino, e ti assicuro che ho avuto dieci minuti di panico mentre passavo in rassegna tutti gli utensili disponibili in casa. Scartati i cacciavite (ne sono restate tracce su alcuni biscotti…) la scelta della brugola è stata una rivelazione: buchi perfetti, lievemente esagonali, ma funzionali allo scopo. E crackers al pecorino con la senape molto buoni… A presto!
kristel: Col tempo la casa sarà in ordine… e noi pure. Spero. I biscotti di Michel & Augustin sono buoni, ma concordo: un po’ troppo “ricchi”… questi sono più leggeri, anche perché non ho usato uova. Tu vivi a Bruxelles? Ci vengo spesso (ma raramente in macchina…). E se la prossima volta non decido il giorno prima, te lo faccio sapere… A presto!
Marta: Tu inizia dai crackers con pecorino e senape, poi alla stuccatina ci arrivi… pian piano, e solo in caso di assoluta necessità. Cioè: in caso di trasloco. Che – da amica – non so se augurarti… Mi raccomando: se provi questi crackers facci sapere se ti piacciono, ok? A presto!
mariacristina: Mia cara, come ogni donna che ha una famiglia e un lavoro, il tempo per le passioni è tempo rubato: nel mio caso alla notte. Se non hai mai fatto dei crackers in casa, provaci: sono semplicissimi e danno molta soddisfazione… Nel blog c’è anche un’altra ricetta (crackers di farro ai semi di papavero), altrettanto facile: ma questi al pecorino con grani di senape sono più saporiti (li puoi mangiare anche da soli…). Ciao Mariacristina, a presto!
Mary: Io ci credo molto alla politica dei piccoli passi: almeno quando siamo impossibilitati a farne di grandi. Anche questi crackers al formaggio per me sono stati un piccolo passo: mica una ricetta seria, ma un piccolo divertissement culinario per non perdere l’abitudine di accendere il forno. Buon fine settimana Mary
crackers davevro sfiziosi… sara’ perche’ hai fatto i buchi con la chiave a brucola??? sicuramente……. Porta pazienza finira’ te lo dico per esperienza e quando al duque avrai la soddisfazione di aver fatto molto da sola
Baci
Io ci vivrei di ste cose…di crackers, formaggi e miele, non di traslochi. Anche se sono un’amante accanita dei lavori manuali, preferisco farli “per diletto” e non per condizioni “forzate”….di contro non mi stancherei invece mai di mangiare sti sfizietti salati.
…cara Sabrine, da me si dice…”di necessità, virtù!”
E il risultato non mi sembra davvero niente male…
Un abbraccio!
P.s: anche io da fine ottobre con i lavori a casa…adesso fa troppo freddo e si sono fermati lì…sino a quando? Non si sa…..
sempre bellissimi i tuoi post e sempre straordinarie le ricette…
Se dovessi mai decidere di comprarti il furgoncino per una seria carriera nel ramo para-edile fammene partecipe che mi licenzio all’istante e vengo a darti una mano 🙂
c’è sempre un che di eroico in ogni trasloco. Chapeau
Ci devi fare un regalo: che quando avrai terminato tutto ci farai vedere uno scorcio della tuo cucina… Intanto mi incanto davanti ai tuoi cracker, io amo tantissimo i sableè salati, mio marito un po’ meno. Ma penso che questi con pecorino e semi di senape potrebbero piacergli molto! Ciao e a presto!
Nel giro di poco più di due anni ho fatto i seguenti traslochi: dal lago di Garda a Roma, poi Barcellona ed ora Provenza e so che non è finita.. La cucina è ciò che, in questo fluttuare da una casa all’altra, mi salva 🙂
Ci credo che ancora la cucina funziona a rilento e ci credo che i vari operai dicano a te cose del tipo”che ci vuole, lo fa lei?”…..da strozzarli!!
Comunque più la usi la cucina nuova, più prendi dimistichezza dei nuovi spazi, più la senti tua davvero. Non demordere!!
Coraggio , io sono all’inizio di una
cucina /avventura uguale alla tua , quindi tu sei già ….avanti !
Un saluto , chiara
raffy: In effetti – non so se per effetto della fame da lavori para-edili – i crackers al pecorino con semi di senape erano perfetti per quello spuntino! Ciao
Stefania: Hai ragione: in casa non si finisce mai… l’unica cosa che è finita, per il momento, sono proprio i crackers al formaggio con i semi di senape! Almeno in casa nostra… A presto!
Nepitella: Guarda che la brugola è un utensile facilissimo da usare! In questo periodo solo cose facili: in cantiere e in cucina. Per questo tiro fuori dal mio archivio ricette “basic” come questa dei crackers al pecorino… Ciao!
manineinpasta: Non dirmi queste cose: ho bisogno di buone notizie incoraggianti, io! Dai… accendi il forno, tira fuori il mixer, e prepara un po’ di crackers al pecorino: e poi facci sapere se ti sono piaciuti. Auguri!
lucia: Come ti capisco… se ti dico che a me mancava persino un pacco di spaghetti! Com’è andata col tuo mobile, hai finito? Nel caso, non riporre la brugola, mi raccomando: usala piuttosto per i crackers al pecorino! A presto!
Oddio, mi hai fatto davvero un sacco ridere!!! …anche se penso che tra un po’ potrebbe toccare anche a me, e allora non rido più!!!
Babs: Già detto e pensato che sei tanto cara. Oltre ai crackers al pecorino pure con la rima: che vuoi di più? Buon fine settimana (riflettendo su IG…)
Tiziana: Non so se ho una personalità “frizzante” come tu dici: ma certo di frizzante al momento c’è la mia casa… Anzi: effervescente. La calma si riacquista solo in momenti come questo, intorno a un tavolo anche senza piatti e posate, ma con qualcosa di “fatto a mano” che ci fa stare bene: crackers al formaggio compresi… A presto
Giulia: I traslochi non sono mai barzellette… Quanto alla cucina, dopo quattro mesi diciamo che è una necessità, oltre che un piacere. In fondo i crackers al pecorino si fanno in un baleno, e sono uno spuntino perfetto… tra una pennellata e l’altra. A presto!
Francesca: … e buoni. Oltre che facilissimi da fare. Ciao!
Cey: Da marzo?!? Oddio, non ci voglio pensare… spero davvero di finire prima. Per potermi dedicare a sfornare crackers al formaggio: e non solo. Incrocio le dita anche per te. A presto!
Benedetta: Se hai una brugola, utilizzala per bucherellare questi crackers al formaggio: vengono benissimo! E sono tanto buoni… Se poi dovessi decidere di farci un post, fammelo sapere: c’è una pagina apposita, in questo blog, per gli amici che cucinano mie ricette! A presto
Lilly: Grazie! Quanto alle mie ricette, non so se siano meravigliose come tu dici: ma di certo questa dei crackers al pecorino è facilissima! Da provare… Ciao
Letiziando: Ecco, se fossi stata qui ti avrei chiesto di andare ad aprire al posto mio: senza brugola in mano. In cambio di metà dei crackers al pecorino bucherellati ad arte. Felice weekend a te. A presto!
Passiflora: Non è solo che ho voglia di cucinare: è anche che ne ho bisogno. Non ne posso più della trattoria, della pizzeria, e delle cene a base di salumi… E poi rivoglio una cucina che non puzzi di vernici e colle! Chiedo troppo? Per questo sforno crackers al pecorino tra una pennellata e l’altra… A presto!
che belle le tue ricette!avrai anche una cucina dove ancora non ti orienti ma mi sembra che te la cavi benissimo!!!a presto…
complimenti!!!!!!!!sono eccezionali!!!!!
mi hai fatto troppo ridere, madame….
e certamente, difficile pensare alla cannella e al limone, quando in mano hai un pennellone!
e li ti lascio la rima e mi prendo un cracker
Grazie della visita così ho conosciuto il tuo bellissimo blog. Ottime ricette e foto invidiabili!
TI seguo 😉
ps
il mio trasloco è stato un inferno!
Dai che ce la farai!
Complimenti per questi sfiziosi crachers.
incredibile conosci anche tu le sable di Michel & Augustin , io ne mangio a bizzeffe mi piacciono un casino peccato che non le trovo dappertutto, buon weekend
…ma che carino questo blog! anch’io adoro cucinare, un po’ meno…traslocare, cosa che, temo, dovrò fare a breve…aiuto!
a presto
Giuli
…ma che carino questo blog! anch’io adoro cucinare, un po’ meno…traslocare, cosa che, temo, dovrò fare a breve…aiuto!
a presto
Giuli
E’ stato bello leggere il tuo post, o meglio è divertente leggerlo per me, ma non credo molto viverlo per te, spero che finisca prest questa storia e che tu abbia finalmente la casa finita entr breve.. però nel frattempo puoi dire di aver imparato a fare un sacco di cose 😉
puro piacere leggerti.
un saluto e un incoraggiamento da chi, a qualche anno dall’ultimo trasloco, quando ormai molte cose sarebbero già da ritoccare, avrebbe in sospeso qualcosa da allora (tipo: ah, quella finestra che non abbiamo riverniciato… ma del resto tutte le altre, riverniciate a dovere, avrebbero già bisogno di una rinfrescata).
mi fai morire col racconto delle tue ‘avventure’! 🙂
adoro il pecorino quindi i biscotti x me saranno più che buoni! buon we!
ciao sabrine, mi sono iscritto al tuo blog:) io non capiscoquasi niente di cucina… ma adessi la chiave a brugola mi ha mandato nel panico:)
spero di assaggirli questi cracker prima o poi:) complimenti per il blog. alla prossima:)
E tu non sai fotografare..?
Complimenti per i blog, per la tua bravura e soprattutto per la simpatia: è un piacere leggerti.
Complimenti per la grande versatilita! E per questa fantastica ricetta da rifare quanto prima!
Sara Sabrine,
noi, in casa risistemata ormai da 4 mesi o cinque, come te, siamo ancora con le lampadine appese ai fili, i buchi del controsoffitto ancora li’, le cornici delle porte ancora da risistemare ecc ecc.
se vuoi passare anche di qui con il tuo camioncino… ti apriamo la porta molto volentieri!
e magari, poi, ti offriamo un po’ di crackers o un biscottino!
baci
Ho già affrontato 4 traslochi e alla fine ho capito che per sopravvivere a questi bisogna cercarne il lato positivo esattamente come stai facendo tu ^.*, un post esilarante, mi pare un deja vù…questi cracker invece mi sembrano un sogno, Li segno e li provo volentieri ^_*. Brava!
Buona Domenica
SOnia
Come al solito il tuo saper muoverti in qualsiasi spazio e situazione ti da la possibilità di sfruttare risorse ed atrezzi come mezzi perfetti per il TUO fine..e non per il LORO! Che dono l’intelligenza!!
Un pensiero per te nel mio blog.
Buona domenica
fede
Ciao! Anche i noatri genitori hanno appena cambiato la cucina, ma essendo in cinque in famiglia certo non ci si può permettere di rimanere con un “cantiere aperto” molto a lungo! Abbiamo quasi quasi sistemeto tutto…quasi eh?!
Buonissimi e sfiziosi questi crecherini! Tra una farina particolare ed un pecorino così gustosi e ricercati…devono essere una delizia, da mangiare uno dopo l’altro!
baci baci
Non amo il pecorino per cui proverò la versione al parmigiano…grazie mille!!!Smack!
Acquolina: Mai traslocato?!? Non ci posso credere… e un po’ ti invidio. Però se hai le chiavi a brugola e conosci la vernice sui capelli… beh, mi puoi capire. Ti offrirei un cracker al pecorino, ma sono finiti subito: ti aspetto alla prossima infornata! A presto
meggY: Sfinenti? Si dice, si dice… e guarda che l’idea della brugola non è creatività fine a se stessa, ma pura necessità: ero senza vermicelli! Saluti e crackers. Al pecorino con semi di senape….
Onde99: Ma guarda che un tavolo incerato per bene è resistentissimo! Io ci mangio senza tovaglia e lo lavo tutti i giorni… Quanto all’uso dei cacciavite, ci avevo provato prima della chiave a brugola: ma fa i buchi a forma di asterisco… non mi piacevano! Pedr i crackers al pecorino va bene la brugola (o il vermicello). Ma col cacciavite, vedrò cosa inventarmi… Un saluto speciale e pieno d’affetto
Reb: Grazie! Ma la differenza tra me e i miei crackers al pecorino è che loro sono commestibili. Io preferirei fare un’altra fine… Ciao!
Fabiana: Sul bellissima… potrei aver molto da ridire: diciamo che la contingenza non mi porta a dare il massimo. Ma il cacciavite in mano ce l’avevo fino a mezz’ora fa… e non per fare crackers al formaggio! Grazie, mia cara Fabiana: a presto
Max: Piano… molto piano, tutto si sta rassettando… Ma io faccio crackers al formaggio e mi consolo… Ciao!
Grazie per essere passata dal mio umile blog….perche’ cosi mi hai fatto scoprire il tuo! Ma che mi sono persa fino ad ora! E’ fantastico.
Ora veniamo al post…ahhh…i traslochi. Ti capisco sai. Ho cambiato casa, citta’, stato, e continente troppe volte…ed era facile quando era temporaneo. Andavo con una valigia…e via! A ottobre abbiamo comprato casa…non abbiamo certo smesso di lavorarci ancora. Altro che finire a Pasqua! A Pasqua si…ma dell’anno prossimo! Meno male che ti sei rimessa a cucinare nel frattempo…e’ terapeutico anche se con calce, polvere e viti attorno 🙂
“Un piccolo passo al giorno è sempre meglio di niente” – it is so true! I try to repeat it every day…
Thanks for your visit! I discovered your blog and I love it! So many nice recipes and pictures!
‘Crackers al pecorino’ look really delightful 🙂
PS. I cross my fingers for your house! 🙂
Ciao Sabrine!!!
Mamma mia, se penso che tra qualche mese sarò nelle tue stesse condizioni… a Settembre mi sposo e trasloco nella casina nuova nuova!! ^^
PS Sul mio blog c’è una sorpresa per te!
Bacioni
sono i piu’ indelebili questi momenti un po’ cosi’, un po’ traballanti, provvisori e avventurosi. Godeteveli tutti!
E comunque da questo allegro caos e’ nata un’altra delle tue meraviglie! Tu one short one killed eh?
Mamma mia cosa darei per avere un forno qui a Londra qui e adesso…
Chiara
My goodness they look so perfect! Love cheese biscuits! 🙂
dolci a… gogo!!!: … con tutto questo caos riesco a malapena a farmi dei biscotti al formaggio per pranzo! Attendo ancora “l’esplosione della mia cucina”, come scrivi tu: e il giorno in cui avverrà, saranno cenere e lapilli! Ciao Imma
Gambetto: Mario, penso di avertelo appena scritto nell’altro post: di te mi colpisce sempre questa capacità che hai di mettere assieme particolari apparentemente distanti. Quello che hai colto in questi biscotti al pecorino è verissimo: potrebbero ben essere la metafora di quel che sto vivendo adesso. Chiave a brugola compresa… Stammi ‘bbuono
angicock: Crackers buoni, molto buoni: almeno per me… Quanto alla soddisfazione di aver fatto molto da sola… beh, diciamo che la conosco già abbondantemente! E comincio a non averne più tanto bisogno… A presto!
elenuccia: Sottoscrivo tutto: il desiderio di vivere di crackers al pecorino e consimili, e il tedio (per non dire altro…) per i lavori para-edili. A presto!
Simo: Anche da me si dice “di necessità virtù”… e anche: “tante necessità, tante virtù”! Mi puoi capire, vero?, se anche tu sei alle prese con muratori e operai vari… Incrocio le dita anche per te: verrà la primavera, prima o poi! Ciao!
Strawberryblonde: … e sempre grazie agli entusiastici lettori! A presto
Isafragola: Guarda, al furgoncino non ci penso solo perché il mio sogno è l’Ape Piaggio del ’67! Ma certo, di un mezzo del genere saprei cosa farmene… nel caso, mi farò viva. Baci al tupi
dede: C’è sempre un che di eroico nella quotidianità… e nel riuscire a sopravviverle! A presto
lucia: Quando tutto questo turbinio di lavori sarà finito, sarà un regalo per me riuscire a fotografare uno scorcio della mia cucina! Quanto ai biscotti salati, io la penso come te… per questo mi piacerebbe sapere cosa ne pensa tuo marito di questi crackers al pecorino! A presto
cielo: Ecco, di tutta questa catena salverei l’ultimo anello: cioè il vivere in Provenza! Terra che conosco bene, che frequento molto spesso e… che amo. E’ uno di quei posti nei quali mi sento un po’ come a casa… e nei quali la cucina mi è sempre amica. À bientôt!
Zia Elle: … e infatti prima o poi ne strozzerò qualcuno, di operaio. Nel frattempo, inganno l’attesa tra un arrivo e l’altro dedicandomi a ricette veloci, per pasti bislacchi… roba tipo i crackers al pecorino con i grani di senape! Ciao!
Chiara: Sei all’inizio di una cucina-avventura come la mia?!? Non mi lamento più… almeno con te. Anzi, se posso… ti offro un cracker al pecorino! Buona fortuna!
ELel: Guarda, te lo dico con tutto l’affetto possibile: ridi adesso, perché quando sarai in mezzo a un’avventura del genere… di ridere avrai poca voglia! Prepara scorte di crackers al pecorino, se ti piacciono. E preparati a spuntini strampalati in sostituzione di pasti veri. Ma si può sopravvivere, te lo garantisco. Buona fortuna!