Cicchetto di pomodorini, fragole e basilico
Se è una di quelle giornate in cui l’asfalto vi si scioglie sotto i tacchi anche se ai piedi avete delle ballerine.
Se detestate i locali da aperitivo almeno quanto me, e preferite cento volte farvelo a casa intanto che preparate la cena – l’aperitivo – piuttosto che sgomitare tra nugoli di sfarfallanti signorine per guadagnarvi quel che rimane del finger food di giornata (che, guarda caso, somiglia tanto al food del giorno prima…).
Se avete avuto un diverbio col vostro capo, uno scambio di vedute poco romantico col fidanzato o un corpo a corpo in ascensore col bavosissimo cane del vicino (capita…).
Se le montagne di biancheria da stirare s’ingrossano come onde dell’oceano e voi non potete cavalcarle con un surf. Se il rubinetto del bagno continua a perdere e ogni goccia che cade segna i minuti che vi separano dall’arrivo dell’idraulico (e sarebbe la terza volta in dieci mesi…).
Se avete una gran voglia di scappare in un “altrove” qualsiasi ma non potete uscire a comprare le sigarette e poi scomparire, perché non ne avete mai fumata una in vita vostra e non sareste credibili.
Se, insomma, siete in una di quelle giornate in cui il mondo intero pare intenzionato a misurarsi con voi ma le vostre armi sono tutte spuntate, fate come me: fatevi un bel cicchetto. Cosa avete capito?!? Non vi sto mica dicendo di darvi all’alcol… dico semplicemente che – se la volete – la ricetta di un bicchierino corroborante e dai poteri magici ce l’avrei…
Nulla di stratosferico: pomodorini di quelli dolci dolci, fragole idem, aceto balsamico denso di quello che cade a gocce pesanti, e qualche foglia di basilico vero, che non sia rimasto segnato dalla mesta esperienza della vaschetta di plastica. Non vi servono ingredienti introvabili: basta che siate degli appassionati di bancarelle di frutta e verdura.
E allora – mi direte – cosa ci sarà mai di così speciale in questo beverone? Tanto per cominciare, non chiamatelo “beverone”: si offende. Poi provate a sedervi davanti alla vostra finestra preferita o all’angolo migliore del vostro giardino, se siete così fortunati da averne uno. Possibilmente con i piedi all’aria, un libro che vi piace e una brocca di cicchetto alla temperatura giusta (che sarebbe non ghiacciata, ma freddina…)
Sentirete prima il profumo dolce della fragola, seguito a ruota da quello appena acidulo dei pomodori, corretto dalla personalità dell’aceto balsamico. Del basilico vi accorgerete solo al primo sorso, ma non chiedetemi perché: assaggiate e vi arriva dritto al naso, come se gli aveste dato una sniffatina… e se poi ci tuffate un paio di quei buffi ghiaccioli con le fogliette, vi accorgerete che il basilico ha un sapore irresistibile: anche da ibernato.
E allora non vi garantisco risultati psichedelici, però posso raccontarvi l’effetto che fa a me. Comincio a sentire il fruscìo del vento tra i platani, il sole morbido dell’ora del tramonto e l’aria che profuma di lavanda e rosmarino. Il rumore dei bicchieri di vetro pesante sui piccoli tavoli di pietra, le voci lontane. E se solo chiudo gli occhi, vedo persino le imposte azzurre e verdoline… mi sento a Gordes…. E anche se non è proprio come esserci, mi basta a ritrovarmi, a scovare quella riserva d’energia che mi sorprendo sempre di avere, a volermi di nuovo bene.
Poiché questa “pozione magica” in perfetto stile Asterix viene proprio dalla Gallia (Gallia Narbonense, per l’esattezza) è qui che mi ritrovo a ogni cicchetto. In quella minuscola piazza, seduta a uno di quei tavoli sul quale ho poggiato il mio taccuino nero, un pomeriggio, per prender nota di questa semplicissima ricetta d’estate. Ci ho aggiunto solo qualche goccia di aceto balsamico, ma per il resto è rimasta la stessa.
Perché lo stupore della vita è nelle cose dal cuore semplice…
CICCHETTO DI POMODORINI, FRAGOLE E BASILICO
INGREDIENTI
pomodorini del piennolo: 600 gr (puliti)
fragole: 150 gr (pulite)
basilico: 6-7 belle foglie
aceto balsamico: 1-2 cucchiai
sale: mezzo cucchiaino
pepe e olio extra-vergine d’oliva buono: quanto piace a voi
Lavate i pomodorini e gettateli per 30 secondi in una pentola d’acqua bollente non salata (solo 30 secondi e non uno di più: non vi servono dei pomodori lessi…). Tirateli su con una schiumarola, passateli un attimo sotto l’acqua fredda e tagliateli in due nel senso della lunghezza.
Preparate una ciotola con sopra un setaccio (serve a trattenere i semi dei pomodori…) e togliete semi e buccia ai pomodorini, facendo in modo che gli scarti cadano… nel setaccio e la polpa dove volete voi. Insomma, la logica è che non dovete perdere il liquido dei pomodori mentre li pulite: ciascuno si organizzi come gli pare.
Lavate il basilico e le fragole e metteteli nel bicchierone del minipimer con un pizzico di sale, la polpa dei pomodori e il loro succo filtrato. Lavorate finché non ottenete un composto fine e omogeneo (diluitelo appena con un po’ d’acqua, ma non fatelo diventare un brodino…).
Passatelo al setaccio poi aggiungete l’aceto balsamico e aggiustate di sale, poco alla volta, finché il sapore non vi convince.
Tenete in frigo, chiuso ermeticamente (la fragola della foto – tanto per intenderci – non è il tappo giusto…) fino al momento di servire.
Condite con qualche goccia di aceto balsamico, qualche goccia d’olio, e un po’ di pepe macinato fresco. E se siete in vena di spiritosaggini, buttateci un paio di cubetti di ghiaccio al basilico…
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Questa non è una ricetta svuotafrigo
C’è bisogno di ricordare che più una ricetta è semplice, più occorre impegnarsi a cercare gli ingredienti migliori? In questo caso, fate in modo che i pomodorini siano di quelli dolci (molti “ciliegini” sono un po’ acidi e non vanno bene qui): assaggiateli al banco del mercato, fa tanto “massaia vintage” e pare sia tornato di moda.
Stesso discorso per le fragole, che devono essere sode e… profumare di fragole. Perciò sostituite l’assaggio con la sniffatina: magari non sarà alla moda, ma possiamo sempre lanciarne una nuova…
Aceto balsamico: il migliore che potete (tanto se ne usa pochissimo), ben sapendo che non potrete né assaggiare né sniffare prima di passare alla cassa. Declino ogni responsabilità come istigatrice di assaggi al supermercato: sappiatelo…
Per i ghiaccioli al basilico
Riempite d’acqua a metà degli stampini da ghiaccio e metteteli in freezer finché non iniziano a gelare. Poggiate in ogni celletta delle foglioline di basilico, premete leggermente per farle aderire al ghiaccio in formazione e rimettete in freezer. Quando saranno tutt’uno col ghiaccio sottostante riempite gli stampi d’acqua fino al bordo.
Se non volete finire da soli sulla piazza di Gordes…
… ma preferite organizzare un aperitivo a casa con degli amici (o con il fidanzato, per superare quel momento di dialettica non proprio romantica di cui sopra), sappiate che il cicchetto di pomodorini e fragole sa stare in compagnia. Tra i suoi partners preferiti:
– crackers al pecorino con grani di senape
– biscotti ai pomodori secchi, pistacchi e pecorino
– tapenade di olive nere e fichi secchi
– cake salato ai cipollotti, grana e rosmarino
– muffins alle melanzane e basilico
– muffins ai semi tostati, indivia e cipolle di Tropea
I veri cicchetti danno alla testa
Un cicchetto che si rispetti dovrebbe contenere dell’alcol. Ma io non vado oltre il vino rosso, lo sherry e il porto: nulla che possa andar bene qui. Però fa sempre comodo, per tirarsi fuori d’impaccio in certe situazioni, poter dire che quel che si beve produce i suoi effetti.
Perciò, se volete approfittare del vostro aperitivo per fare outing su quel paio di questioni che vi stanno a cuore, non vi resta che il basilico. Non scherzo… qualcuno ha forse mai condotto un’indagine sugli effetti dei germogli di basilico ibernati? E anche se fosse, dubito che i vostri ospiti ne siano a conoscenza (a meno che non invitiate Dario Bressanini…).
Perciò esprimetevi senza cautele, simulate una leggera euforia e fingete ogni tanto un lieve capogiro. “Devono essere i ghiaccioli di basilico… – dite con nonchalance – Pare siano lievemente euforizzanti…”
Chissà che non si sparga la voce e s’impennino le vendite al mercato.
Ingredienti: aceto balsamico • basilico • fragole • olio extravergine • pepe • pomodori d'ogni tipo
CIao! Ma che bella idea! Buona giornata
Ieri ho preparato il tuo pane alla birra e prugne secche….che profumo!!!L’ho utilizzato ‘sta mattina un po’ tostato con la marmellata. Anche questo è uno spunto molto molto interessante! ciao
che bello questo post, me lo sono “bevuto” tutto d’un sorso. Quello che non farò con il tuo cicchetto, che invece gusterò lentamente… del resto se non li provo io i mix “strambi” con le fragole, chi altro?
😀
A.
post e idea magnifici.
anche se qui l’estate ancora non arriva.
Si, anch’io ho bisogno di un cicchetto. Anzi sicuramente più d’uno in questo periodo!
Se dovessi aggiungere una carica alcolica, non vedrei affatto male un goccio di vodka o gin!!
Buona giornata
Cara Sabrine, ho scoperto per caso qualche settimana fa il tuo blog, e da allora ogni giorno leggo qualche pagina del tuo diario, a ritroso. Che dire, oltre a complimentarmi per il tuo stile e la vivacità dei tuoi racconti, mi hai fatto riconciliare con i miei fornelli, e mi hai fatto apprezzare il piacere di trattarci bene anche quando non abbiamo ospiti… Mi capitava di rientrare tardi e stanca dal lavoro, e sentirmi moralmente giustificata se mi limitavo ad aprire il frigorifero ed abbuffarmi del suo contenuto più disparato, in ordine sparso… ecco, il tuo diario mi ha fatto capire che, con ingredienti semplici, è possibile ottenere cibi anche veloci e di gran figura, che soddisfano il palato ma anche la vista. Ho iniziato con le tue ricette più semplici (il risotto alla rucola e stracchino è favoloso, ma questo week end proverò anche questo cicchetto!), ma la prossima sfida sarà il tuo irish soda bread, che mi aiuterà a superare la mia inibizione nei confronti della panificazione… purtroppo causata da innumerevoli tentativi fallimentari di produrre un pane (alla zucca) che si rifiuta regolarmente di lievitare (tu consigli di iniziare da questo pane semplice, e così farò); ti terrò informata riguardo l’applicazione delle tue ricette e dei tuoi consigli. Grazie ancora, Maddalena.
è sempre un piacere passare da te! il cicchetto estivo merita un bel giretto al mercato, magari nelle prime ore della giornata per evitare di sciogliersi al sole con i ghiaccioli…
che belle le tue foto! ciao!
Abbiamo indubbiamente molti gusti in comune…non fosse solo che questo piatto l’ho postato anche io ma…come zuppa 🙂
Certo come aperitivo fa tutto un altro effetto…
Ciao!
I tuoi post, oltre che una scuola di cucina, sono per me lezioni di scrittura creativa. Questa versione sabrinesca di If mi ha fatto molto divertire. Il tupi è nella fase pomodorini e melone, che assommata all’altra fase spannolamento puoi ben immaginare che effetto ha… Mi consolo con questo cicchetto e ti rivelerò che ho tutte le intenzioni di aggiungerci un cucchiaino di vodka. Uno solo non è troppo peccaminoso…
Appena vedo un tuo post mi accomodo meglio nella poltrona e mi butto (avidamente, si) a leggere. Anche questa volta non sono rimasto deluso. Complimenti 🙂
Anche per la tua ricetta, che mi ha fatto accendere una lampadina o due.
Grazie, buona giornata.
Essendo molto rustico se dicessi anche io che “…comincio a sentire il fruscìo del vento tra i platani, il sole morbido dell’ora del tramonto e l’aria che profuma di lavanda e rosmarino…” di certo di nascosto la mia ragazza chiamerebbe il 118 per manifesta e conclamata insania mentale altro che sensibiltà ad un cicchetto analcolico! 😛 ahahahhahaha
Io piuttosto potrei ingentilire…noooo scusa smussare è meglio, il mio tono di voce spigoloso, potrei rallentare i ritmi, fare finta di rilassarmi… non oltre però anche perchè poi il sospetto che prima realmente mi sia ‘buttato giù’ due o tre cicchetti extra-alcoolici sarebbe troppo concreto! 😛 ehehehhehe
Scherzi a parte, mi piace questa declinazione di ‘cicchetto’ e la versatilità di una preparazione che all’occorrenza può essere zuppa o aperitivo, come sempre un approccio alla cucina elegante e sentito il tuo 🙂
PS
Non amo ne aperitivi, ne cicchetti…ma questo è decisamente politically “in-correct” e quindi mi piace :)))))
Sono lì con te con il mio cicchetto in mano… un drink davvero interessante!
Il marito per sabato ha organnizzato la festa di compleanno in giardino, e ogni giorno si aggiungono persone… non lo proporrò a loro, questo cicchetto, credo che me lo farò come corroborante e rilassante prima che arrivi tutta quella allegra ed eterogenea masnada di amici, colleghi, vecchi compagni di università, nuove conoscenze, qualche parente e tanti, ma tanti bambini….
e comunque hai ragione: un amico mi ha sempre detto che per stupirsi della realtà occorre lo sguardo spalancato del bambino. Lo stupore è nelle cose dal cuore semplice e si coglie con un cuore semplice! Un abbraccio!!
¡Preciosas fotos!
Ma che bel Post! questo sì che è con la maiuscola, sottoscrivo tutto con due sole eccezioni; ho le ballerine hai piedi ma mi servirebbero più degli stivali di gomma..belli alti visto il tempo qui e invece di Gordes avrei una leggera preferenza per Lourmarin ..si può fare ?
buona giornata
Valeria
con la tua descrizione degli effetti di questa bevanda mi hai convinto! la provo! 😉
manu: Grazie! L’idea, più che mia, gira per il sud della Francia trasportata dal mistral: insieme al profumo di lavanda e gelsomino… A presto
Enamanuela: Davvero hai fatto il pane dolce alla birra con le prugne secche? Fammi sapere se ci fai un post… E se dovessi rielaborare anche questo spunto per una “magica pozione”, fatti viva! C’è sempre posto in quella pagina sulle mie ricette nelle cucine degli altri… Ciao!
fragoliva: Per la serie “nomen omen”: cicchetto di pomodorini e fragole con tapenade di olive! E fammi sapere se ti va giù tutto di un sorso… Grazie e a presto!
Hysteria Lane: Felice che il cicchetto di pomodorini, fragole e basilico sia nelle tue corde. L’estate non può essere troppo lontana… Ciao!
Dora: Un goccio di super-alcol nel mio innocuo cicchetto? sarei curiosa di sapere se fa lo stesso effetto del basilico ibernato… Buona giornata anche a te!
Madala: Cara Maddalena, innanzitutto grazie per le bellissime cose che hai scritto: la più emozionante delle quali è la notizia della tua riconciliazione con i fornelli, anche senza ospiti a cena. La mia più grande soddisfazione di foodblogger – non mi stancherò mai di dirlo – è contribuire a diffondere l’idea che cucinare e mangiare bene è possibile ed è alla portata di tutti. E per “bene” non intendo manicaretti da chef stellati, ma quelle semplici ricette che con un po’ di attenzione sono capaci di trasmetterci l’atmosfera di benessere, di “casa”. Quanto al pane, il soda bread è un ottimo inizio (ma ti suggerirei anche il “pain maison alla birra di Thierry“. La panificazione casalinga è una delle attività più divertenti, creative e dense di soddisfazioni in cucina: te ne accorgerai. Per qualunque dubbio o incidente di percorso sono qui. Un abbraccio e ancora grazie
Porterei persino uno sgabellino da casa pur di partecipare ad un aperitivo come questo! Arrivo eh.
Io questo post me lo stampo e lo appendo al frigo, una filosofia perfetta… “Se, insomma, siete in una di quelle giornate in cui il mondo intero pare intenzionato a misurarsi con voi ma le vostre armi sono tutte spuntate, fate come me: fatevi un bel cicchetto”
Meraviglioso! Insieme alla ricetta del cicchetto naturalmente, un abbraccio
i cicchetti a Venezia sono invece stuzzichini che ogni “Bacaro” serve per accompagnare il bicchiere di vino, (cioè l’ombra in veneziano) 😀
Non sapevo che in giro per il mondo si nascondesse dietro altre sembianze 😉
Il problema ora sarà convincere i veneziani, ma io ne sono rimasta totalmente affascinata 😀
Un bacio cara Sabrine e buon w.e
Visto che la mia giornata è proprio un po’ così e così e piena di quei “se” di cui hai scritto tu…facciamoci un cicchetto và… chissà che non mi faccia lo stesso effetto che ha fatto a te…
bacioni
Anna
Che bello questo post, le tue parole si fondono perfettamente con la ricetta, i profumi e le immagini, il vento e la pace.
Brava.
Ho dei deliziosi pomodorini del Piennolo in conserva, probabilmente li sfrutterò per tentare di sentirmi a Gordes o in qualsiasi altra situazione mi metta meno ansia di quella in cui mi trovo adesso!
Dopo la descrizione dell’effetto che ti fa questo cicchettino cosi particolare, nn mi resta che provarlo e sentirmi anch’io nella stessa atmosfera ovattata..un esperienza da fare sicuramente:D!!!bacioni,Imma
hehehehe molto divertente:))
non sono una grande amante delle bevande (alcoliche o non) a base di pomodoro.. però le tue foto sono così invitanti..quasi quasi questo cicchetto… :)))))))
Senti ma se io lamentassi tutti i punti sopra citati (che purtroppo in alcuni momenti ci sono proprio tutti, dal cesto della biancheria allo scambio poco romantico di vedute) mi autorizzi a mettere una spruzzata di vodka? 🙂
Senza esagerare, ma per me l’aperitivo e’ sempre un po’ alcolico… non arrabbiatevi 🙂
Acquolina: Un giretto al mercato, tra i banchi di frutta e verdura, me lo farei volentieri in tua compagnia… così come un cicchetto di pomodori, fragole e basilico. Grazie per il tuo commento. A presto!
arabafelice: Il fatto che abbiamo parecchie affinità non può che farmi un gran piacere: sei brava, vulcanica e molto simpatica. Quanto alla nostra comune passione per pomodorini, fragole e basilico, sono andata a guardarmi il tuo bel gaszpacho: che da bravo gaszpacho – per l’appunto – non si fa mancare la nota decisa del cipollotto, il cetriolo, il pane. E che vede pomodori e fragole in proporzioni identiche (mentre nel mio cicchetto i pomodori la fanno da padrone…). L’arte della cucina, e ciò che di essa mi piace, è proprio quel rimescolare ingredienti uguali o simili per tirar fuori delle cose diverse… il che è in fondo anche l’essenza del nostro comune hobby di penna e di fornelli. Adesso non mi resta che provare la tua zuppa: con grande piacere. A presto Stefania!
lo puoi ben dire…anche io amo circondarmi della semplicità che, al giorno d’oggi, è bene davvero raro e prezioso! le bancarelle di frutta e verdura sono le mie gioiellerie preferite, ma questa volta ho la fortuna di poter fare con i pomodorini dolci dell’orto che ho costretto mio marito a piantare…certo, se gli dicessi che devono finire in un cicchetto con tanto di fragole e aceto balsamico e basilico mi guarderebbe un pò storto, ma pois ono certa, se ne innamorerebbe! soprattutto di quei ghiaccini con il basilico, ma che elegante chicceria! Purtroppo però non ho nè giardino nè una finestra in cui posso mettermi gambe all’aria, il divano pu andare bene lo stesso?!? non è proprio Gordes, ma è comunque “stare bene a casa”, perchè casa è anche ci che mangiamo e beviamo, no?
Ecco oggi é uno di quei giorni. Piove, é umido al 90%, mia figlia é andata a scuola perche mi sono uscite le squame verdi e la voce di un extraterreste senza intenzioni amichevoli, non ho internet, sono in un bar e al terzo té mi scappa la pipi ma devo resistere pena la perdita dei miei oggetti di valore e non, mi fa male il collo e la mia casa non é ancora pronta…per favore mandami il cicchetto in due forme: orale ed endovenosa !! Bacioni da sud
purtroppo da me non fa così caldo ma sono sicura che appena lo farà non mancherò di provare questa splendida ricetta 🙂 Grazie, sempre meravigliosa.
quanto ci piace questo ciccetto! lo troviamo molto chic!
molto originale, complimenti… segno la ricetta…
Isafragola: Mannaggia Isa, riesci sempre a prendermi in contropiede… e a farmi emozionare. Il tupi spannolato (anzi, mi par di capire “spannolando”…) mi strappa un bacio e un sorriso. E il cicchetto con la vodka mi inebria: per interposta persona. A me continuo a riservare quegli euforizzanti cubetti di ghiaccio al basilico… Un saluto tanto caro
io però in piazza a Gordes ci andrei tanto volentieri… è talmente bella!
magari mi ci porto anche il cicchettino!
ciao sabri
Cara Sabrine, stasera sono felicissima perchè ho sfornato il mio primo irish soda bread! Ero impaziente di riferirtelo subito. Diciamo che la serata ha conciliato l’accensione del forno, perchè qui nella parte Est del Nordest c’è stato un nubifragio, che ci ha ben refrigerato dall’afa della giornata. Come prima esperienza devo riconoscere che è venuto bene, il gusto buonissimo (ed ora capisco a cosa ti riferisci nel tuo diario quando citi il profumo particolare ‘di casa’), ed anche la lievitazione è riuscita, a parte un piccolo errore, del quale ora sono consapevole: si è gonfiato di più ad una estremità (ricordo che in una pagina del tuo diario ci raccomandi di incidere il pane altrimenti diventa a forma di madeleine); infatti mi sono accorta che ho inciso troppo timidamente la superficie prima di infornare, e da una parte si è formata una montagnola soffice che si è protesa ben sopra il bordo dello stampo da plum cake. La prossima volta riuscirà più regolare nell’aspetto, ma sono felicissima ugualmente (sebbene sia una ragazza un po’ ‘stagionata’, come ti ho già detto io e la panificazione non abbiamo un buon rapporto, e quindi questo è il mio primo pane fatto in casa, riuscito); grazie dei tuoi preziosi consigli. Non ne ho potuto mangiare molto, ma il rimanente l’ho avvolto in un canovaccio di cotone. Sono molto entusiasta e proverò presto qualche altra ricetta (e naturalmente te lo racconterò)! Grazie ancora ed un abbraccio anche a te, Maddalena.
che voglia di un momento solo per me che mi hai fatto venire!
Non ho ben capito che diamine fare con buccia semi e pomodori e colino, immagino mi ritroverò invasa dal sugo fin sopra i pensili…
ma farò del mio meglio e te ne darò notizia (as usual)
Per ora mi sono bastate le tue parole per ritrovarmi all’improvviso seduta al tavolino di un café in Provenza (mannaggia, io sono ancora in pigiama :-)). Mi segno la ricetta per provarla quest’estate in vacanza in Sicilia, a Pachino, dove andrò, il pomodoro promette davvero bene!
quando leggo un tuo post vorrei non finisse mai quel fiume di parole così fluide…
e comunque la ricetta è assolutamente geniale.
lo trovo fantastico ..avevo fatto un mio personal esperimento di insalata di ragole e pomodorini e ritengo che si sposano alla grande vorrei provarlo se riesco ancora a trovare delle fragole!!!
dopo gionate caotiche e calde come le mie ultime un cicchetto come questo ci sta bene, magari ci aggiungo un goccio di gin 😛
avevo sentito dire che il basilico ghiacciato ha i suoi effetti…. 😉
divertente il tuo post e ottimo cicchetto… questo me lo riciclo al mare di fronte al tramoto seduta sul prato…
Gordes, è un posto bellissimo
ci faccio un giro il prossimo weekend
vuole dire che questa ricette sarà un preludio aperitivo della mio prossimo weekend
una verdadera delicia muy bella receta ,el nombre interesante y original,me encantó,cariños y abrazos grandes.
mi piacciono le ideeoriginali, e questa lo è proprio!
sere
Ciao sabrine,piacere di conoscerti,sono Marika (La maison brocante)…
1°:grazie mille x essere passata da me…le nuove visite sono sempre una piacevole sorpresa…
2°:complimenti x questo post perchè è a dir poco GENIALE!!
3°:appena ho visto la tua foto mi è venuto un flash..infatti ero già passata quì da te e mi ero fatta due risate con la storia di Aghostino…ma poi x mia imbranataggine nn mi sono iscritta subito e ti avevo “perso”…quindi grazie perchè adesso che ti ho ritrovato..non ti mollo più!
con simpatia, a presto Marika
io ne sono già inebriata 😛
Qui in Veneto, e soprattutto a Venezia, i ciccheti sono una vera istituzione. Del resto, sempre piacevolissimi, sia in Piazza San Marco oppure in quella di Gordes.
Adoro i tuoi ghiaccioli al basilico, vado subito a prepararli!
Ti trovo sempre in ottima forma, un abbraccio
Pat
Ciao, grazie per essere passata, ricambio molto volentieri la tua visita.
Bella e particolare ricetta, complimenti.
Alla prossima.
Ciao appena scoperto il tuo blog e mi piace, quindi sono qui per non perdere nulla.
Un bacio
che meraviglioso post!!!
baci
Bello il tuo blog e interessanti le tue ricette! Ti seguirò!
Ho scoperto da non molto quanto è indovinato lo sposalizio di fragole e pomodoro. In questa versione mi stuzzica. Lo servirò agli amici alla prossima cena in giardino, mi piace stupirli.
Beautiful blog … love the pictures !!!
– Smita
littlefoodjunction.blogspot.com
(fun food ideas for kids )
Ciao Sabrine
mi chiamo Faby e non so come sono capitata nel tuo blog e ne sono rimasta incantata…poi ho visto il manuale di Nonna Papera e mi è venuto
un flash…io l’avevo.
Forse l’avevo passato a mia nipote quando era piccola.
Sai che faccio?
Lo vado a recuperare …sperando che non lo abbia buttato.
Intanto ti ringrazio per avermi fatto tornare quei bellissimi ricordi.
Ti seguirò certamente.
Un abbraccio Faby
ammazza che brava, bel blog e belle ricette, complimenti!
non sapevo che il basilico desse questi effetti “fuori dai denti”. forse comincio a capire perchè noi genovesi tendiamo alla schiettezza no-limits… sarà il pesto? 🙂
Come al solito sogno e mi rilasso leggendo le tue splendide descrizioni e siccome mi ritrovo giusto in due o tre delle cose elencate è proprio d’obbligo ch’io provi questo cicchetto e vorrei accompagnarlo con quei biscotti ai pomodori secchi, me li ero persi..come mai? Un bacione sabrine, ti penserò al mercato mentre tutti mi guarderanno mentre annuso le fragole!!
Che buono! Mi piazze il tuo blog, non lo conoscevo e penso che è bellissimo! (scusa il mio italiano, sono spagnola!!)
Ciao Sabrine, girellando per il web mi sono imbattuta nel tuo blog. È stato subito “amore a prima vista”… trovo i tuoi post e le tue ricette molto interessanti.
Davvero complimenti. Mi sono iscritta tra i tuoi followers e ti seguirò di sicuro.
Se ti capita e ne hai voglia, ti invito a passare a fare un giretto tra i miei piatti…
Buona serata… o dovrei dire buona notte vista l’ora…
una meraviglia questo cicchetto!!
scelgo sempre aperitivi alla frutta, ma non hanno niente a che vedere con questo godurioso bicchierino…
ciauzzzzzz
Ciao,
ho appena aperto un blog, se ti va vieni a darci un occhiata :)))
http://ursswithlove.blogspot.com/
Ciao Sabrine, il tuo blog ci è talmente piaciuto che abbiamo preparato una sorpresa per te. Passa a trovarci.
Buona giornata.
Mi piace questa frase: ‘’Se, insomma, siete in una di quelle giornate in cui il mondo intero pare intenzionato a misurarsi con voi ma le vostre armi sono tutte spuntate, fate come me: fatevi un bel cicchetto’’ 🙂
Farò questa settimana! Domani vado al mercato in strada, così mi comprerò tutto il necessario.
Si les photos sont réussies, je publierai ta recette sur mon blog, si tu es d’accord…
(hope you understand my Italian ;))
A presto !
Un bien joli blog culinaire…et comme je suis une gourmande j’aime.
Amicalement,
manon
La prima foto di questo post è semplicemente stupenda!
Io sono nuova, se ti va “passa da me” :o)
http://www.ritroviamociincucina.blogspot.com/
ancora complimenti.
ti metto subito fra i preferiti.
Ma che meraviglia di cicchetto!!! Te lo rubo sai, lo rifaccio subito subito insieme a qualcuno dei tuoi abbinamenti proposti. E poi quanto mi piacciono i tuoi post!!!!
Ti abbraccio
Sabina
sabina: innanzitutto grazie! Quanto poi al furto del cicchetto, sei autorizzata a perpetrarlo: in tutte le varianti possibili (e ti garantisco che fragole e pomodorini ne offrono una gamma sconfinata!) Una sola raccomandazione: se passi da Gordes, pensami… Un caro abbraccio
Sabrine .. Allora quel chicchetto mi ci vuole proprio!
… Tii avevo lasciato al concorso per la carriera diplomatica.. Ricordi? 😉
Bhe, accantonata – ma solo per il momento – la missione di operatrice di pace e appurato di aver passato il fatidico esame scritto di avvocatura .. Sono in un mood molto simile alle “giornate critiche” di cui hai accennato!
Si, insomma 4.000 pagine da studiare entro settembre.. Come minimo un doppio cicchetto per darmi forza, coraggio e vigore.. e fa niente se non contiene alcool .. Per come sono messa ora, solo profumare quel basilico mi manderebbe in estasi.. 😉
Ti adoro.
Vaty
Come potrei non pensarti se passo di lì…le sensazioni che descrivi così bene, l’atmosfera, i ricordi così vividi…lì ci sei tu :))