Chokladbollar: le polpette svedesi di cioccolato
“Un’altra volta?!?” grida la portinaia sporgendosi dalla guardiola e alzando gli occhi al cielo. “Poooverine!! Ma lei all’urde deve andare, ennò in vacanza!”
“Ma veramente non ero in vacan…”
“Eppeggi’ancore!! Sempre all’urde deve andare, così la tengono ferma e la finisce di buttarsi dalle scale! Evvero dottore? E… buon anno, eh!”
“Te la sei cercata…” sibila soddisfatto mio marito, mentre con una mano sola cerco di contribuire a scaricare il bagagliaio. E stavolta devo ammettere che non ha torto (ma voi vedete di non raccontarglielo…)
Succede, da queste parti, che una povera signora, rimasta sequestrata in aeroporto sei ore più del previsto, sia arrivata a destinazione nel cuore della notte letteralmente inferocita con l’universo mondo (o meglio: con la porzione di mondo che abita i cieli).
Ma le è bastato deporre oltre la soglia di casa il suo bagaglio a mano – contenente, oltre alle solite scartoffie, un abito da sera, due bulbi di giacinto appena sbocciati e una scatola di polpette al cioccolato – per realizzare che quella non era una notte qualsiasi: erano le prime ore della vigilia di Natale.
“Non possiamo trascorrere un Natale senza un po’ d’atmosfera…” mi son detta attraversando le stanze. E senza accorgermene – complici un paio di cappuccini di troppo e tre polpette assunte come antidepressivo durante le mie ore da ostaggio – mi sono ritrovata tra palle di vetro, ghirlande, cannella e melagrane.
“Cosa saranno mai un paio d’ore di sonno perdute in confronto alla sorpresa?” pensavo mentre saltellavo su e giù per la scala, felice come una bambina. Dimentica di tutto: dell’alba che arrivava, della stanchezza…
In effetti, è stata una sorpresa scoprire che a un balzo dal sesto piolo – giusto un po’ prima del pavimento – c’è un inatteso spigolo del tavolo da pranzo (sì, proprio quello di assi da cantiere che ben conoscete…): non aspettava altro che di passare un Natale da protagonista. Insieme alla sottoscritta, ça va sans dire…
Mio malgrado, sono stata l’attrazione delle feste: una specie di rottame ambulante a cui tutti si sono sentiti di rivolgere le loro premure. Non sempre disgiunte da un po’ di sana curiosità…
Così ho dovuto spiegare per filo e per segno che cosa ci facessi in cima a una scala a pioli alle quattro del mattino della vigilia di Natale, da dove avessi tratto l’energia per arrampicarmici (almeno fino al momento in cui ho deciso di esibirmi in un lancio senza paracadute), e cosa ci fosse dentro quelle tre polpette al cioccolato additate come causa prima di cotanta insana alzata d’ingegno.
Ora ditemi: voi vi sareste fidati di quel che raccontava una squinternata capace di certe acrobazie prenatalizie? Beh… loro no. E con questa scusa, si sono fatti fuori quaranta chokladbollar (un nome che solo a pronunciarlo uno si distrae e casca dalla scala…). Che poi era il motivo per cui le avevo preparate, queste palline di burro e cioccolato: facevano parte della dotazione per l’atmosfera di Natale. Con i pacchetti tutti uguali, i bigliettini e le candele sparse per la casa (c’è già chi ha pronosticato che il mio prossimo incidente domestico sarà una rivolta degli stoppini con un bel focarone…)
Ecco, adesso sapete perché quest’anno non ce l’ho fatta a farvi per tempo gli auguri di Natale. Ma c’eravate anche voi, nei miei pensieri… insieme alle balene. No, non è un’allucinazione da polpette energizzanti: è che avrei voluto respirare come loro – solo di tanto in tanto – per non sentire quella detestabile costola che si è atteggiata a primadonna per un po’.
Non c’è riuscita – nossignori – a rovinarmi il Natale. Né a impedirmi di preparare la cena di Capodanno per gli amici: mille lanterne cinesi hanno preso il volo sospinte dal vento nella notte, proprio davanti ai nostri occhi. Ciascuna a trasportare un desiderio, il più lontano possibile, il più a lungo possibile…
E il mio non era una colla a presa rapida per costole (pare si aggiustino da sole, se uno la smette di arrampicarsi sulle scale), ma un sogno leggero come carta: l’ho affidato a una lanterna già in volo, afferrata col pensiero mentre scivolava pigramente davanti alla finestra.
Quanto a voi, inseguite i vostri sogni e fate in modo che si avverino: ci sarò anch’io a soffiare in direzione della vostra lanterna…
S.
CHOKLADBOLLAR: LE POLPETTE SVEDESI DI CIOCCOLATO
INGREDIENTI
burro: 80 gr
fiocchi d’avena: 75 gr
fiocchi d’orzo: 75 gr
dark brown soft sugar: 60 gr
cocco grattugiato: 50 gr (più o meno)
cacao amaro: 3 cucchiai (generosi, siamo a Natale…)
caffé: 2 cucchiai
sale fino: 1 pizzico
Tirate fuori il burro dal frigo con un po’ d’anticipo (vi serve appena morbido).
Mettete i fiocchi d’avena e quelli d’orzo nel mixer e lavorate per una decina di secondi (non di più): dovete solo tritarli un po’ per renderli più fini, e non ridurli in farina (sennò vi perdete il gusto di masticarli). Rovesciateli in una ciotola e tenete da parte.
Lavorate nel mixer il burro e lo zucchero: fermatevi di tanto in tanto e raschiate le pareti del bicchierone con la spatola di gomma. Quando lo zucchero non formerà più grumi (il che richiede almeno un paio di minuti), aggiungete il caffé, il cacao e il sale e lavorate finché il composto non è ben amalgamato.
Rovesciatelo nella ciotola con i fiocchi, mescolate bene con un cucchiaio e poi passate alle mani: per formare tante piccole polpettine di 2 cm di diametro.
Man mano che sono pronte gettatele in una ciotola nella quale avrete messo il cocco grattugiato, e fatele rotolare agitandola un po’ (tradotto: non sporcatevi le mani di cocco, altrimenti finisce dentro la polpetta successiva…)
Disponete le polpettine in un piatto, leggermente distanziate tra loro: dopo una mezz’oretta, quando il cocco avrà fatto presa, potete tranquillamente sovrapporle. Se invece siete in vena di finezze, mettetele direttamente nei pirottini di carta. E magari riempite qualche piccola scatola di latta o di cartone, da far scivolare nella calza della Befana se siete ancora in tempo…
———————–
Dark brown soft sugar – E’ quello zucchero scuro, un po’ appiccicoso, che si usa per i dolci americani, Se non lo trovate, sostituitelo con uno zucchero di canna (il meno dolce e più aromatico che avete)
Caffé – Fate un caffé forte, oppure sciogliete in due cucchiai d’acqua calda un cucchiaino di caffé solubile.
Fiocchi – Se non trovate i fiocchi d’orzo potete tranquillamente utilizzare solo dei fiocchi d’avena: le polpette saranno lievemente più dolci.
Cocco vs confettini di zucchero – Se non amate il cocco potete rotolare le polpette nei confettini di zucchero, di quelli piccoli piccoli e regolari (non lo zuchero in granella, tanto per intenderci). L’importante è che l’effetto neve sia garantito…
Altre palline di Natale al cioccolato:
– tartufini di cioccolato al peperoncino
Ingredienti: burro-burro salato • cacao • caffè • cocco • dark brown soft sugar • fiocchi d'avena • fiocchi d'orzo
ciao e ben trovata…questi dolcetti sono una meraviglia,bravissima !!!!
Queste polpette sono deliziose, e mi piace un sacco anche come le hai presentate! Mi dispiace solo per la tua costola, guarisci presto e tanti auguri per il nuovo anno!
Mamma mia che meraviglia! Adoro questi tipi di dolcetti!!!
In bocca al lupo! 😉
Bonjour et bonne année mia cara … i tuoi racconti sono sempre roccamboleschi ed esilaranti e riesci a descrivere le atmosfere in casa in modo meraviglioso!!
Anche se in ritardo abbiamo vissuto il tuo Natale in questo giorno dell’Epifania (ho appena sfornato una Galette des Rois!!) per chiudere in bellezza questo periodo godereccio e mangereccio.
Buon tutto, buona Epifania e buoni racconti a venire!
Luce
Buon anno, buona Epifanie e spero che almeno la Befana ti abbia lasciato un regalino, se non una costola nuova almeno una scala con le protezioni o, nella migliore delle ipotesi, delle sfere soporifere ( che la prossima volta di filato a letto, altro che acrobazie sulle scale!!).
Auguri di cuore anche a te e grazie per queste dolcetti…il nuovo anno mi ha fatto scoprire i tartufini e i tuoi entrano di diritto nella mia lista da provare!
Ciao!!!!
Ti ho scoperto per caso e, naturalmente, mi sono già iscritta tra le tue followers!!!!
Così continuerò a seguire le tue “disavventure”……
Scherzi a parte…..complimenti per il tuo blog, belle foto, belle parole e……ottime idee super golose!!!
Buon anno (anche se un pò in ritardo) ma soprattutto buona guarigione…..
A presto e……se ti va di passare da me….
Claudia – Gli eventi di Claudia –
In quante siamo sveglie la Notte di Natale, avvolte dalla magia, drogate di cioccolato e di cannella, a fare acrobazie, sulle scale o in cucina, perse tra biscotti e patè, tra nastri e pacchetti da incartare?
Con queste polpette mi hai fatto tornare in mente le “praline della bella Hélène” che preparava un’amica di mia madre, tantissimi anni fa: devo rispolverare la ricetta.
Buon anno anche a te e attenta alle lanterne cinesi…
Claudette
Maria: Grazie Maria. Questi dolcetti, tipici della tradizione svedese, sono deliziose polpette che non hanno bisogno di cottura. Una specie di tartufini con dentro tanti fiocchi di cereali. non certo cibo da tutti i giorni, ma certamente adatti a festeggiare il Natale e la Befana! A presto!
habemuspappam: Le polpette svedesi al cioccolato (chiamiamole così, visto che chokladbollar non è proprio facilissimo da pronunciare…) sono quanto di più semplice possa esistere in fatto di dolcetti da regalare. Vengono sempre bene, non richiedono cottura, durano anche 15 giorni (ovviamente se non le tieni vicino alla stufa…) e… piacciono proprio a tutti! Grazie per il commento e complimenti per il nickname (mi piace questo latino prestato alla cucina…). A presto!
Fairyskull: In bocca a quei lupi di casa nostra (tutti alquanto famelici) sono finite le polpette svedesi al cioccolato! Quanto alla costola, mi è venuta la tentazione di cucinarla con il carré di Capodanno… ma ho preferito un quadrupede! Buon anno e a presto!
Ma poveraaa,chissà che male!Vabbè dai roba dell’anno scorso che(Maya o non Maya) un po’ sfigatello lo è stato!Vedrai che meraviglie ci prepara questo, esattamente come la ricettina che ci hai postato!Un ottimo anno Sabrine,auguri di cuore e come sempre grazie della tua preziosa compagnia! Baci Alda.
Luce: Buon anno anche a te! Magari non proprio rocambolesco… se qualcosa deve rotolare, meglio che siano le “galettes des rois” o le polpette di cioccolato, no? Un caro saluto e a presto!
Loredana: Essendo ben nota in famiglia la mia irrefrenabile passione per gli oggetti vissuti, in molti hanno ironizzato sul fatto che la scala incriminata potesse essere almeno un po’ vintage… e invece no! Trattasi di nuovissima scala in alluminio, dotata di tutti i meccanismi di sicurezza. E’ che i soffitti sono davvero molto alti, io ero molto stanca, e certe cose andrebbero fatte solo se in casa c’è molta gente… pronta a soccorrerti alla bisogna! Quanto alle sfere soporifere (sto ancora ridendo…) ci posso provare: che so, delle palline al latte e miele, da mangiare e cadere addormentati all’istante… Meglio che non divulghi l’idea in famiglia, però: non si sa mai che a qualcuno possa venire il ghiribizzo di darmi una pasticchetta di sonnifero, la prossima volta che parto da sola l’antivigilia di Natale… nel qual caso, dovesse tardare l’aereo, mi troverebbero addormentata sulle poltroncine del gate! Infine: tartufini di cioccolato al peperoncino? Provali! Li adoro… A presto
Buon Natale, buon anno e buona Epifania ! 🙂 E spero che tu guarisca al più presto. <3 Le polpette di cioccolato sono meravigliose. Le faceva sempre anche la mia mamma, anche se erano un pochino diverse.
Come sempre, il tuo racconto e meravigliosamente accattivante. Ogni volta che finisco di leggere un tuo post rimango con questa sensazione: voglio leggere di più. Voglio il libro ! 🙂 Meraviglioso… Non mi stancherò mai di dire che adoro il modo in cui scrivi. Infatti, sono quasi sicura che sei una scrittrice. Non puoi non esserlo.
Baci.
xoxo
Adoro este género de bolos ,os seus ficaram lindos.
São perfeitos para uma mesa de festa.
Bom domingo
bjs
Queste polpette sono troppo invitanti!
Buon Anno
hahahah so che non dovrei ridere delle tragedie altrui, non ti arrabbiare, ma tu le scrivi in un modo…haha. Ste polpete sono una bomba di bontà, com esi fa a resistere? Mi tocca farle. Baci. eleonora
Claudia: Benvenuta nella cucina di FRAGOLE A MERENDA, allora! Portata dalla Befana, a quanto pare… insieme a una generosa dose di polpette svedesi al cioccolato. A presto!
Claudette: In più d’una, vero? Ne avevo il ragionevole sospetto… A me la notte viene tutto meglio: è come se il cervello funzionasse senza interruzioni e senza intoppi. Peccato che non sia lo stesso per le gambe (o per le scale a pioli, a seconda del punto di vista). Nell’indecisione, mi “dopo” di polpette al cioccolato. E attendo assai curiosa la ricetta della “praline della belle Hélène”… Un caro abbraccio, Claudette. E buon anno!
alda: Confesso: un male boia (lo può dire una signora?), da togliere il respiro (è lì che anziché le stelle ho iniziato a vedere balene, che mi giravano attorno alla testa…). E poi il disappunto di dover costringere qualcuno ad accompagnarmi al pronto soccorso, e il non poter fare tutto quello che avrei voluto per un’occasione in famiglia come questa… Comunque: cosa vuoi che sia una costola con tutti i malanni che ci sono al mondo! Tanti auguri, cara Alda e grazie per esserci anche tu, in questa piccola, affollata cucina
Ana Maria Ciolacu – Just Love Cookin’: E buone feste pure a te! Possibilmente con un po’ di polpette al cioccolato… E un grazie sincero per l’energia che mi regali con il tuo commento: gocce di contagioso entusiasmo che si depositano in fondo al cuore, e formano filoni d’oro che nessun minatore potrà mai portarmi via… Un caro saluto e a presto!
São Ribeiro: Obrigada… E’ tutto quello che so dire nella tua lingua!
Anna: Buon anno anche a te! Magari con una quarantina di polpette svedesi al cioccolato e fiocchi di cereali… credimi: non si fatica a trovare dei clienti. A presto!
e il basilico: Ridi, ridi: queste non sono mica tragedie! E poi bisogna saper ridere di se stessi, per evitare che la vita ci travolga… una generosa dose di autoironia contribuisce al benessere (anche in caso di costole in frantumi), almeno quanto qualche polpettina di cioccolato e fiocchi di cereali! Buon anno e a presto
Ossignore, prima il ginocchio e ora le costole…dovrai chiedere i danni, a questo Natale!
Sei sempre uno spasso, cara Sabrine, anche quando non c’è nulla da ridere…
E le polpette di cioccolato (che nome simpatico!) mi faranno compagnia presto. D’altronde dalle mie parti Natale non arriva, quindi non può andar via…;-)
Rimettiti presto, e fai attenzione!
Spero che la lanterna con il tuo sogno arrivi a destinazione… buon anno, cara Sabrine!
bentrovata e tanti auguri seppur in ritardo!
Ciao,
complimenti per il tuo blog e le tue ricette. Lo sapevi che è nata una nuova community dei food bloggers italiani, foodbloggermania.it .
Se ti va puoi registrarti a questo link :
http://foodbloggermania.it/aggiungi-blog
Grazie e scusa il disturbo!!
sabrine! qusto natale non ho potuto fare a meno di ripensare ai meravigliosi cristalli che ci hai donato l’anno scorso…è una delle suggestione più belle che ho mai visto, sarà che le tue parole hanno fatto il resto. e ora come stai? davvero soffieresti forte un desiderio anche per me? perché nella mia lista il primo dell’anno ho dimenticato di metterne uno importante: viaggiare quel tanto che basta a nutrire il mio bisogno di stupore. lo affido a te allora, lo faccio rotolare fino al tuo cuore come farebbero queste palline così deliziosamente scandinave. auguri, felice anno nuovo!
p.s. nel mio blog un nuovo post dedicato a una tua ricetta: le ciambelline alla birra. 🙂
mi spiace per il tuo incidente, hai una grande forza di volontà!
Beh, il mio augurio per il tuo anno (e anche per il mio) è quello di non perdere mai quella voglia di bello che ti ha portata in cima ad una scala alle quattro di mattina. la bellezza salverà il mondo, diceva Dostoevskij. La bellezza che trovo in una casa accogliente, in un pacchetto ben fatto, nel tramonto alla finestra, in un bicchiere di buon vino, in un canto insieme agli amici, nel tramonto e nell’alba dalla finestra della mia cucina…. Buon anno! e un augurio di prontissima guarigione 🙂
Lucia
Ma cosa mi combini??? Da quello che leggo mi sembra cominci ad andare meglio e sono sicura che il tuo entusiasmo ti fara ricordare solo la dolcezza di queste palline, che piacerebbero tantissimo al tupi (fa carte false per ogni sembianza di cioccolato con frasi da morir dal ridere). Ti ho pensata molto, specialmente postando le mele al forno che ho messo nel mi ultimo post.
che brutta avventura! ma sei sempre piena di spirito e forza di volontà! che piacere rileggerti, sempre così positiva. Un abbraccio!!!
Araba Felice: In effetti… nel 2012 ho speso più di ortopedico che di estetista (non è che ci voglia molto, per la verità…). Quanto al saper ridere di sé, beh… non saprei come affrontare altrimenti la vita! “Ironia e cioccolato”: potrebbe essere il mio mantra. Ciao Stefania, e buon 2013 tra le tue misteriose dune!
Monica: Grazie, farò il possibile perché la mia lanterna arrivi a destinazione… Buon anno anche a te. E anche buone polpette al cioccolato, se ci provi!
Fabrizia: Grazie per gli auguri! Quanto al ritardo, beh… lo sanno tutti che questo è un blog perennemente fuori tempo! A presto
FoodBlogger Mania: Bene, benvenuta sia ogni nuova iniziativa: mi piace la gente intraprendente. A presto
Valentina: Sapessi… quei cristalli li ho rifatti un paio di settimane fa. Quaranta meravigliosi cristalli di neve fatti di zucchero… Quanto al tuo desiderio, puoi contarci: soffierò in direzione della tua lanterna. E vedrai che i viaggi arriveranno, con il loro bagaglio di stupore…Buon anno Valentina!
P.S.: grazie per aver sperimentato le ciambelline d’orzo alla birra! Ti metterò al più presto nella pagina dedicata a “le mie ricette nelle cucine degli altri”!
Ma… ma… cara Sabrine, in effetti ci sei mancata! Come sempre, però, sai sdrammatizzare su tutto! Bisognerebbe prendere sempre esempio da te soprattutto ora che le feste son finite. L’importante è che in tutto questo tempo non ti sia mancato l’affetto di chi ti circonda. Allora buon anno nuovo, e vedi di non combinare altri guai!!! 😉
Ps: buone queste palline, questa ricetta tornerà certamente utile! Grazie!
zucchero d’uva: Fossero tutti questi gli incidenti… Mi è solo dispiaciuto non essere in forma per le feste. E non riuscire a farvi gli auguri per tempo! Insomma: polpette di cioccolato recapitate in ritardo… però non vanno a male! (durano una decina di giorni, in effetti)
lucyinvacanzadaunavita: Ci hai preso in pieno! Non è facile riuscire a comunicarlo a tutti, ma è proprio così: un profondo desiderio – quasi un’esigenza, direi – di armonia, di bellezza… è stato questo a farmi arrampicare su una scala alle quattro del mattino. Per me una casa deve comunicare: luci, profumi, colori. E anche sapori, naturalmente, ma non solo. Io dico sempre che un uovo fritto è un piatto buonissimo, ma con una tavola piacevole e una candela accesa diventa una cena sublime. Un paio di polpettine di cioccolato come dessert e un bel bicchiere di vino rosso non guastano… Grazie ancora per il bel commento e a presto!
Isafragola: Va benone, se penso a quel che poteva succedere. E poi io sono quella del bicchiere mezzo pieno… è che sono abituata a muovermi molto velocemente e questi ritmi da bradipo mi infastidiscono. Il tupi goloso di cioccolato? Ci avrei giurato… (e sapessi quanto l’ho pensato in versione “fabbricatore di biscotti”). Mele al forno con farina di mandorle visionate, appuntate, da provare. E un augurio di buon anno anche a te, cara Isa. A presto!
Acquolina: E che altro si può fare?!? Uno già casca da in cima a una scala alle quattro del mattino, attraversa a tre cilindri le tanto agognate vacanze di Natale e crea problemi anziché risolverne… dovrebbe anche farsi venire il malumore, con il risultato di ammorbare il clima familiare? Non basta una costola, peraltro già in fase di “incollaggio” avanzata… Un caro abbraccio e un augurio di buon anno (a scoppio ritardato, ma ce lo facciamo andare bene) anche a te!
Danda: Danda, il mio grillo parlante ecologista, è qui? Mi appari ogni volta che devo gettare qualcosa nei rifiuti: separo perfino le micro etichette di cartone dal legaccio di nylon, pensando a te! Vedi, uno a volte non immagina quale potere abbia sugli altri… Quanto alle polpette di cioccolato, ormai abbondantemente digerite e metabolizzate, non hanno avuto bisogno di farmi sentire in colpa: le scatole di cartone sono state riciclate! Ovviamente, sarà mia cura tenerti informata su quale sarà il loro prossimo contenuto… Un caro saluto e a presto!
Sabrine,
bentornata!! Buon anno anche a te!
Certo, che proprio non ce la fai a stare ferma, eh?
Queste le avevo viste anche dai signori svedesi piu’ famosi del mondo, quelli che fanno fare (anche) i mobili.
Ma con la ricetta sottomano, appena mi torna la voglia di dolcezza (chè le feste per ora l’hanno saziata), ci provo e penserò a te!
grazie!
Gaia: Carissima Gaia, grazie! Io e lo stare fermi siamo assolutamente incompatibili: anche alle quattro del mattino della vigilia di Natale… Quanto alle polpette di cioccolato, da quei signori svedesi – che pure frequento con regolarità – non le avevo mai assaggiate: mi lascio sempre tentare da quelle con la salsa di mirtilli! Ma ti assicuro che sono buone e facilissime da assemblare: esattamente come i loro mobili. E non serve nemmeno la chiave a brugola… Un caro augurio di buon anno anche a te e… a prestissimo!
Mi dispiace ammetterlo e mi dispiace per la tua costola, ma io mi diverto sempre un sacco da queste parti! 😉
Non mi resta che augurarti che il desiderio voli lontano ma soprattutto un anno pieno di SALUTE!!!
un abbraccio
Mi piacciono questi tipi di dolcetti sfiziosetti!
Mi sa proprio che proverò a farli con le mie tre gnome in versione aiutanti-assaggiatriciintemporeale!
Le tue palline sono spettacolari! Ed il tuo racconto (triste per la tua costola…) mi ha fatto molto riflettere sulle mie prossime “arrampicate”…in tutta sicurezza!!! Buona guarigione e buon 2013! Un abbraccio (ok, senza stringere troppo ;-))
le poleptte di cioccolato già il nome uno spasso troppo forte passare di qui 🙂
ti auguro i miei auguri di buon anno veronica
Roberta – il senso del gusto: Nessun senso di colpa, please: la prima a divertirsi di queste cose sono io! D’altronde, qualcosa deve pur succederti nella vita, no? Fossero tutte così… ci farei la firma! E mangerei una polpetta al cioccolato (anzi due) per festeggiare… A presto e buon anno anche a te!
monica: Se hai tre piccole aiutanti in cucina, beh… devi proprio provarci a fare le polpette svedesi di cioccolato. Ma sei avvertita: il passaggio da piccolo cuoco a grande assaggiatore è in agguato! Perché sono proprio buone… E adesso aspetto trepidante notizie tue, della tua tribù di gnome, e delle chokladbollar. A presto!
orecchini.di.perle: Per la verità, credevo che anche la mia fosse un’arrampicata in sicurezza, nel senso che sono una piuttosto attenta a questi aspetti e che la scala era di quelle moderne e dotate di ogni dispositivo. Ma certo avrei dovuto pensare che le quattro del mattino non sono proprio un elemento che contribuisce alla sicurezza! Diciamo che il mio desiderio di atmosfera natalizia ha prevalso su certe considerazioni pratiche… Spiacente di non poter ricambiare l’abbraccio “leggero” con una polpetta al cioccolato: sono state spaz-zo-la-te tut-te! Ti resta la ricetta: facilissima… Grazie e a presto!
veronica: L’alternativa a “polpette di cioccolato” è “chokladbollar”: mi sembrava un tantino complicata… La ricetta invece – quella sì – è semplicissima: da provare, insomma. E se dovessi decidere per l’esperimento, mi raccomando: tienici informati sull’esito! Ci teniamo, in questa piccola cucina, a certe cose… A presto e buon anno anche a te!
anche quando preparasti i tartufini al peperoncino caracollasti, o tu o qualcosa che tenevi in mano, mi par di ricordare!
soffrire un po’ prima è l’alibi ideale per poi godere di queste squisitezze con meno sensi di colpa (“sono ferita, me lo merito!”).
in quanto ai sogni… confesso che non ne faccio più da troppo tempo, in relazione all’età. e non è giusto. che il 2013 me ne porti un po’… si realizzino o meno, è bello averne dentro.
fantastici!!!
un abbraccio
creazionidisogni.blogspot.com/
Mannaggia che male! E’ capitato anche a me, cerca di non affaticarti, porta pazienza, passa promesso!
ps. volevo anche dirti che la tua mail mi ha davvero commosso ed emozionato. grazie anche alle tue parole è e sarà un buon inizio d’anno. un caro abbraccio barbara
queste palline dolci e cioccolatose avranno un nome difficle da pronunciare..ma sembrano davvero buonissime!!
e auguroni di pronta guarigione per la tua costoletta… 😉
ciaoooo
ottima ricettina!
se ti va passa a trovarmi:http://viviconvivi.blogspot.it/
Polpette al cioccolato meravigliose. Ma tu però presentaci il tuo pusher, che chissà cos’altro ci hai messo dentro di nascosto!!!! 🙂
Mi spiace molto per il tuo incidente… E anche un pochino per la tua portinaia ^_^
Questi dolcetti mi sono scesi dal cielo a fagiolo! ero in cerca di una soluzione nuova per riciclare fiocchi dimenticati da un pò. Grazie!
Questo blog è meravigliso. Non lo conoscevo, mea culpa. Ora sono una follower. Se ti va passa a visitare il mio, nato da poco. Cris
li voglio fare assolutamente!!!!
Che meraviglia…
Simo: Bene! Metti assieme gli ingredienti e… vai di polpette! Anzi, di chokladbollar… E non dimenticarti di farmi sapere com’è andata, naturalmente. A presto!