Cavolo cappuccio rosso caramellato
A me i cavoli piacciono tutti: bianchi, verdi, violetti e pure neri. Romani, di Bruxelles, e anche cinesi. Cappucci, cavolini o broccoletti (e qui mi fermo, perché sta diventando una poesia di Trilussa…). Ne cucino in quantità, e la sfida è fare in modo che sappiano – ma non puzzino – di cavolo, perché io ci faccio di tutto: dalla vellutata al soufflé, passando per le polpette e la crostata.
Il cappuccio rosso è uno di quelli che ho frequentato meno: ci siamo conosciuti tardi, ed è un peccato. Di lui mi piace il carattere difficile, da campagnolo un po’ altezzoso. Non è tipo da accompagnarsi a tutti, e se non lo trattate con le dovute maniere è capace di infliggervi una punizione misurata, ma tagliente: vi ignora. Non nel senso che non si lascia cucinare, ma perché se ne sta lì senza trasmettervi nulla, né sapore, né profumo: solo una punta di fastidiosa acidità, perché il suo sdegno non passi inosservato.
Ci ho dovuto prender le misure con questo cavolo, informarmi bene su chi era e cosa gradiva prima di ospitarlo nelle padelle di casa. E non è stato facile, perché di ricette italiane gliene hanno dedicate pochine rispetto agli altri suoi parenti (d’altronde, se uno fa il difficile non può pretendere ruoli da primadonna…). Così le ricette che ho sono scritte in inglese, come questa della mia amica Brenda, o in francese: e con il passaggio dei foglietti al blog me le traduco in via definitiva.
Questa è la più semplice e la prima che tanti anni fa ho sperimentato. Da allora accompagna alcuni secondi di maiale e sostituisce la mostarda con il bollito a casa nostra.
CAVOLO CAPPUCCIO ROSSO CARAMELLATO
INGREDIENTI
cavolo cappuccio rosso: 1/2
cipolla dorata : 1 di media grandezza
scalogno: 1
zucchero integrale di canna: 4 cucchiai
aceto balsamico: 2 cucchiai
olio extra-vergine di oliva: 4 cucchiai
sale
Premessa: questa è una ricetta per mezzo cavolo. Non ce l’ho coi cavoli interi. Semplicemente bisogna ridurlo a fettine così sottili che… lievita! … cioè diventa tanto, e per cucinarlo tutto ci vorrebbe una padella da ristorante.
Adesso che conoscete il perché del vostro mezzo cavolo, lavatelo, toglietegli le foglie esterne, tagliate via il torsolo, dividetelo in due e fatelo a fettine più sottili che potete, sapendo che l’unico pericolo che correte è di ritrovarvi le dita blu come la faccia di un Tuareg del Sahara. Sbucciate e lavate la cipolla e lo scalogno, tagliateli a metà per il lungo e fateli a fettine sottilissime (qui il pericolo è uno solo e lo conoscete tutti: adottate i rimedi che conoscete).
Fate andare in una padella antiaderente la cipolla e lo scalogno con quattro cucchiai d’olio e rimestate spesso per non farli attaccare. Quando saranno divenuti quasi trasparenti gettatevi il cavolo e saltatelo a fuoco vivace per cinque minuti. Poi aggiustate di sale e continuate la cottura con il coperchio, aggiungendo se è il caso un po’ d’acqua (non deve galleggiare…).
Quando il cavolo sarà cotto (ci vorrà circa un quarto d’ora in tutto, lasciatelo croccante perché le verdure moscie sono un supplizio) mettetelo da parte e utilizzate la padella – senza lavarla! – per preparare il caramello. Fate scurire lo zucchero a fuoco dolce rimestando con il cucchiaio di legno e appena diventa liquido e scuro aggiungete l’aceto balsamico: lo zucchero prenderà una consistenza più dura e formerà una specie di grumo, ma voi non mollate e continuate a mescolare, aggiungendo anche tre-quattro cucchiai d’acqua. Quando il tutto avrà ripreso l’aspetto di una salsina marrone senza grumi, buttateci il cavolo e fatelo insaporire qualche minuto.
Servitelo caldo: è perfetto con il maiale, ma accompagna egregiamente qualunque carne arrosto o cacciagione.
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Di come un cavolo rosso può lasciare tracce blu
La prima volta che un cavolo cappuccio rosso entrò in casa nostra ce la ricordiamo ancora.
All’epoca stavo preparando un esame di Storia Medievale e trascorrevo i pomeriggi con una collega discettando tra l’altro di ordini monastici e di abbazie. Mia figlia, seconda elementare, giocava per casa senza che le sfuggisse nulla di quel che dicevamo. Tanto che qualche giorno prima, aveva voluto prender parte ad una visione familiare tutti-sul-divano de “Il nome della rosa”, che aveva scatenato la sua immaginazione.
Il cavolo? Avevo letto qualche ricetta su come cucinarlo, ma nessuna che fornisse indicazioni su come maneggiarlo. Così, ignara, lo affettai a mani nude, o meglio: armata di solo coltello. Le urla di mia figlia, quando entrò in cucina, ci fecero temere l’arrivo della forza pubblica: “Adesso muoooriii!” e giù lacrime, mentre mi fissava con una gallina di peluche sottobraccio. Ci volle un buon quarto d’ora per capire che vedermi con i polpastrelli blu e immaginarmi a far la fine dei monaci di Umberto Eco era stato un tutt’uno.
Da allora, il cavolo rosso lo maneggio solo con i guanti di gomma. Se poi – come in questo caso – devo affettare anche scalogni e cipolle, mi metto pure gli occhiali da sole. Sicché, così bardata e armata di coltello potrei far urlare anche un adulto se entrasse all’improvviso in cucina senza sapere cosa sto facendo: in fondo, i serial killer sono persone insospettabili finché non li scoprono…
Ingredienti: aceto balsamico • cavoli broccoli & co. • cipolle & cipollotti • olio extravergine • scalogni • zucchero di canna
Interessante ricetta, anch’io voglio che le verdure siano croccanti. Le dita blu… non avevo idea. Sulle cipolle ho letto proprio ieri che un accorgimento per non piangere consiste nell’affettarle stando con la lingua di fuori. Io non ho ancora provato, ma riflettevo che anche in quel caso e’ meglio chiudere la porta di cucina, altrimenti chi entrasse ci prenderebbe per pazzi 🙂
PS – Ho lanciato la mia prima gara (il famoso contest), dagli un’occhiata per favore. E’ difficile, ma intrigante.
Ciao! allora andiamo d’accordissimo! anche a noi i cavoli piacciono prprio tutti!! questa versione caramellata ci intriga! la proveremo allora!
baci baci
Proprio non lo sapevo che lascia tracce sulle mani…Buono a sapersi!!!Interessante la tua versione!!!Un abbraccio
Buongiorno cara!
Io non ho mai assaggiato il cavolo cappuccio… E devo dire la verità non impazzisco per la famiglia dei cavoli, però l’idea di caramellarlo mi piace molto. Devo fare un tentativo, chissà che non inizi a mangiarli con entusiasmo!
A presto!
Il cibo cromatico…l’adoro e riserva delle soprese ;-). Semplicemente ottima questa ricetta e comoda vista che con il freddo ci dobbiamo accontentare dei cavoli. Buona giornata!
a parte la ricetta interessantissima,io lo faccio sempre con zucchero e aceto,ma in un altro modo,mi hai fatto troppo ridere,già immaginavo di entrare nella tua cucina e trovarti tutta bardata!!!poi ci mancava la lingua di fuori suggerita da corrado t. e la scena è completa!!!!!!ho le lacrime agli occhi..ma sarà dal ridere o perche sto preparando la zuppa di cipolle,ahimè senza occhiali?
Sono affascinato da questa ricetta, perché anch’io ho avuto nei confronti del cavolo cappuccio rosso questa reazione perplessa di non sapere bene come trattarlo, di base il cavolo cappuccio è una verdura che mangio solo cotta.Ma sono affascinato altresì da questo tuo modo di approciarti con il cibo attraverso la scrittura, dove gli ingredienti diventano via via protagonisti o comparse di un racconto che ne svela le varie personalità e sfaccettature, come fossero personaggi di un romanzo. E’ una cosa che apprezzo enormemente, perché, come mi piace pensare spesso, non è di solo cibo che ha fame la mia anima.
aahhahahhahaahaa! Mi hai fatto morir dal ridere con la storia della piccolina… sarà perché adoro Eco o perché mi sono immedesimata nella bimba con gallina sotto il braccio…?!
La ricettuzza me la segno e – facendo molta attenzione ai segni blu – provo a farla (sempre che riesca a trovare quell’altezzoso del cappuccio rosso, che non ho mai visto in giro…!)
grazie e baci, polepole
Il cappuccio rosso è un estraneo anche dalle mie parti sia per ignoranza gastronomica del sottoscritto sia perchè ho sempre avuto la sensazione di non riuscire ad approdare ad un contorno sapidamente goloso.
Ovviamente il limite è personale e la diffidenza reciproca…circospezione che svanisce tuttavia quando qualcuno lo maneggia con competenza dandotene la ‘corretta misura’ di come introdurlo in cucina.
Non posso che far tesoro del tuo post ed invitare Mr CappuccioRosso a conoscere Mrs PadellaAntiaderente ed Uncle Onion di Tropea (per me)…
Ti faccio sapere poi come è andato l’incontro ;-P
Grazie per questa ricetta provvidenziale!! Ho giusto un cavolo cappuccio rosso gigantesco in frigo ed ero decisamente a corto di idee su come prepararlo… Preparerò dunque questo cavolo caramellato 🙂 Secondo te si può conservare anche in vasetto? Così faccio 2 in 1 e mi libero anche dei vasetti non ancora usati nella credenza 🙂
Ciao!
Mi hai fatto letteralmente morire dal ridere con l’ultima parte del tuo post, immaginando tua figlia e le sue associazioni tra le dita blu e Il Nome della Rosa! Per quanto riguarda i cavoli, come non capirti? Stamani sono stata a fare la spesa e ho comprato, tutto d’un botto, un cavolfiore, un cavolo cappuccio, un cavolo nero e una verza! E mica li faccio andare a male, sai, li consumo tutti nell’arco di una settimana!!!
io adoro il cappuccio rosso, l’ho mangiato anche ieri sera. di solito lo faccio stufato con alloro, cipolla e olive nere o a insalata, crudo! devo provarlo anche così! un bacione
Ho fatto un pasticcio – non di cavolo cappuccio rosso – e il risultato è che ho cancellato i commenti di Beta e Zigzago: li riporto qui sotto e mi scuso con gli autori. Sorry…
Beta ha detto…
Ricette a parte (che vien sempre voglia di provarle) con il tuo bel scrivere … mi fai sempre morir dal ridere e, oggi in particolare, mi risollevi il morale. Grazie!
5 novembre 2009 12.48
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zigzago ha detto…
Mi è piaciuto molto come hai afrontato questo “cavolo”, … essendo Belga lo frequentiamo un po di più questo essere poco conosciuto per tanti Italiani. Adoro il “cavolo in questione” (come tutti i suoi parenti) e il nostro modo di prepararlo è simile a quello desritto qui da te (se dovesse interessarti la “nostra ricetta chiedimi pure), … prova ad aggiungere una mela (quelle un po aspre tipo renetta) tagliata a pezzetti durante la cottura.
Condito a modo suo è ottimo anche crudo, … provare per credere! Uno di questi giorni metto un link sul mio blog, … spero che non ti dispiace! Renata.
5 novembre 2009 12.51
Io di solito lo preparo per Natale aggiungendo una mela renetta, dei semi di finocchio e dei chiodi di garofano ma proverò anche questa versione.
Grazie ancora ciao ciao
Albero bianco con palle, farfalle e violette?!? Ahahahah Oddio
Stiamo sul classico albero verde va…e niente farfalle.
Complimenti ancora per tutte le tue ottime ricette, sei bravissima.
Buona giornata
Federica
E’ proprio vero che le mani diventano di un colore inaccettabile! Anch’io al cavolo unisco la mela,vecchie tradizioni asburgiche …
adoro questo genere di cose… anche se i tipi come il cavolo descritto da te mi stanno un pò antipatici, quelli che fanno finta di niente per poi infastidirti… preferisco i tipi schietti!!!
anch’io come zigzago uso farlo con la mela e pure l’uvetta….ma comunque grazie di averci avvisato di come ti bardi…si sa mai che affacciandoci alla tua cucina,ci prendesse la tremarella ;-))
ahahah! saresti un “serial killer del cavolo”!
Povera la tua piccolina, chissa che spavento, la mamma con le dita intrise del veleno mortale! Meno male che sei riuscita a consolarla.
Leggo sempre volentieri il tuo blog, hai il dono della scrittura!
che colore meraviglioso! e come sempre grazie di farci sorridere con le storie che ci racconti!
io non l’ho mai mangiato!! il colore è davvero stupendo!! chissà prossimamente!!!! baci!!
Sai che non ho proprio mai cucinato il cavolo capuccio rosso?
Eppure lo guardo sempre quando mi strizza l’occhio dal banco del verduriere….sarà che non ho lo spirito del serial killer? :0))
cavoli, cavoletti, broccoli… cavolo! non fan proprio per me! quando sento il loro “prufumo” in cucina, spalanco la finestra a rischio polmonite e mi chiudo in camera!!! Però per gli amanti del genere, con un colore così acceso, non può essere che invitante!!!
Ne ho appena trasformatouno in una vellutata che è diventata addirittura viola! Le mani a me non le ha mai macchiate, ma in compenso le tovaglie sì!
Prendo nota della ricetta (mai fatta) per il prossimo cavolo rosso!!!
Decisamente condividiamo la stessa passione i cavoli!
Decisamente non ho la stessa capacità di animare la ricetta con spirito e fantasia! Complimenti, è sempre piacevole leggerti!
Un saluto
Kemi
Oh che delizia questo cavolo! Lo mangio così in Alto Adige, come contorno a piatti di cacciagione o arrosti. Che bontà!Grazie di avermelo ricordato:domani spesa!!
AGGIORNAMENTO SFIDA cheesecake x resturatrici allergiche!!!
Il burro è permesso e lo yogurt diciamo di si…va bene se fatto in casa ma mi sono comprata la yogurtiera quindi sono prontissima!
Aspetto le tue idee…se guardi nel mio blog trovi la foto di una che ho provato a fare ieri con la ricottina di latte cagliato, il gusto è buono ma è un po’…gnicca! Si “sfarina”, non è molto cremosa…magari aggiungendigli lo yogurt…che ne dici?
Francesca
Purtroppo sono in ufficio e non posso lasciarmi andare ad una fragorosa risata dopo aver letto il tuo “primo incontro” col cavolo e la reazione di tua figlia, fortissima :D… questa ricettina me la annoto perché anche io amo tutta la famiglia dei cavoli e questa mi sembra un ottimo contorno.
Ciao. Lisa
L’immagine di tua figlia con la gallina di pelouche è assolutamente strepitosa! Glie l’avevi regalata tu, immagino…
Questa preparazione mi piace molto e me la segno e, già che di recente si parlava di amore per gli elettrodomestici, il cavolo, la verza & c. io li taglio con l’affettatrice e se prende una sfumatura blu basta un colpo di spugna…
ricetta davvero originale! io la devo ancora scoprire! a proposito! ho fatto il pane di zucca e gorgonzola! è buonissimo! c’è ancora un pezzetto ma quello è mio stasera! ah ah ah
Mi piaccioni tutti i tipi di cavoli: qualche anno fa ho scoperto quello nero e l’ho aggiunto alla lista dei preferiti. Quello rosso, invece, l’ho sempre guardato con sospetto: vuoi mettere che avevo compreso il suo acidoso carattere? Ora però che so come metterlo nel sacco… scusa, in padella provvederò a provarlo. E da esigente estimatrice della mostarda ti saprò dire se la può sostituire. Buona serata Marm
Anche a me piacciono tutti i tipi di cavolo, e forse ci sarà in me una vena di masochismo, chissà, perchè l’odore non mi disturba affatto.
Anzi mi da l’idea che sto cucinando qualcosa di sano, di vero, genuino ruspante.
Detto ciò, confesso di non aver mai mangiato il cavolo rosso.
La tua descrizione mi ha intrigata parecchio, e appena lo trovo, armata di guanti, i polpastrelli blu proprio no!, e della tua ricetta lo proverò.
Baci Giovanna
Mi piacerebbe averti come collega per condividere la pausa pranzo senza che nessuno arricci il naso. Ieri mi sono portata una piadina con cavolo viola e tofu e la mia vicina non ha gradito… Me era buonizzima. Lo cucino anch’io sul dolce ma la mia versione è più garibaldina: a freddo in padella con olio d’oliva e due o tre mele rosse buone. Il tupilotto lo divora! Se fai qualche vellutata con questo cavolo postala che sono curiosa. Ieri pensavo alla zucca ma poi ho rinunciato perchè mi sembrava lo rendesse troppo dolce.
ahah:-))che ridere!io non lo conosco sto cavolo,me lo pesenteresti?
Carina la ricetta e il racconto dei serial killer , veramente divertente ciao chiara !
sabrine, posso darti un consiglio? la prossima volta, se ti piace l’idea, aggiungi in cottura anche delle fettine di mela granny smith, esaltano il cavolo rosso a meraviglie e, se servito con la carne di maiale è un vero incanto.
ps: io adoro fotografarlo, trovo che il cavolo rosso sia incredibilmente affascinante e decisamente fotogenico!
ciao 🙂
Ciao carissima!!!
Come ti ho già detto sei un vero “attentato”!!!…al colesterolo…
Vabbè…mi piacciono i tuoi “attentati”…MI SEGNO anche questa!
Compliments lot. KISSES. NI
Anche se bellissima, avrei preferito alla foto del cavolo, la tua con guanti ed occhiali da sole che tagli cavolo e cipolla 🙂
E se Corrado consiglia di tenere la lingua fuori, non vorremo dimenticare il metodo della Esquivel di tenerne una fetta sulla testa (“Come l’acqua per il Cioccolato”): l’effetto è sempre quello di sembrar matti, provato e garantito 😉
Complimenti comunque per la proposta: preferisco mooooolto di più questo modo di accompagnare il maiale a quello che vedo in giro, dei crauti fatti sempre con il capuccio rosso.
Albertone
che bello questo post!
anche a me il cavolo piace, così non l’ho mai cucinato! prendo appunti…
la ricetta deve essere buonissima(anch’io adoro il cavolo ma rosso nn lo conoscevo)ma tutto il post è spettacolare!!mi piace troppo come presenti le ricette come le racconti mi scappa sempre un sorriso sei davvero brava…leggere e gustare la ricetta è davvero uno spasso!!bacioni imma
grazie mille!!!complimenti per il blog!!!buon w.e.
Purtroppo per me ma non l’ho mai assagiato,devo rimediare al più preto,proverò questa ricetta ,mi intriga tantissimo 😛
CorradoT: certo che il tuo contest è una bella sfida! Quanto alla lingua di fuori mentre si pelano le cipolle… mi giunge nuova, ma magari la prossima volta… Buon fine settimana!
manu e silvia: bene, cavoli al quadrato allora! Ciao ragazze
marifra79: non lo sapevi? Lascia le mani blu violetto, un bel colore ti dirò… Uno chef di questi giovani e famosi (potrebbe essere Uliassi o Cedroni) usa l’acqua del cavolo cappuccio rosso per colorare i moscardini, che diventano di un inquietante color “puffo”! Ciao, a presto
Carolina: guarda, io l’ho fatto per diversi anni in modo tradizionale, cioè aggiungendo lo zucchero e l’aceto direttamente al cavolo: ma non è la stessa cosa. Se invece prepari il caramello a parte (come ho descritto sopra) il sapore non è stucchevole, ma aromatico e il cavolo ci guadagna. Certo non è un contorno che si accompagna a tutto, ma con alcune carni va benone. Buon weekend!
dada: guarda, non mi parlare di freddo… piuttosto di cavoli! Qui ci sono giornate grigie e brutte… e in effetti sto cucinando cibi coloratissimi! Buon fine settimana, a presto
dauly: ma come fai a preparare la zuppa di cipolle senza occhiali? Io non potrei mai… una delle ultime volte che l’ho fatta (con occhiali) mi sono dimenticata di sciacquarli dopo. Due ore più tardi ho incontrato un’amica, e quando ci siamo salutate mi ha detto: “Oggi niente Caleche?”… gli occhiali puzzavano ancora di cipolla! Per fortuna è una carissima amica ed è finita con una gran risata… Ciao!
Asa_Ashel: la tua riflessione la condivido: stare a tavola e cucinare non sono solo cibo. Sono molto altro: comunicare, ricercare, scoprire, creare, amare… Si cucina con le mani e con la testa, ma io penso che molto di noi, della nostra personalità, traspaia anche dai nostri piatti. Buon fine settimana!
polepole: dài, che il cappuccio rosso lo trovi abbastanza facilmente… è che non tutti lo cucinano, ma non è un ortaggio che da noi non si coltiva. Magari è dietro gli altri… e comunque è sicuramente più facile da trovare di una gallina di peluche! Ciao!
Gambetto: con la cipolla di Tropea diventerebbe un contorno rosso al quadrato! Guarda, quanto al gusto, non è tra le cose che faccio frequentemente, ma con certe carni e col bollito sta proprio bene. Poi io mi faccio sempre il problema di variare il più possibile, delle verdure di stagione… insomma, ci sta anche il cappuccio rosso. Se lo prepari, meglio il caramello fatto a parte (come ho indicato) che il buttere zucchero e aceto sulle verdure (come si fa di solito, con risultati che io trovo sempre un po’ stucchevoli…). A presto ragazzi e buon weekend!
Giulia: hmmm….. in vasetto non so quanto possa durare. L’aceto che c’è è pochissimo, temo che vada consumato nel giro di due-tre giorni. Temo che dovrai ripiegare su qualcos’altro per i tuoi vasetti… E forse anche per smaltire tutto il cavolo (perché fatto così “rende” tanto!). Ciao, a presto
Onde99: fai benissimo… I cavoli sono salutari e versatili. E poi con questo tempaccio, diventano facilmente un “comfort food”! A presto e buon fine settimana
Micaela: alloro e olive nere? hmm… bella idea! La prossima volta me ne preparo un po’ così… Grazie per il suggerimento! E buon weekend
Beta: felice di averti risollevato il morale ti auguro buon fine settimana. E: su con la vita! A presto
zigzago: e certo che la tua ricetta mi interessa! Anzi, se me la fai conoscere la provo molto, ma molto volentieri! Sei belga? Vado appena posso a Brux, dove sto sempre tanto bene e mangio benissimo… Mi farebbe piacere se non ci perdessimo di vista. Ciao! A presto
Il folletto paciugo: con la mela li faccio anche io, ma semi di finocchio e chiodi di garofano non li ho mai provati. Ma metti tutto in padella? O aromatizzi prima? Mi interessa, se mi fai sapere mi fai un regalo… anche se non è ancora Natale! Grazie e a presto
Federica: forse c’era pure qualche fiore. Ma non ellebori, qualcosa tipo orchidee o fiori tropicali non meglio identificati. D’altronde, le farfalle non si posano certo sugli abeti innevati… Purtroppo, con la scusa del Natale ne vedremo delle belle: anzi, delle orribili! Per fortuna le ragazze di buon gusto non si sono estinte… Ciao!
sabri: brava Sabri, tu che sei di tradizioni asburgiche non avresti qualche ricetta mitteleuropea da passarmi per il cappuccio rosso? Mi farebbe molto piacere… Saluti a Trieste (come state a bora?) e buon fine settimana
iana: ma questo povero cavolo non è cattivo: bisogna solo conoscerlo un po’ e trattarlo con le dovute maniere. Certo non a pugni (…). Saluti a tutta la tribù (ma davvero sei a raccogliere le olive?), a presto
astrofiammante: siete avvertiti: sono inguardabile! E lo sarò ancora di più la prossima volta, perché ho deciso di stare pure con la limgua di fuori su consiglio di CorradoT (pare neutralizzi la cipolla). Sono cavoli da trattare a quattr’occhi, senza testimoni. Ciao!
eli: non sono proprio “un serial killer del cavolo”, ma piuttosto “un serial killer” del cavolo… nel senso che non saprei ammazzare nemmeno un’aragosta nell’acqua bollente! Comunque, spavento lo faccio lo stesso, non c’è che dire… Grazie per le parole affettuose. Buon weekend
il_cercatOre: Grazie. Il colore del cavolo rosso? E’ magnetico, rasenta l’effetto di quello della melagrana… In effetti tutti i colori degli ortaggi e dei frutti autunnali sono stupendi. Ciao!
katty: il colore è bellissimo, ma macchia da far paura e non di rosso, ma di blu-violetto… misteri della natura. A presto e buon fine settimana (fa freddo nelle Marche? qui sì…)
paola: allora, armati di spirito da serial killer (cioè di guanti) e… fanne fuori almeno uno! Così scopri che sapore ha… Ciao!
Edi: ti dò ragione sull’odore: nauseabondo per chi non è in cucina! Però, adottando qualche accorgimento, si può tenere sotto controllo. In ogni caso non mi privo del piacere di mangiarlo… Buon fine settimana!
fantasie: non ci posso credere!?! Mica le macchierà solo a me… ma forse tu lo prepari in modo diverso. Io, per farlo a fettine così sottili, tocco anche il succo che ne esce. E comunque: buona la vellutata viola! Buon weekend
kemikonti: grazie, sei molto cara. Vedo che il club degli adoratori di cavoli cresce a vista d’occhio… Per il resto: per fortuna non siamo tutti uguali, sennò sai che noia! Buon fine settimana
Patrizia (melagranata): certo è un piatto di ispirazione nordica… non saprei se di origine altoatesina in particolare. Comunque è buono, e si accompagna proprio a quel genere di carni lì… A presto!
lacadregafenice: io andrei di yogurt, magari quello greco, più corposo (sempre che tu possa). Fammi sapere… e dimmi che non c’è una scadenza a stretto giro di posta, per favore, perché questo è un periodo piuttosto complicato dal punto di vista organizzativo… Ciao Francesca, buon fine settimana
dolceamara: guarda, è un contorno sano, che torna utilissimo perché si presta ad abbinamenti particolari. Quanto al mio primo rendezvous col cappuccio rosso, è stato in effetti memorabile. Anche perché mia figlia da piccola non piangeva: emetteva delle urla atterrite come se avesse appena visto un cadavere (… il che, in questo caso, pur se con l’immaginazione, corrispondeva a realtà…). Ciao!
Virò: la gallina, a grandezza naturale e con tanto di uovo che usciva dal posto deputato, si chiamava Caterina e mia figlia se la portava sempre sottobraccio. Adesso è in uno scatolone, ma nessuno si sognerebbe mai di mandarla in pensione. Quanto all’affettatrice… ma quanto posto hai per tenere tutti questi elettrodomestici? Guarda che un marito, soprattutto se in forma perché nutrito in maniera adeguata, ne occupa meno… e poi si lava da solo! Ciao!
annarita: sono davvero contenta che il pane ti sia venuto bene! Vedrai che se ti avanza e lo grigli è ancora più buono! A presto
Marm: beh, se ami la mostarda, il cappuccio rosso non la può sostituire di certo! Però è un contorno adattissimo per certe carni dal gusto forte o un po’ grasse. Buon fine settimana!
Giovanna: in effetti i cavoli sono genuini e ruspanti. Anche se, opportunamente trattati, possono perfino diventare delicati! Ma sono d’accordo con te: le dita blu, no! A presto
Isafragola: In effetti, dato il rosso delle mele, il tuo non potrebbe che essere un cavolo da garibaldini! La vellutata? La zucca? In effetti mi sembra troppo dolcettina (ma se devi smaltirne un po’, ho dei biscotti in forno che se riesco a fotografare posto presto…). Quanto alla collega… non sa cosa si perde! O è di quelle che pensano che il cavolo non faccia chic? In ogni caso: poveretta. Buon fine settimana, anche al Tupi
moleskine: guarda, è un cavolo un po’ particolare, ma poi ci si va d’accordo. Io sono ancora dispiaciuta per il pane. Ma Annarita l’ha fatto e le è venuto bene… Buon fine settimana!
Chiara: grazie, sei molto gentile. Buon weekend!
Babs: è vero, è un cavolo molto fotogenico… a patto di avere una fotografa dall’altra parte! E non una come me, con la mia macchinetta da regalo della cresima… Mela? Sì, a volte la metto ma in genere quando non faccio il caramello in questo modo.. (chissà perché, poi). Comunque grazie di cuore del suggerimento: sempre molto ben accetto! A presto e buon fine settimana
“bear’s house”: ma questo è un contorto anti-colesterolo! Qui l’unico attentato è immaginario… e l’ha fatto il cavolo a me! Ciao
Albertone: be, se sapessi maneggiare l’autoscatto saresti inorridito! E peggio sarebbe la prossima volta, quando ho deciso che metterò in pratica il consiglio di Corrado! Molto meglio limitarsi alla foto del cavolo, credimi. Crauti col cappuccio rosso? Per me sanno sempre troppo di aceto. Questo qui è più aromatico, anche perché il caramello è fatto a parte e non buttando zucchero e aceto sui cavoli. Buon weekend, a presto!
Micol: e poi passa dalla matita al mestolo, mi raccomando! Ciao!
dolci a …gogo!!: grazie di cuore Imma, sei tanto gentile. Mi fanno sempre un gran piacere i tuoi commenti. Buon fine settimana!
manu: grazie anche a te e buon fine settimana. A presto!
Nanny: allora restiamo in attesa di sapere se l’esperimento è riuscito… Buon fine settimana
che racconto meraviglioso…molto molto medievale…ho immaginato tutta la scena e mi hai fatto davvero ridere!!! povera cucciola…da grande ne avrà di anneddoti con una madrea così sperimentatrice!!!! c’è un regalo per te …che dici passi a ritirarlo? un caro saluto e buon fine settimana!!!!
I bambini sono meravigliosi sembra che non ti ascoltino o non ti guardino ed invece con il loro cervellino carpiscono ed elaborano tutto! Chissà che spavento che si prese, poverina!!
In quanto al cavolo questa ricetta adesso è anche mia, questa varietà mi piace moltissimo, in montagna faccio delle mega scorpacciate!!
a presto
Irene: Irene, scusami ma non ho avto il tempo di ritirare il tuo premio… lo farò al più presto. Grazie per il pensiero gentile
Milla: i bambini sono spugne: assorbono tutto! Comprese le lezioni di storia medievale… Mi fa piacere che il cavolo rosso sia tra le tue verdure preferite: non è un piatto così diffuso… Ciao!
Non ho mai letto una ricetta così simpatica come questa! Credo che la proverò, ho proprio dei cavoli cappucci nel mio orto che non sapevo come cucinare, grazie!
Ciao, sono capitato nel tuo blog perchè cercavo una ricetta sul cavolo cappuccio.
Ho scelto di fare questa e l’ ho trovata fantastica.
Mi unisco ai tuoi sostenitori e aggiungo il tuo blog a quelli che seguo.
Se ti fa piacere vedere come è venuto puoi trovarlo qui!
http://www.lacucinadegliangeli.net/2013/01/cavolo-cappuccio-rosso-caramellato.html
Grazie per la ricetta
Francesco
Francesco82: Caro Francesco, benvenuto nella piccola cucina di FRAGOLE A MERENDA! Che a trasportarti sia stato un cavolo cappuccio, e non un tappeto volante, poco importa: siamo dei tipi aperti, da queste parti… Felice che la ricetta ti sia piaciuta, corro a inserire il tuo post nella pagina dedicata a “Le mie ricette nelle cucine degli altri”. Grazie ancora e… arrivederci alla prossima!