Caviar d’aubergine
Io ce l’avevo una mia ricetta di caviale di melanzane: è uno di quegli intingoli (ma dovrei forse dire “dip” per esser più alla moda…) che d’estate cerchiamo di non farci mai mancare. Peccato che ci voglia il cicorino, che a queste isolane latitudini è considerato un’erba rara.
“Vuole il caffé surrogato?!? Allora deve andare all’erboristeria…” mi ha risposto il vecchio fruttivendolo accatastando le ultime cassette prima della serrata di ferragosto.
“No, no, niente caffé… io cerco quell’insalatina dalle foglie tenere, strette e lunghe… ha presente?”
“Qui, solo lattuga abbiamo” e mi ha sventolato sotto il naso un cespo di romana che definire coriacea era farle un complimento.
Così sono passata al piano B (ne ho sempre uno di riserva, perché odio cedere alla rassegnazione): una ricetta trascritta al volo da un video di quel tale Mr. Ramsey che di nome fa Gordon, noto collezionista di stelle Michelin e appassionato persecutore di cuochi inesperti, che sprona via etere con florilegi di improperi da stadio. Il caviar d’aubergine di Mr. Ramsey è una di quelle grandiose, semplicissime ricette che dovrebbero trovare ospitalità in ogni cucina: fosse anche quella del più incallito e impenitente carnivoro.
Perciò se avete per amico un appassionato mangiatore di carni d’ogni specie, uno di quelli che sospira mestamente alla proposta di un menù vegetariano e che s’illumina solo all’idea di un’overdose di proteine, provate a sfidarlo con un barattolo di questo intruglio che profuma d’estate: potete farlo in perfetta tranquillità, avendo come scudo il blasonato medagliere di quel simpaticone di Gordon. Se poi volete alzare l’asticella, potete sempre aggiungerci un barattolo di confettura di cipolle: giusto per ricordargli che andrebbe mangiata col bollito di Natale ma che tutto sommato può andare a meraviglia anche con il pecorino in riva al mare a Ferragosto. E il pecorino… pur sempre proteine sono.
Ora, vi starete chiedendo come potrebbe reagire il vostro amico, dinanzi a una sfida su più fronti al suo integralismo proteico.
Scenario A: vi rivolge “cortesemente” improperi da stadio in perfetto stile Gordon, mentre voi ripassate a memoria l’archivio delle terrine di cacciagione per la prossima volta.
Scenario B: assaggia appena – per pura forma – i vostri dip vegetariani, e passa immediatamente ad altro.
Scenario C: distribuisce voluttuose cucchiaiate di caviar e confit su pezzetti di pane carasau e stappa una meravigliosa birra fredda (un divertentissimo abbinamento eterodosso…). E solo dopo un po’ – un bel po’ – di assaggi vi chiede se ci avete messo del pepe o del peperoncino, perché a lui i cibi piccanti non piacciono. O meglio: non piacerebbero…
E voi gli rispondete che c’è molto pepe nel caviar d’aubergines, e molto peperoncino nel confit d’oignons, perché è così che dev’essere. E lui versa altra birra e affonda di nuovo il cucchiaio nella ciotola. E allora capite che è finalmente Ferragosto e… eee… ee-eet-cì!
No, non è l’autunno anticipato. Solo un’idea di pepe nel naso…
S.
CAVIAR D’AUBERGINE
INGREDIENTI
Sciacquate velocemente le erbe aromatiche sotto l’acqua corrente e asciugatele con della carta da cucina. Tagliate il rosmarino a pezzetti di 3 cm (il ramo, le foglie svolazzino pure fuori misura…) e separate i rametti di timo.
Lavate e asciugate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, strofinatene la superficie lo spicchio d’aglio tagliato a metà e incidetele a scacchiera con un coltellino affilato.
Spennellatele d’olio, e poi infilate nelle fessure i rametti di rosmarino da una parte e quelli di timo dall’altra (è divertente, come organizzare con ordine le aiuole di un orto…).
Cospargete le mezze melanzane di sale grosso (con molta moderazione) e spolverizzatele di pepe macinato al momento (siate pure imprudenti: ci vuole).
Ricomponete le melanzane accostando le due metà “farcite” una sopra l’altra, come se fossero panini, e avvolgetele in un foglio d’alluminio sigillando accuratamente i bordi perché nulla fuoriesca durante la cottura (come fareste con delle caramelle).
Mettete la polpa di melanzane in una ciotola, aggiungete il succo di mezzo limone, lo yogurt e una manciata di prezzemolo tritato non troppo finemente. Aggiustate di sale e di pepe e tenete in frigo per alcune ore (meglio se per tutta la notte) prima di consumarlo.
E’ delizioso spalmato su delle bruschette all’aglio, ma anche crackers e bastoncini di verdure crude sono alternative gustosamente praticabili. Non dura più di tre giorni, in un baratttolo di vetro chiuso ermeticamente da tenere in frigo.
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La ricetta: Ramsey vs d’Aubergine
C’è però una differenza sostanziale tra il mio e il suo modo di concepire il caviale di melanzane: lui lo prepara per il pranzo di Natale, mentre io non riesco a immaginarmelo che come piatto estivo. Anche in compagnia di una confettura di cipolle momentaneamente orfana del bollito…L’altro caviale di melanzane?
E’ quello con il cicorino, tanto per intenderci: una delle prime ricette postate in questo blog. Ho rivisto la foto e mi ha fatto una gran tenerezza… sembra passata un’era geologica.
– caviale di melanzane e cicorino
Ingredienti: aglio • limone • melanzane • olio extravergine • pepe • prezzemolo • rosmarino • sale grosso e fior di sale • timo • yogurt e yogurt greco
ciao, che dici se le melanzane dopo cotte invece di metterle in padella per farle asciugare le strizzo con le mani? grazie Adriana
Mi mancava la tua ironia, cara Sabrine!
Da grande estimatrice del Gordon in questione conosco questa sua ricetta e la faccio ogni tanto.
Il coriandolo a Carnevale mi ha fatto fare una sonora risata…
Buona giornata.
Anche a me mancavi Sabrine cara!Con la tua eleganza e spirito sei imbattibile.
Mi piace molto la tua revisione 😉
Un abbraccio
Sara
Ciao Sabrine, bentornata!
Bella idea da provare anche in autunno.
Mi sarebbe piaciuto vedere una foto del risultato, non è che ti è rimasto qualcosa nella fotocamera 🙂
ciaooo
Adriana Le melanzane strizzate con le mani? Oddio, non mi verrebbe in mente di farlo, anche perché credo che non raggiungeresti l’obiettivo. Ma se la tua perplessità riguarda quel cucchiaio d’olio che serve a farle asciugare in pentola, sappi che non è del tutto necessario: a patto che tu mescoli quasi in continuazione. Ciao Adriana, e buona ripresa autunnale!
Che bello, M.me d’Aubergine è tornata!
che bontà!! questa la proverò al più presto! 🙂
Gordon è tremendo con i ristoratori inesperti ma efficace con le ricette, le tue correzioni italiane mi piacciono moltissimo, qua siamo poco carnivori, grazie! spero di rileggerti presto! 🙂
Francesca
Bentornata Sabrine,
abbiamo sentito la tua mancanza 🙂
il caviale di melanzale non l’ho mai provato ma avendo in giardino una foresta di rosmarino e varie piante di timo direi che ce la posso fare.
a presto
Marina
Io adoro leggerti, ma proprio tanto! Bentrovata 😉
Io lo yogurt non ce lo metto, in genere, lascio tutto in purezza ma il mio si, somiglia alla purea svezza lattanti! Ah, e ci metto tanto basilico. Proverò anche con timo e rosmarino, un abbraccio!
Stefania Orlando: Se vivi a latitudini “coriandolesche” (nel senso che il coriandolo sanno cos’è e lo trovi facilmente al mercato) sai bene che il prezzemolo non è esattamente la stessa cosa. E già immagino la tua versione di caviar d’aubergine… Ma ti dirò, un tocco d’italianità in fondo non guasta in questo dip! Eviterò però di raccontarlo al verduraio… A presto!
Saretta: Giusto ieri ti pensavo… e così mi sono imbattuta in una zuppa “a pois” di quelle che piacerebbero tanto anche a me: proprio carina! Mi fa piacere ritrovarti affacciata al passavivande di questa mia piccola web-cucina. Un saluto caro e buona ripresa post-vacanziera!
Roberta: Vuoi la verità? Non è che non sia rimasto un avanzino nella macchina fotografica: è che non mi è rimasto un avanzino di “caviar d’aubergine” nella ciotola! Ho fatto le foto della preparazione e per quando il dip era pronto era già sera. Non sapendone un bel niente di lampade, flash e sfondi da fotografi professionisti l’ho messo in frigo per il giorno dopo. E bellamente, praticamente senza accorgermene, me lo sono mangiato a pranzo mentre che le dita correvano veloci sulla tastiera. Potere della mia capacità di concentrazione, della mia fame, o del caviale di melanzane di Gordon Ramsey? Però se lo rifaccio, magari una fotina al volo gliela scatto e la appiccico qui: per te. Ciao!
barbara ivani: Che bello, riaprire la cucina e trovarla piena di gente… Grazie di cuore. E: a prestissimo! Magari dopo un’altra ciotola di caviale di melanzane…
vitto e libri: Provala, provala… La ricetta di Gordon Ramsey è semplice, davvero alla portata di tutti. Perciò adesso aspettiamo notizie del tuo caviale… A presto!
Acquolina: Felice di ritrovarti! Anche a casa nostra rasentiamo la dieta vegetariana: non per motivi ideologici, ma semplicemente perché tutto il resto ci piace di più… Così, quella dei dip di verdure è una piacevole abitudine alla quale non rinunciamo quasi mai. Non scambierei un caviale di melanzane con un cosciotto d’agnello! … anche se… in fondo i francesi li mangiano insieme… mi sa che questa devo dirla al mio amico proteinomane… Intanto: ciao!
La cicorietta forse non riesco a trovarla, ma di “coriandoli” qui se ne trovano a palate, tanto da dover stare molto attenti a non confinderlo con il suo amico prezzemolo. Da provare senza dubbio!
Ciao Sabrine, mi sono letta volentieri questa ricetta e ho sbirciato altrettanto volentieri l’altra. Proverò a seguire questo metodo “a caramella” passando poi per i fuochi. Ho preparato proprio l’altro giorno una crema di melanzane simile a quella assaggiata in Turchia ma ho fatto tutto a freddo. Grazie per la dritta.
Un saluto
simona
Ho sperimentato qualche tempo fa una torta salata con un ripieno a base di melanzane preparate e aromatizzate più o meno come le tue (ricotta al posto dello yogurt), ma non mi è venuto in mente di usare la stessa “crema” da sola come intingolo/dip…Bella idea (senza il coriandolo, ovviamente, che qui è ignoto, come l’aneto o il finocchio selvatico …)!
Claudette
vado matto per il coriandolo fresco ma è difficile da trovare, io la versione tu ami piace preferisco anche io lo yogurt alla panna acida
Ma certo, lui ha le stelle… Però gli manca la misura. La miura i mangiare le melanzane in estate. E viva lo yogurt! La panna acida non la digerisco proprio!!!
Non vedevo l’ora di leggerti! Aspettavo con impazienza… Mi devo procurare lo yougurt bianco e ci provo. Il coriandolo fresco è una delle poche cose che non mi piace, magari provo con quello in polvere.
Gunther, se sei ancora milanese di adozione per lavoro dovresti trovarlo alla esse…
MarinaM (Ricette Reali): Cara Marima, regina di principesse (e ora pure di ricette) indiademate, se davvero tu provassi il mio caviale di melanzane ne sarei davvero molto fiera: ricordo ancora quando mi scrivesti in un commento che grazie alla “torta allo yogurt con le gocce di cioccolato” avevo liberato tuo marito dalla schiavitù delle merendine implasticate a colazione. Perciò adesso farò il tifo per questo semplice dip, che può servire da aperitivo o da spuntino, ma anche da cena: buttati, senza esitazioni! Anche per dare una sfoltita alla foresta di timo e rosmarino che circonda la tua casa… A disposizione per eventuali ulteriori dritte in merito alla ricetta, ti saluto.
Benedetta: Ragazze, state riuscendo a farmi… ok, a farmi commuovere! Grazie. Quanto al caviale di melanzane in versione pappetta da svezzamento, beh… sono pur sempre lacrime, ma di tutt’altro genere. Il caviale di melanzane, per essere definito “caviale”, dev’essere un po’ ganuloso e non perfettamente omogeneo. Tanto per intenderci: non è una mousse. Anche se non ho alcun dubbio che il tuo, al profumo di basilico, sia buonissimo… E adesso aspetti che provi il nostro: mio e del caro Gordon, voglio dire. A presto!
Ilaria: Coriandolo a non finire?!? Devi svelarmi dove vivi! Suppongo che non sia un posto dove è sempre Carnevale… E adesso aspetto di sapere se il caviale di melanzane alla Ramsey è piaciuto anche a te. A presto!
l’albero della carambola: Cara Simona, il metodo della caramella d’alluminio garantisce un caviale di melanzane chiaro, dato che la polpa non si abbrustolisce come quando cuoci le melanzane a metà disposte normalmente nella teglia. Ma io sono invece molto incuriosita dal tuo metodo “a freddo”: vuoi dirmi che le melanzane non le cuoci? Nel caso, sarebbe molto interessante poter avere altre informazioni (ci hai fatto per caso un post?). A presto
Claudette: Mi consolo: qui di finocchio selvatico ce n’è in abbondanza. Sconosciuto, invece, l’aneto (mi chiedo che risposta potrebbe darmi il verduraio se glielo chiedessi…). Quanto al caviale di melanzane usato come ripieno per la torta, non ci ho mai provato ma direi che è una bellissima idea. E ora non mi resta che invitarti a infilare nel forno un paio di caramelle di melanzane da trsformare in dip… Ciao!
che belle queste foto…sono da copertina complimenti e la ricetta da riprovare e gustare a casa!
Gunther: Questo coriandolo bisognerà decidersi a diffonderlo, qui in Italia, dato che per certe ricette ci vorrebbe proprio… Quanto alla panna acida, più facilmente reperibile, non mi dispiace affatto in certe ricette. Ma ti assicuro che in questo caviale di melanzane non se ne avverte la mancanza! Ciao Gunther, a presto
P.S. ancora “lassù”?
donatella: Le melanzane a Natale mi sembrano una soluzione un po’ “tirata”: anche se uno vive a Londra e ha a disposizione meravigliose bancarelle di verdura che arriva da tutto il mondo. Sarà che il mio immaginario natalizio in fatto di cucina è di tutt’altro genere… Ma il caviale di melanzane di Gordon Ramsey è una piacevolissima ricetta. Estiva…
Isafragola: Isa… grazie di cuore. E’ stata una lunga pausa, è un periodo più intenso del solito e il tempo per i post è ridotto al lumicino: ma non la voglia di riaprire questa mia piccola finestra sul mondo. Il coriandolo fresco non ti piace? Poco male: l’alternativa del prezzemolo è a portata di mano. Ho invece dei dubbi sull’efficacia del coriandolo secco, in questa preparazione. Ma sarei felice di essere smentita dai risultati delle tue sperimentazioni. Per cui: facci sapere! E baci al tupilotto…
Isabeau: Se sapessi… conosco sì e no la metà dei tasti della macchina fotografica, e con gli altri mi impappino! Però mi appassiona guardare le cose da dietro l’obiettivo. Anche se il caviale di melanzane andrebbe guardato a distanza ravvicinata: ravvicinatissima. Quella che serve a mangiarselo su una fetta di pane abbrustolito, per intenderci. Un caro saluto!
A me piace Gordon Ramsey: politicamente incorretto, sempre eccitato, volgare..insomma é cosí lontano da me che mi piace…(la solita teoria degli estremi..) e le sue ricette..mmmm qualcuna mi attrae qualche altra no ma come dice mia figlia 8enne…mamma sarebbe meglio provarle nel suo ristorante no?
E certo bambina mia…
Adesso faremo il caviale che io chiamavo babaganoush e lo profumavo con la menta (ma questa é un’altra storia…si sa ma che ce la si possa raccontare incontrandoci con una birra e un pane senza glutine in mano e il cucchiano di caviale dall’altra)
Interessante questa versione, io lo faccio semplice semplice senza yogurt o formaggi cremosi di nessun genere, e con un pochino di cipolla tritata, oppure nella versione rumena che prevede sia peperone abbrustolito che melanzana abbrustolita e pelati, e poi tritati con della cipolla cruda e conditi semplicemente con sale olio e aceto, da provare, è molto buono, ma uso peperoni gialli!
Cara Madame d’Aubergine, gli amici proteinomani servono proprio per stimolare la fantasia delle ricette vegetariane, di cui, immagino, durante le vacanze avrai avuto illuminati e gustosi esempi, ma perchè poi si deve tagliare il mondo con la scure? cosa c’è di più invitante di un ricco ragout di estive verdure affogato da una bella macinata di fresca bottarga di mugine? o insaporito da una bella dadolata di pancetta rosolata? o ancora inebriato da una meravigliosa passata di fresca ricotta affumicata? insomma il bello è saper gustare ed accostare tutto, anche la gelida ed umile birra al posto di un nobile bianco o di un sontuoso rosso invecchiato.
un caro saluto
LudWig de la Coratelle
quella melanzana a metà è uno spettacolo!!!!il caviale poi mi ispira proprio tanto…è da un pò che lo vorrei provare e direi che è giunta l’ora 😉
Baciiiiiii
Veramente interessante il tuo blog e anche originale.Hai una nuova amica… interessa?
Buona serata
Da non intenditrice confesso Che pensavo che fosse un personaggio dei fumetti .. O forse quello era Flash Gordon? 😉
E non capivo se fosse un caviale speciale della blogger piu affascinante della sfera oppure una melanzana ridotta a ragù …
Ciò permesso , mi e’ mancata la tua ironia ed i tuoi racconti quasi pittoreschi dove uno si immagina tutta la scena davanti… Compreso gli
Spruzzi di … E e etci!!!!
Ti abbraccio cara Sabrine. Oggi sono felice e leggerti mi ha resa ancora piu felice.
beh, le caviar d’aubergines è una ricetta che non non può non esserci, sul blog di madame d’aubergine, no?
su gordon ho qualche dubbio, mia figlia va pazza per la sua trasmissione mentre io la trovo finta, però probabilmente come cuoco è un grande. non ho mai provato una sua ricetta. ma mi piacerebbe molto andare al suo ristorante.
ma ancor di più, mi piacerebbe andare chez madame d’aubergine, a dire il vero 🙂
Leggerti mi fa sempre bene: Com’è andato il matrimonio.
Questo caviale te lo rubo…ehehehe Ramsey ci cade sulla stagionalità…vuoi mettere la tua classe? E poi sulle ‘aubergine’ ne sai molto di più tu!
Baci
Sabina
concordo…raro nelle cucine estere ma cosi’ adorabile nella notrana o in quelle di qualche isola…io che sono quasi vegetariana ( con piccole licenze) la mettero’ in cantiere e’ sana e bella razie
Susanna
l’ho fatto! l’ho fatto!
sabato, per una cenetta da me, tra amici.
ho sbagliato più di un passaggio (le melanzane, dopo 1 ora di forno, essendo cicciotte, risultavano ancora mezze crude; non ho messo il timo; ho dimenticato di spennellarle di olio, ed altre micro atrocità), ma se lo sono spazzolato con un entusiasmo incontenibile, mugulando e complimentadosi.
credo ci fosse anche dello stupore, nei loro gridolini.
qualcosa del tipo “ma davvero questa delizia è uscita dalle tue mani?”.
🙂 grazie per essere semplice!
una ricetta davvero originale! complimenti!
Il caviale di melanzane è la mia bestia nera. Quello che mi frega è sempre la cottura della melanzana, ma fra le tue spiegazioni e il video dell’esagitato mitico Gordon…forse ce la posso fa’!
Grazie :))))
Meravigliosa. Ho tutto, tranne il prezzemolo. Un orto che trabocca di melanzane, timo e rosmarino. E cercavo un uso diverso delle melanzane. non resta che mettermi all’opera. Domanda: ma è possibile conservarla in qualche modo?
Meravigliosa. Ho tutto, tranne il prezzemolo. Un orto che trabocca di melanzane, timo e rosmarino. E cercavo un uso diverso delle melanzane. non resta che mettermi all’opera. Domanda: ma è possibile conservarla in qualche modo?
monica ranieri: Cara Monica, sapessi quanto ti invidio quel tuo orto traboccante di aromatiche! Io devo accontentarmi di quelle che riesco a coltivare in un cesto sul terrazzo. E un cesto sul terrazzo sarà pure scicchettoso, ma un “vero” orto è tutta un’altra cosa…
Tornando a noi, e alle nostre melanzane: ti sconsiglio di conservare il caviale di melanzane per più di qualche giorno, perché non dura tanto a lungo. Tre giorni al massimo, direi. Io sono un po’ fifona riguardo alle conserve fatte in casa, perché col botulino non si scherza! (detto tra noi: mi fa orrore anche quando lo intravedo sulla faccia delle signore…). E il caviale di melanzane, per sua natura, ha sempre degli interstizi capaci di ospitare bolle d’aria al suo interno (non dev’essere una crema fine, ma avere una consistenza un tantino grossolana). però ti posso assicurare che finisce in un attimo, perché gli usi che ne puoi fare sono tantissimi! E se cerchi altre soluzioni per un uso diverso delle melanzane, ti consiglio le melanzane al limone, miele e curry , che possono suonare strane ma sono buonissime! Un caro saluto. E… pensami quando sarai nel tuo orto.