Cake ai friggitelli caramellati, cipollotti e pecorino
Sforno torte salate con regolare assiduità, ma soprattutto con gli ingredienti che offre il mercato. Così i miei impasti sono a geometria variabile, a seconda delle stagioni e dell’ora in cui riesco a tuffarmi tra le bancarelle.
La mattina presto mi muovo con cautela: solo acquisti ponderati e prudenti. Sarà la poca luce, sarà che io ci metto un po’ a riconnettermi con l’universo mondo… fatto sta che a quell’ora tendo ad andare sul sicuro: non comprerei mai una zucchina serpente o una radice misteriosa.
Ma se arrivo dopo l’una, quando la luce rende vividi i colori e pur di svuotare le ultime cassette mi rifilano di tutto a prezzi golosi, sono capace di tornare a casa con ortaggi sconosciuti, inusitati miscugli di insalate e tutte le erbe aromatiche che riesco a scovare. Mi lascio guidare dai profumi, da accostamenti cromatici, da abbinamenti che mi vengono in mente all’impronta: tocco le foglie minuscole del timo, i baccelli lanuginosi delle prime fave, e mi viene in mente che è ora di liberare quel formaggio stagionato sottovuoto da Natale.
Così avviene che dentro un cake salato possa finirci di tutto: compresi i gambi dei carciofi, le foglie di cavolfiore e persino quelle di ravanello. In libera associazione con ingredienti estratti a sorpresa dalla dispensa o salvati da morte certa per oblio nel frigo.
Quale che sia l’alchimia della giornata, i cake salati finiscono sempre per funzionare a meraviglia. L’algoritmo che ne determina le sorti in forno e – successivamente – a tavola si basa su tre o quattro dati fondamentali che devono risultare in equilibrio tra loro. Non è un processo intuitivo, anche se la creatività ha ovviamente la sua parte (l’idea iniziale di un abbinamento di sapori), ma si tratta piuttosto di considerare le cose in un’ottica diversa dal solito: classifico gli ingredienti per consistenza, per cui se un formaggio è grattugiato vale quanto la farina, se è a pasta molle vale quanto le verdure e se è pure cremoso può sostituire una parte dei grassi.
Perciò poggio sul marmo gli ingredienti e poi, armata della mia matrice a due colonne e della mia penna preferita (sempre quella, leggera come una stilografica perché detesto le punte che lasciano solchi nella carta…), parto dallo schema di base e rimetto in equilibrio pesi e misure. Il risultato dev’essere un cake, che lievitando riempia il mio stampo e sia morbido al punto giusto.
Ma se pensate che stare in cucina sia come risolvere una funzione matematica, che il risultato possa essere uno solo, perfettamente calcolabile… beh, vi sbagliate. Perché c’è un elemento che non riuscirete mai a prevedere, assolutamente impossibile da misurare: il profumo che dal forno si spanderà per la casa.
E’ il primo indizio del risultato finale, quel tempo sospeso nell’attesa di aprire lo sportello che dà un senso alla sfida. Con la matrice a due colonne potrei farci un grazioso origami: l’algoritmo del profumo non l’hanno ancora inventato…
S.
CAKE AI FRIGGITELLI CARAMELLATI, CIPOLLOTTI E PECORINO
INGREDIENTI
(per uno stampo da 25 x 10 cm)
farina bianca 00: 200 gr
farina integrale: 100 gr
ricotta: 100 gr
peperoni verdi dolci: 200 gr (già cotti, cioè circa 400 gr di freschi)
cipollotti freschi: un mazzo
pecorino grattugiato: 90 gr
latte: 250 ml
uova: 2
olio extra vergine di oliva: 3 cucchiai + altri 3 per cuocere le verdure
zucchero grezzo di canna: 2 cucchiai
aceto balsamico: 1 cucchiaio
lievito per torte salate: 1 bustina
sale e pepe macinato fresco
Innanzitutto preparate i friggitelli caramellati. Lavateli e mondateli togliendo la calottina superiore e asportando la parte bianca e i semi, poi fateli a rondelle di mezzo centimetro e saltateli in una padella antiaderente con due cucchiai d’olio e un pizzico di sale, mescolando spesso. Non cuoceteli troppo: appena sono morbidi ma ancora croccanti, metteteli da parte.
Fate caramellare due cucchiai di zucchero con l’aceto balsamico nella padella (senza ripulirla), e quando il fondo sarà pronto (cioè quando vedrete lo zucchero liquefarsi e sprigionare il suo sensualissimo aroma) gettatevi i peperoni e fateli insaporire qualche altro minuto. Aggiustate di sale, poi lasciateli raffreddare e pesatene 200 gr (il resto utilizzatelo come volete: in una frittata per esempio).
Lavate e mondate i cipollotti, tagliateli a rondelline sottili – parte verde compresa – e saltateli in padella (questa volta lavata…) con un cucchiaio d’olio e un po’ di sale, finchè non sono trasparenti.
Accendete il forno a 180° e foderate di carta forno uno stampo da cake.
Mescolate in una ciotola le farine, il pecorino, il lievito setacciato e una generosa macinata di pepe. A parte sbattete le uova, poi aggiungetevi la ricotta, il latte e l’olio e – quando il tutto sarà omogeneo – le verdure.
Versate il mix di ingredienti umidi nella ciotola con gli ingredienti asciutti e amalgamate bene senza lavorare troppo: il composto dev’essere un po’ granuloso, come quello dei muffins.
Rovesciate l’impasto nello stampo, livellatelo senza troppa precisione e infornatelo per 45-50 minuti (o fin quando lo vedete ben dorato in superficie). Fatelo raffreddare su una gratella da pasticciere e servitelo a fette con una bella insalata e un bicchiere del vostro vino preferito.
Se ve ne avanza, sappiate che rimane morbido e fragrante per un paio di giorni (effetti miracolosi della ricotta…), anche se ve lo dimenticate sul tagliere così, senza coprirlo: come ho fatto io.
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Metteteci il timbro!
Se come me amate vivere pericolosamente e – nella più beata incoscienza – siete capaci di accogliere gli ospiti con torte salate mai sperimentate prima, vi sarete forse stufati di sentirvi chiedere “Cosa ci hai messo?”, con l’aria sospettosa e indagatrice di chi è convinto che vogliate attentare alla vita dell’intera compagnia.
Perciò potrebbe tornarvi utile una rassicurante strategia di comunicazione improntata alla più totale trasparenza: saltate in padella qualche ortaggio intero, tagliatelo a metà nel senso della lunghezza e appoggiatelo con un po’ di garbo sulla superficie del vostro cake prima di chiuderlo in forno.
Se poi, nonostante i vostri sforzi, le incursioni a sopracciglio alzato dovessero continuare, preparate dei graziosi cartoncini da affiancare ai vostri cake con una lista di ingredienti mai dati in natura: peperone oblungo del corno d’Africa, cipolla sottile delle paludi pontine, ricotta di pecora nera. Precisate che sono introvabili prodotti di nicchia e rifiutate, non senza un certo sussiego, di fornire il nome del vostro fornitore. Funziona.
Ingredienti: aceto balsamico • cipolle & cipollotti • farina bianca 0 e 00 • farina integrale • latte • lievito per torte salate • olio extravergine • pecorino • peperoni • ricotta • uova • zucchero di canna
la ricetta è sicuramente da tener presente , molto interessante ma la foto è deliziosa, a presto
Che bel risultato… ho voglia anch’io di mangiare un cake con le verdure…
Grande creatività Sabrine!! Anche a me piace fare torte salate e quindi, prima o poi la proverò in versione “cake”. Grazie della tua ricetta e aspetto con ansia di vederti realizzare i miei maccheroncini Grisù!! Ciao un bacio e buona giornata! ;D
Bella l’idea del timbro…e comunque mi trovi d’accordo con te, i cake salati funzionano sempre a meraviglia!
Un abbraccio e buona giornata
Ciao! proprio bello questo cake! i peperoni caramellati devono addolcire davvero benone questo cake! ricco e dal sapore ricercato!!
un bacione
vedi, sarà che sono poco matematica, sarà il mio forno del piffero, ma io con i cake non sono sempre soddisfatta! 🙁 mi segno le dosi e anche la logica (che mi manca!) e proverò! se l’algoritmo funziona, funzionerà!! 😀
p.s: quanto è bella tirarsela per raggirare beatamente gli ospiti!ahahah poi, verissimo, funziona da dio!
buona giornata
Valeria
ahah, buona ideaquella delprodotto di nicchia dal produttore segreto! io ti immagino, sorta di novello archimede, arrovellarti fra stampi, misurini e bilance, a ricreare l’equilibrio perfetto del lievitato, la mistura di aromi capace di inebriare e circuire l’ospite sospettoso…
il fascino della sperimentazione
buona giornata!
Hai fatto un cake coi “friggitelli”!! Oddio che invidia vorrei mangiarlo per pranzooooo!!!!
sei davvero creativa sabine ma anche simpatica e coinvolgente nel raccontarci le tue ricette!!trovo questo cake troppo invitante e gustoso,davvero perfetto!!!bacioni imma
Matrice a due colonne: sei impagabile 🙂 E le righe? Una per ingrediente?
Bel cake, ricetta copiata, speriamo in un risultato all’altezza del tuo.
Approvo l’idea dell’infinocchiamento dell’ospite: certi ospiti non si meritano altro!!! Brava 🙂
molto molto creativo, bellissimo. Di sicuro buono questo cake ma anche un’ottima presentazione!
Fantasia, buon senso nel recupero, padronanza della tecnica, versatilità delle preparazioni, un tocco all’estetica et voilà il capolavoro è servito. Rustico quanto basta, “vendibile” per ricercatissimo e gourmand. Insomma più che questo in particolare, “sposo” la filosofia “cake all’occorrenza” nella sua essenza promettendo di diventarne un grande fan!
Grazie per la condivisione!!
ricotta dipecora nera!… 😀
questa te la rubo
hai mai letto il libro:stavolta saro’ femmina, di Susanna Garavaglia? Il tuo modo di descriverti in cucina è estremamente delizioso, quasi come l’ odore che dal forno cattura i nostri sensi!!!
Fantastico il risultato e fantastica la strategia di base… passare a trovarti è una fantastica avventura non solo culinaria… sei davvero GRANDE!!!
Non mi è per nulla nuova la scena di ospiti dalle ciglia aggrottate, poco inclini a giudicare dopo-aver-assaggiato e molto più propensi a interrogatori (che manco la digos) sul cosa-c’è-come-quando… ecc ecc
La cosa divertente è che, poi, si ricredono sempre! Ecco, il timbro è una buona idea, ma chi rinuncia alla soddisfazione di sentirsi dire però-avevi-ragione!!
Questo cake è una poesia! Ai friggitelli in questa forma non ci avevo mai pensato! Peraltro ti sono particolarmente grata per la tua ricetta. Una delle cose che mi ha sempre trattenuto dal fare cakes salati è che spesso tra ingredienti c’è una dose generosa di olio di semi o simili. Mentre qui l’olio, oltre ad essere poco, è d’oliva e questo è un punto a favore.
A presto, Dora
Una ricetta come sempre molto interessante cara Sabrine e come sempre molto ben raccontata, ma io no, no, no, con l’algoritmo nun ce la posso fare. Direi che sono una che cucina a caso e speriamo che Dio me la mandi buona…
Deve essere buonissimo!!! molto interssante anche la storia “del timbro” 😉
baci
Tu sei un genio….
ahahahah molto carina la strategia finale! è assolutamente da adottare!
questo cake mi ispira un sacco…ne vorrei una fettina bella calda di forno proprio ora…
gnam!
Hai un’aria così invitante, è elegante, quel peperone lo rende anche sorridente!
La foto bellissima,il coltello..meraviglioso!!
Oh, ma quindi anche tu prepari i cakes salati con lo stesso procedimento dei muffin? Oh,meraviglia, credevo di essere la sola! Bellissima l’idea di schiaffare un ortaggio in superficie per illuminare gli ospiti prima che inizino a disturbare con domande oziose!!!
Ciao Sabrine!
Un cake profumatissimo 🙂 e la ricetta, da tenere a portata di mano per quelle occasioni improvvise (tipo arrivano gli amici dei tuoi figli all’ultimo minuto!)…
Ho provato varie volte a fare i cake in versione muffins ma in versione dolce…proverò questa tua ricetta fantasiosa e metterò il TIMBRO!
Sei Mitica!
Quando ti leggo mi fai sempre sorridere :)))) e te la dico anche in dialetto (mi fai spanzare dalle risate!)…
Baci al peperone oblungo del corno d’Africa!
Ottima alchimia in questo cake! anche la foto mi piace molto!
Sabrine, tu per prima sei speciale e poi tutto quel che prepari ! bravissima
Sabrine, ma che bella ricetta. In versione gluten free sara’ un po’ diversa ma il mix mi sembra gustosissimo…
…A proposito anche a ma fa un po’ impressione cuocere le uova con le verdure… Do you remember Sigrid’s post?…e infatti non lo faccio nonostante questa strana globalizzazione delle tecniche di cucina :).
saluti da quaggiu’
Ma la foto con quei frigitelli sulla superficie del cake è davvero bellissima. Secondo me è uno spettacolo questa ricetta
è bellissimo… la superficie poi un capolavoro!!! un bacione.
Sai che mi piace proprio, mi sa che la rifaccio…anzi, la rifaccio di sicuro!Bacio
Mi piace! Bellissima idea, brava!!
Bello il cake!! e carina anche l’idea del “timbro”… anche a me chiedono sempre: Cosa ci hai messo?
Ciao e buona giornata!
Delizioso il cake, e sempre delizioso leggerti.
Riguardo agli ospiti sospettosi, ti rigiro la frase usata da un mio caro amico francese, raffinato gourmand, che alla fatidica domanda risponde con “…potrei anche dirtelo, ma dopo sarei costretto ad ucciderti”
Dopo lo sgomento iniziale, almeno ridono!
E assicuro che funziona 🙂
ogni volta che guardo il mio blog roll e vedo che si aggiorna con le tue ricette, con calma vengo qui, per leggere i tuoi post ci vuole tempo e immaginazione perchè mentre leggo mi immagino sempre le scene, mi assaporo l’intero post e con tranquillità me lo godo come se fosse una pagina del mio libro preferito… grazie davvero per come sei capace di trasmetterci le tue azioni quotidiane e le tue sensazioni… e davvero un piacere venire qui… oltre ovviamente alle ricette meravigliose, questa è una di quelle e il timbro sulla ricetta è davvero un’idea bella e originale, un’abbraccio Ely
La voglio fare anche io la torta col peperone sopra…….e che ospiti esigenti girano per casa tua!
francesca
Eh no…eh no!!!
Senti non ti è ancora arrivata la notifica che ti ha mandato il mio avvocato????
E’ una richiesta danni! ;o)
Quando passo da te…dopo mi vado a pesare…e ACCIDENTI…si lievita, si lievita!!!
MERAVIGLIA delle MERAVIGLIEEEEEEEEEEEEEE AMO FOLLEMENTE le tue ricette…e chi contatterebbe mai uno “strizzaportafoglio” con siffatta maestria?
Meglio qualche chiletto in più!
Baciotti ricettosi!;o)
GNAM…mangiata TUTTA! Ciao. NI
Sei fantastica! E’ sempre un piacere leggerti, sai che è da un pò che non faccio un cake salato? A volte sono degli ottimi salva-cena, grazie per la ricetta!
che dire?? semplicemente che l’ho già segnato o che sei stupendamente brava?? naturalmente la verità, per cui entrambe le cose!
Questo è il terzo cake che vedo oggi ma il primo salato e dev’essere molto, molto buono visti gli ingredienti.
Vedendo la foto del cake dall’alto con il “timbro” che hai usato l’ho associata ad uno di quei bei fossili preistorici….dio che mente malata che ho!!!!
Baci. Lisa
stefania.confidential: Ti ringrazio di cuore, anche se a me pare che la foto non sia granché… in compenso il cake è invece molto buono! A presto
Maurina: I cake con le verdure sono sempre buoni. E poi io trovo che siano un ottimo stratagemma per far mangiare verdura a chi ne consuma poca… A presto!
Pagnottina: I tuoi maccheroncini mi hanno sinceramente impressionata… ma il ferretto che usi è un normale ferro da calza? Nel qual caso dovrei procurarmene uno in qualche baule immagazzinato da anni… Ciao! E ancora complimenti
Simo: Guarda, i cake salati li trovo più facili di quelli dolci. E poi li faccio come se fossero dei muffins, senza star lì a montare niente… insomma, è anche la loro facilità che mi conquista. A presto!
manuela e silvia: Salve fanciulle. I friggitelli caramellati non sono proprio dolci… diciamo solo un po’ “aromatici”, per via del caramello allo zucchero di canna e aceto balsamico. Ciao!
BreadandBreakfast: Cara Valeria, certo un buon forno fa la differenza. Ma resta il fatto che ogni forno è diverso, e sui tempi di cottura bisogna sempre andarci coi piedi di piombo… Penso quindi che nel tuo caso un po’ di esercizio con gli algoritmi culinari sarà sufficiente a ribaltare la situazione. E se avessi bisogno di una mano da una studentessa di lungo corso… non hai che da dirlo! A presto
luxus: Diciamocela tutta: non è che la sperimentazione sia solo fascino… C’è anche una discreta dose di sprezzo del pericolo, che nasce dalla noia più che dalla voglia di stupire. Perciò l’altra faccia della medaglia sono quegli incidenti di percorso, rari ma inevitabili, che rendono memorabili e divertenti certe occasioni: almeno per me. A presto!
la Fenice: Sì, trattasi proprio di un cake coi friggitelli. Buonissimo, per giunta. E se posso darti un consiglio contro gli attacchi di invidia: prova a farlo anche tu! E’ morbidissimo per via della ricotta… A presto!
dolci a…gogo!!!: Imma la dolce, che piacere i tuoi giretti attorno al mio forno… Grazie! E a presto
CorradoT: Ebbene sì: matrice a due colonne e penna scorrevole, sennò sul foglio mi si impuntano anche i pensieri… e il lavoro non procede come si deve. Ogni ingrediente ha la sua riga, a volte anche due: perché ci sono pure le operazioni tra parentesi… ingredienti che si sdoppiano o si riaccorpano, da una colonna all’altra. Quanto a te, se davvero ci provi a fare questo cake mi farebbe tanto piacere che mi raccontassi com’è andata: cioè se il placet della consorte siamo riusciti ad ottenerlo.
A presto!
fiOrdivanilla: Guarda, innanzitutto è un cake davvero buono, dalla consistenza quasi cremosa per via di quel po’ di ricotta. Poi certo, anche l’occhio vuole la sua parte: soprattutto se è un occhio sovrastato da un bel sopracciglio inarcato da una malsana (e un po’ perfida) curiosità… A presto
Gambetto: Carissimo Mario, rischi di farmi arrossire, mentre in questa pagina – per evidenti e irrinunciabili esigenze estetiche – potrei al massimo permettermi una lieve tonalità di verde: diciamo un “verde friggitello fanée”… Ma l’idea che tu possa sposare la filosofia del “cake all’occorrenza” mi fa un grande piacere. L’essenza delle cose raramente ti sfugge… A presto ragazzi!
Grazia: Prego… non è ancora un marchio protetto. Mi attrezzerò per il copyright… A presto!
Anna: No, non lo conosco questo libro, ma adesso mi fai diventare curiosa… Lo prendo come un suggerimento di lettura? A presto, e grazie
Fabiana: Oh-la-la… sto già virando al rosa intenso… rosa fucsia… rosso ravanello… rosso rapa cotta al vapore! Ci sei riuscita, mannaggia! Grazie
Dodò: Cara Dora, guarda che non serve rovesciare bicchierate d’olio in un cake salato. Se ci metti la giusta quantità di verdure (cioè il più possibile), e un po’ di latticini morbidi (tipo yogurt e ricotta), te ne serve davvero poco: provaci, e mi saprai dire. Grazie per la tua partecipazione alla vita di questa cucina: mi fa sempre un gran piacere. A presto!
Marina: Sono dati, in Matematica, gli algoritmi inconsapevoli? Forse sono come i tuoi giri di valzer e tuoi passi di quadriglia: casuali solo in apparenza… Ciao Marina, a presto!
sei troppo forte! un piacere leggerti! complimenti per il cake!
Francesca
Complimenti è bello e buono…un bacione
Sei troppo forte!!!
Mi piace l’idea di timbrar il cake (adoro la versatilità dei cake salati così come delle torte salate)… bello seguirti nelle tue spese a secondo degli orari!
🙂
cmq questo cake è da provare!:)
che ricetta particolare!!davvero magica! complimenti. un grosso bacio
Già i friggitelli caramellati da soli meriterebbero un applauso!
Mettiamoli poi in un cake fantasioso ed un dieci e lode (però con irrinunciabile e meravigliosa penna stilografica!) non te lo toglie nessuno!
davvero curioso e da provare questo cake..:)in particolare per il pecorino..ne vado matta!!:)
Sabrine questo cake salato mi incuriosisce molto, la scelta degli ingredienti così inusuale mi piace e mi fa immaginare una risultante di sapore che mi piacerebbe scoprire quanto possa essere corrispondente al vero… Insomma dovrò provarlo! Con entusiasmo, aggiungo, perchè sembra davvero buonissimo. Complimenti. Deborah
senza parole….
cmq, son tornata (quasi)
i friggitelli……. ecco che scatta la voglia!
ciao sabrine
ciao,mi piacciono molto le torte salate,sono nuova e girando x i blog che seguo ho visto le tue ricette, le farò sicuramente,complimenti perchè sei molto precisa…
Wow è semplicemente fantastico….da provare assolitamente…ciaooooooo
maetta: In effetti è proprio buono, molto saporito e soprattutto morbido. Se ti piacciono i cake salati… A presto!
Saretta: Adesso… genio mi pare un po’ eccessivo! Diciamo che a un certo punto mi stufo di fare sempre le stesse cose e di sentirmi rivolgere le solite domande, ecco tutto… e cerco di divertirmi. Comunque grazie di cuore per la partecipazione a questo blog! A presto!
Alice: Fettina bella calda impossibilitata ad arrivare: perché il cake è finito! Ma ci puoi sempre provare tu: è facile… Ciao!
Federica: Il coltello è una delle mie trouvailles sui siti ebay di mezza Europa: le posate tutte diverse sono una delle mie manie, da sempre. Il peperone sorridente viene invece dal banco al mercato di una coppia di fratelli pugliesi: tra i miei verdurai preferiti perché sentirli litigare in dialetto è uno spasso! A presto
Onde99: La tecnica dei muffins applicata ai cakes funziona a meraviglia: tranquilla, sei in buona (e credo anche nutrita) compagnia! Buona giornata, a presto
Carla: Anche casa mia i ragazzi sono tra i principali fruitori degli esiti dei miei esperimenti. I cakes, dolci e salati, sono tra le merende preferite. Finiscono persino – affettati e impacchettati in kit pluridose – in biblioteca universitaria, destinati alle pause di studio di figlia e amici. Che non immaginano nemmeno lontanamente quanta fatica io abbia fatto per reperire quel rarissimo peperone oblungo del corno d’Africa… Ciao! E grazie per le tue parole affettuose…
Gloria: Io ti ringrazio molto, ma a me la foto pare proprio bruttarella… Se non fosse per quel peperone oblungo del corno d’Africa e la cipolla sottile delle paludi pontine… Comunque: grazie!
Ale: Grazie! Il tuo entusiasmo mi travolge… e mi fa tanto piacere. A presto
Glu.fri cosas varias sin gluten: Penso che si possa fare anche con farine prive di glutine. Anzi, se ci provi, faccelo sapere… Quanto alla storia delle uova cotte nell’acqua delle verdure, non mi convince molto: voglio dire, a meno di non avere una qualche motivazione seria, mi sembra una cosetta non proprio igienica… Saluti da quassù!
Elisakitty’s Kitchen: Felice che questo cake salato ai friggitelli ti piaccia! E se volessi provare a replicarlo nella tua cucina, faccelo sapere… Ciao!
Micaela: Grazie, i tuoi commenti mi fanno sempre un gran piacere… A presto!
Ambra: Guarda, se davvero avessi intenzione di provare questo cake salato ai friggitelli, mi farebbe piacere che ci raccontassi com’è andata… ci tengo! A presto
Zia Elle: Grazie! E a presto…
Renza: Il timbro funziona sempre, in caso di ospiti sospettosi… provaci e fammi sapere se è stato così anche da te! A presto
arabafelice: Lo citerò, questo tuo pungente amico francese… e magari ti farò sapere che effetto produce la sua battuta sui miei ospiti! Grazie per il suggerimento e a presto!
Ely: Ti ringrazio di cuore per quanto hai scritto… e fatico un po’ a trovare le parole per farlo adeguatamente. Perché il piacere che mi deriva dal rapporto con tanti “amici di penna e di fornelli”, come li chiamo io, è davvero grande: soprattutto quando, oltre lo schermo, si trovano persone vere… A presto
francesca: Non dirmi che non ti è mai capitato un ospite del genere! Che più che “esigente”, definirei “sospettoso”… sai quelli che rivoltano le pietanze nel piatto come se cercassero un moscone affogato? Ecco, sono quelli che mi inducono certe reazioni. Ciao!
“bear’s house”: Ma guarda che se in un cake ci metti prevalentemente verdure, e te lo mangi con una generosa insalatona, la lievitazione non è affatto scontata! onde per cui, risparmierei sulla parcella del legale e correrei invece a comperare friggitelli! A presto
Amalia: Concordo: i cakes salati sono dei salva-cena eccezionali! Basta affiancarli a un’insalata, o a un po’ di affettati… non serve davvero altro. A presto!
Ciao! Che bel cake: devo provarlo. Che dici, posso usare il caprino, visto che a me il pecorino non piace, o ometterlo del tutto?
Volevo dirti a proposito del riso a grana lunga: guarda che è reperibilissimo anche in Italia, è quello “normale” patna, o uncle ben’s per ricette esotiche, insomma in vacanza l’ho visto anche nei supermercati italiani!
saluti
antonella (toni’s pastries)
MI piace molto e condivido l’idea di utilizzare gambi di carciofo, foglie di cavolo e anche di ravanello. Una mia zia che aveva tanti figli e pochi soldi non si poneva mica il problema sai? D’altro canto sono commestibili anche le foglie della stesa pianta. Esempio: quelle che noi chiamiamo cime di rapa in puglia sono le infiorescenze della pianta, ed eliminiamo le foglie. Ho scoperto invece durante un corso che ho fatto a Roma che loro fanno esattamente il contrario. Buttano le infiorescenze e mangiano le foglie. Ergo… è tutto commestibile, basta saper cucinare e inventare. Invece la mia mamma dice che anche se condisci le pietre viene fuori un brodo.
Ottima ricetta. Non ho mai preparato un cake salato… ahi ahi ahi. Provvederò presto.
Se non li trovi su ebay, o se lo desideri posso mandarteli io… la venditrice abita accanto a casa mia.
Un abbraccio
Anna
Come in un discorso che continuava nella mia mente….. mi riferivo agli stampini per le frittelle ovviamente.
Anna
Non vedo l’ora di provarla…nel frattempo oggi per pranzo mi sono cucinata i peperoni verdi caramellati, un po’ li ho mangiati da soli, con i restanti ho fatto una superba frittata, esattamente come consigliavi. Buonissima
che profumino! anche io mi lascio guidare da profumi e colori nella scelta di frutta e verdura.
Ciao carissima, delizioso questo cake, l’idea della firma sarebbe assolutamente da copiare, anzi per essere piu’ diplomatici, da prendere spunto. Io sono piu’ da torte salate che con la primavera escono di un bene dal forno peccato solo che non potro’ andare a curiosare per i mercati alla ricerca di verdure e verdurine…qui non ci sono!!!
Un abbraccio
bellissimi i cake salati.. e ottimo il suggerimento di metterci l’ortaggio intero ben visibile!
Gli ingredienti inesistenti dedicati agli “alzatori di sopracciglio” saranno i peggiori immaginabili.. ma “di nicchia” 😉
Grazie di essere passata da me…altrimenti non ti avrei scoperta! E’ bellissimo questo cake… davvero bello, ma sono sicura che sia anche ottimo!!!
Complimenti, passero’ spesso di qui a leggerti!
Un abbraccio!!!!
Paola
il plum cake salatoooooo, che spettacolo!!
Complimenti mi piace, anzi qui a casa hanno visto la foto ed hanno detto ci piace tantissimo….
Mi segno la ricetta, ora che hanno visto la foto, lo devo rifare…
Bacetti Elisa
dauly: Mi fa così piacere che tu ci sia sempre, a zonzo per la mia cucina… Grazie. Se poi decidessi di infilare un po’ di peperoni oblunghi del corno d’Africa dentro questo cake… non ti dimenticare di farcelo sapere! Buona serata
dolceamara: Devo dire che mi capitano ospiti sospettosi-curiosi che alzano il sopracciglio intanto che dicono “Cosa c’è dentro?”… ma nessuno ha mai pensato a degli ortaggi fossili! Ma tu non sarai per caso una paleontologa? Ciao Lisa, illuminami…
Acquolina: Grazie Francesca, mi fa piacere che il cake sia di tuo gradimento! Ciao
Luciana: Grazie, e … ricambio il saluto! A presto
terry: Cara Terry, se al tuo prossimo giro al mercato ti rifornirai di friggitelli questo cake è tuo! Non nel senso che lo stacchi dallo schermo e te lo metti a tavola (ti perderesti il profumo…) ma perché ti invito a provarlo. E se davvero ci provi e ci informi su come è andata (timbro compreso, of course…), mi farà un grande piacere. A presto!
Lady B.: Sei molto gentile, grazie. Tu dici che questa è una ricetta particolare? In fondo è solo un po’ di uova e farina con dentro tante verdure… però è buonissimo! A presto
Virò: I friggitelli caramellati li puoi mettere anche in una crostata salata… e ne vale la pena. Messi qui, hanno un altro garbo, perché la ricotta rende il tutto morbidissimo… Certo, senza la stilografica non ci sarei mi arrivata (e dico davvero)… A presto!
Giuky: Davvero ti è piaciuto? Allora provalo! E se poi decidi di farci un post e me lo fai sapere, finisci dritta dritta nella pagina dedicata ai miei amici di penna e di fornelli! A presto
Il sapore del verde: Cara Deborah, grazie per il tuo entusiasmo. Quanto già scritto a Giuky qui sopra vale ovviamente anche per te, se ti fa piacere sperimentare questa ricetta… A presto!
Sono d’accordo con Ely, ci sono blog che scorro velcemente, anche se sto facendo altro (interrogando i figli, chiaccherando al telefono…). con il tuo no, quando scovo un nuovo post, se sono di fretta rimando la lettura. Ho bisogno di calma e tranquillità per godermelo! Ed è sempre una scoperta… bellissimo il tuo cake!! Buona serata!
Molto appetitoso, e poi quel friggitello messo lì come per caso mi fa venire voglia di sfilarlo e mangiarmelo seduta stante.
Bellissimo cake e bella l’idea dei friggitelli… dovrò provarlo! 🙂
Carissima, a me i cake salati piacciono tanto ma non mi sono mai lanciata in rivisitazioni fantasiose usando gli scarti degli ortaggi. In effetti dovrei un po’ informarmi a riguardo, vedendoli come scarti non li riutilizzo quasi mai. Anche a me capita spesso, quando porto qualcosa, che mi venga chiesto cosa è e cosa c’è dentro: forse perchè il 95% delle persone che conosco si rapporta unicamente a piatti tradizionali e scontati, quindi le mie produzioni destano sempre una certa curiosità. Devo anche dire, però, che molti altri ancora non conoscono, per dire, cosa sia un brownie o, che ne so, il cardamomo. Quindi ne escono dei quadretti davvero esilaranti, io che spiego a destra e manca e tutti che (fanno finta di capirmi). 😀 I sapori di questo cake mi hanno catturata subito, brava davvero!
Sabrine ti sembrerà esagerato ma adoro questo post, l’alchimia, il ritmo delle scrittura, la vita spericolata. Tutti suggerimenti preziosi di vita sociale. E con un cake di verdure, il tuo algoritmo mi conquista in un secondo. Bella ricetta come sempre 🙂
Un abbraccio
Babs: Recupera la parola, Barbara, ti prego… Fammi sapere che i friggitelli non ti fanno questo effetto… A presto!
La Cucina di Papavero: Allora benvenuta tra noi! E grazie per il tuo commento gentile. A presto!
Lady Cocca: Guarda che se lo provi mi farebbe tantissimo piacere sapere se ti è piaciuto… Ci tengo! Ciao
Antonella: In questa ricetta il caprino può sostituire la ricotta, ma non il pecorino: la consistenza è diversa… Ma se ti piace il parmigiano, che ha un sapore più delicato, va benissimo. Quanto all’informazione sul riso, grazie mille. Quei dolcetti mi hanno proprio colpito. A presto!
anna the nice: Questa cosa delle cime di rapa è vera: e infatti io mi chiedevo sempre dove fossero le cime. Adesso lo so: restano in Puglia! Quanto a tua mamma, ha ragione: conosci il brodo di sassi che fanno i pescatori greci? Si fa proprio così… Gli stampini per quelle strane frittelle mi hanno molto colpita: e magari li trovo su eBay. Grazie comunque per la tua disponibilità!
A presto, Anna
Elisa Stocco: Sono felice che i friggitelli caramellati vi siano piaciuti: anche nella frittata stanno bene, vero? Aggiungono quel certo tocco… un po’ di brio, insomma. Ti auguro buon weekend (con il sole, almeno a Granada…)
i dolci di laura: La cucina che nasce dai profumi del mercato è quella che dà maggiori soddisfazioni, no? Un caro saluto, a presto!
kat: No… vivi in un posto senza mercati di frutta e verdura? Mi dispiace davvero per te. Comunque un verduraio di fiducia ce lo avrai, o un bel supermercato: insomma, le torte salate le puoi fare comunque! Anche con il timbro… Ciao!
pinguil: Grazie! Soprattutto per aver approvato l’uso dei miei costosissimi ingredienti di nicchia! A presto
piccoLINA: Grazie! E benvenuta in questa mia cucina… nemmeno troppo virtuale. A presto!
Elisa: Mi farà un grandissimo piacere se farai questo cake ai friggitelli: e soprattutto se piacerà ai tuoi “clienti”! Perciò, nel caso ci provassi davvero, fammelo sapere! Mi farai felice… Ciao
lucia: Cara Lucia, le tue parole sono bellissime… e non ti dico altro, perché mi hai toccato il cuore. Sapere che posso regalare momenti di serenità, anche in giornate intense come solo quelle di noi donne possono essere, è per me una sorpresa inaspettata. Di cui sono grata a te e a tutti quelli che ogni giorno mi scrivono. C’è una grande energia in questi scambi, che a volte attraversano lo schermo… e lasciano intravedere le persone. Grazie Lucia. A presto
isafragola: Sorry! Il friggitello non è sfilabile… Ma possiamo provvedere con effetti speciali alla prossima torta salata. A prestissimo, Isa
Muscaria:E provalo, allora… e facci sapere. A presto
Alessia: Cara Alessia, l’originalità desta sempre un po’ di diffidenza: ma in molti casi si tratta solo dell’insicurezza di chi si trova per la prima volta dinanzi a una novità. Io non perseguo le novità ad ogni costo, amo moltissimo i piatti tradizionali ben fatti, o quelli semplici senza troppe sovrastrutture… ma mi stanco a fare sempre le stesse cose. Così ogni volta, a seconda di quel che trovo al mercato o dell’umore, le cose cambiano, le materie prime si trasformano in maniera diversa… è semplicemente il mio modo di concepire la vita, che si riverbera anche in cucina. Mai fermarsi, andare sempre avanti… e prendersi il rischio di sbagliare (e capita, eccome…). Non saprei vivere altrimenti, cara Alessia. Ti saluto, come sempre, con tanta simpatia. A presto
Edda: Cara Edda, i tuoi commenti non mi lasciano mai indifferente. Hai un modo speciale di cogliere i particolari, anche quelli ben nascosti… Grazie
Cara Sabrine, ho provato anche questa ricetta, che mi ispirava davvero molto. Un profumo sensazionale. Se vuoi vedere le foto sono qui:
http://miagranada.blogspot.com/2010/03/cake-ai-peperoni-caramellati-e.html
Elisa Stocco: Cara Elisa, è un grandissimo piacere sapere che ti sei lasciata tentare da questo cake salato ai friggitelli caramellati… e che ti è riuscito benissimo! Anche io trovo che abbia un profumo strepitoso, molto particolare e sono felice che anche voi lo abbiate apprezzato. Grazie, dunque, per avere osato questa ricetta in casa tua. E sappi che si finita dritta dritta nella pagina dedicata alle ricette sperimentate dai miei lettori. Alla prossima!
Caspiterina! Fantastico, questo cake! E’ una tua creazione? Complimenti per il blog, davvero interessante e gradevole! 🙂
Lucia: Sì, il cake ai friggitelli caramellati è una mia “creazione”: se di creazione si può parlare… Perché i cake con le verdure si possono modificare a piacimento: basta osservare le giuste proporzioni tra ingedienti!
Piuttosto: l’hai provato? Perché è davvero buono…
Foto stupenda ed oltremodo invitante!
Se decidessi di replicare la ricetta ( il “se” è un periodo ipotetico,a Londra la verdura è uno spinoso,e doloroso,argomento) puoi indicare la quantità di friggitelli necessari alla preparazione del cake? Grazie.