La brioche marocchina all’anice e sesamo
“Non avrai mica intenzione di portarti dietro queste ciliegie?!?” mi ha supplicato sull’arco della porta mio marito mentre gli porgevo il sacchetto amorevolmente chiuso con un fiocchetto bianco.
“Ma dài… tanto stavolta non abbiamo bagagli…” ho minimizzato chiudendomi l’ascensore alle spalle senza far rumore.
“E dove pensi di mettertele, se parti solo con la borsa?”
“Io da nessuna parte… ma pensavo che tu avessi posto…” e ho abbassato lo sguardo sulla sua ventiquattr’ore.
“?!? … Scordatelo!!” mi ha sibilato sottovoce con il tono più arrabbiato di cui un essere umano possa disporre all’alba.
Ce ne siamo partiti così dalla città, sperando in tre giorni di sole, mare e abiti leggeri. Con un bagaglio ultra-slim perché “tanto oramai è praticamente estate, che bisogno c’è di portarsi dietro troppa roba…”. E con un’immotivata, generosa dose di ottimismo meteorologico, in barba a tutte le previsioni.
Mentre l’aereo decollava, gocce pesanti bagnavano il finestrino. Ma io avevo il cuore leggero: come il bagaglio… Stavo partendo senza nemmeno una giacca addosso, con un paio di sandali ai piedi e un chilo di ciliegie in una ventiquattr’ore: ero riuscita a convincere mio marito che in spiaggia sarebbero state l’unico pasto possibile, stesi al sole sulla sabbia dopo un inverno di risotti.
Un’ora e qualche centinaio di chilometri più tardi, un maestrale dispettoso mi scompigliava i capelli mentre cercavo tra le pozzanghere un posto dove posare i miei sandali. “Sarà questione di mezza giornata…” mi dicevo mentre spalancavo le finestre sulla piazza. “Qui basta che cambi il vento per far cambiare una stagione”. Ma i gabbiani volavano bassi e prudenti, lontani dalle palme che ondeggiavano rabbiose. E il piumone sul letto abbiamo preferito tenercelo, mentre sprofondavamo nel sonno facendo programmi pieni di sole.
La mattina dopo, il rosso delle ciliegie creava un delizioso contrasto con il grigio piombo al di là dei vetri. Io le guardavo e passavo in rassegna le nuvole: senza speranza. Ma non mi sono rassegnata a chiuder le persiane mentre la grandine bussava impertinente alle finestre. Mi sono limitata ad accendere il forno. E ho messo da parte i miei sandali per un paio di mocassini: color rosso ciliegia, perché in fondo è pur sempre quasi estate… Le pozzanghere hanno continuato ad andare e venire: come le nuvole e il freddo. Stabile, invece, il colore dei miei piedi: irrimediabilmente sfumati di rosso-mocassino-bagnato… E la temperatura della cucina: perché non mi decidevo a spegnere il forno.
Sono volati questi tre giorni lontano dalla metropoli: spazzati via dal maestrale come i fiori di lavanda in terrazzo, i miei sogni di abbronzatura e la panna montata di una sfortunata pavlova (questa è una storia divertente, ve la racconterò…). Ma neanche i venti più dispettosi riescono a prendersi tutto: e infatti le mie ciliegie sono di nuovo in un sacchetto chiuso da un fiocchetto bianco. Ridotte a meno della metà e (devo ammettere) non più così fragranti: però reggono ancora, e io con loro. Sono il simbolo della mia resistenza alle intemperie…
“Non me le hai fatte mangiare in spiaggia? E io me le riporto in città: a costo di farci il minestrone…” dico arrabbiata nera al dio dei venti, mentre a fatica richiudo le persiane. Però glielo dico sottovoce: non vorrei mi sentisse mio marito… Perché stamattina abbasserò lo sguardo sulla sua ventiquattr’ore tenendo un sacchetto per mano: non solo quel che resta delle mie ciliegie, ma pure una metà della brioche che vedete qui sopra. D’altronde, non è mica colpa mia se con questo tempaccio non si poteva far altro che accendere il forno..
Perciò scusate, ma adesso vi saluto e scappo via. Devo fare un po’ di training autogeno: anche a quelli con la faccia tosta serve un po’ di concentrazione per risultare convincenti…
LA BRIOCHE MAROCCHINA ALL’ANICE E SESAMO
INGREDIENTI
farina Manitoba: 400 gr
farina bianca 00: 150 gr
latte: 200 ml
uova: 2 (medie)
olio di semi di girasole (o di mais): 3 cucchiai
miele: 2 cucchiai
semi di sesamo: 4 cucchiai (2 per l’impasto e 2 per la copertura)
semi d’anice: 1 cucchiaio
acqua di fior d’arancio: 1 cucchiaio e mezzo
lievito di birra: 25 gr (un cubetto)
sale: 1 pizzico
Sbriciolate il lievito di birra nel latte tiepido nel quale avrete sciolto il miele (per la temperatura del latte vale la solita regola: dovete intingerci un dito e quasi non avvertire la differenza). Mescolate energicamente con un cucchiaio e lasciate riposare per 15 minuti in luogo riparato.
Mescolate in una grande ciotola le farine, il sale, 1 cucchiaio di semi d’anice e 2 cucchiai di semi di sesamo. A parte sbattete le uova e tenetene da parte un paio di cucchiaiate per la spennellatura finale.
Quando il lievito avrà formato una schiuma compatta mescolatelo ancora vigorosamente con il cucchiaio poi rovesciatelo nella ciotola con le farine e, sempre continuando a sbattere come se doveste fare una frittata (serve a incorporare aria..), aggiungete le uova, l’olio e l’acqua di fior d’arancio.
Utilizzate il cucchiaio finché ci riuscite, poi rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e mettetevi all’opera con la tecnica per impasti morbidi (illustrata nel filmato in fondo a questa pagina). Vale a dire: prendetelo con due mani, sollevatelo e facendolo sventolare davanti a voi, sbattetelo sul piano di lavoro, poi allungandolo verso di voi tiratelo e richiudetelo su sé stesso verso l’esterno. Giratelo di 90° e ripetete l’operazione: almeno un centinaio di volte (non storcete il naso… ho forse scritto da qualche parte che questo è un lavoro rapido?).
Man mano che lo lavorate l’impasto si farà setoso e omogeneo… una meraviglia. Quando avrete finito, rimettetelo nella ciotola pulita appena unta d’olio, sigillate con della pellicola e mettete a lievitare per un’ora-un’ora e mezza.
Quando sarà raddoppiato di volume, rovesciate l’impasto sul piano e – senza rilavorarlo – dividetelo in tre parti e ricavatene una treccia: non stringetela troppo, altrimenti non avrà modo di espandersi bene durante la seconda lievitazione.
Mettete la treccia su una teglia da biscotti rivestita di carta forno e fatela lievitare ancora, scoperta ma al riparo da correnti. Ci vorranno una quarantina di minuti perché raggiunga la dimensione definitiva (che tanto per intenderci è quella della foto). Dopodiché è pronta per essere spennellata con il resto dell’uovo (che avrete diluito con un po’ di latte) e spolverizzata con un paio di cucchiai di semi di sesamo.
Cuocetela a 220° per i primi 10 minuti, e poi a 200° per altri quindici circa, o finché non avrà preso un bel colore ambrato.
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Il pane marocchino e le friulane di velluto verde bosco
Questa è una ricetta di Nadjia, la babysitter marocchina di Principessa quando lei era piccola piccola. Fervente devota di telenovelas, passava buona parte della giornata sul divano piangendo a calde lacrime davanti ad appassionanti scene d’amore, sulle quali puntualmente mi aggiornava al mio ritorno a casa. Principessa era una bambina bravissima, che non saltava una dormita: e Nadjia una bravissima babysitter, che non saltava una puntata… Le perdonai persino l’usucapione di un paio di mie friulane di velluto verde bosco: quando mi accorsi che le piaceva mettersele, semplicemente gliele regalai. E lei capì benissimo… Il giorno dopo arrivò con questa brioche meravigliosa, che suggellò un nostro patto senza bisogno di parole: niente più incursioni nella mia scarpiera…
Le bizze di Blogger (1)
Dopo il terremoto, lo sciame sismico. Non bastava la giornata nera del 12 maggio, con la parziale cancellazione dei vostri commenti e i successivi problemi di connessione: il dio Blogger non ha ancora placato la sua ira. Non sempre riesco a caricare post, né a rispondere o a postare commenti miei… Insomma: abbiate pazienza, pare non ci sia altro da fare. Se non – forse – prendere in considerazione una migrazione di massa verso altri – meno perigliosi – lidi… Qualcuno ha suggerimenti da dare? Perché io mi starei stufando di perdere tanto tempo…
Le bizze di Blogger (2)
Scusate, ancora una comunicazione di servizio… anzi: di disservizio. Forse qualcuno di voi si sarà accorto che la ricerca interna al blog (in alto a destra “Cerca in Fragole a merenda”) da qualche giorno non funziona. Ho provato a contattare Blogger, ma non si riesce ad avere alcuna informazione, se non che il problema è comune ad altri blog. Anche qui, se qualcuno ha dei suggerimenti è il benvenuto (e verrà compensato con pani e brioches…)
Mi spiace molto, perché so che in questo modo faticherete a trovare quel che vi serve: perciò vi consiglio di consultare l’indice delle ricette oppure di usare la ricerca per etichette (sempre colonna di destra, poco più sotto) che sto aggiornando un po’ alla volta con tutti gli ingredienti.
Ingredienti: acqua di f. d'arancio • farina bianca 0 e 00 • farina Manitoba • latte • lievito di birra • miele • olii di semi • semi d'anice • semi di sesamo • uova
Pure da noi c’era tempo brutto! Che bella la storia delle ciliegie e pure la tua brioche!! Ne avevo fatta un’altra dal tuo blog, ed era buonissima: provo anche questa. Ciao Sabrine e’ sempre bello leggerti.
mara
Le mie finestre, come le tue, sono rigate dalla pioggia. Anche oggi. Le mie ciliegie sono finite di contorno ad un arrosto… questa tua brioche profumata mi sa finirà nel mio forno. Lo accendo anche io volentieri!
(Mi è molto piaciuta la storia delle tue friulane verdi:)
Anche questa volta sei riuscita a fare di necessità virtù, e riformulare egregiamente i programmi di sole.prima o poi mi cimnto nella brioches!
Mi dispiace per i tuoi tre giorni di brutto tempo… ma la tua brioche è molto consolatoria!
Idem con controfiocchi: il ponte più piovoso della storia!!! E anche le mie ciliegie (anzi, duroni di Vignola) si sono rivelate quanto mai fuori luogo (mele e arance sarebbero state più appropriate). Cercavo appunto una ricetta di pan brioche, l’intreccio ti è venuto bellissimo!!!
Mara: Cara Mara, le brioches (come i pani) hanno su di me un effetto terapeutico: mi fanno passare il malumore… Anche se sono ricette un po’ “fuori stagione”. Felice che tu abbia già sperimentato una mia ricetta (ti ricordi qual era?). A presto!
Patrizia: Dovrei dire “mal comune mezzo gaudio…”: ma non ci riesco. Tutta questa pioggia a quindici giorni dall’estate non mi piace per niente. Mi piace invece (anche fuori stagione…) il profumo delle brioches: fammi sapere se davvero deciderai di farlo sprigionare anche nella cucina di casa tua. A presto!
Saretta: Ciao Sara! La brioche al sesamo? Ti dirò, non è poi così “invernale”: ha pochissimi grassi, un profumo meraviglioso, e la capacità di sposarsi anche con salumi e formaggi. Insomma: è nata in un giorno di pioggia, ma se fosse uscito il sole me la sarei portata anche in spiaggia! Grazie per i tuoi commenti che mi fanno sempre piacere. A presto
Francesca: Certo, la brioche al sesamo è consolatoria… e pure sofficissima e tanto buona. Però mi credi se ti dico che avrei preferito le ciliegie in spiaggia? Saluto
Onde99: Ponte di pioggia pure tu? Che dire… mentre incrociamo le dita sperando nel sole, tanto vale intrecciare anche delle brioches! Ciao Serena, buon lunedì!
Una bella storia e una splendida brioche. Sabrine vince sul cattivo tempo 2 a 1! Brava.
Ciao! una vacanza non proprio fortunata la vostra! peccato davvero..e ormai quelel ciliegie erano divenute una questione di principio!!
Una brioches che in momenti come questi sarebbe servita a scaldarsi…
Davvero dolcissima e sofficissima!
baci baci
Il marito non può mai prendere ferie i primi giorni del mese, così ce ne siamo andati al mare poco prima del ponte. Sole e nuvole, primi bagni dei figli e niente gente. Son tornata con uyn carico di lenzuola, teli mare e accappatoi da lavare che sono ancora lì che attendono… L’unico vantaggio a tutto questo umido è che il guardino è tornato di un verde rigoglioso che illumina il grigiume…
Il forno va ancora, anche da me e questa brioche è veramente allettante! Un abbraccio e a presto!
PS io sto seriamente meditando, complice anche una folle idea di un amico, di passare a WP…
Idem anche qui! Giugno è cominciato in maniera orribile e ieri credo abbia raggiunto l’apice on quanta acqua è piovuta da ora di pranzo fino a sera inoltrata…ininterrotta! E non avevo neanche delle rosse ciliegie, solo un mezzo melone che mi pareva quanto mai fuori luogo! Perchè oltretutto mi piace freddo e invece ci sarebbe stata bene una bella minestra calda! O mettere le mani in pasta come hai fatto tu con una splandida treccia. Mi piace il profumo dell’anice, mi ricorda i maritozzi che mangiavo da bambina. Un bacione, buona settimana
da me, invece, il tempo era pronto a fregarti! la mattina un caldo afoso incredibile….sembrava agosto, ma poi…il pomeriggio, tanta pioggia, anzi temporali.
nessun programma particolare, quindi non ho rischiato di rovinarmi le “vacanze”…ma un tempo così a giugno non mi mette particolarmente di buon umore.
Oggi invece (sembra) bello.
Ciao.
Odio la cucina e odio i cibi complicati (oltre il panino per me tutto è complicato!)Per pura bizzarria ho aperto il link di un blog che lasciava intuire senza ombra di dubbio che si parlava per lo più di ricette … eppure sono rimasta incantata dalla magia del tuo modo di scrivere, dalle immagini che mi si sono create nella mente con le tue parole. Mai pensato di scrivere qualcosa!?
Comunque mi iscrivo, perchè non proverò mai una tua ricetta, ma mi perderò fra i tuoi pensieri.
A presto, Monica
Per la mia vacanza al mare sono stata un pochino più fortunata di te, resta il fatto che questa treccia è deliziosa…!!!
Bacioni,
franci
Ciao Sabrine, come ti capisco, anche io e il mio fidanzato avevamo in programma un rilassante weekend al mare, alla fine abbiamo impastato, infarinato tutta la cucina e infornato a tutto spiano…romanticamente insieme anche tra i fornelli 😉
anche qui piove ahime’ e sempbra proprio non voler smettere….diciamo che queste giornate di pioggia ci danno la possibilita’ di darci alla pazza gioia in cucina!un abbraccio
il brioche è l’anticipo di un giorno meraviglioso, il modo più dolce di sveglairsi la mattina… il tuo è una bontà!!
Mi piace immaginare la faccia di tuo marito mentre tu fissi la sua 24h per poterci mettere dentro le ciliegie…. troppo simpatica la scena. Sicuramente con questa brioche é stato un bel week-end anche se ha fatto brutto. 🙂
Che dire, io mi incanto sempre ogni volta che ti leggo, hai un modo di descrivere che fa sì che io mi ci immerga completamente dentro quello che racconti! Il tempo ha fatto le bizze anche da noi e sta continuando anche oggi con tuoni e fulmini da stamattina. Anche noi abbiamo passato il fine settimana in compagnia delle ciliege, a dire il vero anche di una bella fetta di cocomero, perchè anche se fuori non sembra, dentro di noi è estate.
Un abbraccio
Sabrina&Luca
Povere ciliegie … e poveri mocassini bagnati! Per fortuna ti sei consolata bene con un bel forno caldo e una brioche profumata!
E’ sempre un piacere leggerti!
Stefania Profumi&Sapori
tesoro e va be pensa cmq che sei riuscita a titagliarti un apio di giorni lontano datutto certo che pero ti vedevo in spaiggia con il tuto sacchettino di ciliegie:D…ottima brioche ha un aspetto cosi invitante e poi noi foodblogger sappiamo sempre come passare il tempo:D!!!Bacioni,Imma
Ha appena cominciato a piovere… più che gocce cadono secchiate d’acqua, ma…
Lasciami dire che tuo marito merita un premio, un sacchetto di ciliegie in una 24 ore… 😉
E’ sempre un piacere leggerti!
cara Sabrine, adoro il profumo dell’ anice e la fragranza delle brioche. Insieme posso pensare solo che diano vita ad un connubio perfetto. Ho ancora in mente un’altra tua brioche che ho preparato l’anno scorso con l’anice che mi era piaciuta moltissimo, chissà che presto non riusca a provare anche questa. Stavolta però la immortalerò di sicuro. Un bacio
qui a Palermo il week e’stato clemente a dire il vero,ma stamani pioggerelline leggera 🙂
alex: Quanto vorrei davvero avere la ricetta perfetta per combattere il cattivo tempo… mi consolo con questa brioche marocchina all’anice e sesamo, che in effetti è un ottimo antidoto al malumore. Ciao!
Manuela e Silvia: Care ragazze, che piacere avervi a spasso per la cucina di casa mia… La brioche al sesamo e semi d’anice è davvero molto, molto soffice: pur avendo pochissimi grassi! Insomma: si può fare… anche se c’è il sole. A presto!
lucia: Che fortuna riuscire ad andare al mare quando gli altri non ci sono! E ritrovarsi al ritorno con un giardino rigoglioso… direi che per comletare il bel quadro ci manca giusto… una brioche all’anice e sesamo! Se ti piace l’idea, provala: è facile e viene sempre bene… E poi, magari, faccelo sapere… A presto!
PS: ma chi ci garantisce che con WP non sia lo stesso? Io ci sto perdendo un sacco di tempo con questa storia…
Federica: Mannaggia… acqua dappertutto! E una ricetta di minestra di melone non ce l’ho… sorry! Però questa brioche marocchina te la consiglio: profuma d’anice, proprio come immagini tu… e poi fa venire il buonumore! Buon lunedì
T’amara’s kitchen: Beata te… io più passa il tempo e più divento sensibile alle intemperie. Mi intristisco, e mi viene solo da accendere il forno: il che non è che sia un male… anzi! Una brioche, con o senza anice e sesamo, a volte mi salva la giornata! Ciao
anche qui il tempo è stato strano ma almeno ci siamo riposati! oggi, invece, è decisamente brutto, ma è sempre bello leggerti, porti la tua grazie con le tue parole. Bellissima anche la ricetta, grazie!
(per me blogger funziona, sono fortunata!)
Monica: Un commento che inizia con “odio la cucina…” sembrerebbe fuori luogo, da queste parti. E invece sapessi quanto piacere mi ha fatto leggerlo… Perché con questo blog racconto non solo le ricette, ma anche i dintorni… cioè tutto quello che passa dalla cucina, pur non essendo necessariamente cibo. Perciò, cara Monica, considero le tue parole un complimento bellissimo e prezioso. E se davvero non ami i cibi complicati, sappi che la mia più grande soddisfazione di foodblogger è convincere la gente che cucinare – e mangiare – bene è possibile: ed è alla portata di tutti! Trovi un sacco di ricette molto “basic”, qui, se ti fa piacere. Altrimenti sarò in ogni caso felice di sapere che ci sei anche tu, a spasso per questa mia cucina internettiana… Grazie per quel che hai scritto. A presto!
Francesca: Sole? Beh, ne sono felice per te… io ho ancora una faccia grigio-giallognola da città! Cambio colore solo per effetto del calore del forno acceso… e per l’emozione che ogni volta mi regala il profumo di una brioche appena fatta! Saluti
Le Temps des Cerises: Certo che il tuo nickname pare fatto apposta per questa mia storia di ciliegie che vanno e vengono! Se poi penso agli impasti in coppia col fidanzato… mi sdilinquisco! Bravi, ragazzi! Così si fa…
Daisy: Con quel bambino a tracolla mi strappi sempre un sorriso: come se potesse rispondermi… Pazza gioia in cucina anche tu? E che altro si può fare? Andiamo di forno… e di brioches! A presto! (magari con il sole)
In cucina: Una brioche è un modo dolcissimo di svegliarsi la mattina… a patto di averla già sfornata la sera prima! Questa, sofficissima, al profumo d’anice regge benone: e se la tagli a fette la puoi anche surgelare. Una bontà…
kristel: La faccia di mio marito non è che fosse così divertente… né divertita. Tutt’altro… però le ciliegie e la brioche marocchina sono arrivate a destinazione sane e salve! Ciao Kristel, a presto!
ciao sabrine, sono sempre qui a seguirti, anche se non ti ho scritto ultimamente.
bellissima questa brioche.. non ti smentisci mai.
un abbraccio
Il tempo è dispettoso, si sà. In questi giorni poi stà dando il meglio (peggio) di sè un pò ovunque.
Con questa brioche fantastica però sarai sicuramente riuscita a consolarti per bene!
Ciau! QUando hai un attimo c’è un pensiero per te sul mio blog
baci
Ommammamia, che acquolina….
Chi piu’ chi meno l’acqua ce la siamo presa tutti: un ponte casalingo 🙂
Grazie per la visita, Ricambio con piacere. Mi piace il tuo invito di provare e postare le tue ricette. Con calma farò un giro nel blog e ne approfitterò. Laura
fine settimana orrendo, ma ironia della sorte la giornata di oggi era da piena estate! grrrrr
buona la brioche magra consolazione per un weekend all’acqua 🙁
buona settimana!
Che spettacolo di brioche!!!
Luca and Sabrina: Bella questa idea dell’estate “dentro”… che a ben vedere sarebbe un po’ anche la mia. Mi manca il cocomero, però, per eguagliarvi… Io devo accontentarmi di questa brioche marocchina! Un saluto a entrambi (e grazie per il bel commento…)
Stefania: I piedi sono ancora mezzo tinti: uno spettacolo. Quanto alle ciliegie, beh… mi sa che ne avrete presto notizia! Il loro profumo aleggia in cucina frammisto a quello d’anice della brioche marocchina di Nadjia: ed è un vero piacere… Ciao!
dolci a… gogo!!!: Ciao Imma! E’ vero che a noi foodbloggers non difetta la fantasia su come impiegare il tempo. Anzi: a me non basta per fare tutto quello che vorrei… compresa una lista di brioches che cresce anziché diminuire…
Marina: Non dirglielo a mio marito, che merita un premio: altrimenti lo vuole per davvero! Guarda che la sua è una ventiquattr’ore “estensibile”: ci sta dentro di tutto, compresi tomi vari e la camicia di ricambio! Il fatto è che lui ne è gelosissimo… e comunque, il posto per le ciliegie e la brioche l’ha trovato. Adesso siamo in attesa del prossimo trasporto… Ciao!
LViola: Se adori le brioche e il profumo dell’anice, questa non fartela sfuggire… è buona per davvero. Sapere che ne hai provata un’altra delle mie (… di brioches) mi riempie d’orgoglio e mi fa felice. Attendo notizie della prossima sfornata, allora! Grazie e a presto
Luca and Sabrina: Bella questa idea dell’estate “dentro”… che a ben vedere sarebbe un po’ anche la mia. Mi manca il cocomero, però, per eguagliarvi… Io devo accontentarmi di questa brioche marocchina! Un saluto a entrambi (e grazie per il bel commento…)
Stefania: I piedi sono ancora mezzo tinti: uno spettacolo. Quanto alle ciliegie, beh… mi sa che ne avrete presto notizia! Il loro profumo aleggia in cucina frammisto a quello d’anice della brioche marocchina di Nadjia: ed è un vero piacere… Ciao!
dolci a… gogo!!!: Ciao Imma! E’ vero che a noi foodbloggers non difetta la fantasia su come impiegare il tempo. Anzi: a me non basta per fare tutto quello che vorrei… compresa una lista di brioches che cresce anziché diminuire…
Marina: Non dirglielo a mio marito, che merita un premio: altrimenti lo vuole per davvero! Guarda che la sua è una ventiquattr’ore “estensibile”: ci sta dentro di tutto, compresi tomi vari e la camicia di ricambio! Il fatto è che lui ne è gelosissimo… e comunque, il posto per le ciliegie e la brioche l’ha trovato. Adesso siamo in attesa del prossimo trasporto… Ciao!
Mirtilla: Ma in quella vostra bellissima Palermo, il sole c’è sempre anche se non si vede… è nell’architettura, nel cibo, nel carattere di voi siciliani… insomma: una pioggerellina si può tollerare. se poi serve un antidoto alla tristezza, c’è sempre una brioche marocchina a disposizione, in questo blog… Ciao!
Acquolina: Grazie per le tue, di parole: piene d’affetto e davvero belle. Certo commenti scaldano il cuore, almeno quanto una brioche… A presto!
Sara: Qua a non smentirsi è il tempaccio! Comunque grazie… e se ti piace la brioche di oggi, col suo profumo d’anice e i semini di sesamo, ti invito a provarla. Ne vale la pena… A presto!
Sei partita fantasticando di sgranocchiare fresche ciliegie sulla spiaggia e ti sei ritrovata chiusa in casa col forno acceso :)… almeno il risultato e’ stato questa bellissima brioche, venuta davvero bene, non c’e’ che dire 🙂
A presto, K
Il lato positivo :(( di chi è rimasto a casa per il ponte! Comunque mi sarebbe piaciuto vederti con il sacchetto in mano mentre andavi… anche qui il forno ci accende molto volentieri e infatti ne approfitto in tutti i modi,ne dovrei approfittare anche per questa? Allora speriamo che duri sto tempo tutta la settimana,tanto l’estate arriverà prima o poi!!!
Un possibile consiglio per trovare stabilità con blogger potrebbe essere quello di cambiare browser usando Mozzila Fireox. Si scarica dal sito gratuitamente lo usi solo quando vuoi in alternativa ad explorer e fa meno le bizze.
Ecco…adesso ho fatto andare via tutta la poesia del post…e sono io a sentirmi con le scarpe bagnate 😛 ehehehehehe
PS
Questa brioches sarebbe l’ideale per la colazione…il profumo si sente…eccome se si sente :))))
PS2
In tema di pioggia…mi è venuta in mente “Santa Lucia” di De Gregori:”…e un ragazzino al secondo piano che canta,
ride e stona perchè vada lontano,
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe…”
Avevo progettato lo scorso weekend a casa di una mia amica in provenza, sicura che sarebbe stato fantastico, che avrei poltrito tutto il giorno a bordo piscina bevendo thé alla menta. E invece ha piovuto quasi tutto il tempo, salvo qualche sprazzo di sereno a breve scadenza che mi ha concesso giusto il tempo di passeggiare un po’. In compenso ho cucinato e mangiato come non facevo da un bel po’ per mancanza di tempo. Tutto il mal non vien per nuocere. Speriamo nel prossimo fine settimana. Un saluto 🙂
questo profumo di focaccia mi fa accettare meglio questo cielo d piombo (noi abbiamo salvato parte del fine settimana). buona settimana!
Ormai te l’avranno detto in molti che leggerti è coinvolgente…lo è al punto tale che la ricetta passa in secondo piano avvolta dall’atmosfera ,dai colori. Eppure si sente il profumo della cucina ,qualsiasi essa sia .In questo post si sente anche il vento che rende cauti i gabbiani. Buon profumo a te!
Zia Elle: Peccato che la mia brioche marocchina sia finita troppo presto: il mio studio sui tetti non profuma più di anice… mentre il tempo continua a fare le bizze. Perciò io continuo a vivere col forno acceso. A presto!
Tantocaruccia: Grazie mille per il pensiero gentile. Ma, come ti ho scritto nel commento, mi è impossibile – dato il pochissimo tempo a disposizione – ritirare premi da rigirare ad altri foodbloggers. E poiché mi piace stare alle regole… So che mi ha fatto piacere…
CorradoT: L’acqua ce la siamo presa e ce la continuiamo a prendere: qua piove a catinelle… e il mio forno è nuovamente acceso. però stavolta niente brioche al sesamo… Ciao!
matematicaecucina: Cara Laura, se ti fa piacere provare qualche ricetta e farci un post, c’è una pagina in questo blog dedicata alle “mie ricette nelle cucine degli altri”. A presto!
Gio: Qua di piena estate c’è solo un pallido ricordo… come del profumo d’anice della mia brioche. Finita. Però ho in forno un’altra cosa che mi piace sempre tanto (e magari la posto pure…). Saluti gocciolanti e buona settimana anche a te
Arianna: In effetti fa la sua figura… Sarà che questa non la infilo in uno stampo da cake (dove in genere metto tutte le mie treccie lievitate per poi poterle affettare meglio), o forse è l’impasto che cresce più degli altri… fatto sta che viene fuori dal forno sempre di proporzioni giganti! Ma finisce subito lo stesso…
Katia: La brioche marocchina di Nadjia è stata di conforto.. ma certo avrei preferito starmene al sole sgranocchiando ciliegie! Comunque: mai lamentarsi! Perché oggi il tempo è persino peggiorato… e io ho riacceso il forno. Ciao!
ilcucchiaiodoro: Se ti piacciono i lievitati soffici soffici, se ami le brioches ma senza troppo burro (qui non ce n’è nemmeno un grammo, solo un po’ d’olio), se ti piace il profumo dell’anice e ami i semi di sesamo… insomma: accendi ‘sto forno! Perché questa è una brioche che dà soddisfazione (se non altro perché lievita sempre in maniera meravigliosa…). Nel caso, fammi sapere: ci tengo! A presto!
Gambetto: Caro Mario, se ti dicessi che Firefox è il mio browser da sempre? Ho fatto un sacco di tentativi, con browsers e computers diversi, e la situazione è a macchia di leopardo: a volte va, a volte no… In sintesi: mi sto proprio stufando (anche perché di tempo da perdere ne avrei proprio pochino…) Recupererei invece la poesia (che si bisogna sempre trovare) per dirti che questo pane-brioche è esattamente come te lo immagini tu, con l’unica differenza che lo puoi tranquillamente mangiare anche con degli affettati.
Quanto ai versi di De Gregori (non strofe ma versi veri, di poesia…) farò in modo che mi sia dolce anche la pioggia: in fondo, se ci lamentiamo per cose che sono solo piccolezze vuol dire che non ce ne sono successe di più gravi. E io questo non me lo dimentico mai… Ciao Mario!
PS: sto facendo esercizi col cellulare…
ma che blog meraviglioso!!!ma come ho fatto a scoprirlo solo oggi? me lo sento ..oggi passerò la giornata ad aggiornarmi!!foto meravigliose,stile svelto e divertente e le ricette? per ora non lo so madatemi il tempo di provarle mi sembrano mooooooolto attraenti…
Una receta deliciosa.
La haré sin duda.
besos
Valeria: Ah… la Provence! Se c’era pioggia anche lì mi consolo. E non posso non fantasticare di meravigliosi piatti provenzali, pieni di profumi e di colori… E vuoi sapere una cosa? Oggi sto sperimentando una ricetta provenzale di parecchi secoli fa. Mistero sul nome: se l’esperimento riesce ne avrete notizia… Ciao!
mannalisa: Oggi il colore del cielo ne richiederebbe almeno due, di brioches… Ciao!
MammaDona: Grazie, mi hai scritto una cosa molto bella. Anche se mi fa piacere che, tra una riga e l’altra, si senta il profumo di cucina. E se la definizione di “foodblog” per questo mio spazio può non calzare a perfezione, basta guardarlo da un’ottica un po’ diversa e chiamarlo “cucina”: come faccio io. Averla sempre piena di amici è un piacere… indipendentemente da quel che c’è sul fuoco (o in forno). A presto!
alda: Grazie! Troppo buona… Comunque, come ho appena scritto sopra, avere la mia cucina piena di gente mi piace un sacco. Onde per cui: gironzola pure quanto vuoi… Puoi aprire credenze, curiosare tra mensole e scaffali, aprire il forno e sollevare il coperchio della pentola sul fuoco: poi facci sapere cosa ti piace di più. A presto!
Valeria: Ah… la Provence! Se c’era pioggia anche lì mi consolo. E non posso non fantasticare di meravigliosi piatti provenzali, pieni di profumi e di colori… E vuoi sapere una cosa? Oggi sto sperimentando una ricetta provenzale di parecchi secoli fa. Mistero sul nome: se l’esperimento riesce ne avrete notizia… Ciao!
mannalisa: Oggi il colore del cielo ne richiederebbe almeno due, di brioches… Ciao!
MammaDona: Grazie, mi hai scritto una cosa molto bella. Anche se mi fa piacere che, tra una riga e l’altra, si senta il profumo di cucina. E se la definizione di “foodblog” per questo mio spazio può non calzare a perfezione, basta guardarlo da un’ottica un po’ diversa e chiamarlo “cucina”: come faccio io. Averla sempre piena di amici è un piacere… indipendentemente da quel che c’è sul fuoco (o in forno). A presto!
Magon: Gracias…
Che delicatezza questa idea della fuga in cerca del sole…
In realtà quando si è così ricchi d’animo il sole lo si trova anche con la grandine che picchia sui vetri ed il profumo che esce dal forno…ed è un sole che scalda di più!
Muchísimas gracias por tu visita! Tienes un blog precioso!
Saludos desde España 🙂
Bellissimo post e squisita brioche
Muy linda y exquiisita receta,un brioche de lujo,perfumado ,un brioche delicioso que haré sin duda,lindo post ,nuevas vivencia es un placer leerte,cariños y abrazos.
¡¡ BELLO BLOG!!
FELICIDADES!!
a proposito della pioggerellina siciliana, quella l’ho presa tutta io a mondello dove sono volata con lo stesso tuo spirito di ottimismo e la stessa voglia d’estata; ogni volta che scendevo in spiaggia però pioveva..quindi ho dovuto per forza ripiegare in un tour gastronomico!
quello devo dire che è stato superiore alle mie aspettative..un saluto
L’ho fatta anch’io ed è davvero deliziosa, profumata e morbida. Fantastica da spalmare con la marmellata. Grazie Sabrine 🙂
ma che ci importa se il dio dei venti e blogger decidono di essere contro di noi??? con questo pane brioche io sarei contenta comunque! l’anice lo adoro e giuro, e dio giuro, che proverò a farlo nonostante il lievito di birra (ho una lotta in corso….)
Virò: Ti ringrazio per il commento: il sole dentro bisogna sforzarsi di averlo, soprattutto quando fuori piove… in tutti i sensi. Un caro saluto
Carrot Cake: Mil gracias por tu comentario. Ciao!
Donatella: Grazie! E… ti garantisco che questa brioche marocchina all’anice è da provare!
Rosita Vargaz: Querida Rosita, es un placer leer tu comentarios! Un brioche de lujo? Esto es un brioche muy facil… Ciao!
conxitazen.blogspot.com: Mil gracias! Ciao
grigiotortora: La spiaggia di Mondello… che bella, ne ho un bellissimo ricordo! Come della straordinaria cucina siciliana. Perciò quasi quasi valeva la pena di trovarsi là con il maltempo… o no?
Marina: Cara Marina, ho visto i tuoi messaggi su Facebook e ti ringrazio di cuore: per avere provato questa mia ricetta della brioche marocchina all’anice e sesamo, e per avermelo fatto sapere. La mia più grande soddisfazione di foodblogger – lo dico sempre – è sapere che le mie ricette funzionano anche nelle cucine degli altri. Leggere che la brioche è stata spazzolata per merenda mi ha riempito di gioia e di orgoglio. E adesso, non mi resta che darti appuntamento alla prossima sfornata. A presto!
giovanna burroealici: Felice che la brioche all’anice e sesamo sia il tuo genere: attendo trepidante tue nuove dal forno (problemi con il lievito di birra? spero che vinca tu…). Quanto a Blogger e al dio dei venti, che ti devo dire: quando gli dei si scatenano, non c’è scampo. E sì che io di offerte votive ne faccio, da questa mia cucina virtuale… A presto!
Che profumino, avevo voglia anch’io di brioche questo week end, ma poi ho optato per un pane in cassetta con copertura croccante (indovina dove ho preso la copertura…). Visto che pioveva il ponte è stato dedicato allo spannolamento del patatonzolo. Che ridere, delle corse… Anche il nostro forno è andato non stop e abbiamo fatto anche dei biscotti. Se non mi spuntano le branchie appena ho tempo provo questa brioche. L’acqua di fiori d’arancio la trovo al supermercato? Dici che se ce la metto alla rosa è buona lo stesso? Buonanotte Sabrine
vedendo la tua briosche il pensiero che mi viene è che domani visto che pioverà, io il sole lo faccio splendere con questa ricetta ^___^ ciauzzzzzz
P.S. anche a me non funziona più il cerca ricette di blogger e quindi ne ho cercato un altro e ho trovato quello che puoi vedere in alto a destra da me.
il codice lo trovi a questo link :
http://ideaperblog.blogspot.com/2009/01/widget-cauta-in-blog-widget-cerca-nel.html
mamma mia che buone, provo subito a rifarle. grazie mille
Isafragola: Quella copertura croccante ha funzionato? Bene… anche se in realtà è lo spannolamento del mio pilota preferito ad emozionarmi di più. Quanto alla nostra brioche, trovi l’acqua di fior d’arancio nei supermercati forniti oppure nelle drogherie (se hai la fortuna di vivere in uno di quei posti piccoli dove esistono ancora e non si sono trasformate in gioiellerie…). L’acqua di rose sarà in ogni caso un’eccellente alternativa: molto femminile, molto marocchina… insomma: se decidi di farti spuntare le branchie, fa’ che siano almeno da pesce rosa! Buonanotte Isa(ma tu forse sei più saggia di me e già dormi…)
astrofiammante: Allora, aspettiamo questa nuova alba: il sole splenderà per conto suo o servirà una brioche all’anice e sesamo? In ogni caso, la nuvola Blogger sarà spazzata dal vento del tuo motore di ricerca: ci proverò. Grazie mille per l’indicazione! A presto
lea: Grazie! E se ci provi fammelo sapere, ok? A presto
ciao cara,sono stata la prima ma quanto è cresciuto da allora!!!!!!
🙂
spero da ottobre di avere più tempo per girare per i blog e per aggiornare il mio.
un bacio grandissimo!!
Ho trovato solo ora il tempo da dedicare alla lettura tranquilla delle tue disavventure del fine settimana…
Tu almeno eri al calduccio del forno, noi, con legumini al seguito, tutti in bicicletta siamo stati all’improvviso travolti da una bufera impetuosa, che ci ha costretto, insieme ad altri sconosciuti con prole, ad una convivenza forzata sotto una tettoia per non so quante ore.. un’esperienza.
baci
è stato un weekend all’insegna della pioggia ero a nizza uguale, complimenti per la ciambella è molto bella e anche la preparazione è molto interessante, le ciliegie nella 24 troppo forte…non c’è via di mezzo nei weekend o si porta troppo poco o troppo
Un’appassionata di brioches come me non può resistere a questa delizia (sto cercando di immaginare il profumo che si diffonderà in casa durante la cottura…) E’ davvero orignale e mi sembra anche molto leggera! Con la tempesta di grandine che è venuta oggi, stasera potrei riscaldare un po’ la cucina… spero però di resistere fino alla colazione di domani ;)grazie per la fantastica ricetta!!!
Sara
bravissimaaaaaaaaaa!!!ti seguo con piacere….se ti va passa a trovarmi!!!ti aspetto
una coccola per gli occhi,ma soprattutto per il palato,questa treccia,Sabrine^;^complimenti!!che fame che fa venireeee!!bonaaaaaaaaaaaa
Ciao Sabrine,
ti seguo sempre e ti volevo chiedere se volevi partecipare al mio contest “copiemabuone”.
Mi farebbe molto piacere.
Se puoi e se ti piace l’idea esponi il banner e ti aspetto con la/le ricetta/e.
Ciao.
Dann/www.cucinaamoremio.com
ho appena scoperto il tuo blog e me ne sono innamorata!
se ti va passa dalla mia cucina
Anna
Carissima, ti leggo solo oggi perchè Blogger mi aveva tappato la bocca: niente commenti sul mio o su altri blog. Ho pensato fosse seriamente arrabbiato con me per il post che gli ho dedicato poco tempo fa (forse non è stato gentile da parte mia dargli del vecchietto rimbambito…) comunque dopo vari tentativi ho risolto collegandomi con Google Chrome… pare gli piaccia… Se non hai già provato fai questo tentativo…
La brioche ha un aspetto fantastico…come tutto quello che fai. E le ciliegie? Sono finite in una minestra?
baci
Anna
Ciao,
ti invito a partecipare al mio primo contest:
http://bouquetdifantasia.blogspot.com/2011/06/cena-lume-di-lampadina-il-mio-primo.html
Ti aspetto.
un Sorriso…
Questo pan brioches sembra sofficissimo anche solo in fotografia!! Vien voglia di mangiarselo!
Questo pan brioches sembra davvero buono,io lo compro sempre in ticino e lo adoro con una bella spalmata di marmellata al mattino con il the, domani lo provo di sicuro.
Che carino il tuo racconto!
(i piedi rosso ciliegia…mi hai fatto sorridere!)
Il panebrioche è favoloso, dovrei mettermi al lavoro e provare a fare le briosche..e che mi fanno paura le ricette ‘lievitate’.
Se ti va passa da me e partecipa al mio nuovo contest Clafoutis & Pie, sono sicura che ci regaleresti una ricetta strepitosa!
A presto
Aniko
sabrina what a delicious recipe, I really enjoyed looking at the picture also. Maybe I’ll give it a try.
E’ bellissima e perfetta come tutte le tue ricette…ma qualcosa ti riesce male ogni tanto??? tipo la pavlova??? così, mica per invidia, solo per capire se sei umana! baci!!!
mamma mia che sfortuna!! speriamo che ora il brutto tempo sia finito!!
se ti va passa da me: ho organizzato il mio primo giveaway 🙂