La brioche al pecorino
Ricetta consolatoria del ritorno. Uno fa un sacco di buoni propositi post-vacanzieri (“per qualche giorno mi riorganizzo la casa – e la vita – con calma”, “cucino lo stretto indispensabile e mi dimentico della macchina fotografica e del blog”) e poi butta tutto all’aria in un baleno.
Mi è bastata un’occhiatina al mio caro forno di città – un vecchio forno a gas docile e ubbidiente, così diverso da quello elettrico e supertecnologico della casa di vacanze – per farmi cambiare idea.
E ho deciso in un istante che se il rientro doveva essere “soft” tanto valeva concedersi il lusso di una ricetta lenta e goduriosa, per riconciliarmi con la metropoli e tutti i suoi frenetici corollari ribadendo la mia necessità di calma. Retaggio dei lunghi ozi estivi o follia pura? Non lo saprò mai.
Fatto sta che, con le valigie ancora da disfare, il mio primo pensiero è stato di tirar fuori dalla borsa il cubetto di lievito rimasto nell’altro frigo, che non avevo voluto buttare. Ho controllato la dispensa per capire di che entità fosse l’eredità lasciata dal passaggio di mia figlia e… mi sono messa a impastare!
Una brioche al formaggio, uscita perfetta dal forno a mezzogiorno giusto in tempo per uno spuntino con insalata e uova sode. E mentre placidamente mangiavo da sola, immersa nella lettura delle ultime pagine di quel libro che non ero riuscita a finire, pensavo che la saggezza è più a portata di mano di quanto pensiamo. Sovente intrecciata a un pizzico di leggera follia. Le valigie le avrei disfatte comunque, anche con tre ore di – accettabile – ritardo. Ma la mia casa profumava nuovamente di casa.
La sera la brioche rimasta era ancora fragrante. Ce la siamo finita, accompagnata a un bel piatto di fichi e prosciutto al forno. Una celebrazione di fine estate coi fiocchi, (in senso metaforico e non solo, visto che i fichi bisogna legarli…), insieme, a tavola: la nuova stagione poteva iniziare…
Buona ripresa a tutti! A presto,
S.
LA BRIOCHE AL PECORINO
INGREDIENTI
farina Manitoba: 500 gr
pecorino romano grattugiato finemente: 80 gr
burro salato: 60 gr
uova: 1
latte: 150 ml
lievito di birra: 25 gr (un cubetto)
zucchero: 2 cucchiai
sale: 1 cucchiaino
Fate intiepidire il latte, scioglietevi lo zucchero e sbriciolatevi il lievito mescolando bene finchè non si dissolve completamente. Lasciate riposare 5-10 minuti, finchè non si forma una bella schiuma.
Nel frattempo setacciate la farina, mettetela in una grande ciotola con il pecorino e il sale, mescolate bene e fate una fossetta al centro. Fate fondere dolcemente il burro e sbattete l’uovo in una ciotolina.
Quando il lievito avrà formato una schiuma compatta, mescolatelo velocemente per attivarlo al massimo e versatelo nella farina. A questo punto iniziate a sbattere con un cucchiaio per incorporare la farina nel lievito. Continuate a sbattere mentre aggiungete il burro e l’uovo (tranne un paio di cucchiaini che terrete da parte) e tanta acqua tiepida quanta ne serve a formare un impasto sodo e compatto. (*)
Rovesciatelo sul piano di lavoro e lavoratelo per una decina di minuti, effettuando 7-8 torciture.
Rimettete l’impasto nella ciotola pulita, ungetelo uniformemente con un cucchiaino d’olio per non farlo seccare, schiacciatelo con il palmo della mano e sigillate ermeticamente con la pellicola.
Accendete il forno a 220°.
Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume rovesciatelo sul piano di lavoro, sgonfiatelo bene (non serve rilavorarlo) e tagliatelo in quattro parti, dalle quali ricaverete altrettanti filoncini di 3-4 cm di diametro. Intrecciateli come indicato in queste immagini (non spaventatevi, la tecnica è più semplice di quanto sembri: in pratica bisogna intrecciare i filoncini uno sì e uno no verso destra e poi uno sì e uno no verso sinistra, fino ad esaurimento della lunghezza disponibile)
Spennellate la brioche con il resto dell’uovo a cui avrete aggiunto altrettanto latte e fatela lievitare in un luogo riparato finchè non arriva quasi al volume definitivo (mi rendo conto che l’indicazione è alquanto vaga, ma diciamo che ci vorranno circa 30 minuti).
Infornatela per circa 30-35 minuti (dev’essere appena dorata, sennò non è più soffice). Servitela tiepida (da urlo) o fredda. Se ve ne avanza (eventualità piuttosto remota) potete farla a fette e passarla un attimo sotto il grill, oppure surgelarla.
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Della consistenza degli impasti lievitati
(*) Per capire qual è la giusta consistenza dell’impasto pulitevi le mani e provate a lavorarlo: se vi rimane appiccicato addosso aggiungete un po’ di farina, se non riuscite a farne una palla e i pezzi sembrano “sbriciolati” e non stanno assieme aggiungete acqua. Ogni eventuale aggiunta va fatta a piccole dosi (un cucchiaio di farina o di acqua).
Grazie per il premio…
…a Marifra79 del blog Menta e Liquirizia che, inconsapevole delle mie difficoltà in questo campo, me lo ha gentilmente assegnato. A fatica scrivo 10 cose vere di me (come prevede il regolamento):
1. mi serve un cappuccino appena sveglia
2. adoro il cioccolato
3. mi dimentico i compleanni (a volte anche il mio…)
4. dovrei portare gli occhiali, ma per vezzo giro senza e mi sforzo di vederci
5. amo le rose antiche (quelle che profumano e che appassiscono subito)
6. detesto ombrelli, orologi e lampadari
7. mi piace stare con i bambini, mi incanta sempre il loro modo di guardare il mondo
8. non sopporto le stoviglie di plastica, ma uso i tovaglioli di carta (a tinta unita)
9. sono assolutamente meteoropatica
10. non possiedo – per scelta – una lavastoviglie.
Adesso dovrei girare il premio a 10 bloggers, ma ho qualche difficoltà: sono qui da nemmeno 30 posts e non saprei davvero come sceglierli… Spero di non creare problemi dando a tutti i miei sostenitori la possibilità di ritirarlo.
Ingredienti: burro-burro salato • farina Manitoba • latte • lievito di birra • pecorino • uova • zucchero semolato
Complimenti per il tuo bellissimo blog e grazie di essere passata da me………ti linko nei preferiti!!
Complimenti per la magnifica brioche salata!!!!!
Avrei voluto vedere anche la foto del piatto della sera… 🙁 sembra delizioso!
I fichi col formaggio sono speciali.
Che bontà!
(ros)marina
Simo: grazie! Tornerò a trovarti
Marina: la foto originale dei fichi della sera non l’ho fatta, ma se vuoi capire di che si tratta puoi guardarti la foto della ricetta postata in precedenza… A presto
Entro per la prima volta nel tuo blog,grazie al tuo commento sul mio,mi ha colpito oltre la tua ricetta ,il modo di trascinare del tuo racconto,rilassante e coinvolgente,mi piace!
che carino il tuo blog! 🙂 il tuo rientro soft, leggero e lento mi è proprio piaciuto! 🙂
vorrei avere un forno migliore per fare queste cosine spettacolari!
fa venire fame anche a me questa deliziosa brioche, che brava che sei stata, complimenti!
in questo modo il rientro diviene decisamente molto più delicato…una ricetta adatta per rientrare nel ritmo post vacanziero senza perdere quella fantastica flemma che solo le vacanze sanno regalare. Bellissime, complimenti
Un bacione
fra
questa bruoches è davvero splendida da vedere e con il pecorino nell’impasto dev’essere anche molto molto saporita!
bravissima!
un bacione
Semplicemente spettacolare, consola già… al solo guardarla, brava e bentornata!
Una vera meraviglia!Ti ho scoperta da poco nel mio girovagare tra blog..questa brioche è davvero stupenda e tu hai scritto benissimo…complimenti complimenti!
Ti aspetto presto nella mia cucina!
Monique
ha un aspetto a dir poco invitante!!! copio la ricetta! un bacione
il tuo blog è splendido e la tua brioche meraviglia
grazie per il legame verso il mio blog
scusami no parlo bene italiano
Sono davvero ispirata da questa brioche!!
Ti ringrazio della visita che ricambio con molto piacere!!
Nanny: si trascina il mio racconto e mi trascino ancora io, alle prese con una casa ancora un po’ così… Non perdiamoci di vista, Nanny di Napoli. A presto
VerdePomodoro: mi piace quel tuo blog da studentessa appassionata di cucina, il post del 21 agosto (quello sui peperoni) è uno spasso! Scrivi bene, brava! A presto
salsadisapa: ti assicuro che basta un forno normalissimo, ma in ogni caso, trattandosi di te, sono certa che te la caveresti benone (foto comprese, ovviamente!). Ciao, è un piacere averti da queste parti… a presto
Betty: è bello risentirti, grazie per il commento. Le tue recenti “angeliche” ricette mi sono piaciute, sai? A presto
Fra: hai ragione, è proprio questa fantastica lemma che vorrei riuscire a portarmi dentro per tutto l’inverno. Sfida impossibile? Ci provo… A presto
Leggerti è il solito piacere e la solita overdose (che non è mai over) di tranquillità. E spero che non ti torni mai la voglia di allontanarti dalle foto e dal blog perche io ci rimarrei molto ma molto ma molto male. Oh.
Manu e Silvia: sempre un onore avervi qui. Grazie per il commento e a presto
Barbara: per la verità non mi sento ancora “consolata” del tutto. Temo mi ci vorrà qualche altra brioche..
Monique: carino il vostro blog, certo che ci torno! A presto, allora…
Micaela: copia, copia: mi fai solo felice. Sapessi quante te ne copio io di ricette! Ciao e grazie per il commento
Piroulie: magnifique blog… superbe! Bravo, Piroulie, et merci de votre photos.
Ciao cara
sono passata a conoscere il tuo blog e mi accogli con questa magnifica treccia ………… io l’ho fatta dolce quest’intreccio, ma sicuramente la proverò anche con il pecorino, visto che i lievitati ti vengono benissimo dovresti buttarti con il lievito liquido ………..
smack Manu
ps: ti aggiungo ai link amici
Solema: ciao, nonna Sole, e grazie per la tua visita: Non perdiamoci di vista, ok? Un bacio alla piccola Aurora.
Sara: grazie di cuore per le tue belle parole. E’ il piacere dello scambio a darmi le energie per proseguire in questa avventura, che non è proprio a costo zero (il tempo è tiranno, soprattutto se si vogliono fare tante cose pur mantenendo la calma). Mi fa dunque un grande piacere sapere che, oltre alle ricette, possono circolare anche delle energie positive… ci rimarrei molto, ma molto, ma molto male se così non fosse! Ciao e a prestissimo
Manu: grazie per il consiglio, che mi piacerebbe moltoissimo accettare. Mi chiedo se con la vita che faccio (posso mancare da casa anche per 1 settimana) il lievito liquido (così come quello madre) possa resistere e… aspettarmi. Ho sempre avuto l’impressione che questa storia dei rinfreschi vada fatta a intervalli regolari di tempo, o no? Se potessi darmi informazioni in merito te ne sarei davvero grata. Grazie tante. A presto
Manu: dimenticavo: grazie per avermi aggiunto ai link amici! (dovrei fare anche io una roba del genere… devo trovare il tempo)
devo dire che questa brioche è favolosa!! complimenti!
Sono passata per caso da qui, complimenti hai un blog molto bello, ricette interessati e quella brioche è semplicemente favolosa, mi annoto la ricetta, i lievitati non sono il mio forte, ma ci voglio provare. Saluti Manuela.
Soft ma con un tocco grintoso! Mi piace
Ottima!!!!..davvero consolatoria, una volta ho provato con i maritozzi ma niente a che vedere con questa meraviglia!!!
Un abbraccio
Federica: grazie!
Manuela: guarda che i lievitati non sono affatto difficili da fare! Certo, ci sono in giro delle ricettone complicate e lunghe (mentre io mi limito al lievito di birra), ma fossi in te ci proverei: una voolta appresa la tecnica non potrai più fare a meno di accendere il forno! Ciao e grazie per il commento affettuoso
Dada: ti sono grata per le visite (e i commenti) e non posso far altro che continuare a ringraziarti… sei per me una fonte di ispirazione costante e mi stimoli tante di quelle curiosità… per esempio: non penserai che non abbia già in lista le tue tagliatelle al cacao e funghi porcini? A presto
Marifra79: i maritozzi!! Me li mangiavo a ricreazione, al liceo. Li compravo caldi dal fornaio sotto la scuola… durante le versioni di latino e greco, il lunedì, venivamo all’improvviso inebriati dal profumo dei maritozzi che usciva dal forno proprio sotto le nostre finestre… un profumo tanto potente da rendere fluidi i passaggi più ostici. Così la versione filava liscia come l’olio e noi potevamo finalmente scendere e sbafarci quei paninetti caldi con l’uvetta e la glassa leggera. Beh, mi hai fatto venir voglia di provare a farli, sai? Nel caso riuscissero… ci farò un post! A presto
bella la tecnica dell’intreccio!! da provare!!! bacioni!!
noto con piacere l’attenzione che hai rivolto al “profumo di casa”, che ridà vita a quelle quattro mura che altrimenti odorerebbero di vuoto. Un odore che però a me comunque non dispiace, perchè varia di casa in casa, ma al quale ci si abitua presto…
e allora ravvivarlo con questi gesti pieni di quotidianità come la tua brioche non può essere che un tocca sana per l’umore!
è molto interessante quel sistema di intreccio..oddio non so se ne sarei in grado…mio fratello magari si, lui è appassionato di nodi..da marinaio però ;p
io non vedo l’ora di poter tornare a impastare a piene mani…quando il mio dito si sarà ripreso dalla frullata che gli ho dato con il miniper..vi racconterò..;)bellissima brioche!!
Ummhh che goduria, posso solo immaginarne il sapore, ma già muoio dalla voglia di addentarla 🙂
Ciao Barbara,
è un grande piacere per me fare la tua conoscenza, il tuo commento sul mio blog è stato una sorpresa molto molto gradita…
Ti metto tra i preferiti… A presto e complimenti per il tuo sito.
ciao!!!
Ciao,
che bello conoscerti subito tramite una splendida brioche salata!
Molto carino il blog, ti aggiungo da me così non ti perdo di vista!
CIAO
Castagna
Katty: ciao! Ma lo sai che verrò dalle tue parti il prossimo weekend? Ti penserò…
Cuochella: confesso che dovevo essere un cane da tartufo nella mia vita precedente. Per me le sensazioni olfattive sono il primo impatto con una situazione nuova, che si tratti del rientrare a casa, di una pietanza mai assaggiata o di un vestito appena comprato (ti so dire a occhi chiusi se un maglione è di lana oppure no). Poi hai ragione tu, il “profumo di casa” è diverso per ciascuno di noi, perché rimanda a ricordi, affetti, sensazioni che abbiamo provato e ci hanno fatto stare bene. Per me è il profumo del bucato, quell’odorino di talco che hanno addosso i bambini, il profumo di un risotto d’inverno, di arance essiccate e cannella a Natale, il profumo di mia figlia e quello delle piante sul balcone dopo una pioggia.
Quanto all’intreccio della brioche (torniamo a cose più prosaiche sennò rischiamo di essere stucchevolmente sdolcinate… ) non è affatto difficile: la prima volta ho pensato di dover buttar via tutto l’impasto, ma basta ricordarsi che prima si intrecciano tutti i capi a destra e poi tutti a sinistra. Ti suggerisco un’esercitazione preventiva con cime fornite da tuo fratello… cime di barca, non cime di rapa, s’intende! A presto
Genny: ci dobbiamo preoccupare? Cara ragazza, ma quando mai si ficcano le dita a portata di minipimer? Attendiamo il post con relativa cronaca del fattaccio, ma soprattutto speriamo in una tua pronta guarigione: non vorrai lasciarci troppo a lungo orfane delle tue ricette, vero? Stai bene, a presto
Sweetcook: ti diamo non più di qualche giorno per riprendere a scrivere. Non battiamo la fiacca, va bene? A presto
Valentina: a parte il fatto che sono Sabrine e non Barbara, ti ringrazio di cuore per il commento affettuoso e il sostegno al mio blog. Tornerò a trovarti anch’io, mi fa piacere. A prestissimo allora. Saluti e baci da Bar… oops!… da Sabrine.
Castagna e albicocca: grazie per la visita e per il sostegno. Il vostro blog è simpatico e vivacissimo: mi piacciono le joint-ventures internettiane tra amiche, penso che ci voglia un’intesa perfetta e un po’ vi invidio per questo.. Tornerò a trovarvi, non ci perderemo di vista. A prestissimo
Ciao Sabrine, che bel blog! Ti ringrazio per la visita che ricambio molto volentieri. Mi piace molto la tua brioche al formaggio, e l’atmosfera che è riuscita a creare.
A volte veramente basta poco, un cibo semplice, un bicchiere di vino, un buon libro, per sentirsi a casa e in pace con se stessi.
Buona giornata! Giovanna
Sabrine,
non sai che gioia averti “scoperta”! 🙂
Questa brioche sembra deliziosa, la prossima volta voglio una foto dell’interno eheh
Direi che noi due l’abbiamo consacrata proprio bene a tavola, la fine dell’estate.
baci
*
Mi è piaciuto molto il racconto che ha accompagnato la ricetta e poichè io sono amante del pecorino, mi inviti a provarla quanto prima.
Grazie!
Giovanna: condivido: buon cibo, buon vino, bel libro. La triade della serenità. A presto
Tartina: piacere (grande) reciproco! La foto dell’interno della brioche… hai ragione non ci ho pensato. Avrebbe reso bene la consistenza, davvero molto soffice. Risentiamoci alle prossime puntate, che ne dici? A presto
Sabrina: sappi che la brioche la puoi preparare anche con altri formaggi che “ti sfiziano”. Invito dovuto (un piacere) alla prossima brioche salata. Grazie per il sostegno e a presto
sai che mi sono sentita li vicino a te per un momento? precisamente all’ora di pranzo, con un pezzo di brioche e un libro in mano, ho sentito pure il ciavuru
adoro il forno a gas
*****
un becetto
cla
Hai ragione, adoro i lievitati, perchè è sempre una sfida, molto più di una crostata o un ciambellone!
Purtroppo non ho molto tempo,e allora ripiego spesso su qualcosa di più veloce…
magari prendo spunto dalle tue ricette per riprovarci!
Grazie per la visita
Geillis
E’ proprio bello il tuo blog!
Davvero tanto di cappello!
Per il momento ho ribato una ricettina, ma tornerò a trovarti spesso spesso…. come le gazze ladre!
nasinasi
Ben rientrata cara…
Direi che qui si tratta di un rientro in grande stile, eh?!
Mi è piaciuta molto la tua confessione in 10 punti. Penso che tu sia una persona davvero interessante…
Ti auguro una buona giornata!
Questa brioche e’ splendida e sembra davvero sofficissima. Complimenti.
Mamma che bontà…sai che non l’ho mai provata…io che adoro il formaggio…devo assolutamente rimediare…
grazie della dritta è ottimaaaaaaaaaa
ieri ho fatto la tua torta allo yogurt per colazione!!
oggi preparerò questa per merenda!
ciao!!
E’ fantastica questa briosce, bello iluo racconto del rientro…so’ quanto é difficile disfar le valigie io c’ho messo una settimana, ma non avevo neanche tanta voglia di cucinare. Invece tu ci hai regalato una briosce morbidissima e mi hai fatto venire una gran voglia.
Buon rientro***
E’ fantastica questa briosce, bello iluo racconto del rientro…so’ quanto é difficile disfar le valigie io c’ho messo una settimana, ma non avevo neanche tanta voglia di cucinare. Invece tu ci hai regalato una briosce morbidissima e mi hai fatto venire una gran voglia.
Buon rientro***
ho dato un’occhiata al tuo blog, complimenti!!! questa brioche mi fa venire una fame!!!
Questa brioche la proverò sicuramente…mi sa proprio di buono buono!!! poi con il pecorino…non mi fare pensare!
HO dato un’occhiatina in giro…troppo carini i paninetti alle ciliegie! Anche a me piacciono molto le tue foto ed il tuo stile, tanti complimentoni anche da parte mia!
Bacioni
Ago 😀
Claudia: il “ciavuru” sarebbe quello che Camilleri scrive “sciauro”? Cioé il profuno? che bello, qualcuno che scrive in siciliano… mi piaci assai… A presto
Geilis: ho l’impressione che ci sarà un reciproco scambio di ricette… Grazie e a presto.
Miciapallina: qui sono beneaccette anche le gazze… Vieni quando vuoi, mi fa piacere.
Carolina! Abbiamo diverse cose in comune, compresa la passione per le alzatine… La tua ricetta del buon risveglio di oggi mette il buonumore… Brava
Maurina: grazie! Se non è “comfort food” questo…
Lady Cocca: provaci, provaci, ne vale la pena! Sappi solo che dà assuefazione…
Chiara: mi fa piacere che le mie ricette funzionino anche in casa d’altri! Grazie per avermelo fatto sapere. A presto
Mariluna: voglia di cucinare… più che altro ho voglia di riprendere confidenza con la mia cucina! Ma batto ancora un po’ la fiacca… Grazie per la visita, mi fa piacere. A presto
Dora: grazie! Forse è un po’ prestino per propinarla al tuo erede… ma puoi iniziare a esercitarti! A presto
Ago: grazie per le tue belle parole e per la visita. Sono onorata… Direi che potremmo continuare a frequentarci, no? A presto
ciao cara ,
se passi da me c’è un premio per te!!!baci
ciao army
Come ti capisco, anche a me succede così.
Complimenti per il tuo pane, è bellissimo! Grazie per la tua visita
Sono mesi che sto sognando di fare questa brioche al pecorino. Solo che io avevo capito (dalla ricetta che ho) che si mette il pecorino morbido, e infatti l’ho comprato, sta aspettando in frigo. Devo rifare la spesa.
è bellissima intrecciata cosi.
Armanda: grazie per il premio, ma sai che non lo trovo?
Laura: grazie e a presto, allora!
Dajana: il pecorino morbido lo puoi tagliare a cubetti e metterlo dentro l’impasto…
Sabrine
ton blog est magnifique et ta brioche est très appetissante
merci pour le lien vers ma recette
il tuo blog è magnifico
la tua brioche è molto appettissante
grazie per il legame verso la mia ricetta
Che bello questo post… la tecnica di intreccio ce l’ho lì da un pezzo da provare perchè mi piace da morire… Anch’io faccio sempre come descrivi con le valigie… E senza un po’ di follia come può progredire la saggezza? Può mica star ferma…
Piroulie: merci…
Isafragola: la saggezza è follia intermittente… almeno nel mio caso. La tecnica di intreccio: provala, dà grandi soddisfazioni!. A presto