Agnello stufato con verdure
Mi sono innamorata dell’agnello. Che non è un signore troppo mite per tenermi testa, ma proprio lui: il figlio della pecora.
L’ho scoperto da poco, dopo anni di disinteresse totale per via di un pregiudizio: avevo sempre l’impressione che l’agnello avesse un odore troppo forte, un che di penetrante che me lo faceva mangiare solo per educazione, alle feste comandate. Per non dire di quel contorno di patate – noiosetto e sempre un po’ bisunto – che regolarmente lo accompagnava. In breve: la carne d’agnello non l’avevo mai cucinata.
Finché due settimane fa ho deciso che era venuto il momento di provarci… magari senza patate arrosto. Così ho fatto come tutte le volte che devo cucinare una carne sconosciuta: l’ho infilato nella mia pentola di ghisa – altro amore senile che mi ha travolto con furiosa passione – in compagnia di un mazzetto odoroso degno dei miei migliori brasati e di un bel po’ di scalogni.
Beh… l’insospettabile agnello mi ha sorpresa, tirando fuori una grinta da leone. Una carne tenerissima, delicata, saporita e niente affatto bisunta.
Da allora ci frequentiamo assiduamente: mi basta lanciargli un’occhiata furtiva, attraverso il vetro del bancone, e me lo ritrovo disteso nella pentola di ghisa. Gliene faccio di tutti i colori – dal bianco scalogno al verde asparago – e lui si lascia guidare, senza mai rinunciare alla sua personalità: perché sarà pure un tipo mite, questo agnello, ma non è affatto noioso né scontato.
Sicché, se oggi mi mettessero a scegliere tra un giorno da leone e cent’anni da pecora non avrei dubbio alcuno: cent’anni da pecora. Per continuare a frequentare suo figlio… quel gran bel pezzo di figliuolo che chiamano agnello.
AGNELLO STUFATO CON VERDURE
INGREDIENTI(per 3 persone)
carne di agnello: 750 gr
carote: 2
scalogni: 5-6
aglio: uno spicchio
pomodori secchi: 1 (sott’olio o sotto sale)
erbe aromatiche: tutte quelle che avete (salvia, maggiorana, rosmarino, timo, prezzemolo, foglie di sedano e di porro)
vino bianco: un bicchiere
olio extra vergine di oliva: due cucchiai
sale
Fatevi tagliare l’agnello dal macellaio, a pezzi non troppo piccoli.
Mondate e lavate tutte le verdure. Tenete gli scalogni interi, tagliate le carote a bastoncini, schiacciate lo spicchio d’aglio tenendo la buccia esterna, e preparate un mazzetto aromatico con tutte le erbe che avete (vi ho elencato quelle che ho usato io, ma non c’è niente di più divertente che creare bouquet di aromi sempre diversi a seconda di quelli che trovate…).
Mettete le verdure e il mazzetto in una pentola di ghisa con due cucchiai d’olio (non di più, perché l’agnello è già “ricco” di suo) e il pomodoro secco, e fate andare qualche minuto.
Poi aggiungete l’agnello, che avrete sciacquato e asciugato, e fate dorare i pezzi di carne rigirandoli ogni tanto con due cucchiai di legno (io le carni evito sempre di pungerle, per non far fuoriuscire i succhi…). Guardate l’agnello a vista: non scappa, ma può rischiare di attaccarsi… e siccome è l’unica fatica che questo piatto vi richiede, rimandate a dopo la telefonata all’amica di turno.
Appena la carne e le verdure saranno leggermente brunite, e non riuscirete più a tenerle sul fuoco senza che si attacchino, versateci il vino e fatelo evaporare. Quando la carne sarà di nuovo asciutta, salatela, versateci un bicchiere d’acqua (non affogatela, ci dev’essere un dito di liquido sul fondo della pentola), chiudete il coperchio e… dimenticatela.
Nel senso che basterà che la controlliate ogni tanto, ma senza molestarla di continuo: è bene che la pentola di ghisa resti chiusa il più possibile per non far fuoriuscire il vapore e i profumi. Portate a cottura con dell’altro liquido, aggiungendolo solo quando serve: ci vorrà circa un’ora e mezza, perché l’agnello è buono tenero.
Servitelo da solo, o accompagnato a del riso da condire con il fondo di cottura. Se poi ve ne avanza, potete utilizzarlo per riempire delle empanadas… ma questo è un altro post.
Ingredienti: aglio • agnello • carote • maggiorana • olio extravergine • pomodori d'ogni tipo • porri • prezzemolo • rosmarino • salvia • scalogni • sedano • timo • vino bianco
Anche noi lo abbiamo riscoperto da poco, la ricetta tradizionale con patate è quella che ancora più spopola. Io sono ancora la dubbiosa: trovo che il sapore sia particolarmente forte. Ma adesso anche la mia bimba di 7 mesi lo mangia, è il primo che si dà per lo svezzamento… e allora mi “sacrifico” e “agnello per tutti”!
ohhhhh io adoro l’agnello pensa che nemmeno io l’ho mai cucinato ma l’ho mangiato eccome, mia suocera lo prepara semrpe per Pasqua e quindi lo possiamo mangiare, con le verdure così però non l’ho mai provato ma sempre arrosto…. è una carne che vedo spesso anche al supermercato ma chissà perchè non l’ho mai presa…. ci farò un bel pensierino! ciao cara e auguri di una Pasqua serena e gioiosa!
Mela: Guarda, se l’agnello lo cucini con pochissimi grassi e molti aromi, l’odore forte scompare completamente: stufato in pentola è molto più leggero che non cotto al forno. E diventa una carne adattissima anche ai bambini più piccoli! Il problema è piuttosto cercare un agnello di piccole dimensioni… A presto Mela!
Sabrine, proprio ieri parlavo del mio metodo per disinselvatichire il quadrupede…
Posso approfittare per porgervi i miei migliori auguri di una serena Pasqua?
Cosi’ non l’ho mai mangiato. Bella realizzazione, complimenti 🙂
Noi l’agnello lo mangiamo poco, senza ragioni particolari. L’unico modo che ci piace e’ fare le costolette sulla brace. Ad Anna Maria piace cotto bene (leggi carbonizzato), a me invece piace che dentro sia rosato: siamo complementari. Pero’ la tua ricetta ci da’ nuove possibilita’.
BUONA PASQUA E BUONA CUCINA ! ! !
A Martedi 🙂
Anche io ho sempre avuto pregiudizi come i tuoi sull’agnello, e tuttora non lo cucino, prima o poi cambierò idea e terrò conto dei tuoi preziosi consigli, grazie. e Buona Pasqua !!!
l’agnello è un piatto tipico della cucina pasquale campana quindi sicuramente lo preparerò anch’io e devo dire che nemmeno a me prima piaceva molto forse per l’odore di questo tipo di carne cmq mi sa che proverò la tua ricetta Sabrine per variare un po!!tesoro ti auguro una serenissima pasqua di cuore,bacioni imma
Buona pasqua, sabrine!
anche io l’agnello non l’ho mai fatto… finora.
ciao Sabrine,
sono passata a farti gli auguri, questa volta non leggo dell’agnello perchè io non lo mangio (io e i ragazzi, mio marito invece si! :-)))
quindi, buonissima pasqua e un abbraccio. (ti è arrivata la mia mail?) a presto!
Buona Pasqua. E l’agnello mi sembra davvero perfetto per l’occasione !! Manu
Sarà sicuro buonissimo.. è solo che io non amo molto il sapore dell’agnello.. Ok.. ti faccio tanti auguri per Pasqua cara.. ci sentiamo martedì!!! 😉
Cara Sabrine, ma allora l’Arabia Saudita sarebbe il tuo paradiso: qui l’agnello e’ il piatto nazionale!
Viene cucinato in mille modi, e questo me l’ha fatto riscoprire dopo anni e anni che storcevo il naso al suo cospetto.
La tua ricetta pero’ e’ per me una novita’, quindi segno e provo.
Buona Pasqua, visto che quasi ci siamo.
Tanti auguri di buona Pasqua cara Sabrine…
Un abbraccio,
Carolina
Anche io l’ho scoperto tardi ed amato!!!
Esperienze sublimi sia a Roma che in Inghilterra dove lo servono con la mint sauce! slurp!
che voglia!!!
ottimo questo stufato!!!
L’agnello è prerogativa di mia mamma per il pranzo di Pasqua, ci dividiamo le portate…io faccio il dolce ;-D !
Tanti auguri di buona Pasqua!
Francesca
L’agnello lo faccio pochissimo… ma
tanti auguri di buona Pasqua, Sabrine
Un abbraccio!
Renza
Che buono che dev’essere!!! perfetto per Pasqua!!! complimenti e auguri di buona Pasqua, un abbraccio
Ciao Sabrina,
volevo farti un saluto ed augurarti buona Pasqua. Sulla ricetta mi duole essere una voce fuori dal coro. Non mangio l’agnello (veramente non mangio quasi del tutto la carne) per motivi animalisti che ovviamente non starò qua ad elencare.
Buone feste speriamo non tanto bagnate. A presto
che buono questo stufato…a casa mia l’agnello fa sempre la fine dell’arrosto al forno, beh è tradizione di famiglia! e lo mangiamo solo a Pasqua perchè è una carne un po’ forte che non a tutti piace, quindi in una grande tavolata e con lo spirito dell’abbuffata delle feste si riesce a finire!
complimenti come sempre, un bacio e buona pasqua!!!
Ciao Sabrine, passo velocemnte per farti un saluto e augurarti buona Pasqua. Mi sto organizzando per la raccolta di nonna papera, presto avrai la mia ricetta!
Se ti va, Passa dal mio blog, c’è un regalo per te!
Ciao
Con glia romi deve essere delizioso. I miei più sinceri auguri di Buona Pasqua. Clementina
Un mix di verdure decisamente inconsueto per uno stufato!! però ci sembra riuscito molto più gustoso e sicuramente particolare!
Un bacione
Sull’agnello passo, ma aspetto le empanadas con fervore, visto che quando spunta la primavera tiro fuori cd di musica messicana con una voce di donna da brivido. Il tupi stamattina mi ha stupito. Gli è bastato che prendessi lo stampo per il soda bread per farlo esclamare esultante “Pae, pae”
Anche se ahimè, proprio l’agnello non mi piace, devo dire che ha un aspetto magnifico ed allettante…
Auguroni di Buona pasqua a te e ai tuoi cari!
Passo per augurarti giorni di festa gioiosi…
Baci ^_^
Con le tue parole, il tuo modo di descrivere tutto sembra quasi una fiaba!
Buona Pasqua Sabrine.
PS:bellissimo il piatto viola!
Bello bello, questa ricetta mi sa che si adatta bene anche con l’agnello patagonico !! Ci provero’…
Ho messo il bannerino di nonna papera nel mio blog…appena torno a milano recupero il manuale e preparo il latte buglione…(l’ho fatto taaaaaanto tempo fa e ancora me lo ricordo…) Baci da quaggiu’.
Buona Pasqua Sabrine!
Da noi l’agnello non può mancare: mio suocero è sardo 🙂
La ricetta sembra davvero squisita, grazie.
Tanti auguri per una Pasqua serena!
Sono di volata e non ho letto nemmeno il post. Lo faccio con più calma anche per godermelo. Non potevo però non farti gli auguri di una serena e felice Pasqua!
Un abbraccio affettuoso da entrambi e non c’è bisogno che aggiunga altro, vero?! 😉
Complimenti Sabrine per questa ricetta, molto gustosa!
Buona Pasqua.
Baci.
Sabrine,ti auguro Una Pasqua di pace e serenita!!!
Io non amo l’agnello e ho anche la penna per loro:((…..
Tantissimi auguri di Buona Pasqua!!
Un bacione!
qui da noi non è molto tradizionale l’agnello per cui l’ho scoperto pure io da poco in una vacanza in basilicata e mi piace!non mi sono ancora azzardata a cucinarlo ma prima o poi mi lascerò tentare e quindi archivio la tua ricetta!
Buona Pasqua!!
L’agnello per domani sarà brodettato con lo zafferano per rispettare le origini sarde di mia suocera ma il tuo zampino nel mio pranzo di Pasqua ci sarà comunque perchè nell’aperitivo preparerò i tuoi biscottini ai pistacchi e pomodori secchi…
Un caro augurio ed un abbraccio…
Buona Pasqua!!!un bacio
Sabrine..auguri di Buona Pasqua!!!!
Molto buono questo piatto, a noi l’agnello piace molto, il castrato ha un sapore molto più forte, ma a noi piace molto, l’agnello è molto più delicato! Cucinato con la tua ricetta ci ispira moltissimo, deliziosi i pomodori secchi, davvero un ottimo piatto!
Auguri e buona settimana da Sabrina&Luca
Delicious recipes! Love your photos too!!!
Lo sapevo…che tornando a leggere quello che avevo solo sbirciato di sfuggita la settimana scorsa…mi avrebbe lasciato un bel sorriso e lo spunto per cucinare 😉
Tutto confermato…solo la convinci tu la mia lei…visto che forse l’unica cosa che non mangia è proprio l’agnello…e non c’è preparazione che tenga! ;)))