Et fiat blog!
Dopo settimane di tormentati pensamenti e notti di sperimentazioni dagli esiti altalenanti, stamattina ho deciso: today is the day! Inizia la mia caduta libera nella blogosfera. Ufficialmente per mettere ordine in quel guazzabuglio di ritagli di riviste e foglietti indecifrabili che mi tiro dietro da anni e che più volte ho provato a trascrivere, senza successo. Quando un anno fa l’ultimo file è svaporato nel mancamento dell’hard-disk l’ho presa come un segno del destino: ho comprato un nuovo Mac e ho accantonato i miei propositi di archiviazione.
Poi però continuo a cucinare e, siccome mi annoio a rifare le stesse cose, capita che me ne inventi qualcuna gradevolmente commestibile. Della quale perdo memoria perché non mi segno mai nulla. Sui foglietti appunto le ricette altrui (che regolarmente modifico); le mie sono frutto di quel che trovo al mercato, della voglia di stare ai fornelli e del guizzo creativo estemporaneo che è per me il vero divertimento dello stare in cucina. Dunque, per quando il piatto è pronto non è detto che mi ricordi cosa ci ho messo dentro. Così è affiorata l’idea della “soluzione blog”: immune dai collassi della tecnologia di casa, ma anche da quella trasandatezza nello scrivere che contraddistingue gli appunti presi al volo.
Qui finisce la motivazione ufficiale – che pure esiste ed è la molla prima – e inizia quella che ancora un po’ mi sfugge: perché so bene che archivi ordinati di ricette possono prender vita anche con carta e penna, in perfetta solitudine.
Mi incuriosisce e mi intimorisce, di questa nuova avventura, la possibilità di interagire con persone che non conosco e con quelle che amo ma sono distanti (mamma, finalmente avrai la ricetta dei tartufini di formaggio…). Ma soprattutto mi appassiona l’idea di ricostruire, documentando quel che avviene in cucina, un pezzetto di storia di casa nostra.
Perché in fondo questo mio temerario esercizio di tastiera e fornelli è dedicato a tutti quelli con i quali mi piace stare a tavola. A mio marito, cavia imperturbabile dei miei esperimenti. A mia madre, cuoca straordinaria e inarrivabile. A mio fratello e mia sorella, con i quali ho trascorso indimenticabili pomeriggi d’ozio mangiando piselli crudi nell’orto in fondo al giardino, a piedi scalzi. Ai miei nipoti. E soprattutto ai miei figli, i miei più autorevoli critici: pensando a loro è venuto il titolo di questo blog.
Ora – anche per non prendermi troppo sul serio – un paio di avvertenze mi sembrano doverose, visto che se uno scrive in Internet corre il rischio che a leggere ci sia qualcun altro oltre ai parenti stretti.
Primo: non sono “una gourmet a tempo pieno”. Diciamo che quando cucino lo faccio con passione, e mi diverto. Dunque: non sforno piatti innovativi a ritmi incalzanti da programma televisivo.
Secondo: amo sperimentare ma le contaminazioni “ad ogni costo” non sono nelle mie corde, per cui se siete in cerca di emozioni forti del genere “vermicelli alla liquirizia in salsa di spada con fave di cacao” temo di non essere il vostro tipo…
Terzo (sì, va bene, avevo detto un paio): non sono una fotografa, neppure dilettante. Ci ho messo un sacco di tempo a capire come funziona la macchinetta digitale e francamente non posso chiedere di più a me stessa.
Fine dei preamboli. Adesso, con incosciente levità, spicco il salto verso la mia caduta libera. E consapevole dei rischi opto per un inizio che mi garantisca un atterraggio “morbido”: muffins!
Ciao Sabrine, sono un’appassionata di cucina non bloggante ma devota seguace di una ventina di cuochi più o meno titolati. Volevo annunciarti che sei stata aggiunta alla lista (selezionatissima, nonostante il numero) per le tue ricette e la tua abilità nella scrittura. Nel giro di un paio di post mi hai conquistato e spero che le tue avventure in blogolandia durino un bel po’. Verrò a trovarti spesso, quindi à très bientot! (perdona l’assenza dell’accento circonflesso 😛 )
IlAria
Cara Ilaria,
che dire? Sono lusingata dalle tue parole, che mi fanno un grande piacere. Ma soprattutto spero di non abbassare il livello medio della tua lista di preferiti!! Grazie ancora e .. à bientot!
mi piace questo posto…. una ricetta a pagina propri come un bel libro…bellO!
Allora buona fortuna! E un giorno ottimo (compleanno mio ;-))AUGURIIIIII
ci vediamo presto!
Grazie Genny: detto da te (che hai un blog molto interessante) mi fa davvero piacere. Ti ho anche aggiunto alla mia – selezionata – lista di blog da seguire, dunque: a presto!
Grazie per gli auguri e.. AUGURI!! a Lauresophie: à bientot!
Bellissima introduzione e benvenuta tra noi! A presto
Dada, grazie davvero. I tuoi commenti sono importanti, perchè visito il tuo blog e vedo che abbiamo molte affinità… Non perdiamoci di vista! à bientot!
anche io ho cominciato con le stesse motivazioni… e anche per una sana curiosità verso il mondo dei fornelli virtuali e voglia di confronto, ne esco arricchita, perché è anche opportunità di incontro e confronto, ti auguro di trovare altrettanto! per quel che ho visto fino ad ora questo blog mi piace tantissimo!
Grazie Evelyne. Quel che scrivi è verissimo: il confronto stimola e arricchisce. Mi auguro di essere all’altezza e di continuare a trovare le energie che servono per un’impresa, pur ludica, del genere. Grazie ancora e… a presto!
Cara Sabrine,
con un po’ di tempo libero e un bel po’ di tempo brutto fuori dalla finestra, mi sono dedicata ad una seria e attenta (!?) lettura del tuo blog…
Che dire? Semplicemente, che io lo adoro… Ma proprio in ogni sua parte: nei testi, nelle ricette, nelle fotografie,…
Riesce a trasmettere (lui, ma soprattutto tu) un senso di pace, serenità, e soprattutto, di casa…
Complimenti, cara, davvero.
Felice di leggerti sempre d’ora in poi…
Buon fine settimana!
Carolina, le tue parole mi scaldano il cuore. So che sei una giovane ragazza e che come me ami la cucina, la lettura, il té, le rose. Mi fa sempre piacere scoprire nei giovani l’amore per la casa, che non è cemento e mattoni ma un universo di affetti, di emozioni, di piccoli gesti quotidiani che spetta a noi valorizzare. Una frittata ha molto più charme di un’aragosta se ci sediamo a tavola con l’atmosfera giusta! Il mio motto? “La grâce, plus belle encore que la beauté”. Finora ha funzionato…
Meno male che ti sei buttata nella blogsfera! La tua torta ai porri e gorgonzola era deliziosa. Mi spiace solo aver lasciato le utlime fette dai miei suoceri!
Isafragola: Cara Isa, il problema non è tanto che io mi sia lanciata nella blogsfera… quanto il fatto che non sono ancora atterrata! A presto
cara Sabrine,
piacere di conoscerti!trovo il tuo blog meraviglioso, per le bellissime foto, per le ricette ma soprattutto per il tuo modo di scrivere. Scusa se lascio qui il mio commento, è che mi piace sempre leggere i primi post, per conoscere l’origine del blog e poi, pian piano leggere il resto.
Ti ringrazio di essere passata dalle mie parti…sono ancora all’inizio della mia avventura ma spero di avere qualcosa da trasmettere!Le ricette che posto sono molto semplici, per divertire i miei bimbi, e qui da te trovo cose meravigliose. Ho già addocchiato delle ricette che vorrei provare! Complimenti ancora, a presto Debora
mammasorriso: Cara Deborah, non hai nulla di cui scusarti: andare a leggere il primo post di un blog fa capire tante cose, trovo che sia giustissimo se davvero si vuol conoscere chi ne è l’autore.
Quanto a me, sono sempre incuriosita dai nuovi blog e mi immedesimo in chi si appresta a lanciarsi nella blogsfera… soprattutto se si tratta di giovani mamme. Mi fa piacere che qui tu abbia trovato delle ricette interessanti: e se vorrai metterci al corrente di come vengono nella cucina di casa tua… beh, sappi che c’è una pagina dedicata ale mie ricette nelle cucine degli altri. Ti aspetto!
Non ho resistito, sono bloggers da meno di un anno ma quando scovo un blog che mi piace (per inciso, il tuo è fra questi) non posso fare a meno di andare a cercare il primo post, dove si spiegano le motivazioni e si da la prima pennellata al ns mondo virtuale. Sono affascinata, scrivi in un modo meraviglioso, credo di averteli già fatti i miei complimenti, ma te li rinnovo, li meriti!
Buna giornata,
Lia
Cara Lia, anche se con molto ritardo grazie di cuore per le tue belle parole. Concordo sul valore del primo post, per capire chi e perché decide di atterrare sulla blogsfera. Le mie motivazioni restano in buona parte le stesse di quasi due anni fa, anche se adesso so che ci sono tanti amici di penna e di fornelli oltre lo schermo. Il che, allora, non avrei immaginato potesse accadere…
Ciao!
Il tuo blog mi ha affascinato…..sono in ritardo, lo so, ma piano piano riuscirò a rimettermi in pari con tutti i post vecchi e anzi, no ho uno al giorno da leggere visto che posti raramente…un saluto e chissà se vedrai mai questo messaggio.
Cara Katrine,
ebbene sì… sono riuscita a vedere il tuo messaggio! Del quale ti ringrazio molto. Questa è una piccola cucina, un po’ strampalata perché – come hai notato – i post si pubblicano solo quando c’è il tempo per scriverli, e naturalmente la storia e la ricetta giuste. Diciamo pure che ci piace il tempo lento, inteso come pausa dalla frenetica routine… Felice che ci sia anche tu! Saluti e baci!