Cartolina d’estate

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E questa sarei io… o meglio: quel che resta di Madame d’Aubergine dopo settimane di fuoco lontana dai fornelli, con una nuova cucina nella testa e una vecchia nel cuore.

Stavolta niente ricetta, ma una foto bislacca scattata quasi per caso, mentre cercavo di far convergere meningi e obiettivo su dei biscotti al cioccolato. Quando l’ho vista mi sono detta che era questa la cartolina più adatta per augurarvi buone vacanze, quest’anno.

La nuova casa l’ho trovata. Lo sapevo che c’era: dovevo semplicemente scoprire dove.

Era lì che mi aspettava, da qualche secolo. Avete presente la scena iniziale de “La spada nella roccia”, con Semola che precipita dal tetto sfondato e atterra sulla sedia davanti a Mago Merlino giusto in tempo per il té? Beh, qualcosa del genere…

Un cartello affisso il giorno prima, su un cortile che conoscevo.
“Impossibile…” ho pensato, e ho tirato dritto. Ma ho fatto solo dieci metri.
“E se invece fosse l’occasione buona? Non lo saprò mai se non ci provo.”
Ho girato i tacchi e ho guardato in su: al terzo piano c’era ancora il sole. E ho fatto il numero.

La mattina dopo era sabato. Mi è bastato affacciarmi alle finestre, vedere quei tetti e la luce nelle stanze: il resto veniva molto dopo. Alle vecchie signore – quelle vere – le rughe si perdonano tutte: perché non fanno nulla per nasconderle. Pensavo fosse un raggio di sole quello che entrava di traverso da un vetro tirandosi dietro un pulviscolo d’oro: invece era una freccia di Cupido. E’ stato un coup de foudre

Così è partita la corsa contro il tempo, parte seconda: tutto un fervore di lavori, di imbianchini e muratori che vanno e vengono, di cucine disegnate a matita sul muro intanto che il falegname prende le misure. Giornate che definire intense è poco, in attesa del trasloco, con le vacanze di mezzo a complicar le cose e una sola certezza: sarà un autentico putiferio.

Ma poiché questo sarebbe in fondo un blog di cucina, ci tengo a dirvi che il forno si accende ancora – anche se non ai ritmi consueti – in casa nostra. Approfitto di questo periodo per rispolverare vecchie, tranquille ricette, di quelle infallibili anche in tempi agitati: perché dei punti fermi bisogna pur averli nella vita…

La storia dei biscotti ve la racconterò quanto prima: ho da prendere un ultimo aereo e poi due settimane di vacanze stanziali non me le toglierà nessuno.

E adesso, visto che questa è una cartolina, volete sapere cosa c’è scritto sul retro?

“Cari amici di penna e di fornelli,
la vita oltre il blog ha preso – di necessità – il sopravvento in questo periodo.
Ma io non vedo l’ora di riprendere i nostri scambi, e il ritmo regolare dei post scandito dalle ricette e da giornate più normali.
Passate delle belle vacanze, dovunque voi siate. E io vedrò di fare altrettanto: con o senza padelle al seguito…
Saluti e baci,

S.”