Cartolina d’autunno
“C’era una volta un piccolo verme, che aveva una casa bellissima.
Nei giorni più grigi, quando una luce di ghiaccio luccicava sui tetti di città,
timidamente si affacciava alla finestra: dava uno sguardo al mondo
e decideva che non era il caso di andarsene a spasso.
Allora si arrotolava placido, si godeva un meraviglioso profumo di mela
e si sentiva felice…”
Questa specie di tweet per celebrare l’autunno e una fantastica luce di cui non volevo perdere il ricordo. Una regressione – veniale, ne avevo bisogno – per sentirmi lieve.
In attesa di riaccendere il forno (non so ancora se continuerò – pudicamente – a trattenermi dal raccontare la mia ultima avventura che lo ha visto co-protagonista) e riprendermi da una trasferta più faticosa del previsto (e sì che dovrei saperlo: mai fare previsioni… soprattutto se rosee).
Come il piccolo verme del tweet qui sopra non me ne vado a spasso, ma sono tutt’altro che placidamente acciambellata sul divano. Sono alle prese con un lavoro “sotto-traccia”, una galleria di quelle da scavare con lentezza assaporando ogni piccolo passo avanti. Non so bene dove e quando sbucherò, alla fine di questo tortuoso percorso, ma vi prometto che sarete tra i primi a saperlo.
Così passo i giorni – almeno quelli non dedicati ad arginare domestiche catastrofi – tra equilibrismi da saltimbanco senza i quali non potrei sentirmi viva. Attraverso nuvole di calce, nuvole di farina, nuvole di pensieri… e anche qualche pozzanghera, con le ballerine ai piedi.
E distribuisco cesti di mele per casa, perché fuori è autunno e non ho alcuna intenzione di rinunciare ai suoi colori. Anche da qui.
Saluti e baci (dalla mia piccola mela),
S.
mi manchi tanto…
Pillow: Non vale! Già questo post (… post?) è una regressione infantile di per sé. Un filino sdolcinato, a rileggerlo, ma tant’è: m’è scappato sulla tastiera… Come un pensiero sfuggito alle maglie della mia autocensura, per riequilibrare le arrabbiature delle ultime settimane: una fuga di gas che a momenti ci faceva esplodere, una casa senza una goccia d’acqua per tre giorni, qualche sgradevole accidente professionale… Insomma, ho scattato una foto e ne ho fatto una cartolina per ricordare a me stessa che sono viva. Anche se non ho ancora risposto a una lunga fila di messaggi e di mail di persone care… Un carissimo saluto
Già due lettori mi hanno segnalato di non essere riusciti a commentare: stavo facendo un po’ di bricolage con l’HTML, e – con tutta evidenza – non è il genere di bricolage che mi riesce meglio… Desisto. Ma se il problema dovesse continuare, vi sarò molto grata se me lo farete sapere via mail o su FB. Grazie! (oddio… cosa avrò mai combinato? …)
Un saluto anche a te ed in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti 🙂
sì, in bocca al lupo per tt … è sempre bello ritrovarti ! un abbraccio *__*
Il Mondo di Milia: Grazie! E’ che i progetti hanno bisogno di energie, per poter essere realizzati… e io non sempre riesco a trovarne, con questa interminabile sfilza di accidenti karmici tra le mura domestiche. A presto! Prometto: con ricetta…
mariaidabenussi: E grazie anche a te! E’ piacevole ritrovarsi, anche solo per un saluto: questo è il senso della mia cartolina alle mele di oggi. Oltre all’intenzione di non lasciar passare invano quella luce autunnale sulle mie piccole meline con verme incorporato… Ciao!
Ti aspetto con ansia, con i tuoi racconti divertenti e le tue ricette di sicuro successo! Quando ho un po’ di tempo nel fine settimana, consulto le tue ricette e ne provo una… adesso ho la fissa del pane. A presto allora! Maddalena.
in questo periodo leggo poco tutto, ma certo sei stata più di un mese senza pubblicare un post. o come mai?!?!
comunque questa cartolina invernale mi è piaciuta molto, e soprattutto in questo periodo assai impegnato, frenetico e faticoso piacerebbe a me essere un pigro vermicello che si è fatto la casetta nella mela..
godere del tempo è una delle più grandi conquiste dell’uomo moderno. Sono felice di trovare in te anche questa dote. Rinnovo la mia stima, per il tuo stile ormai inconfondibile. Un abbraccio
Angela
Madala: Cara Maddalena, grazie di tutto cuore. Per me questo blog è un passatempo di gran lusso (nel senso che posso permettermelo solo dopo una fila di altre priorità) e ti assicuro che in certi periodi fatico a trovare le energie. Però, grattando a fatica il tempo alle notti e a certi rari giorni, non desisto: pensando a quello che un giorno rileggeranno i miei figli – per i quali tutto questo è cominciato -, ma anche a tutti quegli “amici di penna e di fornelli” senza i quali questa mia piccola cucina aperta sul mondo non avrebbe anima. Quanto al pane, ma questo se un po’ mi conosci lo saprai già, è una delle mie grandi passioni. Così sono curiosa: quali ricette hai provato? Ti sono riuscite bene? E sappi che in caso di bisogno (che so, qualche piccolo suggerimento extra…) sono qui. Un abbraccio!
La Gaia Celiaca: Più di un mese senza pubblicare un post: e sapessi quanti ne avrei avuti, in punta di penna (ooops! … di tastiera…) e di cucchiaio! E’ che ho avuto una ulteriore serie di accidenti domestici (mi ostino a non definirli “incidenti”), del tipo: una mancata esplosione a causa di una fuga di gas (4 giorni di totale trambusto), un’altra casa senza un goccio d’acqua (altri 3 giorni), un paio di aerei giusto per restare in esercizio, una sgarruppata soffitta sopra casa nostra trasformata in instant-mansarda scavando di nascosto il pavimento (carino, no?, scoprire che Principessa dormirà sotto un soffitto-sottiletta di 15 cm? il tutto, ça va sans dire, senza alcun permesso…), e qualche pesantezza professionale. Mi ha salvata la mia “galleria”, questo progetto sotto-traccia che mi diverte e che perciò mi ostino a non mollare. E l’idea che questa piccola cucina – per me uno spazio di assoluta libertà – sarebbe comunque stata vissuta, anche in mia assenza. Le pagine di un blog sono un po’ come quelle di un libro: restano. Non sono volatili come i tweets o i posts di Facebook. E continuare a ricevere mail e messaggi di persone che cucinano e si divertono con FRAGOLE A MERENDA mi ha aiutato a sentirmi viva. Un caro saluto e a presto!
amo i colori dell’autunno e la tua foto è splendida nella sua semplicità, così complicata da raggiungere.
Ti aspetto, e buon lavoro!
Francesca
Felice di assaporare con te questa cartolina autunnale, ma, ti aspetto presto con ben più di un assaggio per quella invernale! 😉
Sai che corro qui ogni volta che pubblichi qualcosa, perchè questo tuo modo di raccontare e di raccontarti mi da una boccata di ossigeno un un periodo della mia vita assai incasinato. Attendo allora il progetto-sotto-traccia (non è che ti sei messa a fare anche l’elettricista?)
Cara Sabrine, perbacco, altro che sdolcinato questo post: hai reso benissimo il senso dell’autunno, stagione dai colori pastello …
Ma, per favore, non aspettare un altro mese per il prossimo!
Paolo
Non vedo l’ora di vederti sbucare dalla tua galleria. E quando sarai lì lì per riveder le stelle, mi piacerebbe comprare un bel mazzo di fiori per appostarmi all’uscita del tuo percorso sotto traccia!
Cara Sabrine, fortuna che sei ancora qui a scrivere i tuoi fantastici post!!! Ho letto su Fb della tua disavventura… e manco a farlo apposta ne ho avuta una pure io con la caldaia fra ieri e oggi… qualche folletto autunnale ci fa degli scherzetti poco gradevoli, ma noi non ci arrendiamo, vero? Aspetterò con pazienza la rivelazione di questo tuo progetto, intanto buon proseguimento dell’autunno, sperando che sia più clemente! 😉
L’Atelier di Pilaf: Cara Angela, il tempo è la risorsa più preziosa (dopo la salute, che a ben vedere ricade pur sempre sotto la categoria “tempo”…) e io non ho alcuna intenzione di lasciarmelo sfuggire senza averlo utilizzato appieno: vale a dire anche per le cose che piacciono a me. E poi ho scoperto che fare le cose con passione equivale a un effetto moltiplicatore: pare che il tempo scorra più lento! Come quando assaporiamo qualcosa che ci piace… Grazie per quanto hai scritto: per me “stima” è una parola importante. A presto!
Acquolina: Cara Francesca, sei stata capace in pocissime parole di esprimere un concetto importante: la bellezza della semplicità, che non è banalità ma equilibrio (tanto difficile da raggiungere). Io credo così tanto in tutto questo, che mi sforzo di cercare la semplicità nelle piccole cose di tutti i giorni, sotto strati e strati di inutili (e spesso brutte) complicazioni: in cucina e non solo… E quando ci riesco, mi pare di arrivare all’essenza delle cose. E mi sento come il verme del mio tweet regressivo-infantile: felice. Un abbraccio
Beta: Promessa di bruco mangiamele: il prossimo post porterà una ricetta. E… arriverà ben prima dell’inverno! Questo è il terzo autunno che non riesco a godermi in cucina come vorrei: evito il mercato, perché mi verrebbe voglia di comprare (e cucinare) tutto, mentre c’è sempre un qualche accidente che si frappone tra me e una cassetta di frutta o verdura. Così mi limito a lasciarmi incantare dai colori…
Roberta – Il senso del gusto: Allora diciamo che l’ossigeno di cui parli è come una corrente benefica: scorre da una cucina all’altra, crescendo d’intensità. Perché sapere che questo piccolo blog sparge un po’ di serenità mi regala una grande soddisfazione (e mi restituisce le energie che profondo in ogni impresa che decido di portare avanti). Quanto al progetto sotto-traccia, tranquilla: non mi sono messa ad armeggiare con cavi elettrici e corrugati! Non foss’altro perché l’elettricista è il fornitore in assoluto più bravo, gentile e puntuale del mio cantiere-fabbrica-di-San-Pietro! Così premuroso che, sapendo che avevo problemi con l’idraulico, è accorso al capezzale dell’autoclave pure lui. “Signora, lei non può reggere: capitano tutte a lei…” e si è presentato con una bottiglia del suo olio nuovo. Come non volergli bene? A presto!
Paolo: Che un signore scriva per dire che questo post non è sdolcinato mi fa davvero piacere! E adesso mi chiedo: mi si starà indurendo il cuore o i ragazzi stanno finalmente diventando un po’ più teneri? Nel dilemma, medito il post successivo: possibilmente nei colori dell’autunno… Grazie e a presto!
Isafragola: Isa, come bruco scava-mele inizio ad avvertire un leggero capogiro: a forza di scavare al buio, ogni tanto mi pare di aver perso l’orientamento! In questi casi l’obiettivo è sbucare – più o meno – dall’altra parte rispetto al punto da cui si è partiti e io, beh… spero di farcela. Naturalmente ne avrò certezza solo quando riemergerò (di sicuro con la testa adorna di polpa di mela mangiucchiata e non di alloro da poeti). Nel frattempo, non posso che continuare, al buio e a testa bassa (e per favore, dall’alto della tua cattedra, dimmi che anche i bruchi ne hanno una…). Un bacio al tupi e un saluto, sempre caro (e qui si passa dalla corona d’alloro a una siepe…), a te
Carissima Sabrine, queste meline con il loro colore e le foglie argentee su sfondo carta da zucchero riempiono gli occhi!
Ho messo “fragole a merenda” come pagina principale del mio motore di ricerca così appena sbuchi dalla mela ti posso vedere.
Buon lavoro di scavo, a presto.
Valentina
Bentornata Sabrine, anche senza ricetta, i tuoi messaggi mi fanno sempre tanto piacere!
cara Sabrine, ho scoperto da poco il tuo magnifico blog. Credo di essere tua coetanea e mi sono ritrovata tantissimo nel racconto denso di ricordi sul Manuale di Nonna Papera. Ho seguito con curiosità tutta la storia e …non ti nascondo di avere nascosto qualche lacrimuccia leggendo di un passato così simile al mio e che a me sembra ancora dietro l’angolo…ma non è più così…. Ti abbraccio con affetto e spero di leggerti presto. Biribissi (nick per nick…)
Bellissima questa tua cartolina d’autunno, anche io amo i suoi colori e le due infinite sfumature. Buon lavoro e continua a deliziarci con le tue foto…e le tue ricette.
Francesca
Danda: Danda!!! Mi ricordi sempre i primi tempi di questo blog… e poi (ma questo devo avertelo già scritto un’altra volta) è come se tu fossi appollaiata sulla mia spalla ogni volta che apro lo sportello del sottolavello e mi accingo a gettare i rifiuti: separo tutto! E ti penso, mentre strappo a fatica la plastica a bolle dall’interno delle buste postali di carta… Insomma: sei il mio Grillo Parlante in fatto di cose “eco-something”!
Quanto alla disavventura con il gas, diciamo che è meglio riderci su visto che siamo ancora qui a raccontarla. E stavolta il povero Agostino non c’entra proprio niente: erano due finti-idraulici la causa di tutto. Anche se lui continua a girare indisturbato per casa: l’ultima settimana si è appassionato alle cose elettriche: due appliques scassate che saranno da smontare, una lampada a stelo già in riparazione, tre lampadine fulminate, e una serie di interruttori che misteriosamente “sprofondano” e non si risollevano più… Giochi da fantasma annoiato, niente di più. Un caro abbraccio e a presto!
Le mamme del caffé: Io adoro le mele: non solo da mangiare, ma anche da distribuire per tutta la casa per fare un po’ di colore. E poi: vogliamo mettere il profumo? L’inconveniente di quelle biologiche è che hanno i vermetti, e regolarmente ci ritroviamo un’invasione di moscerini per le stanze… Ma io non desisto! Come per la mia galleria… scavo, scavo, scavo… Grazie per il tuo commento. Prometto che sbucherò quanto prima: a presto!
Gaia: Carissima Gaia – dal nome che mette gioia solo a scriverlo… – io non mi sono mai posta il problema di “dover” pubblicare post per tenere un certo ritmo: il blog è per me un’oasi di libertà. E poi non sarei mai capace di scrivere a comando… Ma poiché FRAGOLE A MERENDA è oramai una parte della mia cucina vera (anzi, un modo per vivere la mia cucina da una prospettiva differente), mi piace frequentarlo anche quando non ho il tempo di cucinare. Questo il senso di certe cartoline: foto da appoggiare su una mensola, intanto che si salutano gli amici e si beve un caffé… Un caro saluto e a presto!
Biribissi (… e che nick!): Innanzitutto benvenuta in questa piccola cucina! Scoprirai che è un tantino anomala, nel senso che vive a un ritmo tutto suo (che poi sarebbe quello imposto alla sottoscritta da una vita oltre lo schermo del pc, che procede a “stop & go”, come sempre accade con la vita vera…), ma è sempre viva perché ci sono amici che la frequentano anche in mia assenza: e questo me la rende speciale…
Qui è come se ci conoscessimo tutti da sempre, anche se non ci siamo mai incontrati di persona: perché io credo che in un blog le facce contino assai poco, se c’è il cuore… La storia del Manuale di Nonna Papera – che mai avrebbe avuto un esito tanto sorprendente senza l’energia dei tantissimi amici di FRAGOLE A MERENDA che insieme a me ne sono stati protagonisti – ne è l’esempio più significativo. Leggo che ha appassionato anche te: sappi che c’è un pdf con le ricette dei lettori, che puoi scaricare quando vuoi (ma magari te ne sarai già accorta…). Per ora è tutto. Grazie per le tue belle parole e… arrivederci a presto!
Francesca C.: I colori del’autunno sono fantastici! Perché cambiano costantemente, acquistano sfumature diverse al solo passaggio di una nuvola… Così, non potendo cucinare granché in questi periodo (disavventure domestiche ed altri accadimenti…), ho voluto almeno fermare un istante di luce bellissima, in una giornata non propriamente… “scorrevole”. Ho sempre pensato che la bellezza delle piccole cose (come una minuscola “maison de charme” per bruchi mangiamele), a saperla scovare, possa aiutare molto. E io senza un po’ di bellezza non so vivere. Un caro saluto!
Mi piace molto questo blog è un grande piacere leggere qualcosa di nuovo e interessante .
Ohhhh….ma così non valeee! Guardo la blogroll e vedo sempre la tua zuppa all’aglio e poi d’improvviso una mela, ma è già passata una settimana e mi rendo conto che anche io vivo la vita a saltelli, mi perdo cose per strada, e la testa è ancora lì solo perché ce l’ho attaccata al collo. Leggo il tuo post e mi dico che le nostre vite alla fine si assomigliano. Siamo tutti dentro una galleria che scaviamo in cerca di una uscita, lavorando alacremente come un piccolo formicaio che costruisce il proprio vulcano di terra morbida. Io prego solo che nessuno ci passi sopra con il suo scarpone. Poi so che prima o poi il capino fuori ce lo riporto.
Non ci tenere senza i tuoi racconti troppo a lungo.
Un forte abbraccio. Pat
Una ragazza d’epoca come me, un po’ fuori moda, adora ricevere cartoline… le metto tra le pagine dell’agenda (quella vera, di carta!), e quando le ritovo, poi, per caso, mentre cerco tutt’altro, mi riportano alla mente chi le ha scritte, i posti da cui vengono, le storie che portano.
Metto nell’agenda anche la tua.
Claudette
wow che foto!
Congratulazioni per il tuo blog! E, soprattutto, grazie per il contenuto che mi rende sempre felice!
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