La signorina Phoebe si fa viva tutti i venerdì. Ci ho messo un po’ a realizzare che la sua mail settimanale mi arriva a un’ora precisa: quella in cui gli uffici si svuotano e la frenesia da weekend pervade gli animi. E solo dopo averci ragionato su, ho compreso anche il perché.
Phoebe è una missionaria: nel senso che si è data la missione di risollevare il morale a quelli che di sabato e domenica – orfani degli orari e della compagnia dei colleghi – si fanno prendere dalla malinconia. A giudicare dalle parole accorate con cui scrive, si tratta di casi alquanto vari ma tutti ugualmente disperati: signori abbandonati dalle mogli, colpevolmente trascurati dalle fidanzate, o momentaneamente sprovvisti delle une o delle altre, non avrebbero alternativa alla depressione se non ci fosse lei.
La quale, come tutti i missionari devoti al prossimo in terre piene d’insidie, s’intende anche un po’ di medicina. Certo, se uno per la disperazione si strappa i capelli o si getta sotto il tram e ne riemerge azzoppato, non sarà la cara Phoebe a rimetterlo in sesto. Ma per qualunque problema dovesse insorgere a metà strada tra la testa e i piedi, non c’è rimedio che lei non conosca. [continua a leggere…]