Vi racconto una storia, anzi… un libro
Tutto ebbe inizio ai tempi dell’ultimo trasloco, un pomeriggio in cui decisi che ero stanca di aprire scatoloni. Collocai l’ultima pila di libri, richiusi la scaletta traballante, andai in cucina e mi misi a impastare una brioche. Non era certamente una priorità in una casa letteralmente sottosopra… Qualche ora più tardi, seduta davanti a una ciotola fumante (sì, proprio quella che vedete) mi ritrovai a riflettere sul significato di quel gesto e di quel piccolo pasto, che non era né un pranzo né una cena ma mi rendeva felice: mi faceva sentire in pace con il mondo, anche se il mondo mi si presentava sotto forma di pezzi di mobili e la mia vita era momentaneamente ospitata in quarantotto scatoloni.