La tartelletta della domenica
La colazione della domenica è un momento magico. L’unico giorno in cui si ha il tempo per chiacchierare con calma, davanti a una tazza di caffé. [continua a leggere…]
La colazione della domenica è un momento magico. L’unico giorno in cui si ha il tempo per chiacchierare con calma, davanti a una tazza di caffé. [continua a leggere…]
Della mia passioncella per i muffins vi siete (forse) già accorti. Della mia fase aubergine ho già scritto e non mi pare il caso di tediarvi oltre. Dell’intenso tramestìo che anima la mia cucina in questi giorni mi piacerebbe invece darvi conto con maggior dovizia di particolari. Se non che il week-end incombe, con il corollario di spostamenti e relativi traffici che a casa nostra comporta (dovrei indagare sul perché – ultimamente – i miei ritmi nel fine settimana accelerano anziché rallentare…). [continua a leggere…]
Ieri. Bighellonavo tra i banchi del mercato a tarda ora, tra pile di cassette vuote e offerte di acquisto last minute gridate a squarciagola, quando un ortaggio mai visto catturò la mia attenzione. Mezzo metro di sinuose curve di un lucente verde lattuga a me totalmente ignote. E anche alla verduraia, a quanto pare. Spuntò con la faccia paciosa da dietro una cassetta di peperoni e mi sfidò con un sorriso.
”Non sa cos’è, vero?”.
“No…”
“Ma è una zucchina trombetta siciliana!”. [continua a leggere…]
La fase aubergine della mia vita perdura ormai da quattro anni. Il suo inizio è collocabile in un istante preciso: quello dell’acquisto di un set di tovaglioli di lino viola scuro in un pomeriggio canicolare, ad Arles. Fu decisione di un attimo: quel giorno scoprii il color “melanzana”.
Da allora ci frequentiamo con assiduità. Una storia iniziata in sordina – un paio di orecchini antichi, un bracciale, qualche maglione – e culminata un anno fa con l’arrivo in casa di un enorme divano di lino. Color aubergine, naturalmente… [continua a leggere…]
Gazpacho: pare che quello vero sia con il pane raffermo e senza aceto balsamico. Questa è semplicemente la ricetta di casa nostra. Per prevenire l’insorgere di una disputa da teologi bizantini su cosa è e cosa non è un gazpacho “autentico”, la archivio pertanto con il nome in voga nel nostro lessico familiare. [continua a leggere…]
Una mia variante dell’Irish soda bread, con farina d’avena, semi di girasole e una quantità ridotta di yogurt. Per la verità, una ricetta di Irish soda bread più conforme alla tradizione è in voga in casa nostra da anni. Trattandosi della ricetta-base passatami dalla mia amica Brenda (che non era irlandese ma inglese del Kent, ma fa lo stesso), il relativo appunto contiene anche una serie di indicazioni dettagliate sulla sua preparazione.
Confesso: appartengo alla confraternita degli adepti del Fruttapec. Storcano pure il naso i talebani dell’ortodossia in cucina, ma io a questa polverina non ci rinuncio.
Primo: perché la frutta cuoce pochissimo, non si disfa e non cambia colore. Secondo: perchè si fa in un attimo. Terzo: perchè da quando esiste il Fruttapec 2:1 basta la metà dello zucchero che si usava prima. [continua a leggere…]
Dovrei indagare sul perché di questa scelta per il mio primo post…
Sarà che vengono sempre bene, piacciono a tutti e quando li faccio la cucina profuma per ore. Sarà che funzionano da merenda, ma anche da aperitivo o da cena (l’ultima volta li ho imbottiti di fiocchi di latte e fettine di ravanello). [continua a leggere…]
Dopo settimane di tormentati pensamenti e notti di sperimentazioni dagli esiti altalenanti, stamattina ho deciso: today is the day! Inizia la mia caduta libera nella blogosfera. Ufficialmente per mettere ordine in quel guazzabuglio di ritagli di riviste e foglietti indecifrabili che mi tiro dietro da anni e che più volte ho provato a trascrivere, senza successo. Quando un anno fa l’ultimo file è svaporato nel mancamento dell’hard-disk l’ho presa come un segno del destino: ho comprato un nuovo Mac e ho accantonato i miei propositi di archiviazione.