Fave & pecorino dip
Fave e pecorino: un grande classico di primavera. Uno di quei connubi intramontabili, di quegli equilibri così perfetti da andar bene tanto per il picnic in campagna, quanto per una cena in città. [continua a leggere…]
Fave e pecorino: un grande classico di primavera. Uno di quei connubi intramontabili, di quegli equilibri così perfetti da andar bene tanto per il picnic in campagna, quanto per una cena in città. [continua a leggere…]
Ho deciso: l’anno prossimo mi farò le uova di cioccolato in casa. Perché sono stufa di vedere le facce deluse dei bambini di fronte a quell’orribile oggettistica che vien fatta passare per “sorprese dell’uovo di Pasqua”. [continua a leggere…]
Mi sono innamorata dell’agnello. Che non è un signore troppo mite per tenermi testa, ma proprio lui: il figlio della pecora.
L’ho scoperto da poco, dopo anni di disinteresse totale per via di un pregiudizio: avevo sempre l’impressione che l’agnello avesse un odore troppo forte, un che di penetrante che me lo faceva mangiare solo per educazione, alle feste comandate. Per non dire di quel contorno di patate – noiosetto e sempre un po’ bisunto – che regolarmente lo accompagnava. In breve: la carne d’agnello non l’avevo mai cucinata. [continua a leggere…]
Risotto: uno dei miei comfort food preferiti. Mi piace in tutti i modi, a patto che qualità del riso e punto di cottura siano quelli giusti. Perché sul risotto – come sulla pasta – non si transige: scotto, è un flagello biblico. [continua a leggere…]
La panificazione casalinga è una delle attività che più mi gratificano in cucina. Beninteso: il pane si può anche comprare. Ma se vi abituate al profumo, al sapore delle farine buone, alla varietà infinita di combinazioni tra ingredienti… beh, sarà molto difficile che riusciate a tornare sui vostri passi.
Mai fatte meringhe, fino a qualche mese fa. Non che non mi piacessero: è che avevo impressa nella memoria una scena di quelle capaci di cambiare il corso di un destino culinario. Premessa: mia madre (sempre lei, quella che cucinava in chemisier di seta…) è una cuoca fantastica. In decenni di onorata carriera non c’è nulla che non le sia riuscito bene in cucina. Tranne una cosa: le meringhe. [continua a leggere…]
Sforno torte salate con regolare assiduità, ma soprattutto con gli ingredienti che offre il mercato. Così i miei impasti sono a geometria variabile, a seconda delle stagioni e dell’ora in cui riesco a tuffarmi tra le bancarelle. [continua a leggere…]
Vi starete chiedendo se io non sia ancora preda dei fumi della febbre, con le meningi sciroccate e l’eloquio stralunato. Nulla di tutto ciò.
Sono viva e vegeta, sopravvissuta al malefico virus e persino al giubileo di mio marito: una settimana di pranzi e cene a ritmi da catena fordista, per festeggiare un compleanno di quelli a cifra tonda. Con corollario di voli, bagagli da fare e disfare, case da aprire e da chiudere… e la constatazione che sembriamo ormai una carovana di nomadi. [continua a leggere…]
Ci sono eventi dinanzi ai quali le parole si rivelano insufficienti. Non è che siano inappropriate: semplicemente, da sole non bastano. Sembrano non avere il giusto peso, anche se ci sforziamo di sceglierle con cura… [continua a leggere…]
Oggi mi sento come un naufrago, gettato sulla riva dalle onde dopo una furiosa shakerata in alto mare. Avete presente una di quelle scene da film dei pirati, con il buono della situazione che tutti temevano passato a miglior vita e che invece riappare, lacero e svenuto, sul bagnasciuga di una spiaggia a lui ignota?