Fragole a merenda
Questo libro nasce da un blog, ma non è un blog che si fa libro. È piuttosto il racconto di quel che avviene in una vera, autentica cucina di casa con le finestre sui tetti di città e un passavivande aperto sul mondo.
Quando l’ho concepito non avevo in testa soltanto un ricettario, ma un libro vero: un libro per cucinare, ma che fosse al contempo anche da leggere. Un volume che non immaginavo solo sullo scaffale della credenza, ma disposto a seguirvi ovunque vi piaccia concedervi una pausa. Un libro di cucina capace di strapparvi un sorriso anche se è una giornata storta…
Chi conosce questo blog, sa bene che molte mie ricette nascono da un incontro: con un ingrediente o con una persona, poco cambia. E se storie e ricette s’intrecciano, non c’è verso di farle andare per strade separate: non avrebbe senso.
Come potrei convincervi a impastare a mano una brioche senza raccontarvi di Delfina, degli indigeni dell’isola di Pentecoste e delle sue strepitose zeppole che lievitavano grazie a una stalla? O passarvi la ricetta della torta al miele di Emma, spartana e sorprendente come lei, sorvolando sulla sua storia d’amore ai tempi dello sbarco in Normandia? Per non parlare dei “kulfi party” di Brenda e del suo gelato indiano senza gelatiera, o della “Moncucca” che ci fa ancora rimpiangere che Nirit se ne sia tornata a Gerusalemme.
E poi ci sono Brian con le quiches e gli acquerelli, e Xavier che prepara intingoli speziati per la sua fidanzata bellissima. Il postino e la signora Maria con l’aia brulicante di galline. E le suore dell’asilo Montessori alle prese con ostie, ciambelline e progetti sottomarini tropicali. La nonna stregata da un albero di fichi e Artemio che minaccia schioppettate. Le tortine della pasticceria di Montmartre, e le focacce del fornaio-Giove-tonante, la torta al cioccolato della signora Conti (signora Conti we love you! credetemi, se lo merita…) e i biscotti di guerra di mia nonna.
Potrei andare avanti ancora a lungo, anzi a lunghissimo. Perché alla fine di questa incredibile avventura mi sono ritrovata con ben 350 pagine! Vale a dire quasi il doppio di un libro di cucina che si rispetti.
Ora, in tutta sincerità, non posso essere io a dirvi se questo sia o meno un libro rispettabile: molte delle ricette che ci trovate possono suonare un tantino eterodosse (ci sono panini da fare a colpi di cucchiaio, una ricetta di bagels a vapore, e persino dei pancakes sovietici, un autentico ossimoro se il vostro immaginario culinario ha salde radici in Occidente). Ma voi sapete bene che non sono una di quelle che mettono il cardamomo nel caffelatte del nonno per il gusto di stupire: semplicemente mi piace… farla semplice! (perdonate il bisticcio di parole). Cioè sono convinta che in molti casi un cambio di prospettiva aiuti a trasformare le cose complicate in cose alla portata di tutti.
Perciò “Fragole a merenda” è dedicato alle ricette – dolci e salate – che nascono dall’approccio basic riservato a merende e colazioni, ma possono diventare qualcosa di più: un brunch della domenica che vale quanto un pranzo, una cena scapigliata tra amici, uno spuntino à porter per l’ufficio o per la scuola. E’ un libro che ho scritto a modo mio (voi mi conoscete: avrei potuto fare altrimenti?), condendo con una generosa dose d’ironia anche certi passaggi necessariamente “tecnici”. Non me ne voglia nessuno, non ho alcuna velleità da chef, ma vorrei riuscire a trascinare in cucina persino i timorosi e i più riottosi renitenti: quelli che non hanno mai osato affrontare a mano una ciotola di albumi o un impasto da focaccia, e quelli che non hanno mai pensato che cucinare sia un’attività divertente.
E’ un libro che ho scritto pensando a ragazze d’ogni età, nonni e nipoti, fidanzati innamorati e possessori di cucine low-tech (il mio pensiero va sempre a quelle spartane da studenti). In definitiva, un libro per tutti quelli che hanno voglia di stare in cucina con leggerezza e divertendosi.
E adesso non mi resta che sperare che vi piaccia leggerlo, almeno quanto a me è piaciuto scriverlo…
Saluti e baci,
Sabrine
———————————-
“Fragole a merenda” è finalmente in libreria!
Un assaggio a base di indici, copertine, e qualche ricetta? O un giretto esplorativo alla casa editrice, per saperne di più?
E per chi se lo fosse perso, “Vi racconto una storia, anzi… un libro”, il post in cui racconto come è nato “Fragole a merenda”
E’ appena arrivato sulla mia scrivania! Stasera farò tardi….
Grazie per la notizia! E spero che questo libro possa farti compagnia per ben più di una sera… Un caro saluto e buona lettura!
Cara Sabrine, anch’io ho finalmente il tuo libro
.Le tue ricette sono golose e ho già fatto sabato scorso colazione con gli scones di Brenda, che non so perché mi ha colpito molto, per la tua bella e affettuosa descrizione. Ora che ci penso mi viene in mente che anch’io ho avuto la fortuna di conoscere da bambina una” simpatica signorina ottantenne , che mi ha fatto amare i the delle cinque e i pasticcini…le tazze e i piattini buoni.. piccoli ricordi , ma che rimangono per sempre! Grazie , amo anch’io fare merenda e belle colazioni …Con il tuo libro in cucina ho già mille idee!
Cari saluti
Paola
Cara Paola, grazie! Felice che “Fragole a merenda” sia arrivato a casa tua, e che gli scones di Brenda abbiano fatto bella figura: lei ci teneva tanto a farli secondo le regole… e non c’è che dire, era davvero un personaggio! Concordo con te: certi ricordi rimangono per sempre. Ma soprattutto forgiano uno stile, danno un’impronta… a casa di Brenda i piccoli pasti erano fondamentali. E se ci penso, forse questo libro ha radici lontane amche in casa sua. Un caro saluto e buona lettura!
sto leggendo il tuo libro, emozionata, divertita e ovviamente anche ingolosita.
sono rimasta molto stupita dallo scritto….lo ammetto, non ti conoscevo, ho comprato il libro ad occhi chiusi perchè mi ispirava….e ho fatto bene!
ho scoperto che l’incontro con l’inghilterra è stato molto simile al mio, gli scones sono stati la prima cosa che ho mangiato, offertomi appena sbarcata dalle anziane signore che mi ospitavano assieme a un buon tè ….sono rimasta estasiata da quel cibo, che ho riprodotto subito al mio rientro.
Ma il racconto dell’aiutante di casa e del soggiorno in inghilterra sono spettacolari, evocativi e toccanti come pochi….quasi versavo una lacrimuccia, non per i racconti in sè ma per l’amore che traspare dalle tue parole. Complimenti!!
p.s.
il libro lo devo ancora finire, sono circa a metà, me lo centellino durante le mie laute colazioni ,siamo simili anche io questo 🙂
Cara Enrica, perdona il ritardo con il quale rispondo al tuo commento. Innanzitutto grazie per aver trovato un posticino per “Fragole a merenda” in casa tua: per me è un po’ come essere lì, e al contempo sapere che ci sei anche tu nella mia piccola cucina. Questo blog e il libro sono ormai una parte della mia cucina vera: mi piace conoscere gli amici che la frequentano (e anche se non li ho mai incontrati di persona, perché la mia discrezione ha sempre la meglio, mi pare di conoscerli tutti, uno a uno…) e cercare di farli stare bene. Quando poi scopro che ho con loro delle affinità – caso tutt’altro che infrequente – li sento ancora più vicini.
E’ il tuo caso, anche se ti conosco solo adesso: per ciò che mi racconti del tuo soggiorno in Inghilterra (vecchie signore e scones… what else?), per il tuo amore per le colazioni (per me l’unico pasto davvero irrinunciabile: se esco di casa senza, svengo!) e per quella sensibilità che ti fa cogliere l’amore, dietro i racconti e le parole.
Grazie cara Enrica, per aver compreso anche questo del mio libro.
E adesso non mi resta che augurarti buona lettura, e ricordarti che se ti servisse una mano per qualche ricetta io sono qui. E se ti venisse voglia di scattare una foto al libro in casa tua, sappi che mi farebbe molto piacere poterla mettere nella board Pinterest: sarebbe in buona e nutrita compagnia!
Un caro abbraccio e grazie ancora!
ho scoperto per caso il tuo libro e il tuo blog! la curiosità mi ha spinto ad acquistare il libro di getto… il libro le foto le ricette ed il narrato sono semplicemente deliziosi. complimenti per la semplicità con cui racconti le ricette tanto che viene voglia di provarle immediatamente. io ho una passione particolare per le foto e per il tovagliato che usi……… insomma sono una tua nuova “fan” … grazie Monica
Cara Monica, grazie! E benvenuta nella piccola cucina di FRAGOLE A MERENDA… che prima ancora che un blog – e un libro – è una cucina vera. Non è più solo mia, perché ormai appartiene anche ai tanti amici che la frequentano, ma è una cucina autentica, nel senso che quel che si vede è… esattamente quello che accade! Quello che tu chiami “tovagliato” (termine “alto” che mi inorgoglisce) sono i tanti vecchi teli di lino e canapa, ereditati o comprati qua e là per i mercati che adoro. E quelli nuovi provengono dai saldi ai grandi magazzini… Ne ho interi servizi – rigorosamente scompagnati, date le modalità di acquisto – ma a me piacciono, perché così non mi annoiano mai (cambiano continuamente!) e poi mi permettono di assecondare la mia creatività spendendo poco! Lo stesso vale per piatti, posate, bicchieri, ciotole da colazione (una mia passione) e ciotole di latta: tutte cose che usiamo abitualmente, senza troppi formalismi né “mise en place” studiate… e moltissima allegria!
In una cucina così, non ci sarebbe stato posto per delle ricette raccontate in altro modo, se non quello – spontaneo – in cui nascono: da un incontro con un ingrediente, o una persona. Così il libro è un intreccio di racconti e di ricette, un inestricabile gomitolo di vita…
Grazie per aver deciso di ospitare “Fragole a merenda” in casa tua: spero faccia il suo dovere e ti faccia compagnia. Se dovessi aver bisogno di una mano per qualche ricetta, sono a disposizione! E se ti facesse piacere inviarmi una foto (dalla cucina, dal salotto, dalla vasca da bagno… vedi tu: mi arrivano anche dai negozi di parrucchiere!) sappi che c’è una board Pinterest pronta ad ospitarla:
http://www.pinterest.com/fragoleamerenda/fragole-a-merenda-il-libro/
Un abbraccio e grazie ancora!
Cara Sabrine, mi sono auto regalata il tuo libro per Natale…bellissimo! Sono partita a leggerlo dai ringraziamenti finali (non so perché parto sempre da lì) e mi sono emozionata perché ci ho letto sincerità e passione per quello che fai…penso diventerà il prossimo regalo di compleanno/natale da fare alle mie migliori amiche, alla mamma e alle zie 😉 … Nel frattempo me lo godo in queste vacanze natalizie! Auguri!!!
Cara Stef, con grandissimo ritardo, ma non rinuncio a ringraziarti per questo tuo commento. E anche per aver deciso di ospitare il mio libro in casa tua! Mi ha molto colpita il fatto che tu ti sia letta per prima la pagina dei ringraziamenti finali: non solo perché inusuale, ma perché per me è a tutti gli effetti “una pagina”… e anche molto importante. Nello scriverla ho ripercorso l’avventura che ha visto la mia piccola cucina trasformarsi prima in un blog e poi in un libro, resa possibile da quegli straordinari compagni di viaggio che sono gli amici di “Fragole a merenda”. Ma ho riconsiderato – e per certi versi rivissuto – gli anni fantastici della mia infanzia, i momenti felici della mia famiglia e gli incontri che la vita mi ha regalato. E’ stata una pagina faticosa da scrivere, perché nel breve volgere di poche righe tocca corde profonde… mi fa piacere che tu l’abbia compresa. Un caro saluto e… grazie per l’entusiasmo!
Ciao Sabrine, mi ha fatto molto piacere ricevere il tuo libro a Natale. Lo sto leggendo (… e sperimentando ) “pizzicando” racconti e ricette qua e là come si fa su un piatto di biscottini durante una golosa merenda.
Buon 2015!
Cara Sabrina, perdona il grave ritardo con il quale ti rispondo. Sono felicissima che “Fragole a merenda” ti sia arrivato in dono (vuol dire che sarà sempre associato, nei tuoi pensieri, a una persona cara…), e felice che tu abbia subito iniziato a “pizzicare” ricette qua e là! Se avrai voglia di farmi sapere quali hai già sperimentato, io sono qui (e naturalmente ci sono anche se dovessi aver bisogno di una mano: prometto, con maggior sollecitudine!). Quanto ai racconti, spero che ti facciano tanta compagnia. Buon 2015 anche a te (per gli undici mesi che ne restano) e grazie di tutto cuore! Un abbraccio lungo 350 pagine!
Ore 23:49
Mio marito entra in cucina mentre sto sfornando gli ennesimi cracker semi,noci e rosmarino e mi dice: “Ho fatto un errore a regalarti questo libro, avrei dovuto regalarti 50 sfumature di grigio.”
Cara Romina, questa è una delle più belle, fantastiche e incredibili recensioni che “Fragole a merenda” abbia mai ricevuto! (e ti assicuro che in quasi quattro mesi dalla sua uscita, ne ho lette proprio tante…)
E’ così potente e immediata l’immagine della scena che hai raccontato, che pare la sceneggiatura di uno spot pubblicitario… e invece è tutta vera. Da quando ho letto il tuo commento non ho smesso di pensare a quanto sia divertente la battuta del tuo augusto consorte. E se la sincerità è un valore in sé, quando viene praticata con leggerezza e arguzia diventa un’arma imbattibile: questo ho apprezzato, di tuo marito che – ho appreso in questa occasione – è bravo alpinista e fotografo oltre che protagonista di siparietti culinari (e ormai famoso, per giunta, da quando la sua divertentissima battuta è stata pubblicata su Facebook!).
Perciò, con la speranza che pensi a me non solo come una “distrattrice” di mogli, invio un caro saluto anche a lui. Ciao Romina!
P.S.: alla prima occasione, vedrò di informare la Casa Editrice che abbiamo uno slogan pubblcitario già pronto!
era da tempo che sbirciavo sul tuo blog , non ho resistito ordinato oggi .
Cara Rosa, sapere che “Fragole a merenda” arriverà a casa tua è un bel regalo: grazie! Così adesso so che ci sarai anche tu a spasso per quelle pagine… Ci troverai un sacco di gente: i personaggi dei miei racconti (che in realtà sono tutte persone vere) e i tantissimi amici che hanno già deciso di ospitare questo libro nelle loro cucine.
Se avrai voglia di mandarmi una foto del libro da casa tua, sappi che c’è una board Pinterest che sta crescendo di giorno in giorno: sarò felice se ci sarai anche tu!
In attesa di avere tue notizie, alle prese con qualche ricetta ti saluto e ti ringrazio. A prestissimo!
In quanto romantica senza scampo, anche se un po’ imbranata in cucina, non vedo l’ora arrivi il mio “Fragole a merenda” per provare a cucinare , ascoltando Nora Jones , con mia figlia Adele che saltella per casa, un delizioso brunch per mio marito e gli amici. Il tuo blog è incantevole
Cara Sabrina, a distanza di otto (otto?!? sono inguaribile…) mesi, immagino che il tuo “Fragole a merenda” sia già comodamente accomodato in casa tua. Magari, al ritmo di qualche pezzo di Nora Jones avrai già sperimentato qualche ricetta, o forse ti sei limitata a leggere i racconti. In ogni caso sappi che il tuo commento mi ha fatto un gran piacere: e che mi stanno molto simpatiche le persone imbranate in cucina. I cuochi della domenica sono quelli per cui batte il mio cuore (gli chef non mi procurano altrettanta emozione), dunque… buttati! E se ti servisse una mano per qualche ricetta, mi trovi qui o su FB. Prometto tempi di risposta adeguati a non fare andare a male gli ingredienti, prima di cucinarli. Un caro saluto!
Toc toc, buongiorno!
Ti seguo con grande piacere! Belle le immagini, le ricette e anche il tuo stile narrativo..
Amo i libri, tutti… figuriamoci quelli di cucina. Io però ho l’acquisto lento. Punto subito e poi aspetto… lascio che le pagine si appoggino nella mia testa. Dopo un lungo amore a distanza è proprio arrivato il momento di acquistare il tuo libro. Bravissima e complimenti 🙂
Acquistato ieri!!!!
Non vedo l’ora di aprirlo e leggermelo!!!!
Acquistato ieri!!!!
Non vedo l’ora di aprirlo!
Ciao,
Vorrei regalare questo libro a mia nipote, c’è possibilità di averne una copia con dedica?
Grazie
Cara Adriana,
innanzitutto grazie! Quanto alla dedica, hai due possibilità:
1. venire a una delle presentazioni de “Il fornaio della domenica”, alle quali sono sempre disponibili anche gli altri miei libri: io adoro scrivere dediche, ne scrivo anche su copie vecchie, e ne sono felicissima! (date e località sui miei social)
2. Ordinare il libro direttamente alla Guido Tommasi Editore (hanno un servizio di e-commerce, ma puoi anche telefonare) e richiedere una dedica personalizzata: ricordati di precisare a chi devo dedicare il volume, e di fornirmi tutte le indicazioni sul destinatario utili a scriverla (passioni, gusti, motivo per cui vuoi regalargli il libro, etc.)
La mia stilografica è pronta!
Ciao Sabrine, anche io mi aggiungo alla lista di chi ha prima desiderato e poi (complice amazon) ha finalmente posseduto e letto il tuo bel libro. Ho già provato alcune ricette: il pane chapati (eh eh facile), le chocolat chantily e le pain au chocolat. Tutto è venuto come doveva. Le tue ricette hanno mantenuto le aspettative. Fantastico! Avrei voluto mandarti una foto delle brioches au chocolat perché ne sono veramente orgogliosa. Naturalmente non sono arrivati a compiere 24 ore di vita. Tanto erano buoni. Grazie Sabrine. Ti aggiornerò. Ciao
Margherita